D:
...l'uso di un rubino o l'uso di un fondo di bottiglia rosso lavorato ad Arte hanno il medesimo valore; tutto dipende infatti da quale valore noi attribuiamo alle cose...
R: Caro amico, hai confermato ciò che ancora pochi "esoteristi" hanno scoperto. Che il vero «Strumento dell'Arte» è la psiche, non i suoi "attributi materiali" o gli strumenti che l'iniziato maneggia.
Dunque, la via tradizionale, ma anche quella della sperimentazione scientifica avanzata, convengono sull'idea di progresso umano come illuminamento degli stati ordinari della mente fisica. E questo attraverso la forza della coscienza. Ch'è fonte di una energia straordinaria chiamata «Volontà impersonale» (spirituale).
Ogni tradizione iniziatica ha sempre dedicato l'inizio dei propri insegnamenti al lavoro sullo strumento mentale (la psiche). Per ampliarne le capacità, allo scopo di unire (costruzione del ponte interiore) la volontà superiore (l'Ego), alla volontà della ragione fisica (la personalità).
Dalla ricerca di quell'unione nasce l'equazione filosofica chiamata evoluzione dell'anima. Adducendo il progetto evolutivo all'anima (o in ogni altro modo si voglia chiamare, quell'energia volitiva che anima la sostanza fisica di ogni sostanza vivente), e non alla ragione fisica dei suoi "fenomeni viventi".
Ecco come il primo capitolo dell'apprendimento esoterico è quello rivolto al lavoro su se stessi, per capire come «crescere per comprendere» . A partire dal conoscere se stessi, con pregi e difetti. Per accrescere i primi e trasformare i secondi in opportunità di sviluppo. Ad esempio, come la collera può essere trasformata in tenacia. Oppure la forza sessuale (eros) – che diventa controproducente quando usata in modo impulsivo o perverso – in creatività intellettuale (Psichè).
I primi passi dell'esoterista sono spinti dalla necessità di comprendere e non dalla curiosità di conoscere. Ma per fare questa distinzione, bisogna capire la differenza tra consapevolezza e desiderio di conoscere, cioè, riconoscere la differenza tra afflato intellettuale e curiosità . Tra i due aspetti, consapevolezza e curiosità, si pone il bivio della scelta che dà valore al neofita.
Dopodichè, sotto una guida sicura, l'iniziato minore potrà apprendere come far diventare la propria mente (psiche) lo specchio (v. speculum iniziatico) in cui far riflettere la "ragione superiore" (Psichè), cioè l'anima, che si proietta nel suo strumento fisico. 
