Sinceramente non sono giunto a risposte soddisfacenti, se l’obiettivo è l’iniziazione reale, che per me vuol dire “rinascita”, uomo nuovo, perdita dei metalli, almeno in parte. Se invece la meta è una maggior cultura, il cammino massonico va benissimo, ma non è il mio obiettivo principale. Ora, vedo nelle varie associazioni massoniche una tendenza quasi generale verso la sola speculazione e allora mi chiedo: ma la massoneria riuscirà a dare gli strumenti necessari per costruire l’uomo nuovo?
D: Sinceramente non sono giunto a risposte soddisfacenti, se l’obiettivo è l’iniziazione reale, che per me vuol dire “rinascita”, uomo nuovo, perdita dei metalli, almeno in parte. Se invece la meta è una maggior cultura, il cammino massonico va benissimo, ma non è il mio obiettivo principale. Ora, vedo nelle varie associazioni massoniche una tendenza quasi generale verso la sola speculazione e allora mi chiedo: ma la massoneria riuscirà a dare gli strumenti necessari per costruire l’uomo nuovo? GPB R: «Il problema della Massoneria moderna sta nel rovesciamento dei ruoli.» Caro Amico, da troppo tempo osservo la Massoneria come partecipante al Gran Magistero come membro del Supremo Consiglio d’Italia, per non essermi accorto della distinzione che c’è tra Uomini e Istituzione. Sui primi sono moderatamente scettico, forse a causa della loro notevole politicizzazione, che non prospetta granché nemmeno di speculativo. Perchè, troppo occupati nelle eterne manovre per le “seggiole” (tante e di varie dimensioni). Sono sempre stato molto critico riguardo alla continua corsa elettorale, che coinvolge anche una gran schiera di maestri venerabili. Ma niente sembra poter spostare il comune sentire. Nei vertici delle due maggiori Massonerie, al di la delle maschere pubbliche, non vedo grandi speranze di agire per quello che considero il “binario essenziale” dell’Istituzione iniziatica. La Cultura massonica (i misteri degli Architetti) e la Cultura iniziatica (i misteri dell’Uomo). Si preferisce, piuttosto, restare nei termini minimi della cronaca massonica, perché permette di agevolare più facilmente l’avanzamento delle “carriere”. Però, a poco impegno corrisponde poca sostanza. Che si vede e si sente, anche se ricoperta da titoli ridondanti di superlativi assoluti e di troppi “…issimo”. Ti confesso che mi imbarazzano i troppi “…issimo” presenti nei miei titoli, ai quali preferisco essere considerato per quello che conosco e che so esprimere. L’eccesso di autocelebrazione, poi, arriva alla base procurandovi disamoramento. Soprattutto in chi non ha sviluppato ancora la forza intellettuale di distinguere il massone politico, dal massone iniziato, che non è quello riconosciuto tale dal tocco di una sciaboletta o che è stato illuminato dalla luce di una lampadina. Siamo seri! Capisco perchè Nietzsche esclamava “umano troppo umano!”, ma non sono disposto alla rassegnazione. Parafrasando il Presidente J. F. Kennedy, l’atteggiamento giusto potrebbe essere “prima di chiederti cosa possa fare per te l’Istituzione, domandati cosa puoi fare tu per Essa”. Trovo questo atteggiamento altamente condivisibile, ma non è una risposta. La soluzione di ogni problema sta nell’individuare la causa del problema. E, a mio avviso, il problema della Massoneria sta nel rovesciamento dei ruoli. Pensando al Corpus Massonicum, il problema sta nel fatto che, già da tempo, la “testa” è stata sostituita dallo “stomaco”. E (anche) in Massoneria l’aspetto dominante è diventato quello politico-amministrativo. Anzi, per i più attenti, è l’aspetto burocratico. Oggi in Massoneria si legifera troppo e solo. La burocrazia intasa i collegamenti tra i diversi livelli. Ci si preoccupa delle pubbliche relazioni, e di troppe celebrazioni autogratificanti ed autoreferenti per i soliti noti. Lo dico senza malanimo, perchè, la mia posizione massonica non ha bisogno di compromessi. Sono come i vecchi generali, che ormai possono dire quello che gli pare. Ho visto bloccare “promozioni” a questo o a quello perchè ritenuti «non affidabili e non gestibili». A quei potentissimi signori chiedevo che significato avesse una tale argomento. Affidabile, perchè gestibile non è un uomo ma un cane ammaestrato! Domandavo se stessero costruendo un futuro di “uomini liberi e di buoni costumi”, oppure, un circo di cani ammaestrati. La risposta, come sempre, fu solo amministrativa. A tanti aumenti di paga, e di luce, corrispondono tanti quattrini. Le Obbedienze spendono molto, ed i GG.MM. pure. Quindi, bisogna correre a distribuire titoli e titoletti. Incassare, insomma. Pochi saggi, dunque, e troppi ragionieri, contabili e commercialisti indirizzano la vita massonica. Cosa fare? Intanto prendere atto del problema, e non fare come loro. Poi, lottare per ciò in cui si crede, anche rischiando di restare in compagnia di pochi. In fondo, non è questo il significato di elite e dell’ancor più selettiva elite iniziatica? Seguendo la logica elite è l’antitesi di moltitudine. E moltitudine è sinonimo di conformismo. E sempre secondo logica non è forse il conformismo la chiave di volta dell’essere profano? Allora, come diceva Dante, “non ti curare di loro, ma guarda e (oltre)passa”. Fraternamente |