9. Caratteristiche dei 38 rimedi (qui dal 1° al 19°)
Segue ora la descrizione dei 38 rimedi che, per facilità di consultazione, sono riportati in ordine alfabetico secondo l’originale denominazione inglese, cui seguono quella in italiano e in latino.
Sommario: Presentazione – 1. Che cosa sono – 2. La preparazione degli Estratti Floreali – 3. Come intervengono nel processo terapeutico – 4. I presupposti terapeutici – 5. L’azione elettiva degli estratti floreali – 6. Diagnosi e prescrizione – 7. Si può dare un rimedio floreale a qualcuno senza informarlo? – 8. L’autoprescrizione – 9. Caratteristiche dei 38 rimedi – 9.1 Agrimony/Agrimonia/Acrimonia eupatoria – 9.2 Aspen/Pioppo/Populus tremula – 9.3 Beech/Faggio/Fagus selvatica – 9.4 Centaury/Centaurea/Centaurium umbellatum – 9.5 Cerato/Piombaggine/Ceratostigma willmottiana – 9.6 Cherry Plum/Prunus cerasifera Visciola/Prunus cerasifera – 9.7 Chestnut Bud/Gemma di castagno/Aesculus Hippocastanum – 9.8 Chicory/Cicoria/Cichorium intybus – 9.9 Clematis/Clematide/Clematis vitalba – 9.10 Crab Apple/Melo selvatico/Malus pupila – 9.11 Elm/Olmo/Ulmus procera – 9.12 Gentian/Genziana/Genziana amarella – 9.13 Gorse/Ginestra/Ulex europoeus – 9.14 Heather/Erica/Calluna vulgaris – 9.15 Holly/Agrifoglio/Ilex aquifolium – 9.16 Honeysuckle/Caprifoglio/Lonicera caprifolium – 9.17 Hornbeam/Carpino bianco/Carpinus betulus – 9.18 Impatiens/Erba balsamina/Impatiens glandulifera – 9.19 Larch/Larice/Larix decidua – 9.20 Mimulus/Mimmolo/Mimulus guttatus – 9.21 Mustard/Senape/Sinapsis arvensis – 9.22 Oak/Quercia/Quercus robur – 9.23 Olive/Olivo/Olea europea – 9.24 Pine/Pino silvestre/Pinus sylvestris – 9.25 Red Chestnut/Castagno rosso/Aesculus carnea – 9.26 Rock Rose/Eliantemo/Helianthenum nummularium – 9.27 Rock Water/Acqua di roccia/Aqua rupestris – 9.28 Sclerantus/Scleranto/Scleranthus annuus – 9.29 Star of Bethlehem/Stella di Betlemme/Ornithogalum umbellatum – 9.30 Sweet Chestnut/Castagno dolce/Castanea sativa – 9.31 Vervain/Verbena/Verbena officinalis – 9.32 Vine/Vite/Vitis vinifera – 9.33 Walnut/Noce/Juglans regia – 9.34 Water Violet(Violetta acquatica/Hottonia palustris – 9.35 White Chestut/Castagno bianco/Aesculus hippocastanum – 9.36 Wild Oat/Avena selvatica/Bromus ramosus – 9.37 Wild Rose/Rosa canina/Rosa canina – 9.38 Willow/Salice giallo/Salix vitellina – 10. Classificazione per tipo di intervento – 11. Rescue Remedy – 12. Utilizzo come pronto soccorso –13. Correlazione tra essenze floreali ed emozioni – 14. Le essenze del Dott. Bach Center – 15. Combinazione delle essenze floreali – 15.1 Combinazione per esami o incontri importanti – 15.2 Combinazione per il primo giorno di scuola – 15.3 Combinazione per il mal di mare, d’auto o d’aereo – 15.4 Combinazione per l’onicofogia (vizio di rosicchiarsi le unghie) – 16. I rimedi floreali del Laboratorio Omeopatico Homeocur – 17. I rimedi psicosomatici dinamizzati – 18. Test in medicina funzionale – 19. Appendice- L’opera del Dott. Bach – Bibliografia. 9. Caratteristiche dei 38 rimedi.Segue ora la descrizione dei 38 rimedi che, per facilità di consultazione, sono riportati in ordine alfabetico secondo l’originale denominazione inglese, cui seguono quella in italiano e in latino.
9.1 Agrimony – Agrimonia – Agrimonia eupatoriaParole chiave: tormento interiore mascherato con allegria; paura della solitudine; non sopporta i litigi. La persona che ha bisogno di Agrimony soffre dentro di sé pur proponendo agli altri una immagine sorridente. Minimizza i suoi problemi e cerca di essere sempre occupata (lavori, svaghi, visite, impegni, ecc.) per non doverci pensare. A volte si rifugia nell’alcol pur di sfuggire alle sue sofferenze. Frase classica: “No, no, non ti preoccupare, sto benissimo”. Aiuta a non sfuggire ai propri problemi ed a prendersene la responsabilità in quanto tutto ciò che ci accade ci compete. Agrimony si è affermato anche come coadiuvante nelle terapie dell’alcolismo. È utile quando ci si trova in difficoltà per rilassarsi interiormente, per sdrammatizzare i propri problemi ed a parlarne, se necessario, con altri. Bambini: aiuta quelli che durante lo sviluppo attraversano periodi di solitudine e di tristezza a comunicare meglio e di più. Suggerimenti: accettare i conflitti in maniera consapevole, eventualmente analizzarli per iscritto al fine di risolverli sulla carta o scoprire i veri motivi che ne sono alla base. Leggere “L’uso cosciente delle energie” (vedere la Bibliografia).
9.2 Aspen – Pioppo – Populus tremulaParola chiave: paura ed apprensione di origine sconosciuta. La persona che ha bisogno di Aspen ha paura ma non sa precisare di cosa, sta in apprensione per il futuro ed è pessimista. Può soffrire di incubi, di sonnambulismo e di manie di persecuzione. Fantastica sui possibili pericoli e generalmente non sopporta il buio, la gente, e tante altre cose. Frasi classiche: “Ho paura che mi hanno abbiano fatto una “fattura” (malocchio)”. “Ho paura ma non so di cosa”. “Non riesco a dormire, sento delle presenze…”. Aiuta a trovare quella sicurezza che nasce dalla consapevolezza del fatto che il mondo fisico è una realtà transitoria e il nostro spirito, invece, è sempre e comunque sano, forte, indistruttibile ed inattaccabile. Bambini: adatto ai bambini che hanno subito maltrattamenti oppure che hanno paura di restare da soli, di dormire al buio, dell’”uomo nero”, dei ladri, ecc. Suggerimenti: eliminare le carni macellate. Praticare degli hobby manuali: ad esempio ceramica, cucina, giardinaggio. Evitare tutto ciò che può stimolare l’immaginazione, ad esempio: alcol, bagni di sole, racconti di guerra, film dell’orrore, ecc.. Leggere con calma e devozione il Salmo 23. Ai bambini far immaginare il loro Angelo custode che li abbraccia e li protegge con le sue ali dorate. Differenze sostanziali tra Aspen, Mimulus e Rock Rose: Aspen ha delle paure vaghe ed indefinibili di cui non parla (malocchio, fantasmi, voci, presagi, sensazioni, ecc.). Mimulus prova ansie esagerate per cose che agli altri non fanno paura, oppure è agitato o nervoso perché deve affrontare situazioni impegnative. Rock Rose ha giustamente paura in quanto la situazione in cui si trova presenta dei pericoli reali (incidenti, ecc.).
9.3 Beech – Faggio – Fagus sylvaticaParole chiave: intollerante, ipercritico, arrogante. La persona che ha bisogno di Beech è rigida nel corpo e nella mente. Vede immediatamente gli errori altrui e non li sopporta. È arrogante, intollerante e non riesce ad immedesimarsi negli altri; anche se si mostra calma con gli altri non lo è per niente dentro di sé. Può anche soffrire di disturbi gastrointestinali. Frase classica: “Lo vedi che non sei capace di far niente di buono”. Aiuta ad essere più gentili e tolleranti verso se stessi, per esserlo poi verso gli altri. Aiuta anche a mettersi nei panni degli altri per comprenderli e, se necessario, perdonarli. Suggerimenti: cercare un compenso fisico alla rigidità interiore (gioco, ballo, yoga, ecc.). Fare uno sforzo per trovare le qualità, immancabili, in coloro che ci circondano. Ricordare che dietro l’ombra più nera si cela la luce più fulgida. Differenze sostanziali tra Beech ed Impatiens: Beech è incapace di comprendeere gli altri e le loro abitudini: giudica infatti secondo le proprie idee. Non trova mai nulla di lodevole negli altri e riesce a vedere solo il peggio. Impatients è assai veloce nell’agire e nel pensare e diventa impaziente ed irritabile con chi è più lento. Comunque si calma facilmente.
9.4 Centaury – Centaurea – Centaurium umbellatumParole chiave: sottomissione; servilismo. La persona che ha bisogno di Centaury non ha volontà e dice rassegnato: “Quando mi chiedono qualcosa non so proprio dire no” . “Non ce la faccio più… devo fare questo per Graziella, quest’altro per mio marito, lavare i panni di Andrea, ecc.” . A volte arriva allo sfinimento per l’eccessivo lavoro e tende a disprezzarsi per la sua debolezza. Frase classica: “Te lo faccio io, no, non è vero che ho tante cose da fare”. Aiuta a dire “sì” se lo si vuol fare oppure a dire “no” con ferma cortesia. È utile per conquistare la fermezza, a volte necessaria, senza tuttavia dover rinunciare alla gentilezza ed al rispetto degli altri. Bambini: utile a quelli che sono semplici, spontanei e docili al punto che i compagni di scuola si approfittano di loro. Questi bambini sono anche assai sensibili agli elogi ed ai rimproveri. Suggerimenti: chiedersi perchè Tizio o Caio si rivolgono proprio a noi se hanno bisogno di una data cosa ed il vero motivo perché noi la dovremmo fare. Proteggersi spiritualmente immaginando di avere sopra il plesso solare un cerchio di luce bianca con inscritta una croce. 9.5 Cerato – Piombaggine – Ceratostigma willmottianaParole chiave: sfiducia nel proprio giudizio; necessità di essere consigliati; insicurezza. La persona che ha bisogno di Cerato non si fida di se stessa e va cercando il parere dell’esperto; parere che a volte la rende ancor più indecisa. Comunque una volta presa una decisione agisce in accordo con essa. Frasi classiche: “Secondo te cosa devo fare?”. “Chissa se mi farebbe meglio digiunare, mangiar poco o seguire la dieta macrobiotica?”. Aiuta ad utilizzare le informazioni raccolte con lo studio e l’esperienza al fine di giungere a delle sagge decisioni. Caratteristiche: è consigliato a coloro che non hanno fiducia nelle proprie capacità di giudizio: quando prendono una decisione, la mettono subito in dubbio e, per sentirsi rassicurati, spesso chiedono consigli agli altri. Purtroppo, però, possono lasciarsi influenzare eccessivamente dalle idee altrui e prendere la decisione sbagliata. Spesso si ritrovano a dire: “Lo sapevo! Avrei dovuto fare così e così” ; oppure a chiedere un parere ad ogni amico domandando in continuazione: “Cosa devo fare? Cosa faresti se fossi nei miei panni?” e poi, dopo aver ascoltato tutti, finiscono ancora per fare quello che volevano! Bambini: questo rimedio aiuta quelli che a scuola continuano a correggere il lavoro che hanno fatto, anche se è giusto. Suggerimenti: mettersi in contatto con la natura, sedersi tranquilli ascoltando il proprio respiro; comprendere che la vera saggezza la si trova nella propria esperienza. Differenze sostanziali tra Cerato, Larch e Scleranthus. Cerato sa di poter fare una cosa ma dubita delle sue scelte. Larch non ha fiducia nella propria capacità di fare le cose. Scleranthus è in difficoltà se posto tra due alternative. 9.6 Cherry Plum – Prunus cerasifera, Visciola – Prunus cerasiferaParole chiave: disperazione; paura di perdere il controllo. La persona che ha bisogno di Cherry Plum ha il terrore di fare qualcosa che una persona normale non farebbe mai; può soffrire di scoppi collera o di violenza improvvisi ed incontrollati. Può anche essere soggetta a crisi isteriche. Frase classica: “Ho paura che un giorno o l’altro perderò la testa e…”. Aiuta ad ottenere il controllo di se stessi, incanalare bene le proprie energie ed a essere spontanei. È adatto a coloro che a seguito di un periodo di depressione pensano al suicidio oppure che sono sull’orlo di un esaurimento nervoso e temono di impazzire. È anche indicato come cura di appoggio a psicotici, tossicodipendenti e malati con il morbo di Parkinson. Bambini: Cherry Plum si è dimostrato efficace per quelli che soffrono di enuresi notturna perché sono troppo controllati durante il giorno. È anche indicato per i bambini che hanno scoppi d’ira improvvisi ed incontrollati, soprattutto per quelli che si buttano per terra, battono la testa contro il muro, ecc. Suggerimenti: cercar di trovare il coraggio di aprirsi e se necessario “scattare” in modo consapevole e liberatorio. Introdurre nella propria vita elementi di gioco e di spontaneità. Se possibile frequentare una corso di attività espressiva. o bioenergetica. Proteggersi tracciando con pollice, indice ed anulare destri la stella a cinque punte (il pentagramma, con una punta in alto) su ogni chakra (centro energetico) affermando per ognuno di essi “Io chiudo questa porta, nulla e nessuno mi può disturbare”.
9.7 Chestnut Bud – Gemma di castagno – Aesculus hippocastanumParole chiave: non impara dall’esperienza; manca di osservazione; superficialità. La persona che ha bisogno di Chestnut Bud ha difficoltà a fare un bilancio della situazione e ad usare le esperienze fatte per ottenere migliori risultati in futuro. Anziché soffermarsi e riflettere ripete gli stessi errori in continuazione. Può anche soffrire di malattia da stress se non impara a gestire il suo tempo in un modo migliore. Frase classica: “Sono anni che provo a bere il vino ed ogni volta sto male”. Aiuta a sfruttare al meglio le esperienze quotidiane ed a vedere se stessi ed i propri errori con gli occhi degli altri. È utile per imparare a far tesoro degli errori commessi in passato ed a comprendere che ogni nuova esperienza diventa un accrescimento della personalità. Bambini: serve per quelli che dimenticano sempre di portare la merenda a scuola, nel dettato fanno sempre gli stessi errori ed i loro risultati sono inferiori a quelli degli altri scolari. Essi vivono in una loro realtà spazio – temporale completamente diversa da quella dell’ambiente circostante. Suggerimenti: ogni sera ripercorrere mentalmente la giornata trascorsa ed analizzarla. Che errori ho fatto oggi? La prossima volta cosa posso cambiare e come? Praticare hobby che scarichino e rilassino il sistema nervoso, ad esempio ceramica, giardinaggio, ecc.. 9.8 Chicory – Cicoria – Cichorium intybusParole chiave: possessività; autocompassione; invadenza; carenza affettiva; esige attenzione; tende a manipolare. La persona che ha bisogno di Chicory è felice quando si sente necessaria e può aiutare qualcuno, deve però stare attenta a non soffocare gli altri con il troppo zelo. È manipolatrice, fa la diplomatica per realizzare ciò che vuole e fa quasi tutto senza pensare se agli altri la cosa faccia piacere oppure no. Frase classica: “Ho fatto la torta che ti piace tanto… no, non può essere che sei sazio dopo solo tre fette, mangiane ancora una, dai, fallo per me che ti voglio tanto bene…”. Aiuta a donare in modo altruistico ed a farlo soltanto se ciò che si dona è gradito. Non ci si aspetta nulla in contraccambio e lo si fa senza averne alcun vantaggio. Bambini: molti bambini hanno bisogno di Chicory. Li si riconosce già nella culla per il fatto che esigono sempre l’attenzione dei familiari per sé e che reagiscono con pianti impazienti se li si lascia soli. Quando crescono ed il pianto non serve più, ricorrono ad altri trucchi passando dalla lusinga attraverso lo zelo sino alla malattia od a piccole estorsioni del tipo “Faccio i miei compiti, ma solo se non devo andare in palestra domani”. È utile anche per quelli eccessivamente attaccati alle gonne della mamma, che vorrebbero per sé un’attenzione costante e che diventano possessivi nei confronti dei giocattoli e degli amici. Suggerimenti: esercizi fisici tranquilli e di rilassamento; lasciarsi massaggiare; praticare esercizi di respirazione che armonizzino il cuore. 9.9 Clematis – Clematide – Clematis vitalbaParole chiave: sogni ad occhi aperti; fantasie; incoscienza; distrazione; poco interesse per il presente. La persona che ha bisogno di Clematis è sempre assorta nei suoi pensieri, tende ad essere confusa ed avere poca memoria per i dettagli. Necessitano molto sonno, è disattenta, distratta e sogna ad occhi aperti. Spesso è priva di vitalità, ha mani e piedi freddi e può soffrire di disturbi visivi o auditivi. Frase classica: “Appena avrò i soldi mi compererò una barca e girerò il mondo”. Aiuta a dominare i propri pensieri ed a partecipare al mondo circostante in modo vivo ed interessato. Motiva a diventare creativi nella realtà fisica, per es. come scrittore, attore, grafico, ecc. Aiuta anche nei casi in cui si è soggetti a svenimento o confusione mentale. Bambini: è indicato per quelli privi di interesse per ciò che accade intorno a loro. Se li incontrate per la strada vi guardano fissamente con uno sguardo lontano sognante, senza neanche riconoscervi. Suggerimenti: hobby creativi, nei quali il potenziale creativo non sfruttato “modella” la materia, per es. tessere, dipingere, modellare la creta, e similari. Differenze sostanziali tra Clematis e Wild Rose: Clematis sogna a occhi aperti e vive in un mondo a parte, sempre occupato a fuggire dalla realtà. Wild Rose è rassegnato ed apatico, non si preoccupa di quello che potrebbe succedergli. 9.10 Crab Apple – Melo selvatico – Malus pumilaParola chiave: vergogna per la sporcizia in genere, propria o degli altri, interiore o esteriore. La persona che ha bisogno di Crab Apple si sente “sporca” o “inquinata” nel corpo o nella mente. Tende a perdersi nel dettaglio e messa davanti agli alberi non vede più il bosco. È capace di farsi la doccia sino a sei volte al giorno o usare uno spray per l’alito prima di dare un bacio. Può provare repulsione per gli insetti, il sesso, le malattie e le funzioni corporee (urinare, defecare, ecc.). Frase classica: “Devo farmi la doccia almeno tre volte al giorno, mi sento sempre sporco”. Aiuta a vedere le cose nella giusta prospettiva ed a comprendere che noi, a livello spirituale, non siamo mai né sporchi né inquinati. Con altri fiori di Bach è utile per la cura delle impurità della pelle. Serve anche per eliminare le conseguenze di forti terapie chimiche (antibiotici, narcotici, ecc.) o i postumi di una forma catarrale. Protegge i Terapeuti dalla influenze magnetiche dei pazienti. Bambini: è utile per quelli che vogliono lavarsi spesso le mani o non tollerano di indossare indumenti che hanno sporcato. Suggerimenti: accettare il fatto che sebbene lo Spirito dell’uomo è Luce Immortale il suo corpo è soltanto “un vaso di creta”, utile per fare delle esperienze altrimenti impossibili. Differenze sostanziali tra Crab Apple e Pine: Crab Apple si sente impuro o sporco, ma non si assume la responsabilità interiore di questo stato e vorrebbe abbandonarlo al più presto. A volte si autocondanna. Pine soffre di sensi di colpa non soltanto per i propri errori, ma anche per quelli degli altri. Si sente senza valore ed è sempre pronto a scusarsi per un nonnulla. 9.11 Elm – Olmo – Ulmus proceraParole chiave: sfinimento momentaneo; senso di incapacità occasionale per la troppa responsabilità. La persona che ha bisogno di Elm , in un certo periodo della sua vita (generalmente a causa di un forte stress o situazioni particolari), si sente improvvisamente travolta dai suoi compiti ed ha la sensazione di non potere fronteggiare le sue responsabilità. Frase classica: “Da quando il mio collega è malato non ce la faccio più”. Aiuta a vedere le difficoltà nelle loro giuste proporzioni ed a comprendere che i problemi li crea l’uomo e pertanto non sono immortali. Aiuta a comprendere che al momento giusto arriva sempre l’aiuto necessario. Bambini: Elm serve per rendere le madri pazienti, fiduciose e tolleranti, ciò aiuta i bambini a crescere felici e vivaci, ma obbedienti, e ad affrontare il mondo con fiducia Suggerimenti: considerare che ognuno di noi ha degli obblighi anche verso se stesso. Inserire intervalli di riposo nei programmi di lavoro. Ricordarsi che non si possono fare traslochi con una “500”. Differenze sostanziali tra Elm, Oak e Gorse: Elm considera la propria attività come una vocazione e lo stato di affaticamento è passeggero. Oak considera il proprio lavoro come un dovere e lo stato di affaticamento può essere cronico. Oak non si arrende mai. Gorse in caso di difficoltà è capace di fermarsi e rassegnarsi. 9.12 Gentian – Genziana – Gentiana amarellaParole chiave: dubbi; depressione per cause note; scoraggimento. La persona che ha bisogno di Gentian è scettica, dubita di tutto (anche di se stessa), è pessimista e si scoraggia facilmente. Se migliora la situazione (malattia, affari o altro) basta un piccola complicazione per scoraggiarla nuovamente. Frase classica: “Basta, non ci credo più, è inutile riprovare”. Aiuta a perseverare o a riprovare; contribuisce a disperdere il pessimismo e ad affrontare le prove della vita con maggior ottimismo. È molto efficace nello stato di malumore deprimente destato da un avvenimento conosciuto, per esempio dopo la morte del partner o in caso disoccupazione continuata. È pure utile per i figli che vengano contesi tra due coniugi separati e per le persone anziane che vengono allontanate negli ospizi. Bambini: Gentian ha dato buoni risultati con i bambini divenuti ansiosi e scoraggiati a causa di piccoli insuccessi scolastici e con quelli contesi dai genitori divorziati. Suggerimenti: occuparsi con le biografie di grandi personalità che hanno lottato con problemi simili ai nostri e li hanno superati. Leggere libri di Filosofia Esoterica (vedere la Bibliografia) per comprendere il vero rapporto tra l’uomo e Dio. Differenze sostanziali tra Gentian, Gorse, Mustard e Sweet Chestnut: Gentian più che disperato è dubbioso e sfiduciato, basta un contrattempo a renderlo depresso o dubitare di poter guarire. Gorse ha perso ogni fiducia. Rifiuta le proposte di aiuto perché pensa che niente e nessuno lo possano aiutare. Mustard talvolta è triste, sta male e non riesce a comprendere cosa gli stia accadendo. Sweet Chestnut è disperato al massimo grado. Non riesce più a vedere un futuro migliore. Prova, ed esprime, solo disperazione, angoscia e solitudine. 9.13 Gorse – Ginestra – Ulex europoeusParole chiave: disperazione; rassegnazione. La persona che ha bisogno di Gorse è completamente disperata. Ha la sensazione che la sua situazione non possa più migliorare. È depressa, rassegnata, interiormente stanca e non ha più la forza di riprovarci un’altra volta. Frase classica: “ È finita, non ho più alcuna speranza” Aiuta a comprendere che tutto ciò che ci accade ci compete e che l’unico fallimento consiste nel non tentare più. Bambini: Gorse può aiutare i bambini a cui è morta una persona a loro cara o un animale a cui erano molto affezionati. Suggerimenti: leggere qualche libro per comprendere la Legge della Rinascita e quella di Causa ed Effetto (vedere la Bibliografia). Trascorrere le vacanze al sole. Differenze sostanziali tra Gorse, Gentian, Mustard e Sweet Chestnut: Gorse ha perso ogni fiducia. Rifiuta le proposte di aiuto perché pensa che niente e nessuno lo possano aiutare. Gentian più che disperato è dubbioso e sfiduciato, basta un contrattempo a renderlo depresso o dubitare di poter guarire. Mustard talvolta è triste, sta male e non riesce a comprendere cosa gli stia accadendo. Sweet Chestnut è disperato al massimo grado. Non riesce più a vedere un futuro migliore. Prova, ed esprime, solo disperazione, angoscia e solitudine. Differenze sostanziali tra Gorse, Elm e Oak: Gorse in caso di difficoltà è capace di fermarsi e rassegnarsi. Elm considera la propria attività come una vocazione e lo stato di affaticamento è passeggero. Oak considera il proprio lavoro come un dovere e lo stato di affaticamento può essere cronico. Oak non si arrende mai. 9.14 Heather – Erica – Calluna vulgarisParole chiave: non sopporta la solitudine; non ascolta; esiste solo lui. La persona che ha bisogno di Heater pensa soltanto a se stessa ed ai propri problemi. Se è un Heater estroverso irriterà l’ambiente circostante con fiumi di parole perché non si preoccupa per niente né della persona con cui parla, né per quanto tempo possa parlare. Frase classica: “Ascoltami bene che ti spiego come sono andate le cose: dopo aver fatto gli esami del sangue il dottore mi ha detto che… quindi sono andato a… dopo mi sono fermato in…”. Aiuta a diventare un buon ascoltatore e ad interessarsi dei fatti altrui. Aiuta anche a vivere la propria vita in modo costruttivo nell’interesse del prossimo. Bambini: aiuta quelli che, nella fase in cui si forma la loro personalità, pretendono attenzione completa e raccontano molto di se stessi. La cosa peggiore per questi bambini è comunque quella di esser lasciati soli o privi di affetto. Suggerimenti: esercitarsi ad ascoltare gli altri ed a percepire i loro problemi e le sofferenze a volte nascoste. Impegnarsi in problemi sociali (aiuto del vicinato, volontariato, politica del comune e similari). 9.15 Holly – Agrifoglio – Ilex aquifoliumParole chiave: odio; invidia; sfiducia; gelosia; sospetto. La persona che ha bisogno di Holly ha il cuore indurito, è gelosa, diffidente e nutre sentimenti di odio e di invidia su tutti i piani. Spesso si sente offesa o ferita. Frase classica: “Sono sicuro che ce l’ha con me”. Aiuta a provare una profonda comprensione per il mondo dei sentimenti umani, a fidarsi del prossimo ed a godere dei successi altrui. È indicato per coloro che succhiano l’energia vitale degli altri. Bambini: è utile per quelli che sono soggetti alla rabbia, collera, ira e malumori fortissimi, improvvisi, fino a venire alle mani. Suggerimenti: fare esercizi Yoga che armonizzano lo spirito. Lavoro di gruppo nelle forme più svariate. Innamorarsi. Leggere il volume “Guarisci il tuo corpo” (vedere la Bibliografia). Differenze sostanziali tra Holly e Willow: Holly è chiaramente invidioso e geloso. Willow ritiene che la vita, qualcosa o qualcuno lo abbiano trattato male senza che lui lo meritasse. Differenza delle emozioni negative vissute da Holly e Willow: Holly è più attivo, più aperto. Riesce ad esteriorizzare la propria rabbia, il proprio odio e la propria sfiducia. Willow è passivo, le sue sensazioni negative sono dirette verso l’interno e provocano amarezza e la sensazione di essere vittima. La rabbia cova sotto la superficie. 9.16 Honeysuckle – Caprifoglio – Lonicera caprifoliumParola chiave: nostalgia del passato. La persona che ha bisogno di Honeysuckle ha una grande nostalgia delle cose passate, non vive nel presente ma nei suoi ricordi. Non riesce ad accettare la perdita di una persona amata (genitore, figlio, moglie, marito, ecc.). Spesso rivive in modo drammatico le esperienze negative del passato. A volte dorme male e può soffrire di incubi. Frase classica: “Se solo potessi tornare ai bei momenti in cui andavo a fare il bagno nel fiume con i miei amici…” Aiuta a ricordare i bei momenti passati (ed a far tesoro delle esperienze vissute) senza perdere di vista il presente perché il momento in cui si vive veramente è proprio il “momento presente”. Insieme a Star of Bethlehem (per lo shock) risulta utile a coloro che hanno sofferto per un grave lutto e che hanno la mente affollata di ricordi relativi alla persona che è venuta a mancare. Bambini: è assai indicato per i bambini nelle colonie o in collegio che hanno nostalgia della loro casa. Suggerimenti: dare alla persona un incarico che la interessi, la tenga occupata e la costringa a vivere nel presente (aerobica, canto, studio di uno strumento musicale, ecc.). Differenze sostanziali tra Honeysuckle, Walnut e Star of Bethlehem: Honeysuckle soffre di nostalgia, vive proiettato nel passato e rimpiange i bei giorni andati o le difficoltà ormai lontane. Walnut è consigliato a chi non si adatta alle cose nuove (pubertà, matrimonio, menopausa, orario, abitazione, ecc.). Star of Bethlehem è ancora sotto shock a causa di un’esperienza traumatica recente o avvenuta tanto tempo fa. 9.17 Hornbeam – Carpinus betulus – Carpinus betulusParola chiave: stanchezza psicosomatica. La persona che ha bisogno di Hornbeam soffre di una stanchezza dovuta più alla noia che al lavoro vero e proprio. Infatti la stanchezza scompare non appena trova qualcosa che la interessa o si butta nelle sue quotidiane attività. Teme di non farcela ma poi ce la farà. Qualcuno ha definito questo stato “sindrome del lunedì”. Frase classica: “ È sempre la solita storia… non ce la faccio più!” Aiuta a riacquistare una mente fresca e chiara e dà la sicurezza di potercela fare anche se il compito appare superiore alle proprie forze. Bambini: può essere utile per coloro che non vogliono andare a scuola perchè hanno paura di non capire la lezione o si annoiano perché non trovano le materie interessanti. Suggerimenti: fare qualcosa di diverso per uscire dalla routine. Cambiare lavoro o attività; al ritorno del lavoro fare una doccia e mettersi degli indumenti freschi. Seguire spontaneamente le idee inaspettate. Differenze sostanziali tra Hornbeam e Olive: Hornbeam serve quando l’esaurimento è prevalentemente cerebrale o perché la noia ha ucciso l’entusiasmo; la stanchezza è infatti più psicologica che fisica in quanto dovuta al ripetersi della stessa cosa. Olive è consigliato a chi ha corpo e mente esausti, non vi è più vitalità e la vita ha perso il suo sapore. Serve per tonificare l’anima, lo spirito e il corpo. Differenze sostanziali tra la sensazione mentale provata da Hornbeam, Scleranthus e White Chestnut: Hornbeam ha la testa pesante, a volte si sente mentalmente sovraccarico; la sensazione di inerzia prevale. Scleranthus passa con i pensieri da una possibilità all’altra, come una cavalletta, e prevale l’indecisione. White Chestnut ha la mente sovreccitata; i pensieri girano senza sosta e non riesce a controllarli. 9.18 Impatiens – Erba Balsamina – Impatiens glanduliferaParole chiave: impazienza; irritabilità. La persona che ha bisogno di Impatiens è veloce nell’azione e nel pensiero, vuole che tutto sia fatto senza esitazione né ritardi. È impaziente e può avere delle reazioni eccessive. Lavora bene da sola e quando cade ammalata ha premura di ristabilirsi. Può soffrire di improvvise eruzioni cutanee o sfinimenti. Aiuta a riacquistare il controllo di se stessi, a prendersi il tempo necessario per adempiere ai propri impegni, a fare le cose che piacciono (hobby, ecc.), ed anche riservare dei periodi di riposo necessari per ritrovare la pace interiore.. Serve anche per calmare l’agitazione provocata da un evento traumatico. Frase classica: “Dammi qua che lo faccio io altrimenti non lo finisci più”. Bambini: Impatiens è utile per quelli che durante le compere o le visite piagnucolano ed hanno accessi d’ira. È indicato per il neonato impaziente, che ha già un bel caratterino. Suggerimenti: inspirare profondamente prima di parlare. Imparare, anche se non è facile, a controllare la propria attività, lasciare accadere le cose, esercitarsi alla pazienza. Praticare una ginnastica armonizzante del corpo (tennis da tavolo, areobica o altro). Leggere, e meditare, la favola di Esopo sulla lepre e la tartaruga. Differenze sostanziali tra Impatiens e Beech: Impatients è assai veloce nell’agire e nel pensare e diventa impaziente ed irritabile con chi è più lento. Comunque si calma facilmente. Beech è incapace di comprendeere gli altri e le loro abitudini: giudica infatti secondo le proprie idee. Non trova mai nulla di lodevole negli altri e riesce a vederne solo il peggio. 9.19 Larch – Larice – Larix deciduaParole chiave: senso di inferiorità; poca fiducia in se stessi. La persona che ha bisogno di Larch non tenta mai nulla perché è troppo ancorata ad esperienze negative del passato. Si sente inferiore a coloro che lo circondano. Esita nell’azione e si aspetta il fallimento. Soffre di complesso di inferiorità che può risalire alla prima infanzia o persino al periodo prenatale. Frase classica: “Non ci provo nemmeno perché sono sicuro di non farcela”. Aiuta a dissolvere le idee fisse che autolimitano ed a sviluppare le capacità inutilizzate. Aiuta a prendere delle iniziative valutando in partenza la soluzione degli eventuali problemi che si possono incontrare. Serve per chi ha complessi di inferiorità o abusa di alcoolici per questa ragione. Bambini: serve per quelli che devono sostenere degli esami. È utile per superare le difficoltà dei processi di separazione. Aiuta i bambini timidi, sempre attaccati alle gonne della mamma. Suggerimenti: comprendere che le nostre esperienze sono determinate dai nostri pensieri. Considerare che tutti coloro che fanno qualcosa commettono errori. Differenze sostanziali tra Larch, Cerato e Scleranthus: Larch non ha fiducia nella propria capacità di fare le cose. Cerato sa di poter fare una cosa ma dubita delle sue scelte. Scleranthus è in difficoltà se posto tra due alternative. |