Francken Manuscript /XXV grado

Quattuor CoronatiPrincipe del Real Segreto o Principe di Sant’Andrea – grado XXV

Francken Manuscript /XXV grado

a cura di Franco Cenni

PRINCIPE DEL REAL SEGRETO

O CAVALIERE DI SANT’ANDREA

Nec plus ultra

XXV  GRADO

Premesse

I Principi del Real Segreto, o Cavalieri di Sant’Andrea sono i fedeli Guardiani del Sacro Tesoro.

Il Gran Capitolo deve tenersi in luoghi aperti, preferibilmente in collina e in un immobile di almeno due piani. Al piano superiore, si deve poter disporre di tre locali, o appartamenti, contigui e nei quali si terrà il Gran Capitolo, di giorno e non di notte.

I due Tegolatori devono restare al piano terra, uno a vegliare su tutto ed il secondo ad occuparsi particolarmente della scala. Le Guardie occupano la prima camera in cima alle scale, la seconda serve a preparare il candidato e il Capitolo si riunisce nella terza stanza ed é lì che hanno luogo le iniziazioni.

Quest’ultimo appartamento dev’essere tappezzato di raso nero, cosparso di lacrime d’argento, con femori incrociati con teschi.

Un trono, soprelevato di cinque gradini, deve essere eretto all’Oriente. Vi si trova un seggio da cerimonia per il Sovrano dei Sovrani o Grande e Illustre Principe che é il Comandante in Capo. Il baldacchino e i tendaggi di questo devono essere di raso nero, ma qui le lacrime d’argento sono sostituite da fiamme color del fuoco. Davanti al seggio del Sovrano deve trovarsi una tavola coperta da una tovaglia di raso nero cosparsa di lacrime e sulla patta anteriore della tovaglia devono essere ricamati un teschio, due femori incrociati e le lettere I ed M, la I sopra le ossa e la M sotto.

Il Sovrano Gran Commendatore dev’essere armato di uno scudo e di una spada sguainata. Lo Scettro e la Bilancia sono posti sulla tavola davanti a lui senza altro libro che quello delle nostre Leggi.

All’Occidente, di fronte al Gran Commendatore, siedono i due Gran Guardiani che portano il titolo di Luogotenenti Gran Commendatori. Cappello in testa come il Gran Commendatore, essi portano lo scudo e le loro spade sono poste di traverso su una tavola posta davanti al loro seggio. Questa tavola dev’essere ricoperta da una tovaglia di raso nero bordata di cremisi e cosparsa di lacrime d’argento. Anteriormente, su questa tovaglia, devono essere ricamate in oro le lettere NKMK.

Il Ministro di Stato siede alla destra del Sovrano, il Gran Cancelliere alla sua sinistra. Dopo il Ministro di Stato deve trovarsi il Gran Segretario, mentre il Gran Tesoriere si trova di fianco al Gran Cancelliere. Dopo questi Grandi Ufficiali siedono, da un lato, il Portastendardo, che, allo stesso tempo, occupa le funzioni di Grande Maestro Architetto e, di fronte a lui, siede il Capitano delle Guardie.

Sei membri siedono dopo questi Ufficiali, tutti vestiti di rosso e senza Grembiule, ma con il Gioiello del Grado sul petto, appeso ad un grande collare triangolare nero.

Il Real Segreto o Incontro dei Sublimi Principi

Istruzioni per l’incontro dei Fratelli Cavalieri Principi e Commendatori del Real Segreto e Kadosh o i santi Fratelli separati.

Federico III, re di Prussia, Gran Maestro e Comandante in Capo, Sovrano dei Sovrani, ecc,e un’armata composta di Cavalieri Principi dell’Aquila Bianca e Nera, comprendenti Prussiani, Inglesi, e Francesi, insieme ai Principi del Libano o dell’Ascia Reale, i Cavalieri di Rosa+Croce o di Sant’Andrea, i Cavalieri d’Oriente e d’Occidente, i Principi di Gerusalemme, i Cavalieri d’Oriente, i Grandi Eletti Perfetti e Sublimi Massoni, i Cavalieri dell’Arco Reale, i Sublimi Cavalieri Eletti, ecc, ecc, ecc.

Il Quadro dell’Accampamento deve essere descritto come segue:

Il Triangolo Equilatero al centro del Quadro, rappresenta il centro dell’Armata e vi si vedono i Cavalieri di Malta, che sono stati ammessi ai nostri misteri e che si sono mostrati fedeli custodi dell’Ordine fianco a fianco con i Cavalieri dell’Aquila Bianca e Nera.

I corpi d’armata installati nel Pentagono sono sotto gli ordini di cinque principi che assicurano che il comando sia collettivamente, o per rotazione, secondo i loro Gradi e ricevano gli ordini direttamente dal Sovrano dei Sovrani, Gran Maestro o Comandante in Capo.

I cinque Principi pianteranno le loro insegne ai cinque angoli del Pentagono nel seguente modo:

– la Bandiera o l’Orifiamma T, lo stemma di un Leon d’oro, che tiene in bocca una Chiave d’oro e che porta un collare d’oro sul quale sono incise le lettere S,Q, S; questo Leone è in campo azzurro e il motto Ad maiorem Dei gloriam è ricamato in basso su questo Oriflamma;

– la Bandiera o l’Orifiamma E, lo stemma dall’aspetto d’un Cuore Infiammato, alato di nero, coronato di lauro verde su campo d’argento;

– la Bandiera o l’Orifiamma N, lo stemma di un’aquila a due teste colle ali distese, una corona d’oro che lega le due teste come farebbe un collare, che tiene nel suo artiglio destro una spada sguainata, la punta in basso e un cuore insanguinato nel suo artiglio sinistro, il tutto su campo verde;

– la Bandiera o l’Orifiamma G, lo stemma di un bue nero su campo d’oro;

– la Bandiera o l’Orifiamma U, lo stemma dell’Arca dell’Alleanza circondata da due palme verdi su campo porpora, con il motto Laus Deo sul basso dell’Orifiamma.

L’Ettagono rappresentato sul Quadro è il campo dei Principi del Libano e dei Principi di Gerusalemme, che ricevono i loro ordini dai Principi summenzionati.

L’Ennagono rappresentato sul Quadro è il campo dei Massoni di ogni Grado che stanno per essere essere ora indicati. Si noterà che ogni tenda rappresenta un campo completo e che gli stendardi o pennoni indicano i differenti Gradi della Massoneria e che ognuna delle lettere che distinguono questi stendardi è provvista delle Parole di cui è fatto uso in questo Sublime Grado. Così il Grado di Rosa+Croce, o di Sant’Andrea, o ancora dell’Aquila Bianca, sarà segnalato da uno stendardo e da pennoni bianchi leggermente listati di rosso, e il campo di questo Grado sarà rappresentato dalla tenda S.

La prima tenda, segnata S e chiamata Malachia, indica il campo dei Cavalieri d’Oriente e d’Occidente e dei Principi di Gerusalemme.

La seconda tenda, segnata A e chiamata Zurubbabel, ha un pennone verde chiaro e indica il campo dei Cavalieri d’Oriente o della Spada.

La terza tenda, segnata L e chiamata Nehemia, ha un pennone rosso e indica il campo dei Grandi Eletti Perfetti e Sublimi Massoni.

La quarta tenda, segnata I e chiamata Homen, ha un pennone nero e rosso e indica il campo dei Cavalieri dell’Arco Reale.

La quinta tenda, segnata X e chiamata Phaleg, ha un pennone nero e indica il campo degli Eletti dei Nove, degli Eletti dei Quindici e dei Cavalieri Illustri.

La sesta tenda, segnata N e chiamata Joyada, ha un pennone rosso e nero e indica il campo dei Prevosti e Giudici.

La settima tenda, segnata O e chiamata Eliab, ha un pennone verde e rosso e indica il campo degli Intendenti degli Edifici e dei Segretari Intimi.

L’ottava tenda, segnata N e chiamata Josué, ha un pennone verde e indica il campo dei Maestri Perfetti e dei Maestri Segreti.

La nona tenda, segnata S e chiamata Esdra, ha un pennone blu e indica il campo dei Massoni simbolici e dei volontari.

L’ora dell’Incontro dovrà essere la quinta dopo il tramonto del Sole e sarà segnalata con cinque forti colpi di cannone, il primo distanziato, gli altri quattro rapidamente e ad intervalli uguali.

Il primo Incontro avrà luogo nel porto di Napoli. Di là ci si recherà al porto di Rodi poi da Rodi a Cipro e a Malta dove l’insieme delle forze navali di tutte le nazioni sarà riunito. Il terzo Incontro avrà luogo a Joppa e le forze terrestri avranno un Incontro a Gerusalemme, dove saranno raggiunte dai nostri fedeli guardiani che dimorano in questo luogo.

I nomi dei portatori delle nostre bandiere saranno Bezelee’l, Eliab, Manchen, Garinus ed Emerk.

Le Parole d’ordine, per ciascuno dei giorni della settimana, saranno le seguenti e non potranno essere cambiate se non su ordine espresso del re di Prussia:

Domenica

Cipro

Ezechiele

Lunedì

Dario

Daniele

Martedì

Serse

Habacuck

Mercoledì

Alessandro

Sofonia

Giovedì

Filadelfia

Aggeo

Venerdì

Erode

Zaccaria

Sabato

Ezechia

Malachia

Le Parole di Passo saranno:

– in domanda: Polcat, che significa separati;

– in risposta: Pharaskal, che significa uniti per compiere.

La tenda S dei Cavalieri d’Oriente e d’Occidente si trova in alto sul Quadro e, ruotando contro Sole, si legge il motto Salix Nonis.

Leggere le lettere nel campo pentagonale, nello stesso modo, permette di trovare la parola Tengu.

Queste tre parole messe insieme formano le iniziali della Profezia che è in francese:

Soutenons Aprésant L’Invincible Xerxès, Nous Offre Notre Imcomparable Sacré Trésor, Et Nous Gagnerons Victorieusement. (Sosteniamo ora l’Invincibile Serse, a Noi Offre il Nostro Incomparabile Sacro Tesoro, E Guadagneremo Vittoriosamente).

H. A Francken ha tentato di tradurlo in inglese con:

Support Adversity, Lo Invencible Xerxes, Now Offered Near Incomparable Sacred Treasure Engaged, Now Gives Victory.

Apertura

Il Presidente dice:

“Salix”.

Il Secondo Grande Ufficiale dice:

“Nonis”.

Poi tutti insieme dicono:

“Tengu”.

ciò che significa l’Adunata dei Saggi Fratelli che erano fino ad allora separati.

Il Segno si fa portando la mano destra sul cuore, alzandola verso il cielo e lasciandola ricadere sul fianco destro. Tutti i Fratelli fanno questo Segno simultaneamente.

Chiusura

Il Gran Capitolo, o Concistoro, si chiude allo stesso modo in cui è stato aperto.

I Sublimi Principi saranno in possesso del nostro tesoro dal momento che essi sono l’antico tesoro dell’Ordine. I Cavalieri di Malta che verranno a riunirsi con noi avranno diritto agli stessi onori e godranno degli stessi privilegi.

I Principi di Gerusalemme saranno insigniti del Grado di Cavaliere dell’Aquila Bianca e Nera e comanderanno i Cavalieri d’Oriente, i Massoni Scozzesi, i Massoni Simbolici e i volontari. La loro Parola di Passo, pronunciata tre volte, sarà Elchadai, parola che significa delta.

Prendiamo esempio dal nostro Grande Maestro Hiram che, come ultima risorsa, pose tutte le sue speranze nel Grande Architetto Dell’Universo e pronunciò, nell’istante in cui lasciò questa vita fuggevole per l’Eterna Beatitudine, queste ultime parole:

“Spes mea in Deo est” [1].

Finis

H. A. Francken

Principe del Real Segreto e Primo Delegato Grande Ispettore di tutte le Logge, Consigli, Capitoli, ecc., dei Due Emisferi.

A Kingston, Giamaica, Nell’anno di Luce presso il Roveto Ardente 7783.

Commenti

Questo Grado corona il Rito di Perfezione. L’esame del quaderno fa apparire una differenza fondamentale con tutti i Gradi che l’hanno preceduto: sebbene contenga una descrizione minuziosa del Gran Capitolo e del suo Quadro di Loggia, il Campo dell’Incontro, se l’Apertura e la Chiusura, molto succinte invero, sono nondimeno definite, si noterà un impiego frequente del futuro e l’assenza di tutti i dettagli concernenti la cerimonia d’Iniziazione.

Tuttavia, e per ragioni che saranno indicate più oltre, noi non possiamo sottoscrivere l’affermazione di Paul Nodon [2] secondo la quale, nei Manoscritti Francken, “il rituale stesso non viene dato”.

Secondo Thory [3], il consiglio degli Imperatori avrebbe fondato, nel 1759 a Bordeaux, un consiglio dei Principi del Real Segreto. Questo è molto poco verosimile quanto alla data e al luogo.

Dalcho, nei suoi celebri discorsi [4] afferma che Etienne Morin era stato nominato Ispettore di tutte le Logge del Nuovo Mondo dal Gran Concistoro dei Principi del Real Segreto convocato a Parigi e presieduto dal Delegato del re di Prussia, Chaillon de Joinville.

Paul Nodon, che pubblica un manoscritto del 1768 [5] che più o meno presenta l’Adunata dei Principi del Real Segreto, non indica delle date precise per la composizione del rituale, ma sembra pensare che non può essere anteriore al 1765. Sottolinea, peraltro, che questo Grado non è stato considerato come l’ultimo dello Scozzesismo in Francia, neppure negli anni 1780 [6].

Pertanto il rituale del XXV Grado presentato qui sopra è un rituale completo, con una descrizione minuziosa del Tempio, una Apertura e Chiusura. L?Incontro dei Sublimi Principi, che rivela al recipiendario il Real Segreto è una forma particolare di cerimonia d’Iniziazione. Che in questo Grado non ci sia un Giuramento non è unico: abbiamo avuto la stessa mancanza per i Rosa+Croce. Secondo lo stesso Francken, la sua copia risale al 1783. E’ questo sufficiente per datare così tardivamente il Grado?

Questi problemi di cronologia sono complessi e senza dubbio non saranno mai definitivamente risolti. In particolare, ammettere che in questo sistema Scozzese, il sistema parigino per esempio, il grado superiore è, fin verso il 1755, quello di Cavaliere d’Oriente e che questo è soppiantato, a partire da questa data, dal Principe di Gerusalemme, non implica affatto che i Gradi riconosciuti, nel Rito di Perfezione, superiori a quest’ultimo gli siano necessariamente posteriori. Così i privilegi dei Principi di Gerusalemme indicano che devono cedere il passo ai Cavalieri del Sole, ai Kadosh e ai Principi del Real Segreto. E noi sappiamo che il Kadosh risale, al più tardi, al 1760…

E’ dunque interessante notare che il rituale del XXXIII Grado, copia manoscritta del 1813 dall’originale del 1805 pubblicata da Paul Nodon [7] associa decisamente Cavaliere Kadosh e Principe del Real Segreto. Il postulante presenta una petizione nella quale si dice:

“Ardentemente attaccato alla sua gloriosa impresa nel Grado di K.H. [8] e di principe del real segreto…”

Non menziona che questi due gradi associati nel Giuramento e, secondo i Privilegi del Grado, deve far seguire la firma dal titolo di Kadosh, principe del real segreto.

Il manuale Francken elenca esplicitamente con il proprio nome tutti i Gradi del Rito, con la sola eccezione del Principe del Real Segreto al quale dà piuttosto il nome di Nec Plus Ultra.

Se ci si vuol ben ricordare la genesi del Principe di Gerusalemme, all’inizio secondo punto del Cavaliere d’Oriente, sembra possibile formulare l’ipotesi che segue:

Alla sua origine e durante tutto il XVIII secolo, il Principe del Real Segreto non era un Grado analogo agli altri ma un titolo portato dai dirigenti del Rito di Perfezione e che supponeva d’essere investito del Grado superiore del sistema.

In qualche modo, sarebbe stato, verso il 1768, la continuazione del Principe di Gerusalemme. Ma nella stessa misura in cui il Rito di Perfezione, molto verosimilmente creato da Etienne Morin, Henry Francken e il piccolo gruppo che essi animavano, si è soprattutto sviluppato nel Nuovo Mondo, non è sorprendente che il suo Ultimo Grado non sia stato riconosciuto come tale dai responsabili degli altri sistemi.

Ma questa situazione particolare non impedisce che questo Grado possieda un simbolismo proprio. Noi non ne faremo uno studio esaustivo ma rivolgeremo per un istante la nostra attenzione sulle Parole d’ordine.

Le Parole della Domenica sono Cipro, in domanda, ed Ezechiele in risposta. Ora Cipro, dopo la sua conquista da parte dei Lusignani nel 1191, fu tradizionalmente il punto d’incontra dei crociati ritardatari. E’ dunque del tutto naturale che questa parola apra la serie. In risposta, Ezechiele significa Dio rende forte. Non è logico?

Le Parole del lunedì sono Dario, che significa colui che sostiene il bene, in domanda, e Daniele, che vuol dire Dio è giudice, in risposta.

Quelle del martedì sono Serse, che significa guerriero, uomo di guerra, in domanda, e Habacuck, che può tradursi con abbraccio.

Il mercoledì, le Parole sono Alessandro, che significa colui che protegge gli uomini, in domanda, e Sophonia, che si traduce con Yah protegge. Il dialogo diventa allora chi protegge gli uomini? Dio li protegge.

Le Parole del giovedì sono Filadelfia, che significa [9] colui che ama i suoi Fratelli, in domanda, e Aggeo, che vuol dire nato un giorno di festa. Questo dialogo può essere interpretato come segue: colui che è nato in un giorno felice [10] ama i suoi Fratelli.

Il venerdì, la domanda è Erode, che significa nobile, e la risposta Zaccaria, che vuol dire Dio si è ricordato. Il dialogo significa dunque: chi è nobile? Colui del quale Dio si è ricordato.

Infine il sabato, alla domanda Ezechia, vale a dire la mia forza è Yah, la risposta è Malachia, il cui significato è Inviato di Dio.

Tutte queste Parole d’ordine hanno dunque un vero senso esoterico.

Ci sarebbe anche molto da dire sul simbolismo delle nove tende, il suo rapporto con la festa ebraica di sukkot e con il Levitico 23, 34-36.

Ma è chiaro che questo Grado chiude il Rito di Perfezione con la massima

Spes mea in Deo est

che vale bene tutte quelle che i Liberi Muratori si sono dati in seguito…

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Note

1. In Dio è la mia speranza. (torna al testo)

2. Paul Nodon, op. cit., p. 133. (torna al testo)

3. Claude-Antoine Thory, Acta Latomorum, Slatkine Reprints, Parigi (1980), ristampa dell’edizione del 1815, p. 76. (torna al testo)

4. Citato parzialmente da Paul Nodon, op. cit., p. 143-144. (torna al testo)

5. Paul Nodon, op. cit., p. 423. (torna al testo)

6. Paul Nodon, op. cit., p. 123. (torna al testo)

7. Paul Nodon, op. cit., p. 429-453. (torna al testo)

8. Leggi Kadosh. (torna al testo)

9. In greco. (torna al testo)

10. Questo gioioso giorno di nascita è quello dell’iniziazione massonica. (torna al testo)

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