«Come ogni altra entità fisica, anche il Corpus massonicum è composto da idee e da materialità. E dipenderà solo dalla volontà del singolo adepto far prevalere ora l'una ora l'altra delle due sostanze. L'iniziato, invece, equilibra, somma ed annulla ogni differenziazione nel biancore della sintesi che gli illumina la mente.»
Il compagnonaggio dei liberi muratori era una Corporazione artigiana che in Europa, si dedicava alla costruzione di Templi, Chiese e Cattedrali. Liberi perché, in tempi d'oscurantismo e di sottomissione, le sue maestranze erano sollevate da dazi, gabelle, servitù feudali e dall'obbligo d'armi.
Per eseguire i propri lavori schiere di artigiani si muovevano di regno in regno, senza doveri particolari a cui sottomettersi. Così, per la regola di «come in alto è in basso», operai , scalpellini e maestri d'ascia godevano di esenzioni che, in quei tempi erano privilegio di pochi altri uomini, tutti di alto lignaggio. Ma la ragione di tanta stima era la potenza dell'Ordine che avevano alle spalle. All'Ordine Templare appartenevano le menti che concepirono Templi e Cattedrali come non si erano mai visti. Nell'elevazione dello stile gotico, si elaborava il suono silenzioso*, che risuona nello spazio interno di ogni Tempio e Cattedrale (l'area sonora). Il suono (simbolo di Dio) che vibrava nei manufatti di pietra (simbolo della materialità), diventava il simbolo vivente della Grande Opera dell'universo. Ed ogni Cattedrale (che al pari delle Commende templari rifletteva la precisa analogia con un punto astronomico), rappresentò un atto elevato dall'uomo ad onore e gloria del Grande Costruttore del creato.
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* Sull'argomento degli spazi che risuonano, il ricercatore può muoversi dalla scienza del suono di Pitagora, all'analisi sull'Armonica di Hans Kaiser, all'attuale fisica del suono o, più semplicemente, rivolgersi al breve trattato: “Le Pietre che cantano” di Marius Schneider pref. Elèmire Zolla.
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Naturalmente i segreti d'arte delle Corporazioni muratorie si riferivano a modi di edificare, d'intagliare e di scolpire. E la devozione di quegli artigiani, quando esisteva, era rivolta alle immagini di pietra e ai simboli ch'essi scolpivano con le proprie mani. Dunque, al di là d'ogni mistica leggenda, e considerando il risvolto trascendente che è posto alla base di ogni ordine iniziatico, le origini della Libera Muratoria non ebbero la classica impronta iniziatica. Ma si fondavano sulle severe regole di una rigida manualità di mestiere, impegnandosi su interessi corporativi e di mutua assistenza come era nello spirito di molte altre gilde di artigiani e commercianti. Allora, la chiave dell'imprevedibile sviluppo che coinvolse la Libera Muratoria, anche su quei temi di trascendenza che accompagnavano l'antica tradizione misterica mediterranea, va ritrovata nell'oscurantismo opprimente di quei tempi.
Dove l'intolleranza del potere perseguitava ogni diversità, spegnendo con veemenza ogni focolaio d'illuminismo, di scienza e di spiritualità che non fossero in sintonia con i criteri sovrani e gli interessi della Chiesa di Roma. E in tempi di persecuzione, le prerogative di cui era depositaria la Libera Muratoria, ne fece il rifugio ideale quanto anonimo, di uomini su cui s'allungava l'ombra inquisitoria che ne minacciava la libertà e la vita.
Trentatre superstiti dell'Ordine Templare costituirono l'Ordine dei Frati Consolati (i Rosa+Croce) e parte di essi, assieme ad altri, rifluirono nelle fila degli artigiani che si erano mantenuti liberi e saldi (vedi
La diaspora templare, fino alla confraternita dei R+C). La spinta intellettuale che ne scaturì, fece delle Logge dei liberi muratori un polo d'attrazione per altri perseguitati che non vollero abiurare le proprie convinzioni, di qualsiasi natura esse fossero. Studiosi, ricercatori, sperimentatori e riformatori trovarono asilo nelle Logge, investendovi capacità intellettuali e doti spirituali.
Un rinnovato eclettismo fomentò idee che vennero trasmesse nei segni e nei simboli dei compagni muratori trasformando, così, il loro linguaggio d'arte in un contenitore di conoscenza iniziatica. Ed anche se grandi Ordini furono polverizzati dalla barbarie dei tempi, le idee che trasmigrarono nei simboli muratorii, preservarono intatta la loro essenza. Con significati che vennero occultati nei segni architettonici dalla geometricità apparentemente insignificante e nell'arte decorativa che, con le sue forme, sembrava limitarsi ad interpretare canoni d'armonia e bellezza. Niente di più ingannevole. Perciò, nonostante tutto, vennero conservati i significati più pregnanti di un'antica tradizione iniziatica.
Se ne può trarre un esempio nella costituzione del grado di maestro massone. Fondando questo grado l'influenza rosa+croce accentrò il rituale d'iniziazione, su uno psicodramma in cui veniva rappresentata la resurrezione nella carne dell'uomo dello spirito di un Maestro divino, che ricordava la resurrezione in terra dell'Iniziato, così come veniva concepita dalla mistica gnostica. Come questo, anche ogni altro innesto coniugò elementi di un'intuitività illuminata alle rozze pratiche manuali, figliando un prezioso scrigno di conoscenze antiche, che ancora non tutti conoscono e che non tutti vogliono ancora conoscere.
