Se la rinuncia a ciò che è personale avvicina a Noi, l’astenersi dall’agire per il Bene Comune allontana a dismisura – é una regola della Comunità.
Se la mente é mobile è facile preservare ciò che è personale pur lottando per il Bene Comune. Domandate perché sono necessarie tante prove. Nella Comunità, tutto si ottiene per esperienza; quindi è giusto considerare le prove come crescita. Le prove stanno alla soglia del Bello. Smettete di piangere e sospirare quando parlate delle prove. Il rifiuto del Bene Comune getta nel baratro anche un gigante. Chiunque abbia avuto il privilegio di ascoltare i Nostri discorsi può testimoniare che il Nostro tempo è occupato in modo efficiente e per le attività più diverse. Per moltiplicare le possibilità, siamo stati costretti ad abbreviare le forme verbali prolisse, cercando in epoche diverse le definizioni migliori e più concise. È necessario poter dire in tre minuti il contenuto essenziale di un discorso di tre ore. Ciò dicendo, trascuro l’indignazione degli avvocati e dei predicatori. Apprezzare il valore del tempo è possibile solo se si lavora per il Bene Generale. La cosa meno perdonabile è rubare il tempo del proprio fratello. Farlo senza scopo è come rubare idee. Alle prove si può aggiungere una domanda che si potrebbe rivolgere anche a un fanciullo: «Cosa ti sembra più importante, proprio in questo momento?» Comprendendo il filo seguito dal pensiero, dalla risposta si può riconoscere l’indole vera. È penoso vedere quelli che nascondono i pensieri. I pensieri sono lampi! da Foglie del giardino di Morya II – Illuminazione |