Prove, Abitudini e Responsabilità Personale
La Natura delle Prove - Prove ed Abitudini - Responsabilità Personale - Responsabilità Lungo il Sentiero - Astinenza
La Natura delle Prove
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Non dovremmo dare per scontato che siano le Forze Superiori ad inviarci delle prove. La vita stessa ne è piena. Ed inoltre, le prove più pericolose sono quelle che hanno radice nelle vite passate.
Le prove cui ci sottopongono i Grandi Maestri sono piuttosto l’osservazione del comportamento e l’intraprendenza di discepoli in prova in tutte le manifestazioni della vita, spesso insignificanti nella loro apparenza esteriore, ma ciò che è piccolo e ciò che è grande lo è solo nella nostra limitata concezione terrena.
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Chiunque entri sul Sentiero del Servizio per il Bene Comune è inevitabilmente soggetto ad ogni tipo di prove. Ogni processo del pensiero muta qualcosa nel nostro karma. È ottimo imparare ad amare le difficoltà, perché solo esperienze, prove e sofferenze personali ci insegnano grande pazienza e compassione, quelle qualità che sono alla base di ogni conseguimento.
Prove ed Abitudini
Le prove, com’è noto, sono inevitabili. In verità i discepoli devono trovare la forza dello spirito per vanificare i nemici, che, naturalmente, abitano prima di tutto in noi stessi, sotto forma di passioni ed abitudini dominanti e non superate. Spesso sotto la pressione delle circostanze e delle condizioni esteriori, queste salgono nel nostro cuore ed avvelenano la nostra coscienza.
Alcuni brani dell’Insegnamento, saranno più esaustivi al riguardo:
“In certe comunità antiche chi era sottoposto a prova veniva salutato a gran voce. Lo si trattava con sollecitudine, poiché si sapeva che sarebbe stato intollerabile interrompere forzatamente il processo della sua esperienza. Si riteneva che ogni prova fosse una soglia di progresso. Nessuno poteva mutare il corso degli effetti, ma l’incoraggiamento fraterno gli consentiva di non rallentare il passo nonostante i mostri incontrati. Certo il caos, con la sua orrenda bruttezza, cerca inevitabilmente di bloccare la marcia di chi subisce la prova. Ma siano pure orribili queste forme: la manifestazione della peggiore annuncia la fine della prova.” - Fratellanza
“L’abito è una seconda natura; è un detto di saggezza per mostrare fino a che punto le abitudini governino l’uomo: lo rendono immobile e insensibile. È impossibile sopprimerle, ma difficile sradicarle. Si incontrano di continuo uomini che si vantano di aver vinto le proprie abitudini, ma se si osserva la vita di questi vincitori li si scopre invece esserne schiavi. Ne sono così impregnati che neppure ne sentono il giogo. È tragico vedere un uomo convinto di essere libero, mentre in realtà è impastoiato dalle abitudini.
È difficile curare qualcuno che neghi di essere malato. Tutti conoscono di questi incurabili nel proprio ambiente. Ma per assimilare l’idea di Fratellanza è indispensabile saper controllare le abitudini, termine con cui Noi intendiamo non il servizio del bene, ma gli atteggiamenti cari all’egoismo.
Noi usiamo controllare la misura di libertà delle abitudini in chi si avvicina alla Fratellanza, con prove che devono essere inattese. È bene cominciare da quelle minori, poiché l’uomo è sovente più deciso a difendere queste cose che ogni altra cosa, in quanto le considera come qualità naturali, come voglie natali. Eppure i neonati non hanno abitudini. Sono l’atavismo, la famiglia, la scuola che ne favoriscono l’impianto. In ogni caso, un’abitudine costituita è sempre un nemico dell’evoluzione.” – Fratellanza
Responsabilità Personale
Questa non è collegata solo con la più ampia collaborazione, ma a dire il vero, la cooperazione o collaborazione è la base della responsabilità personale. Il Cosmo è costruito sulla cooperazione; e l’uomo essendo parte e riflesso del Cosmo, non può escludersi da questa legge se non vuole distruggersi...
Se si pensa che responsabilità significhi ritiro e indipendenza d’azione, ciò rivela un ben nascosto senso di ambizione e di possesso
[...]
Se non devitalizziamo in noi stessi il senso di proprietà in tutti i suoi aspetti, non possiamo facilmente raggiungere il prossimo passo
[...]
La società e le istituzioni non esistono per il nostro personale vanto. Perciò dobbiamo lavorare in accordo al piano generale per lo sviluppo di tutte le istituzioni. Nell’elevare il loro significato noi eleviamo noi stessi, ma se pensiamo in primo luogo ad innalzare la nostra personalità, indeboliamo la società, le istituzioni e roviniamo noi stessi.
Responsabilità Lungo il Sentiero
É sconvolgente osservare con quale leggerezza le persone si avvicinino all’Insegnamento, il quale richiede loro l’atteggiamento più serio e penetrante riguardo ad ogni questione vitale, insieme alla realizzazione delle proprie piene responsabilità, non soltanto per ogni azione, ma anche per ogni pensiero.
L’Etica Vivente, sebbene esponga principalmente i fondamenti morali, richiede una completa realizzazione di responsabilità, l’adempimento dei propri doveri, di ogni impegno accettato ed onestà in ogni cosa e verso tutto. Ogni bugia, ogni inganno, ogni ipocrisia sono condannate severamente. Un uomo che sia entrato sul sentiero dell’Insegnamento di Etica Vivente deve rendere conto di ogni sua azione e dovrebbe sapere che la sua violazione ai fondamenti morali gli comporterà conseguenze raddoppiate, poiché egli non può dire di aver agito per ignoranza.
Così, la purezza nella vita matrimoniale è una condizione assolutamente necessaria per ogni vero discepolo. Come è possibile avvicinarsi agli Alleati della Luce se l’anima è colma di sentimenti sfrenati?
Nell’Insegnamento è detto che la famiglia è il prototipo dello stato. La prosperità ed il benessere di una società si basano sulle salde fondamenta della famiglia. Solo quando esista purezza di sentimenti è possibile ottenere le unioni più belle e le migliori possibilità.
Uno dei Maestri così diceva: “Un raffinatore d’argento, nei tempi passati, doveva sedere vicino al crogiolo che conteneva la massa fusa, sino a che non era in grado di vedere il riflesso del suo volto nel metallo purificato. Il raffinatore dell’essere umano - la legge dell’evoluzione - che sta raffinando forme di vita grossolane in conformità ad un modello perfetto, deve portare quelle forme ad un punto di sviluppo, ove il modello venga riflesso in ogni cellula organica di quelle forme - in tutte le condizioni, stati materiali, mentali e spirituali, ove quelle forme effettuino qualsiasi fusione, ed il Fuoco (cioè lo stress, le tensioni nervose e le sofferenze), è l’unica leva tramite cui la massa, la razza umana, può essere elevata dal crogiolo.
“La sostanza deve essere innalzata nella luce o nella sostanza della mente superiore, ove la rinuncia ad ogni attaccamento agli stati inferiori di sostanza, le passioni, renderà possibile la manifestazione della finezza - le forme perfezionate di vita spirituale.
“Nessun uomo o donna, sani di mente, possono mancare di scorgere la grande necessità di un mutamento d metodi e nei risultati delle attuali leggi sul matrimonio, se vorremo avere una razza migliore di esseri umani di quella attuale, ma l’abrogazione delle odierne leggi sul matrimonio, il ritorno deliberato a vecchi ideali e l’accettazione delle leggi, o meglio della mancanza di leggi che prevalse in epoche antidiluviane, non possono condurre che ad un solo risultato ... L’umanità non progredisce in potere e conoscenza indietreggiando, bensì avanzando. Educazione e sforzi concernenti le relazioni matrimoniali, dovrebbero essere diretti lungo le linee della giusta selezione naturale, instaurando la monogamia in luogo della promiscuità.
“Se un abile floricoltore desidera creare un fiore eccezionalmente bello di un certo tipo, egli si procura il seme o preleva gli innesti dai migliori campioni appartenenti alla specie che egli desidera combinare con un’altro della stessa famiglia, e coltiva il seme che ne risulta nel miglior modo possibile. Quando infine produce il fiore, egli porrà molta attenzione nell’evitare di mischiare i suoi semi, o l’innesto, con quell’ordine inferiore di vita vegetale che ha usato per sviluppare quel fiore perfezionato, se desidera perpetuare la nuova e rara varietà. Un singolo atto di tale natura significherebbe per la pianta cresciuta dal seme o dall’innesto, una regressione ad una specie inferiore. Le leggi tramite le quali egli ha condotto a perfezione il suo capolavoro, sono le stesse leggi che governano la produzione e la perpetuazione di una classe di vita superiore, la classe umana…
“Non esiste alcuna valida argomentazione che possa rendere, nell’attuale ciclo di manifestazione, ciò che viene comunemente chiamata libertà sessuale , diversa da una licenza per l’appagamento del desiderio più basso. In una razza più altamente sviluppata esisterebbe, in modo naturale, un maggior grado di libertà in ogni attività di vita, del quale non si abuserebbe come nei tempi attuali, nella maggioranza dei casi in cui venisse esercitato. Ne conseguirebbe, quando fossero ottenute altre giuste condizioni, il vero matrimonio, in modo altrettanto naturale di quanto il giorno segue la notte, e le relazioni sessuali promiscue sarebbero altrettanto rare di quanto lo siano i veri matrimoni nei tempi attuali.
“Non vorrei essere citato come sostenitore della continuazione delle relazioni matrimoniali tra uomini e donne antagonisti, infedeli, e crudeli l’uno verso l’altro”. Questa sarebbe la peggiore specie di tirannia. “Ciò che intendo perorare è una maggior attenzione nella selezione e nell’uso di tutti i metodi naturali tramite cui può svolgersi intelligentemente tale selezione. Condizioni planetarie errate, sordidi motivi, desideri sessuali eccessivi, sommati a malattie, sono responsabili della maggioranza dei matrimoni infelici ed innaturali dell’epoca attuale…
“L’umanità si sta ora sviluppando sotto una diversa fase della legge universale, rispetto a quella che ha governato la nascita e l’evoluzione dell’uomo nelle epoche precedenti di questo ciclo. La legge di differenziazione - separazione - dominava allora suprema, mentre la legge di unificazione - di combinazione - è preminentemente attiva nell’attuale razza. Tuttavia la loro debole forza ed il desiderio egoistico contro il proposito ed il potere Divino, inevitabilmente, dovranno perdere la contesa.” – L’Insegnamento del Tempio
Per concludere, citerò un altro passaggio: “Le donne della razza attuale si stanno avvicinando ad un tale periodo, nella ronda ciclica, ed ogni donna la quale contribuisca a salvare l’uomo dal suo sé inferiore, rifiutando di cedere alla tentazione che la propria natura inferiore pone sulla sua strada, provando così l’esistenza di una fase superiore di vita … riesce a realizzare molto di più per la salvezza della razza cui appartengono entrambi, di quanto possa fare un uomo nell’era attuale, per quanto grande egli possa essere; ed infine, è il genere femminile che sarà tenuto a dare un’esatta giustificazione sul decadimento della morale della razza attuale, in misura molto maggiore dell’uomo.
“Il ciclo attuale rappresenta un’opportunità per la donna, ed è per questo motivo, che io mi appello ancora a voi, figlie del Re, esortandovi a pregare il Dio che è dentro di voi, a mantenervi pure”. - L’Insegnamento del Tempio
Astinenza
L’ascetismo, o piuttosto l’astinenza, che qualche volta l’Insegnamento richiede, venne come reazione ad un pauroso rilassamento della morale, che divenne una caratteristica dell’umanità. Inoltre non vi è dubbio che coloro che si dedicano all’occultismo empirico devono praticare l’astinenza, perché tutte le energie devono essere conservate per affinare e sviluppare le proprie facoltà. Ma si può dare il proprio contributo al Grande Servizio senza essere un asceta.
Molti pensano che una vita monastica e da celibi sia assolutamente necessaria alla crescita spirituale ed imprescindibile per poter avvicinare il Maestro. Non è proprio così.
Per purezza di vita si intende prima di tutto la purezza dei pensieri, delle intenzioni, l’assenza di paure, la costanza, l’attività indipendente, etc. Quanto ai bisogni e alle funzioni del corpo non dovrebbero essere considerati impuri, perché sono naturali; solamente gli eccessi sono pericolosi, distruttivi e perciò distinguibili come vizio.
Precisamente non dobbiamo fuggire dalla vita; dovremmo piuttosto trasformare tutte le nostre emozioni nella massima bellezza. I sentimenti dell’amicizia e dell’amore verso la propria famiglia e verso coloro che ci sono vicini possono essere meravigliosi; infatti ci insegnano ciò che è più bello e più grande.
Sono i passi obbligati che ci portano verso l’Amore Cosmico e chiunque realizza il proprio grande destino può avvicinarsi a questo Amore.
Citerò alcune righe dell’Insegnamento che indicano quanto sono distorti molti concetti sacri:
“Il Mondo è formato su Principi belli. L’espressione che riguarda la rinuncia al Mondo è sbagliata. Non si può rinunciare alla bellezza celeste. Il Mondo intero è stato dato all’uomo. Perciò sarebbe molto più vero parlare della scoperta del significato delle cose. Quando si instaura il concetto di rinuncia, esso riguarda i concetti più perversi e le azioni più dannose, ma è inammissibile abusare di un bel concetto, il Mondo, per descrivere una generalizzazione di queste perversioni dell’ignoranza!
Le cose del Mondo non devono essere indegne e vergognose. Le Grandi Coscienze hanno passato grandi pene per il Mondo. Non è cosa degna attribuire loro le distorsioni dell’ignoranza! Nello studio delle fondamenta del Mondo del Fuoco prima di tutto è necessario avere un accordo sulla comprensione di molti concetti.
È mai possibile chiamare la ghiottoneria o la depravazione o il furto o il tradimento, cose terrene? Queste sono perfino al di sotto delle azioni degli animali. Gli animali conoscono il metro del bisogno, ma se l’uomo ha dimenticato il metro della giustizia è solo perché ha abbandonato il Mondo ed è caduto nell’ombra. Chiunque non rifletta con più dignità sul Mondo non è capace di distinguere il giusto dall’errato. Come può comprendere il Fuoco Benedetto? Tremerebbe al solo pensiero del Mondo del Fuoco.
Consigliamo agli amici di differenziare con gradualità tra Mondo e caos. Io consiglio agli amici di iniziare discorsi sull’elemento del Fuoco, come soggetto delle rivelazioni che devono venire.” - Mondo del Fuoco II 
