Secondo la legge di attrazione-repulsione ciò che affretta o rallenta il processo di crescita è determinato da ciò che attrae o respinge la mente.
Soprattutto nelle educazioni di tipo imitativo, ciò che invoglia o lascia indifferenti, diventa la linea guida delle tendenze caratteriali, designando i primi obbiettivi di crescita.
Secondo la legge di attrazione-repulsione ciò che affretta o rallenta il processo di crescita è determinato da ciò che attrae o respinge la mente. Soprattutto nelle educazioni di tipo imitativo, ciò che invoglia o lascia indifferenti, diventa la linea guida delle tendenze caratteriali, designando i primi obiettivi di crescita. Durante la fase di crescita, il magnetismo della coscienza superiore è ancora inerte, la maggiore spinta emotiva è determinata dall’interesse o dal disinteresse sessuale. Dell’aspetto generativo si parlerà in seguito, quando parleremo dell’attività umana intesa come servizio reso alla natura planetaria. Ci occuperemo, invece, del suo risvolto paradossale. Perchè, nella società occidentale l’aspetto prevalente del sesso non è il sesso, ma la sensualità e l’erotismo suscitati dall’immaginazione. La sensualità non è una forza innaturale ma un segno della naturale bellezza. La morbosità non le appartiene, ma può essere agli occhi che la osservano, delle menti che la eccedono, della rigidità che la condanna. Il suo eccesso può provocare danni, è vero: ma non meno di certi zeli religiosi che provocano guasti peggiori delle colpe che vorrebbero condannare. Anche sulla sessualità, il pensiero umano si divide. La sensibilità intellettuale riversa sensualità nella propria arte, disegnando, scrivendo o musicando canoni di sublime bellezza, degni dell’ammirazione e del consenso di tutti. Altri, però, ne fanno un pruriginoso oggetto di onanismo mentale. Altri ancora la condannano, forse perchè la temono, forse perchè ne provavano repulsione. La questione è come sensualità, eros ed erotismo vengono concepiti. Se come il naturale gioco della seduzione, oppure come una trasgressione contro la morale naturale.
Un passo di un’antica pergamena trovato dall’egittologo tedesco Bertoleth riporta la stessa scoperta: «Io conobbi Dio che risiede nell’uomo, lo riconobbi, e distinsi questa via dall’altra via». Infine, più che le regole, sono le decisioni a fare crescere o regredire l’individuo, fissando i limiti della sua capacità di giudizio. |