D: Bellissima luce "solare"....con altrettanta bellissima luce "lunare" alle spalle...
R: Nell’articolo al quale questo breve commento alludeva, con sano entusiasmo, si parlava di uomini e donne e della condivisione fraterna e gioiosa dello stare in comunione, attribuendo così i termini "solare" e "lunare", rispettivamente agli uomini e alle donne.
Colgo questa opportunità per stigmatizzare l’erronea attribuzione di quegli aggettivi, assai diffusa in certi ambiti "iniziatici"; continuare ad affermarla significa dare un “alimento contraffatto” a chi chiede con fiducia di sapere e farlo per semplice ignoranza, non riduce l’essere complici di coloro che per attività contro-iniziatica, minano l’equilibrio che nasce dal riconoscere che l’Origine duale è alla base della vita.
La prerogativa di ogni forma fisica è quella di essere "lunare", espressione simbolica usata per indicare "che non brilla di luce propria". La qualità "solare" è presente solo quando lo spirito permea la forma, illuminandola. Colui o colei, nel quale questo contatto avviene dando inizio e compimento ad un processo di trasmutazione, è un Iniziato (reale).
Fino ad allora, sia uomini che donne sono forme fisiche "lunari", figlie della Madre Materia, che ancora orfane del Padre Spirito, rimangono in una condizione di "figli/e della Vedova".
