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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /7 | Le favole e i gruppi di formazione per genitori - Riflessioni sulla sperimentazione: I perché difficili
Credo sia importante ribadire ancora una volta il concetto che l'alleanza con il genitore è fondamentale per il lavoro clinico con i bambini, perché è lui che vive quotidianamente con loro, li ha a cuore come nessun altro e li può aiutare meglio se viene aiutato lui stesso a capire.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /6 | La storia delle radici di Simona / Dalla morte alla rinascita - La storia delle radici di Cristina / La difficoltà a nascere
Il due casi clinici che vengono presentati in queste pagine sono stati trattati interdisciplinarmente sia dal punto di vista ginecologico che psicologico alcuni anni fa.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /5.2 | La perdita
Favola numero 15 - Il tema della perdita
Queste ultime storie, a differenza della prima serie, non si rifanno a quella di uno o più bambini in particolare, ma alla valenza psicologica di un sottostante tema comune del vivere, quale si presenta spesso anche nelle storie di noi adulti.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /5.1 | La perdita
La strada dell'individuazione - Favola numero 13 - Favola numero 14
Sono tanti i temi che si presentano ad ognuno di noi lungo il percorso di separazione, differenziazione e individuazione che ci porta alla costituzione di noi stessi come individui unici e irripetibili. Per quanto i vari temi possano essere comuni a tutti, appare invece unico il modo in cui essi si intrecciano nella vita di ognuno di noi.
Le ultime tre storie, costruite un po' più sul modello della fiaba classica, sono state scelte fra alcune che utilizzo intorno al tema della perdita, la dimensione che è sempre in gioco ogni volta che affrontiamo un cambiamento.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /4.2 | Il cambiamento
11. La fatica di ogni cambiamento - Favola numero 11 - Cambiamento e malattia nel bambino - 12. Fidarsi o non fidarsi? - Favola numero 12 - Il tradimento della fiducia
Passare da una situazione di protezione e di accudimento totale come quella prenatale al travaglio della nascita e poi allo sperimentare la fame, la sete, una luce, una temperatura, un ambiente esterno totalmente nuovi, sono sicuramente esperienze di cambiamento impegnative e faticose.
Sarà questa la fatica che caratterizzerà lo scorrere della vita, fatto inevitabilmente di cambiamenti, da quelli più piacevoli a quelli più dolorosi e difficili, come l'esperienza totalizzante e assoluta della morte, il cambiamento più difficile di tutti perché senza ritorno.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /4.1 | Il cambiamento
9. La mancanza di concentrazione in adolescenza - Favola numero 9 - La difficoltà a imparare in adolescenza - 10. Non c'è una sola nascita - Favola numero 10 - La difficoltà di nascere
Una delle età della vita che forse fanno registrare più frequentemente la difficoltà di concentrarsi è l'adolescenza.
Ne consegue che la sfera della realtà esterna che facilmente ne risente è la scuola, perché ai ragazzi viene a mancare l'energia mentale necessaria per imparare, cioè per concentrarsi su qualcosa e tenerlo presente nella mente.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /3.2 | Il linguaggio del sintomo
7. La fatica del passaggio all'adolescenza - Favola numero 7 - L'abbandono dell'infanzia - 8. I legami del passato - Favola numero 8 - La nostalgia
Tutte le condizioni di passaggio da una situazione a un'altra comportano in genere una grossa fatica dal punto di vista mentale.
Anche quando il passaggio è verso qualcosa che abbiamo scelto e che ci piace, ci sarà sempre una notevole parte della nostra energia che sarà assorbita dall'ansia del dover affrontare una situazione sconosciuta, abbandonandone una familiare e nota.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /3.1 | Il linguaggio del sintomo
5. La perdita dell'equilibrio - Favola numero 5 - Le cadute - 6. L'importanza delle regole - Favola numero 6 - La mancanza di limiti
Il tema intorno a cui ruota questa favola è uno dei più oscuri e difficili da affrontare. Si tratta delle cadute, degli svenimenti, della momentanea e passeggera perdita dell'equilibrio e della coscienza.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /2.2 | La fatica di crescere
3. Il comportamento oblativo - Favola numero 3 - Il bambino troppo buono – 4. Le paure - Favola numero 4 - La paura
Oltre al comportamento provocatorio, in un qualsiasi gruppo (familiare, scolastico, eccetera) si può anche incontrare il suo opposto, quello del bambino particolarmente buono, anzi, a volte, «troppo» buono. È a lui che i genitori chiedono di aiutare i fratelli, gli insegnanti chiedono di aiutare i compagni in difficoltà, gli allenatori sportivi affidano i casi più difficili e così via...
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /2.1 | La fatica di crescere
1. La mancanza di autonomia - Favola numero 1 - Dipendenza e difficoltà a imparare – 2. I comportamenti provocatori - Favola numero 2 - Il bambino difficile
Una delle situazioni sicuramente più difficili da riconoscere da parte di noi adulti è quella delle svariate forme di manifestazioni depressive infantili perché sono spesso espresse da sintomi molto differenti, che possono andare dalla mancanza di autonomia, all'iperattività, alle difficoltà scolastiche, all'apatia e così via, come vedremo nel corso del libro.
In genere il termine «depressivo» ci spaventa, perché ci fa comunemente pensare a qualcosa di grave, di definitivo e irreparabile, mentre ci sfugge il potenziale sano che invece questa situazione porta con sé.
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Psicologia > Il Bambino Nascosto: Il Bambino nascosto /1 | Un'esperienza di formazione
Avvertenze per il lettore - La storia di queste storie - Il valore del sintomo
Queste favole non sono per bambini, ma per adulti. Tuttavia, poiché attingono ad alcuni nodi di sofferenza nel mondo interno di un bambino, possono far risuonare affetti, emozioni, sensazioni e sentimenti dell'antico bambino ferito che ognuno di noi adulti si può portare dentro.
Se tale risonanza ci dà o troppo dolore o troppo fastidio è forse meglio, direi anzi che sia consigliabile, che chiudiamo il libro e lo mettiamo da parte, oppure che saltiamo la favola che ce li suscita. È probabile in tal caso che questo non sia né lo strumento né il momento della vita adatto per entrare in contatto con quel mondo, come è altrettanto legittimo che possiamo aver deciso tranquillamente che ciò non ci interessa né ora né mai.
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