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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 19 | Peccato e redenzione di Pietro e Giuda
Nei Vangeli si delinea una complessa architettura ecclesiale: Maria, nella dimensione del sacrificio eucaristico che fonda la Chiesa, è affidata al sacerdote; Maria, nella sua unità di popolo ordinato in Chiese, è affidata a Pietro quale segno vivo e visibile della comunione, garanzia e sostegno della fede (e non della “spada”) che sorregge questa unità.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 18 | Giuda e il “discepolo amato”
In nessun passo del Nuovo Testamento i due personaggi occupano la scena insieme; non si accompagnano mai l’uno all’altro; sono compresenti alla Cena solo letteralmente.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 17 | La chiamata dei due primi discepoli
L’anonimato costituisce un tratto caratteristico del sacerdozio eucaristico. Il primo “Innominato” si incontra ai versi 35 e ss. del primo capitolo di Giovanni che, pur così preciso nell’indicare i protagonisti del suo racconto, e nel fissare l’ora degli accadimenti, in un momento tanto solenne qual è la chiamata dei primi due discepoli, si trattiene dal nominare di uno di loro.
Sarebbe stato in qualche modo accettabile se entrambi fossero rimasti anonimi, ma indicare l’uno e tacere l’altro pare incomprensibile, oppure una segnale lasciato al lettore. Rimane indubbio che l’omissione sia voluta.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 16 | Rapporto tra Gesù e Giuda
Nel Vangelo non risulta una “chiamata” particolare di Giuda, che viene solo indicato nel numero dei dodici. Gesù sembra indicarlo unicamente dicendo: «Ho eletto i miei discepoli, e fra di essi c’è qualcuno che mi tradirà (consegnerà)» .
Questa battuta, interpretata negativamente, finisce per addebitare a Gesù una sorta d’incapacità a scegliere i propri discepoli, oppure, di aver deliberatamente inserito l’ignaro Giuda in un suo personale progetto di passione e di morte.
In positivo si evince che l’obiettivo del Cristo è l’eucarestia alla quale si consegna lo Spirito divino. Ed in vista di quell’evento Gesù prepara un eletto che lo consegni al mondo.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 15 | Gesù il Cristo
Il cristianesimo ha come fondamento la figura di Gesù il Nazareno, un uomo vissuto circa 2000 anni fa in Palestina, proclamato Figlio di Dio, e per questo nominato Cristo (termine greco che significa «unto da Dio»). Per i primi sacerdoti l’articolo fondamentale era: «Credo che Gesù è il Cristo».
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 14 | Raffigurazioni e attributi dei “Nomi” evangelici
Esaminare nel profondo il significato dei “Nomi” riportati dai cronachisti, porta alla luce risvolti inaspettati.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 13 | Simon-Pietro e Giuda: due traditori redenti
Nel Nuovo Testamento, degli apostoli Giuda e Simone non viene redatta una storia antecedente alla chiamata di Gesù. Per cui, se gli evangelisti non ne ritennero importante la storia ma solo il nome, potrebbe significare che dovrebbero rivelare un significato. Non a caso, infatti, Giuda e Simone non sono nomi qualunque, ma alludono a due tribù, che appartenevano al regno di Israele, sorto dalla suddivisione del regno di re Salomone.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 12 | Il rapporto tra l’apostolo Pietro e l’apostolo Giuda - La Chiesa visibile e la Chiesa invisibile
Il rapporto tra Pietro e Giuda merita di essere chiarito soprattutto considerando i “nomi”.
Pietro è una personalità identificata attraverso un Nome proprio, che trasmette simbolicamente la visione di “unità visibile” atta a “consegnare” al fedele l’eucarestia. Ed in quel Nome si riconosce la folla di anonimi individui che assumono la funzione di sacerdote eucaristico, ricoprendo il suo stesso ruolo intimo, di essere “amato da Gesù”, diventando sua gioia ma anche sua preoccupazione.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 11 | La condanna perenne inflitta a Giuda dopo il suo pentimento, diventa la negazione del principio della salvazione cristica
Il IV Vangelo fa intendere come Gesù abbia perdonato tutti quelli che lo avevano abbandonato, anche chi lo aveva condannato destinandolo ad una morte ignominiosa e terribile.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 10 | Il discepolo (negato) che Gesù amava - Problemi della Chiesa nascente - Comparsa provvidenziale di Giuda
Con la formula indefinita di “Il discepolo che Gesù amava”, l’evangelista Giovanni indica un discepolo, rimasto anonimo, al quale però il Cristo morente affida sua madre Maria. E che a causa sua, Gesù redarguì Pietro sul lago di Tiberiade, subito dopo averlo indicato quale Pietra del nuovo corso.
Viene da domandarsi, perché, una figura tanto rilevante del Vangelo sia stata relegata nell’anonimato. Dal momento che nulla nei Vangeli può considerarsi casuale, questa non-indicazione, andrebbe vagliata. Anche perchè, dietro questa, come molte altre omissioni, vengono nascosti personaggi e momenti fondamentali della vita di Gesù.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 9 | I simboli della fede cristiana
“Il Credo”, simbolo per eccellenza della fede cristiana, viene proposto nel catechismo cattolico con articoli tanto evidenti da rendere superfluo ogni approfondimento.
Nel battesimo non si chiede l’adesione alle rivelazioni divine, come avveniva presso i Catari con l’imposizione del IV Vangelo, perchè a questo “documento” ha creato non pochi problemi nella Chiesa cattolica. In sostanza, il credo di Gesù è reso in termini tanto mondani da metterne in ombra la dimensione animica e divina.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 8 | Lotte al sacerdozio cataro
I sacerdoti catari erano riconosciuti e si riconoscevano soltanto come cristiani e grandi devoti di San Giovanni l’Evangelista. Custodivano l’antico testamento (LXX), i vangeli sinottici, le opere di sant’Agostino, e di Maimone tutto in testo greco. Conoscevano ed applicavano gli strumenti tecnici già usati nelle Sacre Scritture ed utilizzati dai Padri, in verità non molti, in tutte le epoche successive.
Il IV Vangelo, era per loro il Vangelo dello Spirito – qui il grande errore per l’epoca – ritenuto la pietra angolare del loro sacerdozio.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 7 | Contraddizioni su sesso e indissolubilità del vincolo matrimoniale
Sulla questione del rifiuto del matrimonio proposta dai Catari Dottori della legge, è bene approfondire i complessi rapporti tra Chiesa cattolica romana, matrimonio e divorzio.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 6 | Principi di Fede
I Catari si dividevano in tre categorie, secondo l’intensità della pratica, dell’impegno, e del grado iniziatico raggiunto. I “simpatizzanti”, chiamati auditori, assistevano alle prediche praticando il melhoriér (il miglioramento), mentre i “credenti” praticavano l’umiltà, l’amore per il prossimo e si assoggettavano all’apparelhament (messa in regola), cioè, alla confessione pubblica senza che fossero sanzionati da alcuna penitenza.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 5 | La Morale Catara
La dottrina catara aveva un prolungamento nella morale. Il loro motto era: “La fè sens obras morta es” [la fede senza le opere è morta]. La loro vita escludeva ogni compromesso fra bene e male; e siccome il male aveva il volto del mondo nel quale vivevano, la perfezione morale si identificava, per loro, con il “rifiuto”.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 4 | La Dottrina Catara
I Catari avevano dunque ereditato dai Manichei e dai Bogomili la pietra angolare della loro dottrina. Il Dualismo, cioè l’affermazione che esistono due principi opposti e contendenti: Lo Spirito, nel quale si concentra il “Bene”; La Materia nella quale si concentra il “Male”. Al primo corrisponde Dio; al secondo corrisponde Lucifero.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 3 | L'“Eresia” Catara
Le origini del Catarismo sono dubbie e discusse. Per alcuni studiosi, la fede catara deriverebbe dal Manicheismo, la religione di cui S. Agostino fu dapprima seguace e poi tenace avversario (v. la definizione corrente su molti vocabolari della lingua italiana).
Per altri, più realisticamente, ipotizzare un diretto rapporto di discendenza dal Manicheismo al Catarismo risulta problematico, poiché quest’ultimo non ebbe unità di miti e di dottrine.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 2 | La Società Occitana
Nel XII Secolo, lungo le strade dei paesi di Lingua d’Oc (nonché nel Veneto, Lombardia e Toscana) si vedevano camminare «uomini e donne» vestiti di una lunga tonaca nera ed una cordicella stretta in vita.
La Francia era solo abbozzata, e la Loira costituiva una frontiera effettiva che separava due civiltà molto diverse. A nord di quella frontiera la Francia vera e propria... a sud, l’Occitania, profondamente segnata dalla civiltà greco-romana in cui emergeva la potenza dei conti di Tolosa, soprannominati “re del Mezzogiorno”.
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StoriaNascosta > Catarismo: Teologia degli antichi sacerdoti Catari - Parte 1 | La Cena Segreta
Sono passati secoli da quando il Papato cattolico reagì con estrema durezza alla “grande eresia” e mobilitò contro i Catari la predicazione dei Domenicani, l’Inquisizione, gli interessi politici dei Baroni di Francia e la cupidigia di saccheggio di interi eserciti, impegnandoli in una vera e propria crociata. Escussi storici, teologi e qualche veterano giornalista cattolico, possono oggi laconicamente affermare, che la dottrina eretica del Catarismo era contenuta in un trattato che veniva comunicato soltanto agli iniziati e che si intitolava “La Cena Segreta”, di cui sono rimasti tre esemplari.
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