Significato del numero 8 per i costruttori

Misteri dei CostruttoriIl numero otto è una costante nel pensiero dei costruttori di cattedrali sia nelle strutture (vedi ad es. le sezioni ottagonali di colonne portanti), che negli spazi.
Pertanto di volta in volta è stato lasciato come segno di un percorso iniziatico, che trova il suo compimento nel numero nove, celato alla vista perché ne rappresenta la sintesi.

Significato del numero 8 per i costruttori

di Adriano Nardi e Fabio Gasparri

Il numero otto è una costante nel pensiero dei costruttori di cattedrali sia nelle strutture (vedi ad es. le sezioni ottagonali di colonne portanti), che negli spazi (v. la volta della cattedrale di Valencia – figura qui a lato).

Il doppio quadrato rappresentato nell’immagine (fig. B) indica l’aspetto dinamico del numero otto, che da uno stato d’instabilità (per questo è anche conosciuto come il simbolo del caos), tende all’equilibro, come ogni cosa in natura, e la trova nella raffigurazione statica del numero otto (fig. A).

Pertanto di volta in volta è stato lasciato come segno di un percorso iniziatico, così come indicato dall’albero sephirotico , percorso iniziatico anch’esso, e che trova il suo compimento nel numero nove, celato alla vista perché ne rappresenta la sintesi.

È noto inoltre che l’ottagono, al di là di ogni connotazione simbolica, è l’unico “modo” di passare da una costruzione impostata su pianta quadrata (il presbiterio ad es.) alla semisfera che tipicamente lo sovrasta.

In genere il collegamento tra le due parti è un “tamburo” a forma ottagonale. Tutto ciò lo possiamo anche leggere, ovviamente, con l’analisi della simbologia dei vari numeri: il quattro (sottostante), l’otto (il mezzo di passaggio verso la sovrastante sfera, l’unità e quindi 8+1=9), sfera che in genere recava un “foro” nella parte centrale e sommitale per far passare un “raggio di luce” verso il sottostante altare (collegamento tra cielo e terra; asse del mondo; la Via di Mezzo… giusto per darne alcune interpretazioni).

Nel caso di Castel del Monte va tenuto presente un altro fattore importante (noto a chi ha studiato i fortilizi federiciani): nell’architettura islamica (e nelle architetture “Sacre” da essa influenzate – v. Spagna, Portogallo, ed in alcune zone della Sicilia) l’ottagono è una forma planimetrica comunissima, anzi forse la più frequente (è sufficiente analizzare le piante di qualche caravanserraglio).

Considerazioni che auspicano lo studio comparato dell’architettura come metodo d’indagine, onde evitare la “decontestualizzazione” dell’Edificio stesso, per coglierne senso e significato non soltanto dal punto di vista esoterico (che spesso porta a “sovraccaricare” il monumento di significati).

Per tornare in tema, ci si potrebbe interrogare sul perché l’albero sephirotico riprodotto nella cattedrale di Valencia sia solo di otto sephire.

La spiegazione potrebbe essere trovata nello stesso motivo per il quale la menorah (luminare a 7 bracci d’origine ebraica), sia presente oggi nelle chiese, riveduta e corretta in una nuova forma esteriore (vedi figura a lato), dove il senso della croce fa riferimento ad un pianeta sacro diverso rispetto a quello centrale per la cultura ebraica.

In altre parole l’opera di riadattamento di molti simboli nella cultura cattolico-cristiana, si è reso necessario per poter proclamare la propria galleria simbolica, lasciando ai soli ricercatori (gli esoteristi) l’onere di riconoscerne il sincretismo da cui traggono origine.

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