Si può dire che lo Spirito manifesta l’Anima (o Monade Individuale) che manifesta l’ego inferiore (o personalità) che manifesta il corpo fisico?
D: Si può dire che lo Spirito manifesta l’Anima (o Monade Individuale) che manifesta l’ego inferiore (o personalità) che manifesta il corpo fisico? R: «Monade» è un concetto dell’antico oriente che Platone ha “importato” nella cultura occidentale. Come ogni altro termine, anche questo va considerato solo come un’altra “convenzione linguistica” per dare forma all’idea di: essere spirituale. Un Maestro usava dire ai propri Allievi: Dio è l’Atomo di tutti gli atomi. Dovremmo cominciare col concepire una “idea di Dio” non antropomorfa (fatto ad immagine d’uomo) ma quale Unità (nucleo) centrale “anche di questo universo”, tra i tanti. Da questa Unità (nucleo) centrale, [che altri linguaggi chiamano: «Causa prima» o «Generatore», una Trinità con un 1° aspetto il Generatore (padre); 2° il Generante (madre) e 3° il Generato (figlio)], dipartono suoi frammenti che mantengono le stesse caratteristiche del Nucleo centrale originario, al quale “tendono a tornare”. Questi frammenti sono gli “atomi spirituali” che generano le Monadi individuali (chiamate, nei linguaggi della devozione, Figli di Dio). Bisognerebbe concepire una dimensione energetica (spirituale) posta fuori di ogni “forma di rappresentazione”, poi un’altra (sotto) dimensione (o piano) dove appaiono solo le forme spirituali (l’Oceano di Fuoco), chiamate monadi (i Figli di Dio, fatti a sua immagine e somiglianza). Le Monadi individuali sono il “Dio” interiore che ogni essere umano ha dentro di Sé. È questo “Dio interiore” a svelare all’Iniziato maggiore il vero “volto di Dio”. Con la generazione della monade individuale comincia la vera “esteriorizzazione” nella materia del piano spirituale. La “comparsa” di una monade in dimensioni più dense (energia a lenta vibrazione, v. suono silenzioso), attiva una serie di “riflessi” che impressionano (v. il termine “impressione” com’è inteso esotericamente) le sostanze di cui sono composte, quelle dimensioni più lente. Nella propria sfera d’influenza (v. Aura), la Monade individuale (l’immagine di Dio-Unità centrale) si riflette, generando una prima forma impermanente, detta Anima. In realtà, l’anima è una seconda triade, che riflette i tre aspetti superiori della propria monade, e cioè: • l’aspetto volontà (l’aspetto dinamico), • l’aspetto amore (l’aspetto attrattivo o magnetico) e • l’aspetto intelligenza (aspetto moto e attività, che dà forma alle sostanze materiali) Il termine “anima” è una definizione semplice per indicare la funzione di questa triade, ch’è quella di “muovere” (dar vita) forme d’esistenza materiali e, quindi, di minore durata (v. usura per attrito). Il riflesso nella materia più densa di questa seconda triade – composta da energia spirituale (dall’anima) il cui 3° aspetto, l’attività intelligente, è l’Ego sup. o vero Sé – è la triade materiale dell’essere fisico, costituita da pensiero superiore (coscienza del Sé o Ego sup.), pensiero fisico (personalità) ed energia eterica (C. eterico) che regge il corpo fisico. Alcune Scuole contano anche la parte exoterica rappresentata dal corpo fisico. In questo caso la concezione si allarga ad un Quaternario. Certo che per noi “vite passeggere”, i livelli d’impermanenza di un anima (o quello più breve del suo riflesso inferiore rappresentato dall’Ego sup. o vero Sé), potranno sembrare “lunghi un eternità”. Ma se potessimo paragonare le loro esistenze all’infinita permanenza di una monade spirituale, allora potremmo concepirne la relativa durata, limitata al compimento dell’Opera delle Monadi, che i mistici chiamano: l’Opera di Sacralizzazione della materia. |