Chiesa Cattolica Romana, un modello in crisi
Fino all’inizio del quattrocento il pensiero teologico era molto vicino alla tradizione esoterica occidentale.
Durante il quattrocento si produce una rottura epistemologica (distacco della conoscenza scientifica), la teologia abbraccia il pensiero aristotelico e la Scolastica, la cosmologia (intesa come scienza delle cause seconde) diventa appannaggio degli esoteristi rinascimentali nella Firenze medicea.
La teologia perde quel patrimonio incommensurabile di simboli, mitologemi ed archetipi.
Chiesa Cattolica Romana, un modello in crisiSecondo la celebre previsione di Andrè Malraux «II secolo XXI sarà religioso o non sarà…». In effetti, lo scrittore francese aveva visto giusto. Oggi assistiamo ad un proliferare caotico di nuove forme di spiritualità che, per comodità d’interpretazione scientifica, possiamo indicare come “nuovi movimenti religiosi (NMR)” o “nuovi movimenti magici (NMM)”, studiati da grandi specialisti come Massimo Introvigne e Gordon Melton. Se è vero, come scrive la studiosa francese Françoise Champion, che siamo alla presenza di una “nebulosa mistico-esoterica” composta da una mentalità incentrata su una concezione olistica, dal primato dell’amore universale e dell’esperienza sulla teoria, da una visione ottimistica dell’esistenza, dall’uso frequente di tecniche psicosomatiche, dalla ricerca d’esperienze-limite indirizzate alla realizzazione eudemonistica* individuale, ecc. __________ * Eudemonismo – Dottrina morale che ripone il bene nel perseguimento della felicità. __________ Si deve necessariamente prendere coscienza di come la spiritualità contemporanea sia inedita ed in fieri. Ed è tanto più bizzarro che la nostra epoca riscopra la Spirito, quanto più la Chiesa Cattolica Romana ha concentrato il discorso evangelico sull’esclusività della prassi ortodossa e del confronto con i grandi temi etici del mondo contemporaneo, a discapito di qualunque dimensione mistica e gnostica. La gnosi antica è stata cancellata dalla chiesa cristiana con la spada delle crociate, la mistica è stata ostracizzata con l’Inquisizione, con la messa all’Indice di libri ed autori, e col bagliore dei roghi. Col risultato che quella che oggi viene comunemente definita “mistica”, non ha nulla a che vedere con la grande tradizione annientata alla fine del 600. Nonostante tutto, fino all’inizio del quattrocento il pensiero teologico era molto vicino alla tradizione esoterica occidentale come, ad esempio, la Scuola di Chartres [1]. Durante il quattrocento si produce una rottura epistemologica (distacco della conoscenza scientifica), la teologia abbraccia il pensiero aristotelico e la Scolastica, la cosmologia (intesa come scienza delle cause seconde) diventa appannaggio degli esoteristi rinascimentali nella Firenze medicea. La teologia perde quel patrimonio incommensurabile di simboli, mitologemi ed archetipi. Legandosi al pensiero aristotelico, però, è destinata a perdere, quando l’aristotelismo è soppiantato dalla nascita della scienza moderna nel Seicento. Il nuovo paradigma, che si basa sulla sperimentazione e sulla riproducibilità del fenomeno in laboratorio, nasce con Descartes ed il suo Discorso sul Metodo. La conoscenza cosmologica e l’esoterismo, al contrario, si propagano al di fuori della Chiesa Cattolica Romana, diventando appannaggio di ricercatori che presso le corti rinascimentali danno inizio al vero e proprio esoterismo occidentale moderno con la Cabbala Cristiana, la Teosofia, l’Alchimia, il Paracelsismo, ecc. Da questo momento la Chiesa Cattolica Romana è costretta ad insistere sul dono della fede e sulla via amoris dell’anima, anche perché la mistica speculativa, intellettuale e noetica è stata ampiamente sconfessata e repressa. La Chiesa Cattolica Romana potrebbe far fronte agli assunti della scienza moderna, richiamandosi agli archetipi ed al simbolismo: ma dopo essersi focalizzata sulla Scolastica e sui sillogismi aristotelici, non è in grado di riappropriarsi del corpus delle dottrine esoteriche e cosmologiche, ormai appannaggio di ricercatori eterogenei alle cariche ecclesiastiche. La Chiesa costretta a rimanere nel solco del pensiero aristotelico si trova di fronte al pensiero scientifico moderno e non potendo contrastarne gli assunti è costretta a ripiegare sull’etica e sul sentimentalismo religioso. E avrebbe potuto vincere la partita contro il neopositivismo se non avesse gettato a mare i solidi pilastri teoretici della cosmologia medievale, se non avesse sconfessato la mistica dell’essenza, in favore della mistica dell’“amore sponsale”. Infatti, il pensiero esoterico non si è estinto, ma ha ricevuto nuova linfa dagli studi di psicologia del profondo e dell’Immaginario. Così, oggi, la Chiesa Cattolica Romana paga le scelte sbagliate, e la teologia del Novecento si fonda sulla constatazione della sconfitta di fronte alla laicizzazione della società e alla scristianizzazione dell’Occidente. Ora, la Chiesa Cattolica Romana è costretta a cavalcare la tigre del modernismo. È debole di fronte alla scienza moderna, ma al contempo è “costretta” a perseguire politiche sbagliate come quella contro il controllo delle nascite e l’uso dei contraccettivi, in un’epoca dove l’esplosione demografica del Terzo Mondo rischia di mettere in crisi l’ecosistema. Inoltre, si trova in difficoltà di fronte ai rapidi cambiamenti sociali, come quelli che attraversano l’America Latina. Al contrario, la situazione della Chiesa Ortodossia Orientale è diversa dove, per esempio, la Chiesa Russa è in ripresa. __________ Note1. Cfr. A. Faivre , Accès de l’ésotérisme occidental, vol. II, Gallimard, Paris 1996, pp. 15-16. (torna al testo) |