Di questo psicodramma, però, non deve sfuggire il fatto, che Hiram è stato ucciso da tre Cattivi Compagni (Compagno è il grado che precede quello di Maestro). Dunque, il catechismo di questo grado avverte che gli “uccisori” del sacro spirito non sono tra chi si trova fuori dal Tempio (che è il simbolo materiale dell’Iniziazione), ma tra coloro che si trovano al suo interno.
Questa parabola fornisce la chiave per una morale iniziatica. Non tanto perché indica nella resurrezione “da vivo” la ri-nascita della “maestranza spirituale”, ma perché individua i traditori del principio spirituale proprio tra coloro che seggono tra le Colonne del Tempio.
Per me questo è di una limpidezza adamantina. Ma si sa: di norma è più facile vedere la pagliuzza nell’occhio del vicino, che riconoscere una trave nel proprio.
Ecco allora, come molti massoni credano che siano profani solo chi non siede tra le loro fila, mentre sarebbe più saggio che si guardassero attorno (vedi Falsa trasmutazione).
Credo che quanti cerchino di realizzare l’Opera..., debbano capire che l’iniziazione non “può essere concessa da alcuno”. Ma è solo frutto di un progresso interiore che niente potrà mai rimpiazzare. Allora non potrà mai essere ottenuta né per commercio, né come premio. Ma solo cambiando sé stessi. |