I profeti attraverso i sogni ricevevano le idee. Così era anche per artisti e scienziati. Allora, perchè non dovremmo soffermarci a considerare il fenomeno?
«I profeti attraverso i sogni ricevevano le idee. Così era anche per artisti e scienziati. Allora, perchè non dovremmo soffermarci a considerare il fenomeno?» Ogni giorno ci ricopriamo di maschere, tanto che se ci guardassimo allo specchio della coscienza stenteremmo a riconoscerci. Per questo penso che i sogni veri siano quelli che ci portiamo appresso durante il periodo di veglia. Il sogno notturno (meglio se lucido) invece, è un evento speciale. Che se ben interpretato può farci capire cosa facciamo e come siamo dentro. I sogni sono di diversa fattura. Ognuno di loro ha la sua importanza, perchè, il “vessillo” di un particolare stato di coscienza. Dicevamo che possono essere di diversa natura. Il sogno ordinario, nasce dall’elaborazione di eventi quotidiani che, sentiti, pensati, o visti, hanno impressionato la mente o l’immaginazione. Il sogno straordinario, invece, sorge dalle impressioni di idee che si formano nel superconscio. Per cui, essere consci delle proprie elaborazioni interne è di grande aiuto per sondare i livelli profondi della nostra identità. Ecco perchè non dovremmo trascurarne l’importanza, ma considerarli simboli della nostra vita segreta. Certo, arrivare a conoscersi non è un percorso rapido. Bisogna allenarsi. Tra i fattori da considerare ci sono anche i sogni, che dovremmo imparare a ricordare per poter, così, interpretarne il simbolismo. Molti non li ricordano, e perciò sono convinti di non sognare. Ma non è vero, tutti sognano, e con l’uomo anche gli animali. Bisognerebbe imparare a rallentare coscientemente un passaggio fondamentale. Quello che va dal sonno leggero (dove ancora ricordiamo il sogno) al risveglio (dove il ricordo si cancella). Più rapidamente ci si risveglia e prima il sogno si dissolve. Questo perchè per sognare usiamo una parte di coscienza che la ragione non occupa, perchè, in stato di quiete. Ma risvegliandosi la ragione si riappropria del suo spazio, sovrapponendosi ad ogni traccia onirica. Per impedire che i sogni si dissolvano ci vuole metodo e concentrazione. Ricordandosi che la concentrazione è solo un aspetto minore della volontà. Si può imparare a trattenere il sogno ripetendo il suo ricordo durante tutte le fasi di uscita dal sonno. Ci si dovrebbe allenare ad attivare l’attenzione nella fase del sonno leggero (dove ricordiamo ancora il sogno) e ripeterne il ricordo fino al risveglio (dove il sogno si dissolve). Concentrandosi da quando la coscienza del sogno ancora prevale, anche se già comincia a riemergere la coscienza di veglia, evitando bruschi risvegli. Riuscire a ricordare un sogno non basta. Bisogna impararne il linguaggio, ovverosia, capire cosa rappresentano i suoi simboli. Le emozioni, le idee e le ispirazioni sono i diversi frutti della stessa pianta. Ed è più coerente capire la pianta per capire i suoi frutti. La pianta è la coscienza (conscia, inconscia e superconscia) che recentemente ho paragonato ad un sismografo, in grado di registrare ogni movimento che avviene al nostro interno. La vita interiore è il “Libro” più vivo che possiamo avere. Attraverso i sogni si ricevono indicazioni e suggerimenti da settori della coscienza con cui la mente fisica non è ancora collegata. E se è importante costruire quei collegamenti chiamati “ponti interiori”, finché non se ne hanno bisogna far buon uso dei suggerimenti interiori, sempre vagliandone la veridicità. La morale è che quando il suggerimento arriva non si può che decidere se accoglierlo realizzandolo, oppure respingerlo dimenticandolo. Qui torna il tema delle scelte. La vita è una continua fonte di occasioni che più o meno consapevolmente accettiamo o respingiamo. Scegliendo noi aggiungiamo o togliamo sempre qualcosa dalla nostra vita. Se lo facciamo senza poterne controllare gli effetti, quella è libera scelta. Che non è Libero Arbitrio. Anche se per certi versi sembrano somigliarsi. La libera scelta non ha consapevolezza dell’avvenire, si basa sulle approssimazioni, sui dubbi e sull’incertezza di tentativi dal risultato imprevedibile. Il Libero Arbitrio, invece, è pura consapevolezza. |