L’Androgino Celeste

Letture d'EsoterismoL’Iniziato non riconosce l’iniziazione esclusivamente fisica, se non come soglia d’ingresso sul cammino iniziatico, che è un viaggio il cui itinerario si svolge sui piani interiori della coscienza (vedi il viaggio interiore di Dante e Virgilio), che lo guiderà all’unificazione della propria Terra, la Personalità, con il proprio Cielo, l’Androgino Celeste, che vive nel Cielo interiore dell’essere.

L’Androgino Celeste

di Adriano Nardi

La parola è uno strumento che va praticato con attenzione e cura, perché foriero di grandi fraintendimenti, divisioni e conflitti. La buona fede di alcuni a volte è strumentalizzata da altri per affermare posizioni di comodo di natura ideologica, politica, dottrinale, che se poste accanto alla solidità dei principi iniziatici, mostrano tutta la loro incongruenza e nel migliore dei casi la loro relatività.

Questa premessa è d’obbligo per ogni persona che s’arrischia nella decodificazione di ciò che abitualmente viene attribuito al piano metafisico, per assimilarlo e renderlo manifesto in una forma fisica che sia condivisibile nel piano sensibile (dei sensi fisici) comune.

Che ogni forma fisica sia la manifestazione di un’idea è un riconoscimento primario per ogni ricercatore, qualsiasi sia il suo campo d’azione. Discernere l’idea celata dalla forma, ed impropriamente chiamata anima, è il passo successivo che conduce il ricercatore dal mondo fenomenico a quello del significato. È così, che giunge a riconoscere in sé l’Idea che lo anima.

Parlare di uomini e donne, di maschile e femminile, significa rimanere a discutere nel mondo della forma materiale (i piani fisico ed emotivo). Se però, parliamo di uomini e donne come espressioni fisiche di un’idea, allora s’intendono le parole di A. A. Altomonte quando afferma:

“Un vero iniziato, non simbolico né virtuale, si pone sui piani più alti della mente, a contatto con gli strati superiori della coscienza. Lì, non giunge nessuna manifestazione degli attributi fisici o sessuali. Questa parte, in ugual misura per uomo e donna, è la mente asessuata o impersonale. Capire questo serve a comprendere il significato alchemico di Androgino.”

Parlare di sentiero maschile, indicandolo come solare, in contrapposizione ad un sentiero femminile, quindi lunare, è un modo fuorviante di affrontare l’argomento, a meno che non ci si limiti a considerare la sola rappresentazione fisica e la sua dualità polare.

Solo che l’Iniziato non riconosce l’iniziazione esclusivamente fisica, se non come soglia d’ingresso sul cammino iniziatico, che è un viaggio il cui itinerario si svolge sui piani interiori della coscienza (vedi il viaggio interiore di Dante e Virgilio), che lo guiderà all’unificazione della propria Terra, la Personalità, con il proprio Cielo, l’Androgino Celeste, che vive nel Cielo interiore dell’essere.

Termini antropomorfi sono utilizzati per metafore letterali di concetti assai più sottili, che spesso sono incapaci di rappresentare quelle realtà tanto distanti. In altre parole metafore ed allegorie costituiscono il linguaggio infantile per un “bambino” iniziato.

Confondere le polarità energetiche, negativo-positivo dei piani sottili con gli attributi maschio-femmina è il retaggio d’un errore fondamentale nato in seno alle religioni essoteriche.

Ciò che invece è presente in tutto ciò che unisce ogni manifestazione, individuale, planetaria e cosmica, è la sostanza eterica, il vero campo d’attività della coscienza, chiamata anche Intelligenza divina, che la metafora indica al contempo maschio e femmina.

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