Nicholas Roerich e la spedizione nell’Asia centrale

Storia NascostaPer la prima volta nella storia un esploratore, negli ardui passi dell’Asia Centrale, ha avuto come uniche armi un cavalletto ed un pennello, piuttosto che gli attrezzi di un cacciatore o di uno scienziato. Il Professor Roerich, artista di fama mondiale, che si trova ora in una spedizione nell’Asia Centrale, ha appena attraversato i passi Karakorum, Sasser e Kardong, i passi montani, forse, più formidabili al mondo.

Nicholas Roerich e la spedizione nell’Asia centrale

tratto dall’originale del Mid-week pictorial, 4 Febbraio 1926

Nicholas Roerich guida la spedizione artistica nell’Asia centrale

Mid-week pictorial, 4 Febbraio 1926

Per la prima volta nella storia un esploratore, negli ardui passi dell’Asia Centrale, ha avuto come uniche armi un cavalletto ed un pennello, piuttosto che gli attrezzi di un cacciatore o di uno scienziato. Il Professor Roerich, artista di fama mondiale, che si trova ora in una spedizione nell’Asia Centrale, ha appena attraversato i passi Karakorum, Sasser e Kardong, i passi montani, forse, più formidabili al mondo.

Dipingere durante una spedizione ha le sue difficoltà da un punto di vista fisico. In Darjeeling, dove alcune delle serie del Professor Roerich sono state completate, c’era il pericolo costante che si depositassero sedimenti di muffa sul dipinto, a causa dei monsoni. Per evitare ciò è stato necessario asciugare costantemente le tele con l’aiuto di alcune stufe.

In Kashmir, la fermata successiva, l’artista aveva il suo studio su una casa galleggiante sul lago Vular; ma ci sono state tali tempeste su questo lago, che la casa galleggiante è stata quasi distrutta contro le banchine di argilla. L’artista ha avuto lo studio per un periodo sulle alture del Gulmarg. Nonostante il fatto che la montagna fosse spazzata da continue tempeste di grandine, e che il colera dilagasse nelle valli sottostanti, l’artista ha finito qui la sue serie “Vessilli d’Oriente” (vedi nella Galleria di Esonet), una delle più superbe che egli abbia completato.

Durante la spedizione, le tele, che erano imballate in scatoloni, ognuno del peso di circa 37 Kg, dovettero essere trasportate sui cavalli.

Una certa ansia ha accompagnato la spedizione, considerato il fatto che questi passi sono i più difficili nel mondo; ognuno di essi è più alto del Monte Bianco e il clima in questa stagione è stato particolarmente rigido. Secondo gli ultimi resoconti, la carovana fu costretta a cominciare un mese prima del previsto a causa dell’inverno anticipato che era cominciato. Se la carovana avesse aspettato, la spedizione sarebbe stata bloccata per quasi un anno, dato che i passi sono attraversabili solo per un breve periodo in autunno ed estate.

Al momento la carovana della spedizione è forse una delle più grandi mai organizzate; è composta da circa 100 cavalli da soma, oltre a cavalli normali, sedici muli, sedici yak e arieti di montagna. Gli yak e gli arieti sono usati sui passi più alti, poiché i cavalli non sono in grado di trasportare più del loro stesso peso.

La Spedizione Artistica Roerich, che partì dall’America nel 1923, prima spedizione puramente artistica nell’Asia Centrale, è composta dal Professor Nicholas Roerich, artista di fama mondiale, Madame Roerich, ed il loro figlio George, distinto orientalista ad Harvard e alla Sorbonne. George Roerich parla la maggior parte delle lingue Orientali, inclusi tibetano, cinese, pali e sanscrito.

Vi sono inoltre circa sessanta indigeni, tra tibetani, chirghisi, ladakhi ed altri.

La spedizione ha già inviato a New York oltre 150 dipinti raffiguranti un panorama completo dell’est, incluse rappresentazioni di alcune tra le leggende più sacre. Inoltre, la spedizione ha raccolto una delle collezioni più straordinarie di stendardi sacri dai monasteri tibetani.

Tra loro ve ne sono diversi completati dall’artista del Tashi-lama, il capo religioso del Tibet. L’anno scorso, nel suo volo misterioso e senza precedenti dal monastero, il lama ha portato con sé solo un dipinto, del quale si trova una copia nella collezione.

Sin dal suo arrivo nell’est, il Professor Roerich è stato accolto a Darjeeling con grande aspettativa. Ha vissuto nella casa che era appartenuta al Dalai Lama, dove ha completato molti dei suoi dipinti himalayani. Le sue straordinarie interpretazioni delle lingue orientali, accompagnate dalla sua capacità di comprendere l’oriente, si sono dimostrate i fattori più importanti nell’aiutarlo ad ottenere materiale che non era stato mai mostrato prima ad occidentali. Inoltre, la spedizione ha tradotto molti scritti riguardanti gli insegnamenti buddhisti finora mai tradotti, inerenti a Buddha, Confucio, Lao-Tse ed altri.

L’itinerario attuale della carovana è considerato il meno conosciuto nel mondo. I tre passi sono alti ciascuno più di 5.400 metri. Sebbene Karakorum sia il più alto, con oltre 5.500 metri, il Passo Sasser è il più difficile, a causa dei ghiacciai pieni di crepacci che lo rendono così difficile da attraversare. Inoltre, a causa della carenza di basi di rifornimento, la carovana è stata costretta a portare con sé cibo e viveri per un anno.

Il Professor Roerich viene considerato uno dei più grandi artisti viventi; le sue opere sono state presentate in praticamente tutti i grandi musei del mondo, incluso il Louvre, Lussemburgo, Victoria ed Albert Museum, il Museo Nazionale a Roma ed altri. In America, oltre ai lavori nel Museo Roerich, che contiene circa 500 delle sue opere, i dipinti del Professor Roerich sono esibiti nel Chicago Art Institute, Detroit Museum, Kansas City Art Institute, San Francisco Museum, Omaha Art Institute ed altri, oltre che in importanti collezioni private, come quelle di Lewisohn, Kahn, Spalding, Garrett e numerosi altri.

Oltre alla sua arte, Roerich è noto anche come archeologo, avendo compiuto alcune delle scoperte di maggior portata riguardo le culture del nord Europa. L’anno scorso la Società Archeologica Francese ha tenuto un incontro speciale in suo onore, riguardo all’affermazione di previsioni sulle culture ed i movimenti migratori nell’Europa meridionale.

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