PRINCIPE DI GERUSALEMME
XVI Grado |

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Premesse
Questo Grande Consiglio degli Illustri e Valentissimi Principi di Gerusalemme si
deve svolgere in una camera separata in due da un arco.
La parte occidentale deve essere tinteggiata di rosso e rappresenta Babilonia.
L’Illustrissimo e Valorosissimo siede su di una poltrona di colore rosso con una
corona sulla testa ed uno scettro in mano. Un piccolo tavolo quadrato è posto
davanti a lui. Una spada sguainata, una bilancia, una mano di giustizia ed un
rotolo di pergamena sono disposti sopra di esso.
La parte
orientale è decorata in giallo e rappresenta Gerusalemme. Il Re dei re siede su
di una poltrona di colore giallo. Sopra ad un tavolo triangolare vi sono una
spada sguainata, delle bilance, uno scudo, uno scettro ed un candelabro a cinque
braccia. Indossa una larga sciarpa di colore giallo pallido che va dalla spalla
sinistra al fianco destro. Su questa sciarpa è appeso il Gioiello del grado, una
medaglia incisa, sul davanti, con una bilancia in equilibrio, cinque stelle e
una spada a doppio taglio posta tra le stelle, le lettere D e Z figurano sopra i
piatti della bilancia. Sul retro della medaglia dev’essere rappresentata
l’entrata dei Principi a Gerusalemme. Tutti i Principi debbono portare lo stesso
Gioiello.
I due Grandi
Custodi, chiamati Generale dell’Armata e Gran Tesoriere siedono ognuno su di una
poltrona bassa nella parte occidentale, da un lato e dall’altro dell’arcata.
Portano gli stessi paramenti del Sovrano, tranne la corona [1].
Il Grande
Guardasigilli, che si chiama Nehemia deve sedere alla destra del Sovrano, il
Ministro di Stato, che si chiama Esdra siede alla sua sinistra, tutti e due su
di una poltrona, e indossano gli stessi decori dei Gran Custodi.
Gli
altri Principi prendono posto sulle file a destra o a sinistra del Sovrano. La
porta del Grande Consiglio deve essere custodita dai due Principi più giovani,
che ricevono gli ordini dal Generale delle Armate. Portano una lancia invece
della spada. Tutti i Principi che hanno delle cariche devono essere armati di
una lancia e di uno scudo.
Il Grembiule è
bordato di giallo e sulla bavetta sono dipinte o ricamate una bilancia e le
lettere D e Z.
Nota bene: quando il Consiglio si riunisce per discutere di affari
dell’Ordine Massonico o per esaminare una lamentela, portata alla sua
attenzione, concernente la regolarità di una Loggia della sua Giurisdizione (non
può esistere che un solo Gran Consiglio per nazione) e se nessuna ammissione è
all’ordine del giorno, non si avrà più bisogno dell’arco, perchè non sarà
questione di Babilonia, e il Gran Consiglio occuperà solo la camera gialla.
Apertura
L’Illustrissimo e
Valoroso Principe Zurubbabel dice al Grande Custode, che siede all’Occidente:
Tre volte Valente
Principe, come mai questo luogo è diviso in due parti, l’Oriente giallo e
l’Occidente rosso?
R: La parte
orientale rappresenta Gerusalemme, tinteggiata di giallo o oro, ed è un luogo
santo, dove il primo Tempio di Dio fu eretto. La parte occidentale, tinteggiata
di rosso, rappresenta Babilonia. Questo rosso ricorda il sangue che fu versato
dai Principi Massoni, al momento del loro ritorno dalla schiavitù, lungo il
percorso che va da Babilonia a Gerusalemme.
D: Chi presiede
il vostro Consiglio?
R: Il Principe
Zurubbabel, che ha il titolo di Tre Volte Giusto.
D: Chi sono i Gran Custodi?
R: Due
Principi che hanno il nome di Molto Profondi.(Grandi)
D: Se è così, Tre
Volte Eccellenti Fratelli e Principi molto illuminati, annunciate agli
Eccellentissimi e Tre Volte Valenti qui presenti che mi accingo ad aprire il
Grande Consiglio.
R:
Eccellentissimi Fratelli, Valentissimi ed Illustrissimi Principi, il Sovrano dei
sovrani e Signore dei signori, vi avverte che il Gran Consiglio è aperto. Siate
attenti a ciò che vi proporrà.
D: Che ora è?
R: Sono le
cinque della sera.
Allora il
Sovrano batte cinque colpi sul gradino del trono, il primo lentamente e gli
altri quattro affrettati. Poi dice:
"Valorosissimi Principi, il Consiglio è aperto".
Questo annuncio e
la Batteria di cinque colpi vengono ripetuti dai Gran Custodi. Tutti i Fratelli
allora si siedono [2].
Iniziazione
Dopo
l’apertura del Gran Consiglio, quattro Cavalieri e Principi scortano Zurubbabel,
il candidato, rivestito delle insegne di Cavaliere d’Oriente. Il viso di questi
Fratelli è nascosto da un velo, tengono diritta la loro sciabola ed hanno scudo
e corazza. Partendo da Oriente al Segno di Battaglia, percorrono in linea retta
la strada verso Babilonia, assumendo un contegno grave. Zurubbabel marcia alla
testa seguito da quattro Principi.
Arrivato a
Babilonia, Zurubbabel si rivolge al re Dario esponendogli che:
"lui ed i suoi
quattro compagni Cavalieri e Principi sono delegati in qualità di ambasciatori
provenienti da Gerusalemme allo scopo di pregarlo di fare giustizia contro i
Samaritani perché essi rifiutano di contribuire alla costruzione del Tempio del
Vero Dio come rifiutano anche di eseguire il rituale dei sacrifici....".
Dopo che il re
Dario ebbe ascoltato l’ambasciatore, cioè il candidato, gli consegna il rotolo
di pergamena, una Patente contenente gli ordini destinati al popolo di Samaria,
che dovrà sottomettersi a tutto ciò che vi è scritto.
Dopo che il
candidato ha ricevuto questa Patente, esegue un inchino, bacia il dorso della
mano destra del sovrano poi i cinque Fratelli riprendono la strada che hanno già
percorso, nello stesso ordine e sempre sotto il Segno di Battaglia. Per il
successo riportato dalla loro ambasciata i Fratelli non indossano più il velo.
Il Gran Maestro
delle Cerimonie conduce poi il candidato davanti al Sovrano per fargli eseguire
il suo Giuramento.
Giuramento
"Io,.................., prometto e m’impegno solennemente, ed in presenza del
Potentissimo Grande Architetto dell’Universo come in presenza dei Valenti
Principi di Gerusalemme qui presenti, sulla mia fede di uomo onesto, di rimanere
inviolabilmente fedele alla mia Religione e di osservare, finché sarà in mio
potere, le Leggi dello Stato.
Prometto di non
lottare mai contro uno dei miei Fratelli Principi di Gerusalemme come di non
ricevere o acconsentire di far entrare in questo Grado nessun Massone che non
sia in regola con gli Antichi Statuti e Regolamenti di questo Gran Consiglio di
Valenti Principi di Gerusalemme.
Prometto di
essere presente in questo Consiglio o Gran Consiglio ogni qual volta verrò
convocato dal mio Sovrano, salvo impedimenti di forza maggiore;
Prometto di
sottomettermi sempre agli ordini che mi verranno dati dai Cavalieri del Sole,
dai Cavalieri dell’Aquila Bianca e Nera e dai Principi del Real Segreto.
Tutto questo io
prometto sotto pena di essere disonorato e perdere il glorioso titolo di Massone
Libero e Accettato e di essere privato di tutti i privilegi della Massoneria.
Che
Dio mi conservi in Rettitudine e Giustizia.
Amen".
Seguito dell’Iniziazione
Dopo che il
candidato ha prestato il Giuramento, viene condotto davanti al Generale delle
Armate che gli mette il Grembiule e la larga Fascia gialla alla quale dovrà
essere appeso il Gioiello. Poi il Generale gli insegna il Segno, il Toccamento e
le Parole.
La Parola di
Passo è Thebet, una parola ebraica che significa ventesimo giorno del nono mese,
data nella quale i Principi, di ritorno dalla loro ambasciata a Babilonia,
entrarono a Gerusalemme.
La Parola è Adac [3],
anche questa è una parola ebraica che indica il ventitreesimo giorno
dell’undicesimo mese, data nella quale resero grazie a Dio per la ricostruzione
del Tempio.
Il primo Segno è
il Segno di Comando, mano destra distesa all’altezza della spalla.
Il secondo Segno
è il Segno di Battaglia per il quale, come per difendersi, si posa la mano
sinistra sul fianco sinistro [4].
Il candidato
viene poi condotto davanti al Ministro di Stato per ascoltare la Storia
seguente.
Discorso
"Voi avete
rappresentato, Eccellentissimo Fratello e Principe, durante tutta la cerimonia
che avete vissuto, Zurubbabel, che dirigeva l’ambasciata che fu inviata da
Gerusalemme a Babilonia. Voi siete armato da capo a piedi ed avete espresso, col
vostro atteggiamento, le battaglie che essi dovettero sostenere nel corso di
quel viaggio, minacciati come erano dai popoli dei quali si lamentavano e che si
erano imboscati per opporsi al loro passaggio.
Voi avete
rappresentato la celebre delegazione che il popolo di Gerusalemme invia al re
Dario, quando Zurubbabel arrivato davanti al Grande Re gli spiega il motivo
della missione. Zurubbabel ricevette da Dario una Patente che ordinava al popolo
di Samaria di sottomettersi ai mandatari reali che essa designava.
Poi Zurubbabel
ritornò a Gerusalemme ed informò il popolo del suo successo. Il popolo allora
manifestò il desiderio che Zurubbabel ed i suoi quattro compagni uscissero dalla
città, in modo che potessero farvi un’entrata trionfale, degna del bene che egli
aveva fatto al popolo di Gerusalemme, coi suoi quattro compagni.
Voi avete
acquisito la conoscenza dei nostri misteri, che, finalmente, rappresentano per
voi il potere che fu accordato agli ambasciatori dal loro popolo. In onore del
loro glorioso successo, le luci dell’Occidente sono in numero di 125, in gruppi
di cinque e il numero dei fuochi accesi intorno alla città di Gerusalemme
simbolizza questo stesso numero di cinque ambasciatori. I fuochi di gioia
intorno alla città esprimono la gioia del popolo di Gerusalemme."
Dopo questo
discorso tutti i Principi si alzano per accogliere gli ambasciatori alla porta
dell’Occidente, allo scopo di felicitarsi e poi accompagnarli nella seconda
parte del Tempio dove il candidato è onorato con il titolo di Principe. Tutto
questo avviene in ricordo di quando il popolo tutto intero era uscito dalla
città davanti agli ambasciatori e di quando Zurubbabel fu eletto principe e
governatore della città di Gerusalemme.
Patente di Dario indirizzata al popolo di
Samaria
Noi, Dario primo, Re dei re, Sovrano dei
Sovrani, Signore dei Signori, desideroso d’estendere la nostra gratitudine ed i
nostri benefici sul nostro buon popolo di Gerusalemme, sull’esempio del nostro
Illustrissimo e Potentissimo predecessore Re Ciro, abbiamo accolto le doglianze
dei suoi ambasciatori contro il popolo di Samarìa che ha rifiutato di
contribuire alla ricostruzione del Tempio del Signore ed ai sacrifici che furono
allora fatti.
Ordiniamo con il presente atto che il popolo di
Samaria dovrà sottomettersi ai nostri precedenti ordini, sotto pena d’incorrere
nel nostro profondo scontento e nostra giusta vendetta.
Dato
nella nostra Grande Corte, il quarto giorno del secondo mese dell’anno 3534,
sotto il sigillo dei nostri fedeli Satrapi che governano la Giudea, il terzo
corrente del quinto anno del nostro regno.
Firmato: Dario,
Re.
Istruzione
D: Chiarissimo ed
Illustrissimo Principe Primo Gran Custode, siete voi Principe di Gerusalemme?
R: La strada
di Babilonia mi è nota.
D: Chi eravate
voi prima di percorrere questa strada?
R:
Valentissimo ed Illustre Principe e Sovrano, ero Cavaliere d’Oriente, ciò che
ebbi meritato dopo una prigionia che durò settant’anni, ed i miei antenati hanno
ritrovato il prezioso tesoro dei Grandi Eletti Perfetti e Sublimi Massoni sotto
le rovine del Tempio di Salomone, che fu distrutto da Nabuzaradan, generale
delle truppe di Nebudcanezar in Siria.
D: Perché foste elevato alla dignità di
Principe?
R: In ragione
del (per il) grande zelo e dell’ardore che ho testimoniato in diverse occasioni
ma anche per il successo dell'ambasciata che ho condotto davanti a Re Dario.
D: Dove avete
viaggiato per acquisire questa dignità?
R: Da
Gerusalemme a Babilonia.
D: Per quale
ragione vi foste inviato?
R: I Samaritani rifiutarono di pagare il
tributo che dovevano per i sacrifici del Nuovo Tempio, e per questo
un’ambasciata fu inviata al re Dario dal popolo di Gerusalemme per portare al
suo cospetto la sua giusta doglianza.
D: Di quanti
membri si componeva questa ambasciata?
R: Cinque.
D: Ci ne era il
capo?
R: Il Grande
Architetto dell’Universo ed io stesso.
D: Qual’è il
vostro nome?
R: Zurubbabel.
D: Vi è stato
qualche nemico sul vostro cammino, a tentare d’impedirvi il passaggio?
R: Si, e fummo
obbligati a difenderci contro quegli stessi di cui noi abbiamo a dolerci. Ma
potemmo trionfare su tutti gli ostacoli.
D: Cosa avete
ottenuto da Dario, dopo il colloquio avuto con lui?
R: Ottenemmo
un decreto di Dario contro il popolo di Samarìa, che ingiungeva loro di
sottomettersi a tutte le richieste del popolo di Gerusalemme.
D: Come foste
ricevuti, al vostro ritorno a Gerusalemme?
R: Fummo
ricevuti in gran pompa e con grande magnificenza, il popolo di Gerusalemme uscì
per riceverci con grande tripudio, ci scortò dentro Gerusalemme esprimendo la
sua allegrezza e dei fuochi di gioia furono accesi in cinque punti intorno alla
città per ricordare il nostro nome. In onore del nostro successo, fummo creati
Principi.
D: Dove si
riuniscono i Principi, per rendere giustizia al popolo?
R: In due
delle camere del Tempio.
D: Come sono
decorate in Gran Consiglio?
R: In oro.
D: Perché in oro?
R: Per
ricevere il popolo il più degnamente possibile, sono scelti i più ricchi e più
preziosi abiti.
D: Non portano
altro che sia rimarchevole?
R:
Portano una larga fascia color oro, che va dalla spalla sinistra al fianco
destro, alla quale é sospeso il gioiello del Grado su cui si vede una bilancia
in equilibrio, una spada a doppio taglio, cinque stelle e le lettere D e Z.
D:
Perché portano questo gioiello?
R:
Per mostrare che per il loro grande zelo, coraggio e sapere hanno meritato il
titolo di governatori del popolo e che devono esercitare il loro potere con
equità.
D:
Che cosa rappresenta il Quadro dei Principi di Gerusalemme?
R:
Il Tempio di Salomone, quasi portato alla perfezione, rappresentato sulla
Montagna Santa in un quadrato oblungo; la città di Gerusalemme, circondata da
fuochi di gioia, in gruppi di cinque; il popolo che circonda gli ambasciatori e
porta degli strumenti musicali e gli utensili dell’Arte, certuni armati di spada
o di scudo, un altro che porta un [triangolo] equilatero ed uno, infine, una
bilancia. Tutto questo simbolizza la valenza e la giustizia dei Principi.
D:
Perché i Principi di Gerusalemme portano ancora i Grembiuli?
R:
Per ricordarsi della loro prima origine.
D:
Qual’é la Parola di Passo?
R:
Tebeth, parola ebrea che significa il ventesimo giorno del nono mese, data in
cui rientrarono a Gerusalemme.
D: E
qual’è la Parola?
R:
Adac, che significa il ventitreesimo giorno dell’undicesimo mese, quando essi
resero grazie a Dio per la ricostruzione del Tempio.
D:
Qual’è il Primo Segno?
R:
È il Segno di Comando, il braccio destro steso all’altezza della spalla.
D:
Qual’è il Secondo Segno?
R:
È il Segno di Battaglia, come durante il combattimento, si mette la mano
sinistra sul fianco sinistro.
D:
Come dev’essere illuminata la parte del Consiglio all’Occidente, che rappresenta
Babilonia?
R:
Con cento venticinque luci distribuite in gruppi di cinque.
D:
Perché questo numero?
R:
Per rappresentare il nome degli ambasciatori, che erano cinque.
D:
Come dev’essere illuminato il Gran Consiglio dell’Oriente, che rappresenta
Gerusalemme?
R:
Con numerose luci poste come si voglia.
D:
Perchè ciò?
R:
Per rappresentare i fuochi di gioia che furono accesi al ritorno dei Principi
da Babilonia.
D:
Come foste introdotti nel Gran Consiglio?
R:
Con venticinque colpi battuti in gruppi di cinque.
D:
Come marciano i Principi?
R:
Sulla punta dei piedi, fanno un passo lento e quattro precipitosi.
D:
Di quale colore sono i Grembiuli dei Principi?
R:
È un Grembiule bianco bordato e doppiato di giallo, tenuto da un cintura
d’un rosso cupo. Sulla Bavetta si trova una bilancia in equilibrio così come le
lettere D e Z. La Bavetta si porta abbassata.
D:
Perché il Grembiule è chiazzato di rosso?
R:
In occasione dei combattimenti contro i Samaritani, molto sangue fu versato
ed i Grembiuli ne furono macchiati.
D:
Quale postura dovete adottare nel Gran Consiglio?
R:
L’aria grave, la mano sinistra posta sul fianco sinistro, le dita a formare
squadra.
D:
Quali sono i posti del Sovrano e dei quattro Ufficiali in Gran Consiglio?
R:
Il Sovrano siede all’Oriente su un seggio giallo e davanti a lui è un piccolo
tavolo triangolare sul quale si trova una spada sguainata, una bilancia, uno
scudo, una corona, uno scettro ed un candeliere a cinque braccia.
I
due Gran Custodi, che sono chiamati il Generale dell’Armata ed il Gran
Tesoriere, siedono all’Occidente, ognuno su di un piccolo seggio basso, con gli
stessi decori ed accessori del Sovrano, ad eccezione della corona.
Il Gran Guardasigilli, chiamato Nehemia, si tiene alla destra del Sovrano ed il
Ministro di Stato, chiamato Esdra, alla sua sinistra, l’uno e l’altro anche su
un piccolo seggio, con gli stessi decori ed accessori.
Gli altri Principi si dispongono in file alla destra ed alla sinistra del
Sovrano.
La porta del Gran Consiglio deve essere guardata all’interno ed all’esterno dai
due Principi più giovani che ricevono gli ordini dal Generale delle Armate.
Le guardie sono armate d’una lancia e non di spada. Gli Ufficiali sono armati
d’una lancia ed uno scudo.
Chiusura
Il Sovrano: Tre volte Eccellenti Fratelli e Valenti Principi, che ora è
adesso?
Il Generale: Illustrissimo e Valentissimo Principe, Giustissimo Sovrano,
il sole ha compiuto metà del suo percorso e la giustizia è stata resa al popolo.
Il Sovrano: Tre Volte Eccellente e Chiarissimo Principe, proclamate che sto
per chiudere il Gran Consiglio nei Numeri Misteriosi.
Il Generale: Tre Volte Eccellenti e Valentissimi Principi, il Sovrano dei
sovrani vi informa che il Gran Consiglio sta per essere chiuso.
Si
osservato un minuto di silenzio poi tutti si alzano.
Il
Sovrano batte allora cinque volte la sua spada sul tavolo e dice:
"Questo Gran Consiglio è chiuso".
Quest’annuncio è ripetuto dai due Grandi Ufficiali che battono cinque volte con
le loro mani.
Il
Gran Consiglio è chiuso.
Privilegi dei Principi di Gerusalemme
I
Principi di Gerusalemme sono i superiori di tutti i Gradi precedenti e non
cedono il passo che ai fondatori delle loro Costituzioni, i Cavalieri del Sole,
i Cavalieri dell’Aquila Bianca e Nera e i Principi del Real Segreto.
Essi
hanno il diritto di modificare tutte le cose che non sono state regolarmente
fatte nei Consigli di Cavalieri d’Oriente, nelle Logge di Perfezione e nelle
Logge dei Gradi inferiori se qualche membro dei Gradi loro superiori, come i
Cavalieri del Sole, ecc., non è presente poiché sono i superiori di tutti i
Gradi Massonici.
Quando un Principe di Gerusalemme visita una Loggia e si sa ch’egli è titolare
di questo Grado, il Maestro deve inviargli dei deputati per informarsi se
desidera essere ricevuto con tutti gli onori. Se il Principe risponde che li
desidera in ragione del suo Grado reale, i deputati annunciano al Maestro che il
Fratello Principe visitatore intende essere ricevuto con tutti gli onori. Il
Maestro invia i quattro più anziani maestri armati di spada sguainata per
accoglierlo. Il Principe entra spada in mano, portando il suo scudo e la sua
lancia e si ferma tra i Sorveglianti. Saluta allora il Maestro ed i Fratelli con
la spada senza togliere il cappello. Il Maestro l’invita allora ad andare a
prendere posto alla sua destra. Mentre il Principe avanza verso l’Oriente, tutti
i Fratelli formano la Volta d’Acciaio. Quando giunge all’Oriente, il Maestro gli
offre il Maglietto [5]
ed il Trono. Il Principe può accettare o rifiutare ma, se accetta, deve renderli
immediatamente al Maestro.
Se
un Principe visitatore desidera ritirarsi dalla Loggia prima della sua chiusura,
il Maestro ordina che si formi la Volta d’Acciaio e che i quattro più anziani
maestri scortino il Principe. Il Maestro e tutti gli altri Fratelli restano in
piedi finché il Principe non ha lasciato il luogo.
Un
Principe di Gerusalemme non può ricevere questi onori se si trova presente uno o
più Fratelli di Grado superiore al suo. In questo caso, sale all’oriente sotto
la Volta d’Acciaio e prende posto secondo il suo rango.
Quando un Principe di Gerusalemme visita una Loggia, porta il titolo di Valente
Principe. Un Cavaliere del Sole sarà chiamato Sovrano Principe ed un Principe
del Real Segreto dovrà essere chiamato Tre Volte Illustre e Sublime Principe.
Una
Loggia è tenuta a rendere conto esattamente di ogni suo Lavoro, di presentargli
le sue Patenti e Costituzioni affinché siano verificate. Se c’è la minima
freddezza tra dei Fratelli, il Principe di Gerusalemme deve sforzarsi di
riconciliarli ma se certi si ostinano, ha il potere di espellerli sul momento se
non si conformano alle Leggi e Regolamenti della Massoneria.
I
Principi di Gerusalemme hanno il diritto di restare seduti, cappello in testa,
durante tutte le operazioni delle Logge simboliche. Ma possono esercitare questo
diritto solo quando sono rivestiti di tutti i loro decori.
Cinque Principi di Gerusalemme possono formare un Gran Consiglio ma questo
numero deve essere necessariamente raggiunto. Non vi può essere che un solo Gran
Consiglio per unità amministrativa [6].
Se delle Logge dell’Arco Reale o di Perfezione sono stabilite in una provincia
che non ha ancora un Gran Consiglio, queste Logge possono fare appello ad uno
dei Gran Consigli esistenti altrove. Quest’ultimo potrà giudicare vertenze e ciò
senza appello. I Gran Consigli detengono questo potere tra quelli affidati ai
loro predecessori dal popolo di Gerusalemme in virtù della loro conoscenza degli
affari dell’Arte.
Tali
sono i privilegi degli Eccellentissimi ed Illustrissimi e Valenti Principi di
Gerusalemme. Essi sono onorati di questo glorioso titolo perché rappresentano
questi Massoni Illustri che, solo per loro meriti, furono chiamati a governare
il popolo nella pace e nell’equità, ad esempio del grande Zurubbabel, il
Principe ebreo, liberatore dei Massoni prigionieri della razza di David, ben
conosciuto dai Principi Massoni, e restauratore della Massoneria.
Commentari
Il Grado di Principe di Gerusalemme dovrebbe essere stato costituito intorno al
1752. Nello Scozzesismo parigino degli Imperatori, si mette a capo il Cavaliere
d’Oriente a partire dal 1755, circa. È senza dubbio questo Grado che conviene
vedere con l’appellativo di Principe Massone che si trova nella Patente Morin.
È
essenzialmente, conviene ripeterlo, un Grado dello Scozzesismo parigino degli
Imperatori e non lo si ritrova né nella Massoneria Adonhiramitica, né nei
Segretissimi Misteri.... nei quali il sistema culmina col Cavaliere Prussiano o
Noachita, né nello Scozzesismo marsigliese. Non figura più nel sistema lionese
del 1761. Se ne trova tuttavia un quaderno nella collezione Baylot.
Infatti, un esame attento dei rituali permette di vedere che questo Grado è
stato istituito partendo da elementi originati dai primi quaderni di Cavaliere
d’Oriente e di Cavaliere della Spada. Nello Scozzesismo parigino, quando i
Cavalieri d’Oriente corrispondono strettamente al ritorno dall’Esilio, Esdra
1-4, con l’aggiunta del Passaggio del fiume, il Principe di Gerusalemme
corrisponde all’intervento dei Samaritani al passo di Rekhoum e alla decisione
di Dario, cioè Esdra 4-6. Non è più questione, nella Bibbia, di una ambasciata
qualsiasi di Zurubbabel o di un altro... Come il Passaggio del fiume, è un
episodio aggiunto.
Sembra che nel Principe di Gerusalemme si debba vedere come il secondo punto del
Cavaliere d’Oriente. L’incertezza regna sulla persona rappresentata dal
presidente: è un re, Ciro, Dario, vedi anche Artaserse? È Zurubbabel? Dipende
dal momento! È un re durante l’iniziazione, un iniziato in tutti gli altri
casi.
Il
quaderno del Manoscritto Francken è stato visibilmente "attualizzato"
all’incirca dopo il 1765. In effetti, il Giuramento contiene il paragrafo:
"Prometto
di sottomettermi sempre agli ordini che mi verranno dati dai Cavalieri del Sole,
dai Cavalieri dell’Aquila Bianca e Nera e dai Principi del Real Segreto",
e i
"privilegi dei Principi di Gerusalemme" si aprono su una menzione analoga.
Ora
una tale subordinazione non poteva essere concepibile nei primi anni del 1760,
salvo ammettere, ciò che non è molto probabile, l’esistenza, e il riconoscimento
come ultimo Grado, del Principe del Real Segreto. Ma quest’aggiunta è
significativa: è proprio un Rito ordinato e gerarchizzato che i fondatori del
Rito di Perfezione intendevano istituire.
Notiamo che il quaderno di Principe di Gerusalemme (R.P.16) incluso nella
collezione Baylot fa menzione della stessa subordinazione. Secondo Paul Naudon [7],
la raccolta sarebbe stata composta tra il 1763 ed il 1768 e vi si trova la
maggior parte dei Gradi descritti nel Francken. Ciò conferma, sembra, la nostra
opinione.
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Note
1. Il Manoscritto porta la parola paraphernalia, relativamente desueta,
che si sarebbe dovuta tradurre con bataclan o
attirail. (torna al testo)
2. Se ne deve concludere che si alzano all’inizio dell’Apertura, cosa
ritualmente normale. (torna al testo)
3. Bisognerebbe leggere Adar. (torna al testo)
4.
Simulando anche di portare lo scudo. (torna al testo)
5. Il Manoscritto dice "l’Hiram", che significa però la direzione dei
Lavori ed il simbolo di ciò. (torna al testo)
6. Il Manoscritto dice "governo" e poi utilizza la parola "provincia". (torna al testo)
7. Paul Naudon, Nuove ricerche sulle origini del Rito di Perfazione,
Villard de Honnecourt, IX (1972) p. 70-76. (torna al testo)
