Scheda 4 / Il Gabinetto di Riflessione

MassoneriaL’iniziando comincia il suo cammino massonico in un luogo piccolo e buio chiamato “Gabinetto di Riflessione”. Lì è lasciato a riflettere sulle motivazioni che lo spingono verso la strada esoterica. Occorrerebbero pagine per parlare del Gabinetto di Riflessione dal momento che, in tale luogo, sono posti tanti simboli e tanti motti che portano lo studioso su numerosi livelli di comprensione.

Scheda 4 / Il Gabinetto di Riflessione

di Marco Macrì

L’iniziando comincia il suo cammino massonico in un luogo piccolo e buio chiamato “Gabinetto di Riflessione”. Lì è lasciato a riflettere sulle motivazioni che lo spingono verso la strada esoterica. Occorrerebbero pagine per parlare del Gabinetto di Riflessione dal momento che, in tale luogo, sono posti tanti simboli e tanti motti che portano lo studioso su numerosi livelli di comprensione.

Il Gabinetto di Riflessione (dal termine latino reflectere, composto da re=indietro e flectere=piegare) è un luogo di raccoglimento dove si può eseguire una interiorizzazione prima di intraprendere il viaggio nell’istituzione massonica; nel suo interno si discende al centro del proprio essere e della materialità umana. La stanza ha forma rettangolare e le pareti, e gli arredi, sono di colore nero e simboleggiano la morte, o la rinuncia, al mondo profano.

Sulla parete Ovest è posto l’ingresso del Gabinetto (elemento aria, simbolo astrologico bilancia) dove troviamo il motto: “se la curiosità ti ha condotto qui, esci”; l’uscita, la vera uscita, dal Gabinetto si trova in “avanti” sulla strada iniziatica (verso il Tempio), l’altra uscita avviene attraverso la porta di entrata ed è una sconfitta, una rinuncia al cammino verso la luce.

Sulla parete Nord (elemento acqua, simbolo astrologico Cancro) troviamo il V.I.T.R.I.O.L. (Visita Interiora Terrae Rectificandoque Invenis Occultum Lapidem) che ci esorta al viaggio interiore verso la ricerca della Pietra Filosofale, l’uomo Realizzato, l’uomo iscritto nel Pentagramma fiammeggiante. Su tale parete compaiono i simboli alchemici dello Zolfo (principio attivo, maschile e solare, colui che feconda, la colonna J, lo sperma minerale), rappresentazione dello Spirito, e del Sale (principio neutro, l’effetto del sole-zolfo sull’acqua marina, il simbolo della personalità fisica purificata: il sole facendo evaporare l’acqua prepara la personalità alla via secca) rappresentazione del Corpo.

Sulla parete Est (elemento fuoco, riferimento astrologico Ariete) troviamo il Gallo (simbolo del Mercurio, colonna B, principio femminile), rappresentazione dell’Anima, che, araldo del sole e simbolo di fierezza, ha la cresta di colore rosso protesa verso il sole-Fuoco, le ali di colore bianco immerse nell’elemento Aria, e gli artigli di colore nero conficcati nell’elemento Terra; il Gallo rappresenta l’opera alchemica come ci è ricordato dai versi Aurei di Pitagora “Nutrite il Gallo e non immolatelo, perchè consacrato al Sole ed alla Luna”. Ricordiamo, a proposito, che lo Zolfo-maschile agendo sul Mercurio-femminile determina la produzione di metalli.

Sulla parete Sud (elemento Terra, simbolo astrologico Capricorno) troviamo la clessidra simbolo dell’infinito, del caduceo ermetico, del tempo che passa, e troviamo una piccola apertura che conduce alla sala dei passi perduti, antecedente al Tempio: tale stretta apertura ci ricorda come difficoltosa sia la porta di accesso all’iniziazione e come “sia più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago…”.

I quattro segni «Ariete-Cancro-Bilancia-Capricorno» costituiscono la Croce Cardinale, o croce dell’iniziazione, di cui gli antichi conoscevano il significato: su di essa cessa la ruota delle rinascite ed in Capricorno si abbandona il mondo materiale.

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