Vi dirò che un nuovo Gruppo (il nuovo Gruppo di Servitori del Mondo) ch'è ora in procinto di formarsi, finirà di sviluppare un nuovo «yoga», con scuole che a poco a poco sostituiranno sia il Raja che il Bhakti Yoga.
L'insegnamento sarà aperto solo a chi ha imparato a controllare la mente e le emozioni. Il metodo non sarà né facile né breve, e sarà adatto solo per chi ha raggiunto la condizione coscienziale di personalità coordinata ed intelligente.
La sua nota fondamentale sarà la sintesi, la sua meta lo sviluppo cosciente dell'intuizione e ciò sarà ottenuto per due direttive.
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sviluppo dell'intuito e della vera percezione spirituale;
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uso esperto della mente come strumento d'interpretazione.
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Nel libro Agni Yoga è trapelata una parte del nuovo insegnamento, anche se limitatamente a quanto riguarda l'aspetto volontà.
Lo «yoga della sintesi» non è ancora descritto, per ora.
Dopo il «Bhakti yoga», cioè l'unione raggiunta attraverso la devozione, oggi, tra i Discepoli avanzati è preminente l'apprendimento del «Raja yoga», ovvero l'unione per mezzo del potere della mente.
Parlare di unione attraverso la sintesi sembra una ridondanza, ma non è così. Si tratta dell'unione ottenuta identificandosi con il tutto (empatia, n.d.r.), e non tramite un processo di realizzazione o perseguendo una visione.
Badate bene a questa distinzione, poiché è la chiave del prossimo progresso umano.
Lo yoga della devozione fu insegnato dalla Bhagavad Gita.
Patanjali raccolse i precetti dello Yoga mentale.
Il Vangelo narra la realizzazione, ma il segreto dell'identificazione non è ancora stato divulgato. Esso è custodito da pochi, che fanno parte del nuovo Gruppo di mistici e conoscitori che si va integrando col Piano del Fuoco (Agni, n.d.r.).
Sarà elaborato nella fornace delle loro esperienze individuali e poi dato al mondo: ma non è ancora il momento. Il Gruppo deve prima rafforzarsi e migliorare sia per “conoscenza” che per “intuito”.
Cosa impedisce di far parte di questo Gruppo?
Sono quattro motivi e solo quattro, lo affermo con enfasi.
Primo: |
la personalità non coordinata con il Sé.
Ciò significa che la mente fisica è impreparata e l'intelletto ancora privo di vigore (1° raggio n.d.r.). |
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il senso di separazione, di distinzione, di essere diverso o estraneo al proprio simile.
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l'adesione ad un credo particolare e distinto che, per quanto ottimo, inevitabilmente provoca separatività, poiché esclude ogn'altra visione.
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Quarto : |
ambizione ed orgoglio. |
Allora cosa occorre per qualificarsi? Seguire tre semplici norme:
a) |
praticare l'innocuità;. |
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non desiderare nulla per il sé separato;
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scorgere il divino in ogni cosa.
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Sono regole semplici, ma pur difficilissime da maturare.
