Cominciamo a prendere contatto con i significati di alcuni tra i segni più diffusi tra le rappresentazioni del “sacro”.

1) Il punto bianco raffigura l'energia fredda della forza spirituale. Espressione della Volontà divina, la Luce bianca raggiunge l'Archetipo Uno (o Padre, o Generatore, o Grande Architetto dell'Universo) diventando l'aspetto dinamico (energia nucleare) della manifestazione cosmica.
Le tradizioni d'oriente ne ravvedono la volontà «di Colui che siede dietro la manifestazione» che fa vibrare (suono = moto) l'energia inerte del cosmo detta la Grande Madre. Il loro incontro genera tutte le forme, che sono composte di sostanza dell'aspetto materno e che vengono animate dal suono-vibrazione-moto dell'aspetto paterno.

2) Il punto nero d'energia calda (elettrica) rappresenta la Luce primigenia o emanazione archetipale, oscurata dalla sostanza materiale del cosmo che sovrasta ogni forma e lo spazio (v. mito della caduta degli angeli). Così, nella manifestazione «la volontà di Dio si vela».

3) La circonferenza vuota è lo zero metafisico, nel cui spazio (campo di materia cosmica) ogni forma, minore e maggiore, viene generata. Il suo aspetto è “materno” in quanto capace di trattenere i moti dinamici dell'energia “paterna”.

4) La circonferenza con un punto al centro rappresenta, a secondo delle diverse rappresentazioni, Dio o il Logos solare. L'Emanazione prima si “trattiene” stabilmente nello spazio, definito la Sposa celeste, o Grande Madre, mostrandosi come «il centro di tutti gli universi», oppure, di un universo, o ancora di un unico sistema solare.

5) Il moto, l'onda di vita, coniuga i primi due aspetti, il dinamico e il magnetico, generando un terzo aspetto che in oriente è chiamato “Figlio”. La metafora delle forme fisiche, grandi e piccole, generate nell'universo, anche umano.

6) Due circonferenze unite rappresentano la continuità e l'infinito. La continuità, poi, si regge sui cicli-cadenze e ritmi che sono alla base della Grande Opera (v. Gran Libro di Natura).
Il simbolo dell'infinito indica inoltre la progressione dei cicli ascendenti e discendenti (moto sinusoidale) che producono la trasformazione dell'energia tempo-materia.
L'onda di vita rappresentata dal simbolo di continuità dell'infinito, è la metafora dei cicli di emersione, nascita, crescita, tensione energetica, crisi, declino e scomparsa di ogni fenomeno vivente, anche umano. La scomparsa di ogni fenomeno vivente, come sappiamo, è solo apparente.
Apparizione e scomparsa sono la parte visibile del grande processo di trasformazione e rigenerazione dell'universo. Un processo che cadenzando i ritmi d'avanzamento della spinta vitale produce e riproduce sempre nuovi cicli di emersione, nascita, crescita, tensione energetica, crisi, declino, scomparsa e rigenerazione.
La Dottrina segreta indica i tempi, cadenze e ritmi della crescita interiore. Che in una giovane coscienza (aspiranti, novizi, apprendisti o discepoli sulla via delle prove) si muovono di 3 anni in 3 anni. I ritmi passano di 9 anni in 9 anni nel livello più evoluto (gli iniziati minori). Per crescere di 21 anni in 21 anni una volta raggiunta la “maestranza interiore”.
I cicli dei tre anni si muovono nella materia fisica, quelli di nove nel pensiero, e quelli di ventuno nell'anima ed esprimono i tempi dell'Opera personale dell'Iniziato.

7) È il simbolo della completa separazione di coscienza, tra lo spirito e la materia dell'uomo. Ovvero, tra la sua terra ( la mente materiale ) e il suo cielo ( l'intelligenza spirituale ).
In altri termini, è il simbolo del massimo stato di “profanità” e d'immersione della ragione fisica negli aspetti più bassi e istintuali della propria natura animale.

8) Questo simbolo è detto Croce mobile o Croce del Discepolo (l'iniziato minore).
Mobile, perché, retta sugli elementi passionali, fluidi e mercuriali della natura inferiore di chi ricerca la luce dell'intelligenza. È il primo momento di conflitto nella coscienza dell'aspirante che, nella sua ricerca interiore, si pone tra bene e male, giusto e ingiusto (v. simbologia del pavimento a mosaico). Ancora sotto l'influenza dell'instabilità, degli eccessi e degl'istinti della natura inferiore che si ribella alla trasformazione delle proprie energie.
Il simbolo è paragonabile al moto rotatorio del Sole “fisico”. Simbolo antichissimo, è impresso nella memoria d'ogni popolo come: 
Di forza ascendente, da non confondere con la rappresentazione discendente usata dai nazisti.

9) È il simbolo delle due “Vie o Ponti” della coscienza umana, che si maturano all'atto della sua liberazione . Come due “Scale”, una via discende e porta energia superiore, mentre l'altra risale elevando energia della materia fisica (v. scala di Ezechiele).
La via discendente è il canale di azione della monade spirituale (il Dio interiore ad ogni essere vivente), anche nominato Ponte aureo per il colore solare della sostanza fisico-spirituale che lo compone.
La via ascendente, invece, è costruita dall'Opera personale dell'iniziato, agendo con la propria volontà. Questa via è chiamata Ponte d'argento per il colore lunare della sostanza mentale-animica che la compone.
La Dottrina segreta d'oriente trasmette il medesimo insegnamento, chiamando sutratma il Ponte discendente, e antahkarana il Ponte ascendente.

10) Quando le due vie operano all'unisono (v. figure sonore) la Croce dell'Iniziato diventa fissa. Simbolo di completo equilibrio tra la coscienza fisica e metafisica dell'Iniziato.
In seguito, il simbolo della croce fissa è stato usato per indicare concetti simili.
L'influenza dello spirito nella materia del mondo il primo, |

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e l'influenza della trinità cosmica nella manifestazione il secondo. |

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Nel corpo umano, invece, questo segno rappresenta l'illuminazione spirituale che affluisce ai centri energetici. Tra cui ricordiamo quelli della testa, della gola, del cuore e delle mani.
