Il Nuovo Gruppo dei Servitori Mondiali

Bene ComuneQuesto Gruppo ha un’importanza decisiva. Dalla sua azione dipendono le sorti immediate e quelle future dell’umanità. È quindi nostro dovere comprendere bene che cosa esso sia, come operi, in che modo possiamo farne parte, o almeno aiutare l’attuazione del suo grande compito.

Il Nuovo Gruppo dei Servitori Mondiali

di Roberto Assagioli

Archivio Assagioli, Firenze © Istituto di Psicosintesi

L’anno scorso, al Plenilunio di Giugno 1952, vi ho parlato della “Attesa Messianica Universale”, e della Invocazione attualmente usata da milioni di uomini in tutto il mondo quale mezzo per “preparare le vie” all’avvento di un grande Messaggero di Dio.

Quest’anno, nella stessa occasione del Plenilunio dei Gemelli, vi parlerò dei modi nei quali l’umanità stessa può e deve “fare la sua parte”, cioè cooperare intelligentemente e volonterosamente a rendere possibile quell’avvento, nonché l’attuazione degli altri aspetti, ad esso collegati, del Piano Divino.

Naturalmente, è la parte dell’umanità più evoluta spiritualmente e intellettualmente che ha le maggiori possibilità – e la conseguente responsabilità – di svolgere quei compiti. Tale élite, tale avanguardia sulla via evolutiva, è costituita da quello che è stato chiamato “Il Nuovo Gruppo dei Servitori Mondiali”.

Questo Gruppo ha un’importanza decisiva. Dalla sua azione dipende infatti la soluzione dell’attuale crisi mondiale, dipendono le sorti immediate e quelle future dell’umanità. È quindi nostro dovere comprendere bene che cosa esso sia, come operi, in che modo possiamo farne parte, o almeno aiutare l’attuazione del suo grande compito. […] ritengo possa essere utile avere un quadro d’insieme della natura e delle funzioni di quel Gruppo, come stimolo e guida all’azione da svolgere.

Chi sono i Servitori Mondiali? Perché sono chiamati “mondiali”? In che senso essi costituiscono un Gruppo? Quali sono i loro rapporti esoterici? Quali sono i loro metodi di azione? Quali le loro mete e le loro possibili realizzazioni? Qual è la loro funzione specifica riguardo alla Grande Invocazione?

Nel rispondere a queste domande mi servirò, oltre che delle informazioni già diffuse, anche dei dati esoterici contenuti in vari scritti, tuttora inediti, trasmessi dall’Istruttore Tibetano.

1. Chi sono i servitori mondiali?

Indicherò le caratteristiche del perfetto Servitore Mondiale, quale “modello ideale” a cui tentare di adeguarsi, ma desidero mettere bene in chiaro che pochi riescono a realizzarlo in pieno. Ciò per evitare sia un facile scoraggiamento, o senso di insuccesso riguardo a noi stessi, sia anche giudizi e critiche ingiustificati riguardo agli altri.

Possono e debbono venire considerati come servitori spirituali coloro che aspirano ad esserlo, e vi riescono in una certa misura, che va aumentando via via che essi agiscono come tali. I servitori spirituali hanno raggiunto un certo grado di unificazione fra l’anima e la personalità. “Essi considerano la mente, le emozioni e il corpo, solo come strumenti con i quali stabiliscono rapporti con gli uomini… Sono anime risvegliate che agiscono mediante le loro personalità, e non personalità che operano spinte da occasionali impulsi dell’anima”.

Essi sono dotati (spesso senza rendersene ben conto) di ricettività telepatica in due direzioni: verso il mondo delle anime (telepatia verticale), e verso il mondo degli uomini (telepatia orizzontale). Essi sono capaci di pensare in modo astratto e sintetico; sono privi di ambizione personale; sono animati da un puro amore altruistico.

2. Perché sono chiamati ‘mondiali’?

Questo appellativo è appropriato e necessario per distinguerli da tutti coloro che – e sono molti – pur dedicandosi al bene di altri (o a quello che essi ritengono tale) con fervore e spirito di sacrificio, lo fanno però in modo ristretto, separativo e non di rado fanatico. Essi dedicano, infatti, le loro energie, il loro tempo e il loro denaro ad una idea, ad una causa particolare, ad una istituzione, ad esclusione di ogni altra.

Invece i Servitori Mondiali sono liberi da attaccamenti esclusivi a dottrine, metodi e persone; essi possono lavorare in un campo particolare (sia esso religioso, sociale o nazionale), e anzi generalmente lo fanno, ma riconoscono il valore e la funzione di tutte le altre sfere e modi in cui l’umanità procede verso il bene. Essi danno alla parola “spirituale” un significato molto ampio, che include ogni sforzo verso la comprensione, la tolleranza, l’unione, la sintesi internazionale, la larghezza religiosa e tutte le discipline atte a produrre lo sviluppo interno dell’uomo. Essi sono dunque dei veri “cittadini del mondo”.

3. In che senso costituiscono un gruppo?

Costituiscono un gruppo in un senso essenzialmente interiore e spirituale. Ciò che li unisce – in modo non apparente, ma reale – è l’identità o l’affinità dei loro moventi, del loro atteggiamento interno, dei loro metodi d’azione, della loro meta. Questo Gruppo non ha alcuna organizzazione né sede esteriore, non ha statuti, né tessere, né distintivi. Eppure l’unione fra i suoi membri è così reale e profonda che essi si riconoscono quando si incontrano, si apprezzano pur trovandosi in campi diversi e talvolta contrastanti, e sono pronti ad aiutarsi a vicenda e a collaborare, rispettando le reciproche differenze. Essi dimostrano uno spirito di comprensione amorevole e di vera fraternità. Così costituiscono un Gruppo, in quanto attuano il grande e difficile principio della sintesi: l’unità nella diversità.

4. Quali sono i loro rapporti esoterici?

I Servitori Mondiali hanno una posizione speciale che si potrebbe chiamare posizione-chiave. Nella scala evolutiva si trovano, infatti, in un posto intermedio fra il Quarto e il Quinto Regno, cioè fra l’Umanità e la Gerarchia spirituale degli Iniziati e dei Maestri. Da un lato, sulla via ascendente, essi costituiscono il fiore dell’umanità, i suoi pionieri spirituali; dall’altro, la parte più avanzata di essi è stata chiamata “l’avanguardia del Regno di Dio (il Quinto Regno), la prova vivente dell’esistenza del mondo dell’Unità Spirituale”. (The Beacon, Dic. 1949, p. 226)

I Servitori Mondiali intrattengono inoltre un particolare rapporto esoterico col Grande Essere di cui è preannunciato l’avvento – una volta avvenuta la manifestazione della Gerarchia spirituale e del Cristo sulla Terra -, con Colui che è chiamato l’Avatar della Sintesi. Egli usa il Nuovo Gruppo dei Servitori Mondiali quale punto focale o centro per la proiezione e la successiva diffusione della Sua potenza spirituale. Questa è la ragione profonda per cui esso è chiamato un “Gruppo di Salvatori Mondiali” e “un Avatar di Gruppo”.

Un altro rapporto importante è quello fra il Gruppo dei Servitori Mondiali e gli influssi astrologici, zodiacali e planetari. Il Gruppo riceve soprattutto l’influsso del Toro, che gli dà tutta la luce e l’illuminazione di cui ha bisogno per risolvere i problemi attuali dell’Umanità. Esso riceve pure il nuovo influsso dell’Acquario proveniente da Shamballa (la Casa del Padre), sia direttamente, sia opportunamente attenuato dalla Gerarchia Spirituale. Inoltre esso è in rapporto con l’influsso dei Pesci, sia in quanto riceve l’ispirazione del Salvatore Mondiale, sia perché il suo campo d’azione è l’Umanità, che è stata pervasa per circa 2000 anni dall’influsso dei Pesci.

Queste tre energie zodiacali vengono trasmesse per opera di Mercurio, il cui influsso risveglia l’intuizione e illumina l’umanità avanzata.

5. Quali sono i loro metodi di azione?

Dato che sono dei lavoratori spirituali, il loro primo e iniziale metodo d’azione è di natura interna. È quello che abbiamo chiamato “telepatia verticale”. La sua tecnica è stata ampiamente insegnata nei testi del Tibetano. Essa consiste anzitutto nella pratica del raccoglimento, della meditazione, e nel raggiungimento di uno stato contemplativo. Così il Servitore Spirituale diviene capace di ascoltare e di udire ciò che gli viene trasmesso dall’alto. Come è detto nel secondo volume del Trattato dei Sette Raggi: “I membri del Nuovo Gruppo dei Servitori Mondiali apprendono soprattutto per mezzo dell’orecchio e della vigile tensione costituita da un atteggiamento interno di ascolto costante. Essi imparano a sviluppare quella percezione spirituale che è latente e non utilizzata nell’uomo medio. Essi devono cogliere le nuove Parole di Potere che provengono dal Centro di Luce e di Energia spirituale, e allo stesso tempo porgere attenzione al grido dell’umanità che esprime le sue più alte speranze, aspirazioni e desideri. Questo atteggiamento di ascolto e di successivo pronto accoglimento dei Comandi interni ricevuti, caratterizza il Nuovo Gruppo del Servitori Mondiali.” (p. 665)

Il secondo metodo è quello di trasmettere all’umanità ciò che essi hanno ricevuto, adattandolo opportunamente a coloro che lo ricevono e alle condizioni del momento. Ciò richiede molta saggezza e plasticità.

Il terzo metodo è l’uso consapevole della volontà spirituale. “Una delle correnti di energia che emanano da Shamballa e che è diretta sull’umanità per il tramite del Nuovo Gruppo dei Servitori Mondiali, è l’energia dinamica della determinazione, o della volontà illuminata ed entusiastica”. Ricordiamo che “entusiasmo” vuol dire “esser pervasi o ispirati da un dio, da un essere superiore”.

Il quarto metodo è quello della creatività, che è l’effetto dell’uso dei precedenti. Le “scoperte” intuitive e spirituali fatte producono una nuova creazione. La corrente di ispirazione, o “energia pervasa di luce creativa”, fa parte di quell’energia dinamica e suscitatrice che alimenta l’entusiasmo del Gruppo, ne collega i membri nel comune lavoro e li rende capaci di operare intelligentemente e con abilità creativa.

6. Quali sono le mete e le realizzazioni dei servitori mondiali?

Voi le conoscete e mi limiterò a nominarle: preparare le vie a Colui Che viene, il Cristo, il Maitreya; e dare inizio alla Nuova Era, cioè il rinnovamento radicale della civiltà e della cultura. Riferirò invece un aspetto particolare dell’opera di salvazione affidato al Nuovo Gruppo, cioè un nuovo tipo di salvazione.

Finora il ‘segno del Salvatore’ è stato la croce, e la qualità della salvezza offerta è stata la libertà dall’attrazione e dai vincoli della materia, libertà che poteva essere conquistata solo a caro prezzo. L’avvenire, nel suo silenzio, ha in serbo altri modi di salvare l’umanità. La coppa della sofferenza e l’agonia della Croce sono quasi finiti; gioia e forza prenderanno il loro posto. Invece del dolore avremo una gioia che si manifesterà come felicità e che condurrà in seguito alla beatitudine… Attualmente scorgiamo soltanto un albeggiare, l’albeggiare dell’Era dell’Acquario. Ma la pienezza della Luce si sta sicuramente avvicinando verso di noi. (The Beacon, Gennaio 1949, p. 262)

Concluderò indicando che cosa può significare quanto è stato detto per ognuno di noi. Tutti possono far parte del Gruppo dei Servitori Mondiali, purché lo vogliano e ne sviluppino in sé le qualità. Ma anche quelli che non ne fanno parte direttamente, possono favorirne l’opera, nei seguenti modi:

Farne conoscere l’esistenza, la natura e le funzioni.
Riconoscere coloro che ne fanno parte.
Aiutarli in ogni modo possibile, con la collaborazione personale, con denaro, ecc.
Trovare, riunire, animare e far agire gli “uomini e donne di buona volontà”. Questo è il compito specifico del Movimento della Buona Volontà Mondiale.
Trovare, illuminare e allenare i giovani che possono divenire i futuri Servitori Mondiali.

7. Il Gruppo dei Servitori Mondiali e l’Invocazione

I Servitori Mondiali hanno un’importante e specifica funzione riguardante l’uso della Grande Invocazione, una funzione di carattere esoterico. Questa è stata indicata in modo chiaro ed efficace da Alice Bailey:
“Il carattere unico di quest’Invocazione consiste nel fatto che essa è in realtà, un grande metodo di integrazione. Collega il Padre, il Cristo e l’umanità in un unico grande rapporto…
La Grande Invocazione collega la volontà del Padre (o di Shamballa), l’amore della Gerarchia e il servizio dell’Umanità in un unico grande Triangolo di energie; questo triangolo avrà due risultati importanti: “sbarrare la porta ove il male risiede” e attuare il Piano d’Amore e di Luce…
[…] L’Invocazione è stata emanata dagli Ashram riuniti dei Maestri e dall’intera Gerarchia; è usata dai suoi Membri con costanza, esattezza e potenza. Servirà ad integrare i due grandi centri: la Gerarchia e l’Umanità e a collegarli entrambi, in modo nuovo e dinamico, al “centro dove il Volere di Dio è conosciuto”.

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