|
Rinunciare o moltiplicare? Moltiplicare, certo, pieni di vita e di gioia, ma per il Bene Comune.
Anche il più lieve indizio di settarismo o di bigottismo contrasta con l'evoluzione solare della comunità. La gioia austera sfugge le tenebre. Divieti e proibizioni, come le talpe, non vedono mai il sole.
La coscienza può assimilare una servile compiacenza al punto che ogni conquista di conoscenza sembri un crimine o una pazzia. Ma come potrebbe la realtà sopportare i limiti dell'ignoranza? Noi possiamo parlare così perché non siamo anarchici, ma membri della comunità.
|
Molte volte abbiamo detto della disciplina della volontà e del comando della coscienza. Non molto tempo fa proponemmo il coraggio della responsabilità.
Dobbiamo ora rivolgere le forze a sterminare le grettezze del settarismo e della superstizione.
Il settario sogna il potere per soggiogare ogni cosa alla propria coscienza inflessibile.
L'uomo superstizioso teme soprattutto di richiamare, come per un gesto accidentale, qualsiasi segno estraneo; e pensa molto a se stesso. Sono sintomi di una coscienza infima, poiché il potenziale creativo si è spento in chi disconosce il principio di inclusività.
Bisogna smascherare in ogni modo la superstizione e il settarismo. Non esitate a soffermarvi su questi argomenti, poiché in tal modo distruggete la falsità e la paura.
La comunità è depositaria di tutte le possibilità e le accumulazioni. Chiunque ne limiti i confini e i poteri è un traditore. La comunità è un calice di gioia solare.
da Comunità 
