Analogia con un simbolo vivente – La Via del Salmone
Gli antichi Commentari, usano spesso metafore sotto forma di animali per illustrare particolari capacità.
Ne è un esempio il Leone, usato per simboleggiare la fierezza ed il coraggio guerriero.
Per velare nelle immagini importanti insegnamenti, alcuni Maestri hanno usato animali come l’Elefante, la Tartaruga, l’Aquila, la Tigre, il Gabbiano, la Gazzella ecc.
In questa tradizione, per indicare colui che “cerca” viene spesso usata l’immagine del Salmone che, come le altre, vela il senso del postulato iniziatico.
Analogia con un simbolo viventeLe prove sono dietro l’angolo. Sopratutto quelle invisibili. Che pure chi ha occhi per vedere, “osserva e misura”. L’accettazione massonica è come “un presepe”: chiunque se ne può “comprare” uno. L’iniziazione reale, però, è un’altra cosa. E capire “come arrivarci” è una delle prove essenziali del postulante. Perché capire, significa intraprendere il proprio viaggio con le giuste capacità. E senza capacità, nessuno è mai stato accettato nella compagine iniziatica. La Regola dice: riconoscendo sarai riconosciuto. Dunque, la decisione è tutto. Chi non decide, rimanda e chi rimanda non è un soggetto attivo. Ed un Maestro non sa che farsene di uno “strumento” passivo. A meno che sia un millantatore, che abbisogna di un devoto pubblico, per soddisfare il suo “piccolo ego”. Allora bisogna capire per decidere. E decidere per fare. Senza voltarsi a dare attenzione ai “viandanti” che bivaccano ai lati della Via. Non farsi tentare dai fuochi dei loro “bivacchi” è essenziale per il Nobile Viaggiatore. Che tende alla meta, non a riposarsi ad ogni crocicchio (bivio, trivio e quadrivio, sono metafore delle decisioni che il Viaggiatore deve prendere, per passare attraverso i diversi piani della sua coscienza). L’esoterismo cela nella metafora le proprie verità. Per questo si dovrebbe riflettere su ognuna, fino a penetrarne il significato occulto. Gli antichi Commentari, usano spesso metafore sotto forma di animali per illustrare particolari capacità. Ne è un esempio il Leone, usato per simboleggiare la fierezza ed il coraggio guerriero. Per velare nelle immagini importanti insegnamenti, alcuni Maestri hanno usato animali come l’Elefante, grande e piccolo, la Tartaruga, l’Aquila, la Tigre, il Gabbiano, la Gazzella ecc. In questa tradizione, per indicare colui che “cerca” viene spesso usata l’immagine del Salmone che, come le altre, vela il senso del postulato iniziatico. Il salmone è un pesce che come l’adepto “cerca risalendo”, affrontando caparbiamente le difficoltà di un cammino (elemento Acqua) che sembra contro ogni logica. Anche l’adepto affronta una via controcorrente, infatti, rifugge l’esterno per rivolgersi all’interno. Da dove esce solo per offrirsi al sevizio altruistico. La via interiore, dalla visione comune è giudicata insensata e condannata ad una incredula indifferenza. Nell’azione di questo animale si possono riconoscere parecchie analogie con la duttilità volitiva di chi “osa” spingersi verso la Soglia dell’Iniziazione. Per questo il ricercatore dovrebbe riflettere sui significati del testo che segue, sino a trarne il senso esoterico. Un esercizio, questo, reso più facile dal fatto che accanto ad ogni parola chiave è posto un punto esclamativo. Negli antichi Commentari, le parole simboliche erano sempre disseminate tra molte altre di genere discorsivo. Chi sapeva riconoscerle poteva estrapolarle dal contesto letterale comune in cui erano e poteva usarle come “pensieri seme”. Questo tipo di “trasmissione iniziatica” avviene ancora oggi. I pensieri seme sono parole o immagini, che attraverso la meditazione sviluppano i propri significati e che la visualizzazione rende vivi, cioè vera conoscenza. La trasmissione della conoscenza iniziatica, dà vita a quel genere di “pensieri vivificanti” che aprono la mente della coscienza fisica, sugli aspetti più complessi e profondi della via iniziatica. Significati che, altrimenti, appaiono muti agli occhi dei non introdotti ai misteri. La Via del Salmone«Il salmone nuota nell’acqua impetuosa (!) all’inverso (!) cercando di risalirla (!). Con guizzi repentini (!) cerca di oltrepassare le rapide (!) fino a raggiungere la meta (!). Un luogo dove le acque sono diventate placide e tranquille (!) per morirvi (iniziaticamente!). Sono molti quelli che partono, ma anche molti quelli rinunciano (!), o si perdono (!), o vengono divorati (!) disperdendo, così, il senso della propria vita. Non è importante che il Salmone nuoti in modo elegante (!) né dritto (!). L’importante è, che anche da fermo (!) tenga sempre il muso rivolto in avanti, controcorrente (!). Fermo, forte e assolutamente determinato (!). La corrente è forte (!), l’acqua ingannevole (!) e i pericoli sono in attesa su ogni sponda, sia a destra che a sinistra (!). Infine, con la generazione, l’aspetta il sacrificio di sé (!). Questa è la via del Salmone, non ci sono altre regole, né quelle che ci sono, possono essere cambiate. Il Salmone deve concentrare tutte le sue forze nella risalita, ma nessuna forza varrà la volontà (!) di sopravvivere alle prove (!). Quella del Salmone è la via ripida e breve. Utile ma non indispensabile. Chi teme per sé prenda la via larga e usi a proprio simbolo vivente un altro animale.» |