Francken Manuscript /XXIII grado – (seconda parte)

Quattuor Coronati(segue Cavaliere Del Sole, Cavaliere Dell’Aquila, Chiave Della Massoneria – XXXIII grado)

Francken Manuscript /XXIII grado

di a cura di Franco Cenni

(segue Cavaliere Del Sole, Cavaliere Dell’Aquila, Chiave Della Massoneria – XXXIII grado)

Altre istruzioni per i Cavalieri del Sole

L’istruzione che segue spiega la Loggia Fisica.

D: Siete voi Cavaliere del Sole?

R: Ho scolpito i Sette Gradini ed i principali Gradi della Massoneria. Ho penetrato il sapere della terra e, nelle rovine dell’antico Tempio di Enoch, ho trovato il più grande e prezioso tesoro dei Massoni. Ho visto, contemplato ed ammirato il grande, misterioso e formidabile Nome, inciso su una Pietra d’agata. spezzato il Pilastro della Bellezza e rovesciato le due Colonne che lo sostenevano.

D: Vi prego di dirmi qual’è questo misterioso e formidabile nome.

R: Non posso pronunciare in un Nome le Lettere Sacre, ma sappiate che venne sostituito con la parola Adonai.

D: Cosa intendete per “ho rovesciato le Colonne che sostenevano il Pilastro della Bellezza?

R: Con questo intendo due cose. Per primo, quando il Tempio venne distrutto da Nabucodonosor, fui uno di quelli che contribuirono a difendere il Delta sul quale era inciso il Nome Ineffabile e che spezzarono il Pilastro della Bellezza affinchè non venisse profanato dagli Infedeli. Per secondo, i miei lavori mi hanno fatto meditare la bontà del grande Adonai facendomi conoscere i misteri della Massoneria con l’iniziazione ai sette Gradi principali.

D: Cosa significano i Sette Pianeti?

R: Sono le luci del globo celeste ed è grazie alla loro influenza che esiste tutta la materia, formata con il concorso dei quattro Elementi rappresentati dai Quattro Triangoli e associati ai quattro pianeti maggiori.

D: Quali sono i nomi dei Sette Pianeti?

R: Il Sole, la Luna , Venere, Marte, Giove, Mercurio e Saturno.

D: Quali sono i Quattro Elementi?

R: L’Aria, il Fuoco, la Terra e l’Acqua.

D: Che influenza hanno i Sette Pianeti sui Quattro Elementi?

R: Con la loro azione sulle tre materie generali di cui tutte le cose sono composte, la Vita, lo Spirito ed il Corpo, o ancora il Sale lo Zolfo ed il Mercurio.

D: Perchè la Vita o il Sale?

R: La Vita è data dal Supremo Eterno o dai Pianeti come agenti della Natura.

D: Cos’è lo Spirito o lo zolfo?

R: Una materia fissata soggetta a molte produzioni.

D: Cos’è il Corpo o Mercurio?

R: La Materia condotta o portata a maturazione in tutte le sue forme attraverso l’unione del Sale e dello Zolfo o con l’accordo di tre stati di Natura.

D: Quali sono questi tre stati di Natura?

R: L’Animale, il Vegetale e il Minerale.

D: Cos’è l’Animale?

R: Noi intendiamo per quello, in questa vita, tutto ciò che è Divino e gentile.

D: Quali sono questi Quattro Elementi che servono alla sua produzione?

R: Tutti e quattro, tuttavia l’Aria ed il Fuoco predominano. Sono quelli che danno all’Animale la perfezione dei tre stati e per i quali l’uomo viene elevato dal soffio dello Spirito Divino, quando riceve l’anima.

D: Cos’è il Vegetale?

R: Tutto ciò che sembra legato al sole e che regna sulla superficie della Terra.

D: Di che cosa è composto?

R: Di un fuoco generatore, formato in un corpo fino a che rimane nella Terra e che è purificato dalla sua umidità per divenire vegetale e riceve allora la vita dall’aria e dall’acqua. E così che i Quattro Elementi, che sono differenti, cooperano insieme, o separatamente.

D: Cos’è il Minerale?

R: Tutto ciò che è generato o secreto nella Terra.

D: Cosa intendete con questo nome?

R: Tutto quello che noi chiamiamo metalli, semi-metalli e minerali.

D: Di cosa sono composti i minerali?

R: L’Aria, penetrando nella Terra per influenza celeste vi incontra un corpo che, con la sua dolcezza, lo fissa, lo congela e così si forma la materia minerale più o meno perfetta.

D: Quali sono i metalli perfetti?

R: L’Oro e l’Argento.

D: Quali sono i metalli imperfetti?

R: Il Rame, lo Stagno, il Ferro il Piombo e l’Argento Vivo.

D: Come avete appreso tutte queste cose?

R: Con frequenti osservazioni e con esperienze fatte secondo la Filosofia Naturale e che hanno condotto alla certezza che la Natura dà ad ogni cosa la perfezione, a condizione che Ella abbia il tempo di portare a termine le sue operazioni.

D: L’Arte può portare il Metallo alla perfezione come fa la Natura?

R: Si, ma bisogna avere una conoscenza esatta della Natura, delle sue operazioni, possedere la Quintessenza degli Elementi ed il Fuoco dei Filosofi.

D: Cos’è che vi assisterà per far portare i suoi frutti a questa Conoscenza?

R: Una materia portata alla perfezione e divenuta medicina universale, questa materia che i Filosofi hanno cercato sotto il nome di Pietra Filosofale.

D: Cosa rappresenta il Globo?

R: Un mezzo d’informazione dei Filosofi, per la guida dell’Arte in questo lavoro.

D: Cosa significano le parole Lux Ex Tenebris?

R: Che è dalla profondità delle tenebre che bisogna evadere per raggiungere la vera luce.

D: Cosa significa la Croce sul Globo?

R: La Croce è la santità degli Eletti.

D: Cosa rappresentano i Tre Candelieri?

R: I tre gradi del Fuoco che l’artista suscita per ottenere la materia dalla quale provengono.

D: Che significa la parola Stibium?

R: È la Parola di Passo dei Filosofi, che significa antimonio o la materia primordiale di ogni cosa.

D: Cosa significano i Sette Gradi?

R: I differenti Gradi effettivi della Massoneria, attraverso i quali dovete passare per arrivare al Sublime Grado di Cavaliere del Sole.

D: Cosa significano i differenti attributi di questi Gradi?

R: La Bibbia, o Legge di Dio, che noi dobbiamo seguire;

il Compasso che c’insegna a non fare nulla d’ingiusto;

la Squadra che ci conduce ugualmente allo stesso fine;

la Leva che ci mostra tutto ciò che è giusto ed imparziale;

la Perpendicolare, che c’insegna a restare nel diritto cammino ed a liberarci dal velo dei pregiudizi;

la Tavola da Tracciare, che è l’immagine della nostra Ragione e dove le funzioni sono combinate per compiere, comparare e pensare;

la Pietra Grezza, che è a rassomiglianza dei nostri vizi e che noi dobbiamo sgrezzare;

la Pietra Cubica rappresenta le nostre passioni, che dobbiamo superare;

le Colonne, che sono la Forza in ogni cosa;

la Stella fiammeggiante c’insegna che i nostri cuori devono essere come un sole luminoso per coloro che turbano le vicissitudini di questa vita;

la Chiave c’insegna che dobbiamo essere vigilanti verso coloro che agiscono contro la Ragione;

la Scatola , che c’insegna a rendere inviolabili i nostri segreti;

l’Urna, che c’insegna che dobbiamo essere come un delizioso profumo;

il Mare di Bronzo c’insegna che dobbiamo purificarci, non giustificare noi stessi e distruggere in noi il vizio;

il Cerchio nel Triangolo ci dimostra l’immensità della Divinità sotto il simbolo della Verità;

il Pugnale c’insegna che molti sono i chiamati ma pochi gli eletti che possono raggiungere, sul cammino dell’elezione, la Sublime Conoscenza della Vera Luce;

la Parola Albra est significa un re pieno di gloria e senza alcuna macchia;

Adonai, che significa Sovrano Creatore di ogni cosa;

i Sette Cherubini che sono i simboli delle delizie della vita, conosciute come la vista, l’udito, l’odorato, il gusto, il sentimento, la tranquillità e la Santità.

D: Cosa rappresenta il Sole?

R: È l’emblema della Divinità e può essere considerata come in immagine di Dio. Questo oggetto immenso rappresenta, in effetti, meravigliosamente bene l’infinità di Dio, unica sorgente di Luce e di Bene. Il calore del Sole regola il ciclo delle stagioni, risuscita la Natura, scaccia le tenebre dell’inverno e permette che la deliziosa primavera possa succedergli.

Altra forma d’Istruzione

D: Da dove venite?

R: Dal centro della Terra.

D: Come siete tornato da questo luogo?

R: Con la Meditazione e lo studio della Natura.

D: Cosa vi ha insegnato questo?

R: La maggior parte degli uomini sono ciechi e guidano gli altri nella loro cecità.

D: Cosa intendete con la loro cecità?

R: Io non pretendo di essere istruito sui loro misteri, ma intendo per cecità la condizione di coloro che smettono di essere ferventi, dopo essere stati istruiti dalla Luce dello spirito della Ragione.

D: Chi sono?

R: Coloro che si lasciano sedurre dai pregiudizi della Superstizione e dal fanatismo e che si rendono schiavi dell’Ignoranza.

D: Cosa intendete per fanatismo?

R: Lo zelo dei membri di tutte le sette particolari che si sono espanse sulla superficie della Terra e che sono state convinte di aver commesso precisamente il crimine di far diventare un culto frode e falsità

D: E voi volete scappare da queste tenebre?

R: Il mio desiderio é di raggiungere il Centro della Verità Celeste e di viaggiare sotto il brillante chiarore del Sole.

D: Cosa rappresenta questo chiarore?

R: È il simbolo del fatto che esiste un solo Dio, al quale dobbiamo la nostra adorazione. Il Sole é l’emblema di Dio e dobbiamo guardarlo come l’immagine della Divinità, perché questo immenso ente rappresenta meravigliosamente bene l’infinità di Dio. È l’unica sorgente di luce. Dà vigore alle stagioni e ne é la causa, fa risplendere interamente la Natura scacciando gli orrori dell’inverno e suscitando le delizie della primavera.

D: Cosa rappresenta il Triangolo con il Sole al centro?

R: Rappresenta l’immensità dell’Essere Supremo.

D: Cosa significano le Tre S ?

R: Sanctitas, Scientia et Sapientia, le scienze che, unite alla Saggezza, permettono all’uomo di diventare santo.

D: Cosa significano i Tre Candelieri?

R: Essi rappresentano il corso della vita, dalla giovinezza all’età matura e dall’età matura alla vecchiaia.

D: Non hanno un altro significato?

R: La Luce Tripla che brilla su di noi in modo da trascinare gli uomini fuori dalle tenebre dell’Ignoranza, nelle quali sono immersi ed a condurli alla virtù, alla Verità ed alla Santità, che sono i simboli della nostra Perfezione.

D: Cosa significano i Quattro Triangoli che sono nel Grande Cerchio?

R: È l’emblema dei quattro principali fondamenti della Vita Tranquilla, che sono:

– l’Amore Fraterno verso tutta l’umanità in generale, e più particolarmente ancora verso i nostri Fratelli, che ci sono certamente attaccati e che vedono con orrore le cattiverie dei profani.;

– l’essere prudenti, anche tra di noi, e non mostrare troppo chiaramente agli altri, soprattutto se non sono pronti a comprendervi, e, allo stesso tempo, essere circospetti allorquando vi si vuole far credere a qualsivoglia cosa, così abilmente presentata da poter essere , senza che il vostro cuore ne senta l’intima convinzione;

– il rigettare lontano da noi qualsiasi cosa di cui potremmo pentirci un giorno di averlo fatto, il prender cura di seguire sempre il precetto morale di fare agli altri ciò che noi vorremmo facessero a noi;

– l’aver sempre fede nella bontà del nostro Creatore, di pregarLo senza sosta che tutti i nostri bisogni vengano soddisfatti, come a Lui sembrerà meglio per noi, attendere pazientemente le Sue benedizioni in questa vita, essere sempre persuasi che i Suoi sublimi decreti, anche quando saranno contrari ai nostri voti, sfoceranno in gioiose conseguenze, accettare i Suoi castighi con pazienza e credere sempre che tutte le cose derivanti dalla Sua volontà siano fatte per il meglio e ci condurranno certamente alla Felicità eterna nella vita a venire.

D: Ci spiegate i Sette Pianeti che sono inclusi in un Triangolo che forma i raggi del Cerchio Esteriore, anch’esso incluso nel Grande Triangolo?

R: Secondo la Filosofia, i Sette Pianeti rappresentano le sette principali passioni dell’uomo. Queste passioni sono molto utili fin quando se ne usa con moderazione, motivo per cui il Potentissimo le ha poste in noi. Ma esse possono divenire fatali e distruggere il nostro corpo se le lasciamo fare e perciò abbiamo il dovere di controllarle.

D: Spiegate: quali sono queste passioni?

R: Si tratta di:

– la propagazione della specie;

– l’ambizione di divenire ricco;

– l’ambizione di acquistare notorietà, nelle arti o nelle scienze, e d’essere conosciuto dagli uomini;

– la superiorità della vita civile;

– le gioie ed i piaceri della società;

– i divertimenti e le gaiezze della vita;

– la Religione.

D: Qual’è il più grande peccato che un uomo possa commettere e che lo rende odioso a Dio ed agli uomini?

R: Il suicidio e l’omicidio.

D: Che significano i Sette Cherubini i cui nomi sono scritti su un grande cerchio chiamato Primo Cielo?

R: Rappresentano le delizie corporali di questa vita, che l’Eterno donò all’uomo quando lo creò, e che sono la vista, l’udito, l’odorato, il gusto, il sentimento, la tranquillità ed il pensiero.

D: Che significa la figura tracciata sulla Luna e che consideriamo come l’immagine, o l’emblema, della concezione?

R: La purezza della Natura che ci dona la santità del corpo, ed anche che niente è imperfetto agli occhi dell’Essere Supremo.

D: Cosa rappresentano le immagini delle colonne?

R: Sono l’emblema della nostra anima, che è il soffio di vita e che procede dal Potentissimo e che non dev’essere macchiato dalle opere del nostro corpo ma restare saldo come lo sono le colonne.

D: Cosa rappresenta la figura nella loggia, che porta un agnello tra le braccia?

R: La loggia, ornata dalle due Colonne J. e B. e sormontato dalla grande J, rappresenta il nostro corpo, del quale dobbiamo avere gran cura di sorvegliare i nostri pensieri, che devono restare un segreto da non confidare che al nostro Creatore, ed aver cura anche dei nostri bisogni come il pastore veglia sul suo gregge.

D: Che significano le due lettere J. e B. nella loggia?

R: Ricordano il nostro ingresso nell’Ordine Massonico come la fermezza d’animo, di cui dobbiamo dare prova nel momento della nostra iniziazione. Ciò dobbiamo meritarlo prima di giungere ai Sublimi Gradi nei quali si conosce la Santa Verità. E dovremo perseverare e restare saldi in qualsiasi situazione potessimo trovarci, anche quando non sapessimo se essa tornerà bene o male per noi e questo per tutta la nostra vita.

D: Che significa la grande J nel Triangolo che corona la Loggia?

R: Questa grande J è l’iniziale del Nome misterioso del Grande Architetto dell’Universo la cui grandezza deve sempre esserci presente nello spirito come la sola sorgente (origine, fonte) certa dei nostri atti.

D: Che significano i Sette Gradini che portano all’ingresso della loggia?

R. Rappresentano i Sette Gradi principali per i quali abbiamo dovuto camminare per giungere in questo luogo al fine di avvicinare la conoscenza del Bene Sovrano, che è la reale conoscenza della Verità.

D: Cosa rappresenta il Globo terrestre?

R: Il mondo che noi abitiamo e di cui la Massoneria è il principale ornamento.

D: Qual’è la spiegazione della Grande Parola Adonai?

R: È la Parola che Dio donò ad Adamo perchè potesse indirizzarGli le sue preghiere, ed il nostro padre comune non lo pronunciò mai senza tremare.

Che significa Lux Ex Tenebris?

R: L’uomo è illuminato dalla Luce della Ragione che penetra le tenebre dell’Ignoranza e della Superstizione.

D: Che significa il Fiume che attraversa il Globo?

R: Rappresenta l’utilità delle nostre passioni, che sono necessarie all’uomo  in tutta la sua vita come l’acqua è necessaria alla terra per essere fertile.

D: Che significa la Croce circondata da due serpenti che sormonta il Globo?

R: Significa per noi che non dobbiamo rispettare i pregiudizi del volgo, che dobbiamo essere circospetti e cercare di conoscere il fondo delle cose in materia di Religione. Significa anche che dobbiamo essere sempre pronti a rigettare i sentimenti degli stolti e degli idioti, essi che sono gli adoratori dei misteri della Religione, ad allontanarci da essi ed a non sostenere alcun dibattito con loro.

D: Cosa rappresenta il Libro che porta la parola Bibbia sulla copertina?

R: Poiché la Bibbia accoglie differenti sette che si dividono le differenti regioni della Terra, i Veri figli della Luce, i Figli della Verità, hanno il dovere di dubitare di ogni cosa che si presenti loro come fossero misteri o come rilevati dalla Metafisica, così come da tutti i dogmi insegnati dalla Teologia o dalla Filosofia e che non sarebbero così chiaramente dimostrati come due più due fanno quattro. In breve, i figli della Luce adoreranno Dio e Dio solamente e l’ameranno ancor più di come amerebbero se stessi e non faranno agli altri ciò che non vorrebbero fosse fatto a loro e porranno la loro fiducia nella Bontà e nelle Promesse del Creatore.
Amen.

* * *

Commenti

Il XXIII Grado, come appare nel Manoscritto Francken, presenta molte originalità.

Innanzitutto, nell’enumerazione dei Gradi di Perfezione che figura nel Processo verbale [2], il Grado che apre la settima ed ultima Classe è chiamato Sovrano Principe Adepto, Capo del Gran Concistoro. Ma il quaderno del Grado parla di Cavaliere dell’Aquila o Cavaliere del Sole, Chiave della Massoneria.

D’altra parte, il quaderno presenta tre Istruzioni, molto differenti. La prima, detta della Loggia spirituale, è di natura deista, di fatto in accordo con la vaga religiosità di Rousseau o l’utilitarismo di Voltaire [3]. In questo senso, questa Istruzione doveva essere ben accettata dai filosofi. Dire che questo Grado rappresentava la Chiave della Massoneria veniva allora a collocarlo perfettamente nel movimento dei lumi.

La seconda Istruzione è detta della Loggia fisica. È evidente che è d’ispirazione parzialmente scientifica nel senso in cui l’onesto uomo del XVIII secolo metteva in pratica esperimenti nel suo gabinetto di fisica. Occorreva molta buona volontà per trovarvi l’espressione d’una alchimia simbolica ed esoterica. Se alchimia vi è, è solamente quella del suggeritore. Qui, regna ancora uno spirito deista colorato da un pizzico di panteismo….

La terza Istruzione non porta nome. Un esame, anche rapido, permette di convincersi facilmente che la sua ispirazione differisce totalmente dalle due precedenti. Essendovi Simbolismo ed Etica, è, in certo modo, un Arte di Vivere. A nostro parere, molto più delle precedenti, merita la qualifica di Chiave della Massoneria.

Un autore moderno ha scritto che “il più grande dei segreti è di non averne”. È una grande verità che si applica particolarmente alla Libera Massoneria.

La prima menzione del Grado di Cavaliere del Sole sembra ben essere la patente costitutiva della Gran Loggia di Lione, firmata da Chaillon de Joinville, Cavaliere del Sole.

Si fa menzione d’un Cavaliere del Sole o di Adepti nel XXIV grado del sistema Lionnese del 1761. Ragon [4] afferma che questo Grado coronava il sistema marsigliese in diciotto Gradi. Pertanto, i rituali Scozzesi della Madre-Loggia di Marsiglia sono ben conosciuti e formano un sistema di sette Gradi coronati dal Rosa+Croce…

Quanto alla pretesa paternità di Dom Pernety, l’eccellente articolo [5] di Robert Amadou, nel Dizionario Universale della Libera Massoneria, ne scarta definitivamente l’ipotesi.

Paul Naudon [6] ha pubblicato un rituale del Cavaliere del Sole datato 1765 circa. Questo scritto, molto più corto di quello del Manoscritto Francken, contiene troppi punti comuni con quest’ultimo perchè non vi sia stata filiazione tra l’originale sul quale fu ricopiato il manoscritto di Naudon ed il quaderno del Manoscritto Francken. L’interessante è costatare che le aggiunte si concentrano precisamente sulle Istruzioni.

Notiamo che la collezione Baylot ha un quaderno di Cavaliere dell’Aquila d’Oro e del Sole, dove il caos districato ultima chiave della Massoneria, chiaramente copiato da un originale del 1763. [7]

La collezione detta la Massoneria degli uomini [8] presenta un manoscritto del Cavaliere del Sole [9], datato intorno al 1770. Questo rituale, sensibilmente analogo a quello del Manoscritto Francken, non contiene che due Istruzioni, la prima, chiamata Spiegazione morale, vicina alla prima delle nostre istruzioni, la seconda, intitolata Istruzione fisica, é molto meno “alchemica” della nostra.

La Biblioteca Municipale di Nantes conserva un quaderno dal titolo ”Ordine del caos sbrogliato, Grado finale della Massoneria, Re del Mondo, sovrano Imperatore d’Oriente e d’Occidente o Perfetto Eletto della Verità”. Ancora più lungo del manuale Francken, questo manoscritto passa in rivista i Gradi di Apprendista, Compagno, Maestro, della Maestria Perfetta, di Maestro Inglese, di Maestro Irlandese, di Scozzese di Parigi, di Favorito, di Maestro Eletto, di Grande Scozzese e di Cavaliere d’Oriente. Siamo dunque in presenza di un sistema Scozzese in dodici Gradi. Il quaderno contiene due Istruzioni che ricordano la nostra prima Istruzione per la Loggia fisica, e la seconda l’ultima Istruzione del nostro quaderno. Questo quaderno di Nantes termina con degli Statuti che stabiliscono che il Grado è originario dell’antico Egitto e che non è stato comunicato in Francia, proveniente dall’Inghilterra, che dopo il 1748. Uno degli articoli di questo Statuto precisa che questo Grado non può essere conferito ad un ecclesiastico, “qualsiasi denominazione abbia”.

Notiamo che Vuillaume [10] indica che:

Il più stimato e diffuso è il Sublime Eletto della Verità, del quale esiste un consiglio metropolitano, presso il capitolo dei Sovrani Principi Rosa+Croce della Perfetta Unione all’Oriente di Rennes.

Il quaderno di Nantes corrisponde, in effetti, a questo Eletto Perfetto. Ciò che è pungente, è ciò che Jouaust [11] scrive:

“Questo (grado –n.d.t.) sarebbe stato adeguato da uno Scozzese [12], partigiano degli Stuart, in cambio di un grande servigio che gli sarebbe stato reso dai massoni di Rennes, che le antiche Logge di Rennes, nel 1748, seguendo la loro tradizione[13], avrebbero dovuto la conoscenza del Rito dei Sublimi Eletti della verità; mentre in realtà questo Rito non è né scozzese, né francese, ma essenzialmente bretone, essendo stato composto a Rennes nel 1766 dai Fratelli Gandon, Cormier e de Mangourit. Senza le dichiarazioni molto esplicite di quest’ultimo Fratello, gli storici di questo Rito molto curioso si trovarono di fronte ad una tradizione apocrifa. È il caso di domandarsi se la fondazione scozzese della Madre-Loggia di Marsiglia non poggi su dei dati analoghi”.

Si vede con difficoltà come un Grado, certificato nel 1761, di cui possediamo almeno quattro rituali largamente anteriori al 1770, avrebbe potuto essere composto nel 1776… Non si saprà senza dubbio perchè Mangourit du Champ-Daguet abbia creduto giusto dirsi autore del Rito…A meno che, molto semplicemente, abbia con i suoi amici costruito un Rito a partire dai Gradi esistenti e che questo sia Juaust, di cui si conoscono le preferenze, che abbia un po’ sollecitato il testo…

Certi elementi del nostro rituale del XXIII Grado conferma l’influenza che ebbero, sui redattori dei quaderni, le opere di magia o, più precisamente, di Kabbala pratica. Anche la Sha’ar ha mattarah [14], (la porta della prigione) riconosce per grandi principi degli angeli, e fornisce le loro firme (!), i kerouvim Rapha’el, Gabri’el, Sama’el, Mikha’el, Tsadqi’el, Qafisi’el e Ana’el, nei quali si riconoscono senza troppa fatica i cherubini i cui ruoli sono tenuti dagli Ufficiali. Si troverà la stessa elencazione nella Sepher Razi’el, il Libro dell’angelo Razi’el, stampato per prima volta ad Amsterdam nel 1701 e largamente diffuso tanto in Europa che nel Maghreb.

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Note

2. Vedere pag. 279. (torna al testo)

3. Ci si ricordi del “io non so se Dio esiste, ma preferisco che il mio cameriere ci creda…” (torna al testo)

4. J. M. Ragon, Ortodossia Massonica, ABI, Parigi (1972), ristampa, p. 119. (torna al testo)

5. Robert Amadou, nel Dizionario Universale della Libera Muratoria, pubblicato sotto la direzione di Daniel Ligou, Prisma, Parigi (1974), p. 990-995. (torna al testo)

6. Paul Naudon, op. cit., p. 399-407. (torna al testo)

7. Paul Naudon, Nuove Ricerche sulle Origini del Rito di Perfezione. Villard de Honnecourt, XII (1972), p. 72. (torna al testo)

8. Insieme di 65 rituali anteriori al 17880 e appartenenti alla Biblioteca del Grande Oriente dei Paesi Bassi. (torna al testo)

9. Fac-simile Latomia, Helmond (1980). (torna al testo)

10. Vuillaume, Manuale Massonico, Dervy, Parigi (1975), ristampa dell’edizione del 1850, p. 194. (torna al testo)

11. Achille Godefroy Jouaust, Storia del Grande Oriente di Francia, Télètes, Parigi (1989), ristampa dell’edizione del 1765, p. 77. (torna al testo)

12. Ha appena parlato della Madre-Loggia di Marsiglia e di Duvalmon della quale pretende d’ignorare il nome… (torna al testo)

13. In corsivo nel testo di Jouaust. (torna al testo)

14. Haim Zafrani, Kabbala, vita mistica e magia, Maisonneuve § Larose, Parigi (1986), p. 407. (torna al testo)

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