Autarchia intellettuale

Letture d'EsoterismoOgnuno deve avere la libertà di scegliersi la fonte d’informazione che crede migliore. Perché la ricerca in “solitaria” è soggettiva e non può essere assoggettata a nessun tipo d’imposizione esterna.

Autarchia intellettuale

di Athos A. Altomonte

Ognuno deve avere la libertà di scegliersi la fonte d’informazione che crede migliore. Perché la ricerca in “solitaria” è soggettiva e non può essere assoggettata a nessun tipo d’imposizione esterna.

L’autarchia, anche in campo esoterico, non sottostà a nessuna regola, altrimenti si dovrà entrare in una vera Scuola iniziatica dove si seguiranno le regole della sua tradizione. Nel primo caso, allora, l’importante è avere del buon senso, giudizio ed un pizzico di autocritica, senza le quali l’autarchia intellettuale sfocerà presto in anarchia culturale.

Tempo fa, mi colpì il pensiero di un famoso psicologo che disse: l’uomo sogna, e quando i suoi sogni sono condivisi da altri, nascono i miti e le leggende (anche religiose) dell’umanità.

Sono d’accordo che miti e leggende (anche religiose) sono il sale della cultura profana.

Oltre che a far sognare, però, è utile a stimolare il “ricordo” di concetti reali, anche se posti sotto forma ingenua (per questo più efficace), allegorica, teatrale e psicodrammatica. E questo mi ha portato a pensare che c’è un libro adatto in ogni stagione della vita.

Certamente ogni grande scienziato, filosofo o statista, nella sua infanzia ha letto fiabe, libri d’avventura e giocato in mille maniere. Anche Gesù giocava, con gli uccellini. Poi, però, avanzando nelle stagioni della vita sono cresciuti, applicandosi ognuno sulla propria strada, su “testi e contesti” più evoluti e maturi. A questo proposito va ricordato il motto, adottato come linea guida da molti esoteristi: «scienza e coscienza».

Si può anche scegliere di crescere e non maturare. La vita è affollata da “vecchi immaturi”. Ma a seconda delle proprie possibilità, mezzi e strumenti, l’esoterista, ad esempio, potrebbe stimolare i propri compagni di viaggio a lasciare i sogni e crescere, interiormente. Suggerendo metodi e sistemi “non autarchici”, ma semplicemente i più adatti alla diversa “mentalità e sensibilità” del singolo viaggiatore.

E visto che ci s’incontra in un luogo “presumibilmente” frequentato da ricercatori (di verità) e da esoteristi (iniziatici) sarebbe opportuno, almeno in questo ambito, “smascherare” la cultura del mito e del sogno per ritrovare il “messaggio occulto”.

Non è forse questo il lavoro dell’esoterista (esoterikos, guardare dentro)!

Ricordo una frase del Rituale d’iniziazione del Rosa+Croce : «Il velo del tempio fu scisso…». Impariamo, dunque, a strappare il velo di Iside, abbattiamo il velo del sacro, interrompiamo il sogno (Maya) e impariamo a guardare dentro … ed oltre … noi stessi.

torna su