La Psiche primo strumento occulto dell’iniziato

Alchimia del FuocoL’adepto che eseguisse la levigatura della Pietra Grezza (carattere e personalità) secondo i canoni dell’Arte reale, scoprirebbe degli “strumenti occulti” da utilizzare per “animare” la parte più sacra di se stesso. Questi “strumenti occulti” sono doti e virtù interiori provenienti dall’Astuccio delle armoniche del Grande Architetto dell’Universo. Anche la Massoneria ne conosce l’esistenza, che sottintende nella metafora degli “attrezzi muratori”.

La Psiche primo strumento occulto dell’iniziato

di Athos A. Altomonte

Sommario: Gli strumenti dell’iniziazioneLevigare la PietraI corpi dell’uomo, le sue dimensioni ed i suoi universi interioriProcesso d’illuminazioneLe Tre Colonne dell’Opera: a) «Conosci Te stesso», b) «L’Energia segue il Pensiero», c) «L’Uomo diviene ciò che pensa»La Psiche è uno strumento di “rivelazione”Personalità carismaticheCreare la luce ed il suono

L’adepto che eseguisse la levigatura della Pietra Grezza (carattere e personalità) secondo i canoni dell’Arte reale, scoprirebbe degli “strumenti occulti” da utilizzare per “animare” la parte più sacra di se stesso. Questi “strumenti occulti” sono doti e virtù interiori provenienti dall’Astuccio delle armoniche del Grande Architetto dell’Universo. Anche la Massoneria ne conosce l’esistenza, che sottintende nella metafora degli “attrezzi muratori”.

Gli strumenti dell’iniziazione

Il Sentiero che porta all’Iniziazione si muove entro uno spazio ben definito, che segue le regole della legge d’evoluzione.

La legge d’evoluzione regola l’avanzamento dell’universo, cadenzando i tempi delle sue trasformazioni, dando ciclicità e ritmo ai suoi fenomeni fisici e sottili. Determina i codici (dna) che guidano i regni di natura , le cui peculiarità danno essenza e sostanza ad ogni elemento vivente.

Nell’uomo, il regno minerale è il suo scheletro. Il regno vegetale sono i suoi liquidi ed umori. Il regno animale è il suo corpo fisico.

Il regno umano è la mente dell’uomo ed il regno spirituale ha inizio nell’anima.

Il mezzo più qualificato dell’evoluzione umana, dunque, è il suo spazio mentale. Ed ogni aspettativa di progresso risulterebbe velleitaria se non se ne sviluppassero anche le doti latenti.

Doti non evidenti, perché, comunemente, si è tanto assuefatti all’uso dei sensi fisici, da non avvertire lo stimolo a cercare qualcosa di più o di meglio degli strumenti tecnici e meccanici.

Il sostegno tecnologico aiuta a vivere. Solleva dai disagi. Ma non è quello il progresso. La civiltà dell’uomo germina dall’evoluzione interiore. Dallo sviluppo contemporaneo ed equilibrato di mente e coscienza, che fa germogliare il Libero Arbitrio.

Il Libero Arbitrio non è la libertà di scelta, ma una consapevolezza immateriale in grado di discriminare i pensieri sottili (v. Platone, iperuranio), sviluppando percezioni mentali altrettanto sottili. La libertà di scelta, vincente o perdente che sia, si associa al comune senso del ragionare, mentre il Libero Arbitrio è associato all’atto di volontà spirituale.

La volontà spirituale spinge la coscienza fisica a riconoscersi quale entità incompleta finché resterà separata dal proprio nucleo originale. E il processo iniziatico, ch’è un processo di mutamento interiore, serve a riunire (religere) i lembi separati della coscienza fisica, vincolata ai sensi materiali, e della coscienza sottile, espressione della sensibilità spirituale.

Il “riconoscimento” della separazione avviene nella mente, che operando in quella direzione, da il suo contributo alla propria trasformazione, svincolandosi dai “legacci” della natura animale.

Una volta che la psiche* si libera dai vincoli della natura inferiore (nella metafora iniziatica, il profano), entra in contatto stabile con il nucleo della coscienza sottile, chiamato Ego superiore (nella metafora iniziatica, l’Iniziato), che spinge la coscienza fisica ad auto-determinare il proprio destino attraverso il Libero Arbitrio.

Questo metodo di progredire è chiamato «Iniziazione». E consiste nell’accelerare i processi psico-energetici da cui dipende l’ illuminazione della mente concreta e della coscienza fisica.

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* Psiche e Psichè – Per psiche s’intende la mente pensante e non l’organo (cervello) attraverso cui il pensiero “risuona” nel fisico. Per Psichè s’intende l’anima.
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L’adepto si accorge presto che l’iniziazione non consiste nella trasmissione di una sequenza d’informazioni e di teorie. Ma è un metodo di accelerare i processi dello sviluppo mentale. Una trasformazione con cui ricostituendo se stessi, si giunge ad influenzare il proprio destino.

Per lasciare spazio al nuovo, però, bisogna prima abbattere ogni “vecchio ostacolo”. Lavorando all’ unisono su mente e coscienza. Con un lavoro che non va solo fatto, ma va fatto ad arte. Pena il patimento di dolorosi danni, fisici e psichici, di cui è piena la storia dei confusi ed incerti approcci della “devozione”. Che non conosce l’atto di volontà interiore né il potere evocativo della Parola.

Levigare la Pietra

La Pietra grezza è il simbolo del lavoro che il massone fa su se stesso per affinarsi, e la Pietra Cubica ne simboleggia la tridimensionalità dello spazio interiore. Affine alla Pietra Cubica c’è il “Quaternario” degli elementi che compongono ogni forma. La terra-corpo, l’acqua-emozioni, l’aria-pensiero astratto ed il fuoco-energia spirituale.

I corpi dell’uomo, le sue dimensioni ed i suoi universi interiori

Il corpo fisico, col suo doppio eterico (aura eterica), sono l’emanazione bio-fisica più densa dell’uomo.

Il corpo astrale (aura astrale), o corpo del desiderio, è l’emanazione del piano istintuale, delle emozioni e dei desideri passionali. Che, una volta raffinati dall’intelligenza e dall’altruismo, vengono trasformati in sentimenti e sentimenti profondi. Passando, così, dal piano astrale, a quello mentale e mentale superiore.

Il corpo mentale (aura psichica) viene suddiviso in mente concreta ed in mente astratta.

La mente fisica, o concreta, è la sede della ragione. Archivio dell’apprendimento e memoria di passate esperienze, proprie od altrui.

La mente astratta (aura egoica) è la sede della comprensione sintetica, capace di produrre idee del tutto originali (creatività). Polo dell’intelligenza intuitiva, risponde all’influsso (volontà) della coscienza spirituale, da cui l’iniziato trae gl’insegnamenti più profondi. Un sapere occulto, definito autogenerante.

Dopo troviamo la mente dell’anima e la mente spirituale che dal basso sono visti come i due soli interiori.

Processo d’illuminazione

Attraverso i metodi d’interiorizzazione (vedi V.I.T.R.I.O.L.), l’iniziato “viaggia” (rientra) verso i piani più sottili della propria coscienza. Dove la mente incontra la controparte spirituale* che può illuminarne il cammino.

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* L’aura animica e l’aura spirituale sono le dimensioni più sottili dell’universo uomo.
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“…così i Due diventano Uno”; “ …e a quel punto l’iniziato incontra il proprio Dio interiore che gli svela la via.”

La tradizione orientale, ancora prima dell’avvento scientifico dato dalla macchina di Kirlian* insegnava che l’Uomo vive al centro di un campo radiante d’energia di varia natura chiamato Aura (eterica, astrale, mentale, animica, spirituale ecc).

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* Kirlian (v. macchina di K.) nome dello scienziato russo che, assieme alla moglie, negli anni sessanta scoprì come fotografare le irradiazioni colorate delle aure magnetiche di ogni forma vivente.
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I colori scomposti sono sintomo di una condizione tanto disorganizzata quanto disarmonici sono i diversi livelli mentali dell’uomo, che con il lavoro interiore ricomporrà in un unico pensiero, armonico ed organizzato.

Questo ci riporta alla metafora della Pietra grezza. Che indica la via del lavoro interiore, necessario per correggere la mente, rendendone i pensieri da impulsivi e disordinati, ad armonici ed organizzati. Levigare la Pietra, però, significa anche comprendere le cause dei propri condizionamenti, prima di poterne modificare gli effetti, sino ad arrivare alla “libertà” simboleggiata dalle Ali poste alla sommità del Caduceo Ermetico.

Le Tre Colonne dell’Opera

a) Conosci Te stesso.

b) L’energia segue il Pensiero.

c) L’Uomo diviene ciò che pensa.

a) «Conosci Te stesso»

Vela il principio di equilibrio interiore, che corregge intelligentemente le diverse spinte, anche conflittuali, della mente inferiore, vincolata dalla natura animale del corpo fisico. Ma per correggere bisogna prima conoscere ciò che non và.

È questo il senso del monito “conosci te stesso”

I Fratelli R+C affermano che anche l’Opera personale asseconda le leggi del Gran Libro di Natura e che l’aforisma “come in alto, così in basso”, insegni come la geometria interiore dell’uomo rifletta quella del pianeta (il Logos Planetario), col suo intreccio di gerarchie energetiche visibili ed invisibili.

Questo ci porta a ritenere di essere l’immagine del pianeta da cui traiamo la sostanza vitale necessaria ad “animarci” (v. Anima Mundi). E la conoscenza di noi stessi (v. autocoscienza), quindi, è l’inizio dell’Opera di riedificazione interiore.

Per la legge d’equilibrio, da cui dipende il senso di Giustizia, l’iniziato apprende a camminare tra il “bianco ed il nero”. Imparando ad evitare i due errori del neofita: l’eccesso di esaltazione e l’eccesso di depressione. Che portano entrambi al risultato di crisi e fallimento dell’Opera personale.

Per evitare l’eccesso, s’impara a camminare “sul filo largo quanto la lama d’un rasoio” che separa il bianco dal nero.

È nota l’interpretazione morale della metafora Mosaica* della contrapposizione tra Bene-amore-altruismo-bontà e Male-cattiveria-egoismo-odio.

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* Dal nome di Mosè deriva la “legge Mosaica” e da questa il termine di “mosaico” dato al pavimento a scacchi bianchi e neri dei Templi.
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Fuor di metafora, quello che l’adepto deve imparare è avanzare fra l’impulso a sopravvalutarsi e quello a sottovalutarsi, comandando le oscillazioni emotive che fanno ondeggiare il Filo a Piombo. Simbolo dell’allineamento interiore (ponte) tra coscienza fisica e coscienza superiore. Riportando in sé equilibrio e giustizia.

La Via della Conoscenza parte dal “conoscere se stessi” e con cosa c’identifichiamo.

Si è Operatori quando la coscienza fisica s’identifica col corpo fisico-animale che l’ospita e la ragione s’immedesima con la vita profana, le sue funzioni ed i suoi ruoli.

Si è Osservatori quando la coscienza partecipa con distacco ai problemi della vita fisica, che affronta ogni fase del suo progetto di vita materializzando con intelligenza le debite soluzioni.

Si è Pensatori quando la coscienza astratta, svincolata dagli attributi materiali s’identifica con il progetto dell’anima e con l’Opera Universale: chiamata la sacralizzazione della M(ater)ateria.

Per comprenderci, diciamo che il Pensatore è Psichè, l’anima platonica, e che la coscienza dell’anima è la proiezione relativa della coscienza spirituale.

La coscienza animica «anima», cioè muove, la coscienza fisica guidandola con l’intelligenza dell’Ego. La coscienza fisica si manifesta attraverso una struttura energetica chiamata mente. Che la tradizione suddivide in mente istintuale (animale), ragione o mente concreta, intelligenza, intelligenza intuitiva e mente superiore.

Questi “tasselli” fanno capo a due specie d’identificazione.

L’ io, o se inferiore (il profano) , è la parte di coscienza individuale (la personalità) che, del tutto identificata coi ruoli ed i vincoli della vita fisica e concentrata nei sensi fisici, ha una percezione esclusivamente temporale e mortale di se stesso.

L‘Ego, o il Se superiore (l’Iniziato), è la parte di coscienza che, identificata con la volontà dell’anima ed i suoi progetti di vita si basa s’una percettività atemporale ed immortale del proprio flusso di vita.

b) «L’Energia segue il Pensiero»

Questa Regola raccoglie alcuni strumenti psichici, tra cui la capacità di meditare sull’idea e quella di visualizzarne i contenuti, usando la concentrazione, la focalizzazione e la proiezione mentale. La visualizzazione consolida il collegamento tra osservatore e coscienza astratta, dando vita al ponte di coscienza che li unisce all’anima.

Per semplicità, suddividiamo gli strumenti mentali per qualità specifiche.

La razionalità – permette di geometrizzare il pensiero favorendo la comprensione e la risposta sintetica. Evitando gli squilibri che fomentano spiacevoli oscillazioni da un polo al suo opposto, causando confusione, incapacità e fallimenti, dovuti non tanto a cause esterne ma alla mancanza di autocritica e di senso di responsabilità.

La forza di concentrazione – è quella che fa mantenere il pensiero focalizzato allo zenit energetico, per tutto il tempo necessario all’osservazione.

La forza di concentrazione può diventare il ponte di collegamento tra il piano mentale concreto ed il piano mentale astratto.

La logica – superiore alla razionalità, che concepisce solo ciò che può vedere o toccare, è la capacità di giungere a risolvere temi di cui non si conoscono gli elementi, basandosi sull’analisi dei dati, comparandoli per mezzo dell’analogia con temi differenti ma simili. Nella logica la confusione emotiva e l’impulsività diventano sentimenti raffinati ed altruismo.

La meditazione – si compie nella mente concreta. Ripiegandosi in sé stessa, la mente cerca un dato di somiglianza (analogia) che l’aiuti a risolvere il problema che l’assilla.

Agendo come un sinusoide, la mente considera un quesito partendo dal basso. Poi, la tensione cresce e s’eleva verso lo zenit energetico, dove produce la massima tensione. Raggiunta la soluzione o presa la decisione, la tensione psichica si riduce e cade sino a scomparire. E di quanto è stato viene impressionata la memoria fisica.

La concettualizzazione – fissa nella mente il dato voluto, e ne mantiene vivo il ricordo geometrizzandone i contenuti che pone in relazione con altri concetti. Così, l’intelligenza espande la propria influenza sino agli angoli più oscuri della coscienza, adeguandosi ai mutamenti dovuti all’instabilità di fattori esterni a se stessa.

L’eggregore – l’energia psichica segue il pensiero precipitando nello spazio mentale in cui è focalizzata l’attenzione, causandovi una saturazione proporzionale alla potenza espressa dal pensiero.

Se la proiezione è rivolta all’esterno, la vibrazione psichica emanata (v. suono occulto) si consolida in una forma mentale chiamata eggregore. Ed anche in questo caso, la sua potenza e la sua durata sarà pari alla potenza ed alla durata dell’emanazione energetica.

La visualizzazione – permette di osservare in se stessi lo svilupparsi di un’idea o di un simbolo. Ma visualizzare è anche il metodo più spedito per richiamare l’attenzione dell’Ego sup. sulla personalità fisica.

Questa capacità divina viene raffigurata con un occhio iscritto in un triangolo.

Questo simbolo nel macrocosmo rappresenta la perfetta visione dell’Osservatore (Dio) che sovrasta la ragione del Pensatore (l’Uomo). Nel microcosmo raffigura la coscienza spirituale dell’Uomo (la monade divina) che sovrasta l’ombra della sua coscienza fisica al fine d’illuminarla.

Questo simbolo viene utilizzato anche in Massoneria, posto sullo scranno di ogni maestro venerabile, significa che l’Occhio del Grande Architetto dell’Universo illumina i Lavori di Loggia.

La proiezione mentale – è la capacità d’inviare una parte di sé in un’area psichica diversa da se stessa (v. psichismo superiore) e verso forme pensiero che ancora non le appartengono.

Nella sua più grande espressione, questa facoltà permette all’iniziato di prendere contatto con forme pensiero di ordine diverso o superiore a quello umano.

La creatività – permette di dare una risposta di qualità superiore anche a necessità di livello minore. Solitamente è collegata al senso di adattabilità.

La creatività parte spesso dall’immaginazione. Ma l’immaginazione creativa è una caratteristica dell’intelletto. E non va confusa con l’immaginario, l’immaginifico e col fantasioso, con cui vengono concepite storie leggendarie o che vanno a colmare le falle di molte filosofie religiose.

c) «L’Uomo diviene ciò che pensa»

Questo aforisma è la pietra di volta del Costruttore.

L’Uomo è il risultato di un atto di volontà d’una forma pensiero archetipa. Ma, a sua volta, anche l’uomo contribuisce a costruire se stesso e, soprattutto, a costruire il proprio destino.

L’iniziato, poi, comprende velocemente di dovere e potere interagire con la propria controparte superiore, che lo porta a scoprire il “Ponte“ che lo collega al proprio Generatore divino (Dio interiore) attraversando tre piani o livelli di coscienza:

la coscienza animale (la via sensuale del desiderio e del pos-sesso);

la coscienza umana (l’illuminazione della mente inferiore);

la coscienza spirituale (l’incontro con la monade o nucleo interiore).

L’iniziato ricomporrà il TRE nell’UNO e nell’Unità riconoscerà il proprio nucleo primigenio, la monade divina.

La Psiche è uno strumento di “rivelazione”

Rotto il muro del silenzio interiore, l’intensità e la durata del collegamento tra le due coscienze è determinata dall’intuito, dalla prontezza, dall’esperienza e dall’adattabilità mentale che sa rispondere agli impulsi dell’Ego ch’è l’intelligenza dell’anima.

Val la pena di ricordare che come la personalità è la mente della coscienza fisica, L’Ego è la mente della coscienza dell’anima (coscienza animica).

Ma a differenza della mente fisica, che comunica attraverso un linguaggio fatto di convenzioni, l’Ego superiore comunica per immagini che, con la completezza di un ideogramma, appaiono con l’immediatezza di un lampo*.

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* L’accensione nella mente della famosa lampadina, ne è la metafora più conosciuta.
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Personalità carismatiche

Le personalità carismatiche possono essere negative o positive. Sono entrambe magnetiche ed attrattive. Ma tralasciamo il carisma negativo, i cui egocentrismi assoluti e distruttivi sono ben noti e riempiono la storia del potere politico e religioso dell’umanità.

Le personalità carismatiche positive sono caratterizzate da un legame così stretto con il proprio Ego, da poterlo manifestare attraverso la mente personale.

Chi è prossimo all’iniziazione (reale e non simbolica), avverte che l’influenza dell’Ego li spinge verso un progetto o un ideale impersonale che può assumere le sembianza di ideale intellettuale, politico, scientifico, artistico, o mistico.

La caratteristica di una personalità carismatica è apprendere a comunicare con sé stessa prima di comunicare ad altri il proprio altruismo.

L’altruismo di una personalità carismatica può diventare un esempio trainante, che molti vorrebbero seguire, imitare e accompagnare*.

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* Ricordiamo come gli animi semplici possano rispondere anche al magnetismo di personalità negative, egoiste e parassitarie, che ne trascinano i consensi facendo seguaci nella credulità popolare.
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La favola del Pifferaio Magico, che portò ad affogare tutti i topolini che seguivano la sua musica (“Flatus vocis”, la vuota dialettica) ne è un’ottima rappresentazione.

L’evoluzione psichica è un ottimo strumento di servizio e di bene comune. L’ago della bilancia che muove molte indecisioni e la bussola per ritrovare orientamenti perduti. Ma il nostro percorso non sarebbe completo se non ricordassimo altri due aspetti. Creare interiormente luce e suono.

Creare la luce ed il suono

Creare la Luce nel piano della ragione è possibile usando alcuni metodi della visualizzazione.

È un metodo potente, poiché la luce mentale attrae per similitudine quella dell’Ego.

E l’interazione tra i due piani di coscienza (conscio-fisico e superconscio-iperfisico) è quello che gli esoteristi chiamano “Ponte”.

Edificare il “ponte” (collegamento coscienziale tra il polo fisico e quello iperfisico) ha l’effetto di energizzare ogni aspetto, sia positivo che negativo, della mente inferiore*. Che nell’aspetto negativo può squilibrare l’io inferiore ed accrescere tanto la stima in sé stesso da giungere ad uno stato di delirante onnipotenza.

In positivo, invece, l’energizzazione mentale diventa “illuminazione e fusione” tra Ego ed io personale, rendendo la personalità integrata con la propria anima.

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* Questo è il campo della terribile selezione tra proseliti indicata nell’aforisma: tanti sono i chiamati ma pochi gli Eletti…
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Il secondo strumento occulto è l’uso del Suono tanto per distruggere che creare forme pensate.

Simile al metodo di creare la luce, anche creare suoni dentro di sé è uno strumento potente, che la tradizione misterica ricorda nella metafora della «Parola Perduta» e le «Parole di Potere».

In realtà, le parole occulte sono suoni che, come onde sinusoidali, generano fenomeni psico-fisici altrettanto potenti quanto quelli della luce. Sia nella mente di chi li produce quanto in quella di chi li riceve.

Si può concludere che attraverso la psiche l’iniziato può creare pensieri ed immagini. E che la proiezione di forme luminose o sonore sono un atto della volontà della mente. Aggiungerei che creare luce o generare suoni siano capacità che ogni adepto può raggiungere, senza particolari difficoltà. Consci, però, che giocare con la mente è come giocare con gli specchi. Chi sa ben maneggiarli può riflettere luce in ogni dove. Altrimenti lo specchio può rompersi, ed a questo non c’è rimedio.

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