
dedicato al lavoro d'istruzione di Athos A. Altomonte
L'esagramma è un antico simbolo anche noto sotto il nome di: "clavicole di Re Salomone", un sigillo che apre molte porte, più di quel che si possa immaginare.

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Quello che riconosciamo nei due triangoli sovrapposti, come riportato nella prima immagine, è un simbolo sintetico di una realtà trascendente. Le chiavi di lettura utilizzabili per analizzarlo sono molteplici e ciò è vero per ogni simbolo. Al di là della realtà geometrica, noi sappiamo che i nostri padri hanno usato questo simbolo per dare un senso filosofico della realtà che andiamo a riconoscere, perché fa parte dei molti significati che sono stati versati in questo simbolo. |

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Nella seconda immagine, il triangolo superiore è rivolto verso il basso, mentre il triangolo inferiore è rivolto verso l'alto. Non toccandosi se ne deduce che si disconoscono, poiché sono su due piani diversi. E la loro disposizione sta ad indicare una volontà di scendere ed una volontà di ascendere, nel senso di tornare.
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L'uso del colore ci aiuta a meglio esprimerne il concetto filosofico-alchemico. È la dinamica dei due triangoli che produce la compenetrazione, che la tradizione riconosce come: l'Opera.

Il triangolo rosso è l'elemento fuoco, dove per fuoco intendiamo il fuoco animico; quello blu è l'elemento acqua, la personalità ancora focalizzata nelle sue pulsioni emotive.
A questo punto noi abbiamo tre elementi; il fuoco, l'acqua ed un terzo: l'aria, la madre, lo spazio. Il fuoco senza l'aria non può esistere e soprattutto il fuoco toccando l'acqua non può sublimarla. Rammentiamo che nello spazio, la Grande Madre, è contenuta energia, che nel piano fisico è rappresentata dall'elemento aria, che è comunque energia.
Il fuoco toccando l'acqua la fa evaporare. In questa allegoria gli alchimisti hanno velato un passo fondamentale per la realizzazione dell'Opera. E le difficoltà che incontra il ricercatore spirituale, che sceglie la "Via del Ritorno", sono espresse dalle nebbie e dai miasmi generati da quel contatto.
Dal punto di vista biblico, abbiamo il sacrificio dell'elemento fuoco (il Maestro con i Discepoli, l'Anima con la Personalità, …), che con questo atto di volontà, sublima la parte più pesante e la fa diventare aerea, permettendole così di salire – va ricordato che il termine salire riferisce al valore vibratorio.

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Tale dinamica ha come sviluppo il simbolo che nel Vecchio Testamento è conosciuto come il sigillo dei quattro Evangelisti. Questo è anche un'indicazione precisa velata nel simbolismo del pavimento massonico, che da quadrato diventa rombo, com'è noto dalle rappresentazioni del quadro di loggia del terzo grado. |
Nel lavoro del Tempio, prendendo in esame il sigillo di Re Salomone, sigillo del Tempio, dobbiamo considerare i sei triangoli, che stanno a rappresentare sei energie, necessarie per lavorare nel Tempio in modo qualitativamente sufficiente (riferito al templare, ovvero colui che lavora nel Tempio); queste sei energie, implicano la conoscenza e lo studio dei Sette Raggi. |

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Dal momento che questo sigillo è rivolto al Tempio di Re Salomone, che in effetti è l'uomo, esso costituisce la chiave per accedere alla conoscenza della Gran Loggia Planetaria, l'Umanità, e al suo processo evolutivo rappresentato nelle tre Aule, (Aula dell'Ignoranza, d'Apprendimento e Saggezza, che sono poi i tre gradi A. C. M. a livello planetario) saltando così dal micro al macrocosmo.
Nello sviluppo dei triangoli ci sono due elementi da considerare: uno è l'effetto in sé stesso che è reale, l'altro è lo spazio nel quale si manifesta. Il reticolo risultante da tale sviluppo è dove si produce la realtà dell'effetto. Poiché tutto si forma in un reticolo, intanto andiamo a vedere come si sviluppa la stella, poi andremo a considerare il reticolo.

Nel linguaggio iniziatico abbiamo due indicazioni di base: la stella a cinque punte è l'uomo nel suo microcosmo; la stella a sei punte, rappresenta l'uomo realizzato, e l'uomo di questa Loggia Terrestre, si può realizzare soltanto attraverso una via: con l'accensione dei centri.
Va precisato al riguardo che il processo di accensione dei centri è prodotto dalla precipitazione dell'energia del Sé superiore (l'Anima) quando il Sé inferiore (la Personalità) decide deliberatamente di disciplinarsi al suo riconoscimento ed intervento, attraverso un processo di purificazione (intesa non in senso morale ma come caratterizzazione energetica adeguando il veicolo inferiore alle energie del superiore). In questo processo d'integrazione che implica la costruzione del ponte tra i due Sé (le due "sponde"), viene creato una via, un canale attraverso il quale l'energia dell'Anima inizia la graduale attivazione dei centri. Ogni altro processo finalizzato ad energizzare prematuramente i centri di forza porta con sé un serio pericolo per la salute psico-fisica dell'uomo che ancora non abbia scelto di lavorare al proprio raffinamento interiore.
Enfatizzare se stessi su un solo centro, soprattutto se interessa pulsioni ed istinti di basso livello, implica il trascurare gli altri, mentre noi dobbiamo arrivare ad avere coscienza di avanzare, lavorando con tutti i centri e non solo uno. In particolare non la mente soltanto, la quale deve essere uno strumento legato alla morale nella quale abbiamo deciso di prestare un servizio a noi, nel nostro miglioramento sulla strada iniziatica e ai fratelli (la croce – il braccio verticale e quello orizzontale); leghiamo allora la nostra personalità, la nostra mente al servizio.
L'uso della mente creativa che usa energia psichica guidata dal giudizio del cuore, rende l'uomo capace di modificare attraverso i propri attributi la propria personalità (il triplice sé inferiore). Non è la mente concreta che modifica gli attributi dell'uomo. Ed è per questo motivo che vengono sconsigliati gli aspiranti dal concentrarsi a lavorare sulla mente concreta* più del dovuto. Nel suo ruolo di analisi ed elaborazione è sicuramente importante ma se questo sviluppo non è bilanciato dall'energia del cuore che porta in dono la percezione che poi diventa intuizione, in quell'uomo prevarrà l'aridità del freddo intellettuale, anche quando sapientemente erudito.
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*Nel piano della mente concreta ci sono vari gradi di sviluppo che vanno dalla mente ragionevole a quella logica, fino all'intelletto. L'uomo comunemente usa una mente pervasa dalla sfera emotiva che tende ad isolare quando impegnato nel lavoro. Da qui il detto popolare "il lavoro nobilita l'uomo" (vedi Il lavoro è benefico).
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Lo sviluppo delle stelle rappresenta l'Ordine che si sviluppa secondo questo schema, un vero e proprio mandala; noi cercando ciò che c'è dentro ci perdiamo sul piano della mente concreta, mentre quelli che iniziano a vibrare per simpatia, sono i piani della mente astratta e perfino intuitiva, perché si genera un effetto zoom tra concetti contenuti geometricamente l'uno dentro l'altro.
L'esagono è il concetto di templarismo più vicino al vero e la stella a sei punte pur contenendo un concetto reale, è lontana dalla realtà poiché allegorica, infatti è necessario sviluppare l'esagramma donandogli il movimento (ogni vertice produce una circonferenza), ottenendo così lo schema del sistema solare. 
