Parliamo dell’Anima /1

Letture d'Esoterismo OrientaleLa Costituzione dell’Uomo – Accettare il fatto dell’Anima – Alcuni sinonimi per il termine “Anima” – Riconoscimento dell’Anima

Dobbiamo, fin dall’inizio, accettare il fatto dell’anima. Non ci soffermeremo a considerare le argomentazioni pro o contro l’ipotesi della sua esistenza universale, cosmica e divina, o individuale e umana. Per i nostri fini, l’anima esiste e se ne assume la realtà intrinseca come principio dimostrato e fondamentale. Coloro che non l’ammettono possono comunque studiare quest’opera come un’ipotesi accettata provvisoriamente, e raccogliere le analogie e gli indizi che possano corroborare il loro punto di vista.

Parliamo dell’Anima /1

a cura di Adriano Nardi

Estratti dagli scritti di Alice A. Bailey e del Maestro D. K.

Sommario: La Costituzione dell’UomoAccettare il fatto dell’AnimaAlcuni sinonimi per il termine “Anima”Riconoscimento dell’Anima

La Costituzione dell’Uomo

La costituzione dell’uomo, quale viene considerata nelle pagine che seguono, è fondamentalmente triplice.

I. La Monade, o Spirito puro, il Padre nei cieli.

Questo aspetto riflette i tre aspetti della Divinità:

1. Volontà o Potere ……………… Il Padre.
2. Amore-Saggezza ……………… Il Figlio.
3. Intelligenza Attiva ……………… Lo Spirito Santo.

Con esso l’uomo viene in contatto soltanto alle Iniziazioni finali quando sta per concludere il suo viaggio ed è divenuto perfetto. La Monade a sua volta si riflette nell’

II. Ego, Sé Superiore o Individualità

Potenzialmente questo aspetto è:

1. Volontà spirituale Atma.
2. Intuizione Buddhi.
3. Amore-Saggezza, il Principio Cristico

Mente superiore o astratta Manas superiore.

L’Ego comincia a far sentire il proprio potere negli uomini avanzati; in modo crescente sul Sentiero della Prova e infine alla terza iniziazione il dominio del Sé superiore sul sé inferiore è completo e l’energia del più alto aspetto comincia ad essere percepita.

L’Ego si riflette nella

III. Personalità, o Sé inferiore, l’uomo sul piano fisico

Questo aspetto è pure triplice:

1. Corpo mentale …………………………………… manas inferiore.
2. Corpo delle emozioni …………………………………. corpo astrale.
3. Corpo fisico……………………… corpo fisico denso e corpo eterico.

Scopo dell’evoluzione è perciò di condurre l’uomo alla realizzazione dell’aspetto egoico e di porre la natura inferiore sotto il suo dominio.

Accettare il fatto dell’Anima

Dobbiamo, fin dall’inizio, accettare il fatto dell’anima. Non ci soffermeremo a considerare le argomentazioni pro o contro l’ipotesi della sua esistenza universale, cosmica e divina, o individuale e umana. Per i nostri fini, l’anima esiste e se ne assume la realtà intrinseca come principio dimostrato e fondamentale. Coloro che non l’ammettono possono comunque studiare quest’opera come un’ipotesi accettata provvisoriamente, e raccogliere le analogie e gli indizi che possano corroborare il loro punto di vista. Per l’aspirante, e per chi cerca di dimostrare l’esistenza dell’anima perché vi crede, questa espressione delle sue leggi e tradizione, della sua natura, origine e potenzialità sarà un fenomeno sperimentato e gradualmente approfondito.

Vedrò che questo trattato sull’anima sia relativamente breve. Cercherò di esprimere quelle verità astratte in modo che il pubblico in genere, che ha profondo interesse per l’anima, possa esserne incuriosito e costretto a considerare con profondità maggiore quella che finora non è che una supposizione velata. L’era dell’Acquario vedrà comprovato il fatto dell’anima. Questo è un tentativo, condotto fra le difficoltà proprie a un periodo di transizione che manca persino della terminologia adatta, per contribuire a dimostrarlo.

L’anima è una quantità ancora ignota e non ha un suo vero posto nelle teorie accademiche e nella ricerca scientifica. La sua esistenza non è dimostrata e, anche dagli accademici di mente più aperta, non è considerata che una possibile ipotesi, non provata. Nella coscienza dell’umanità non è accettata come una realtà. Due gruppi di persone soltanto ne accettano l’esistenza come fatto: l’uno formato dai semplici, gli ingenui, i poco evoluti, di tendenza religiosa i quali, allevati sin da bambini in una delle religioni del mondo, ne accettano i postulati – come l’esistenza di Dio, dell’anima e la sua immortalità. L’altro gruppo è quell’esiguo nucleo, in costante aumento, di Conoscitori di Dio e della realtà, che conoscono l’esistenza dell’anima, come fatto risultante dalla propria esperienza, ma non sono in grado di dimostrare tale esistenza in modo soddisfacente agli uomini che ammettono solo ciò che la loro mente concreta può afferrare, analizzare, criticare e sperimentare.

Dietro alla forma esteriore di un essere umano, responsabile della sua creazione, del suo mantenimento e del suo uso, vi è l’anima. Dietro a tutta l’attività per promuovere l’evoluzione umana ed altri processi evolutivi vi è la Gerarchia. Entrambe rappresentano centri d’energia; entrambe operano creativamente secondo la legge; entrambe procedono dall’attività soggettiva alla manifestazione oggettiva ed entrambe rispondono (nella grande sequenza di vite) alla vivificazione e stimolazione proveniente da centri superiori d’energia.

L’anima non è un loto dai dodici petali che galleggia nella sostanza mentale, ma è in realtà un vortice di forza o dodici energie legate insieme dalla volontà dell’entità spirituale (la Monade sul suo piano).

“Anima” è una parola usata anche per esprimere il complesso della natura psichica: il corpo vitale, la natura emotiva e la sostanza mentale. Ma quando lo stadio umano sia raggiunto è anche più di questo. È l’entità spirituale, un essere psichico cosciente, un figlio di Dio, che possiede vita, qualità ed apparenza, manifestazione unica nel tempo e nello spazio delle tre espressioni dell’anima appena descritte:

1. L’anima di tutti gli atomi che compongono l’apparenza tangibile.

2. L’anima personale, o il sottile complesso coerente che chiamiamo Personalità, composta dei corpi sottili: eterico o vitale, astrale o emotivo, e l’apparato mentale inferiore. L’umanità possiede questi tre veicoli in comune con il regno animale, per quanto riguarda la vitalità, la sensibilità e la mente potenziale; con il regno vegetale, per quanto riguarda la vitalità e la sensibilità, e con quello minerale per la vitalità e la sensibilità potenziale.

3. L’anima è anche l’essere spirituale, o unione di vita e qualità. Quando le tre anime, cosiddette, si uniscono, abbiamo un essere umano.

Perciò nell’uomo abbiamo la fusione di vita, qualità e apparenza, o spirito, anima e corpo, per mezzo di una forma tangibile. Nel processo di differenziazione questi vari aspetti hanno attratto l’attenzione, ma la sintesi sottostante è stata trascurata o ignorata. Pure, tutte le forme sono differenziazioni dell’anima, ma questa è l’Anima unica, se vista e considerata in senso spirituale. Esaminata dal lato forma non si scorge che differenziazione e separazione. Se studiata dal lato dell’aspetto coscienza o sensibilità, l’unità emerge. Quando lo stadio umano è raggiunto e l’auto-consapevolezza si fonde con la facoltà di sentire delle forme e la minuta coscienza dell’atomo, nella mente del pensatore comincia a sorgere vagamente l’idea di una possibile unità soggettiva. Quando giunge allo stadio del discepolato, l’uomo comincia a vedersi come parte senziente di un tutto senziente, e a reagire lentamente al suo proposito ed intento. Lo comprende a poco a poco mentre oscilla coscientemente nel ritmo della totalità di cui fa parte. Quando sono possibili stadi più avanzati e forme più rarefatte e affinate, la parte si perde nel tutto; il ritmo dell’insieme assoggetta il singolo alla partecipazione uniforme al proposito sintetico, ma la realizzazione dell’autocoscienza individuale persiste e arricchisce il contributo, ora volontariamente ed intelligentemente offerto, si che la forma non solo costituisce un aspetto del complesso totale (come sempre ed inevitabilmente è stato, anche se ignorato), ma l’entità cosciente e pensante conosce il fatto dell’unità di coscienza e della sintesi della vita. Mentre leggiamo e studiamo dobbiamo perciò tenere presenti tre fattori:

1. La sintesi della vita…………………………… spirito
2. L’unità di coscienza…………………………… anima
3. L’integrazione delle forme…………………….. corpo

Questi tre aspetti sono sempre stati uniti, ma la coscienza umana l’ha ignorato. La realizzazione di questi tre fattori e la loro integrazione nel metodo di vivere costituisce l’obiettivo di tutta l’esperienza evolutiva dell’uomo.

La natura formale dell’uomo, nella sua coscienza reagisce alla natura formale di Dio. La veste esteriore dell’anima (fisica, vitale e psichica) è parte della veste esteriore di Dio. L’anima autocosciente dell’uomo è in rapporto con l’anima di tutte le cose. È parte integrante dell’Anima universale e perciò può divenire consapevole del proposito cosciente di Dio; può cooperare con intelligenza al Suo volere e quindi contribuire al piano dell’Evoluzione. Lo spirito dell’uomo è uno con la vita di Dio ed è dentro di lui, nel profondo della sua anima, come questa è insediata nel suo corpo. In un lontano futuro lo spirito lo porrà in rapporto con l’aspetto trascendente di Dio, e quindi ogni figlio di Dio finirà per trovare la via che conduce al centro, appartato e astratto, dove Dio dimora oltre i confini del sistema solare. Sono parole formulate per trasmettere un’idea di ordine, di piano, di sintesi universale, dell’integrarsi e incorporarsi del frammento nell’insieme e della parte nel tutto.

Gli uomini sapranno, e presto, che l’anima non è una fantasia, non è solo un modo simbolico di esprimere una speranza radicata nel profondo, e non è un metodo dell’uomo per costruirsi un meccanismo di difesa, né un modo illusorio per evadere da un doloroso presente. Sapranno che l’anima è un Essere, un Essere responsabile di tutto ciò che appare nel mondo fenomenico.

Alcuni sinonimi per il termine “Anima”

Questi termini, Sé inferiore, Sé superiore, Sé divino possono causare confusione fino a quando lo studioso non abbia appreso i loro vari sinonimi. La seguente tabella potrà essere utile.

Padre Figlio Madre
Spirito Anima Corpo
Vita Coscienza Forma
Monade Ego Personalità
Sé divino Sé superiore Sé inferiore
Spirito Individualità Sé personale
Il Punto La Triade Il Quaternario
Monade Angelo solare Signori lunari

Riconoscimento dell’Anima

Primo passo per convalidare il fatto dell’anima è di stabilire la sopravvivenza, sebbene ciò non comprovi necessariamente l’immortalità. Può tuttavia essere considerato un passo nella giusta direzione. Che qualcosa sopravviva alla morte e persista dopo la disintegrazione del corpo fisico è dimostrato di continuo. Se così non fosse, saremmo allora vittime di una allucinazione collettiva e le menti e i cervelli di migliaia di persone sarebbero menzogneri e illusi, malati e deformi.

È più difficile prestare fede alla possibilità di una tale gigantesca pazzia collettiva che non all’alternativa di una coscienza in fase di espansione. Comunque, questo sviluppo fisico non dimostra l’esistenza dell’anima, serve unicamente ad abbattere la posizione materialista.

Il primo certo riconoscimento dell’anima avverrà fra i pensatori e questo evento sarà il risultato dello studio e dell’analisi, da parte degli psicologi, della natura del genio e del significato dell’opera creativa.

La scienza, non considera la forza elettrica dell’anima, la cui potenza cresce continuamente. Pochi fra gli scienziati più avanzati cominciano ad ammetterla. Il prossimo passo che attende la scienza è la scoperta dell’anima, che rivoluzionerà, senza negarle, la maggior parte delle loro teorie.

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