Solo il cieco non vede il moto della evoluzione. Ogni cuore giovanile freme al presagio di forme nuove. In quei moti ognuna di esse, anche se imperfetta, è più preziosa delle antiche, ben lustrate.
A chi è chiamato si offre un calice colmo. Se non accoglie il Messaggero, avrà solo una parte di quanto decretato. Se non può assimilarla, ne avrà una piccola porzione in tal modo ognuno determina da sé la propria quota. Si deve dire a chi sceglie una razione minima: «Denigratori di voi stessi, vi siete gettati da soli fuori del giardino, per leggerezza di mente. Come sarebbe stato facile riconoscere il messaggero del calice. Assieme a lui avreste potuto piantare il seme di una grande libertà. Quanto sarà arduo ora guardare negli occhi dei passanti, cercando chi voleva farsi ricevere. Ciò che oggi è facile, domani è inaccessibile. Circondatevi dunque di grande vigilanza». Si può ripetere un Decreto, ma non aprire gli occhi a viva forza. Chi dorme continui il suo sonno! Ma è possibile dormire in questi tempi, che il cielo è pieno di scintille e la terra trema? da Foglie del giardino di Morya II – Illuminazione |