La storia di Maria Maddalena

Agni YogaQuesta è la storia di Maria Maddalena.

La storia di Maria Maddalena

a cura di Adriano Nardi

Questa è la storia di Maria Maddalena.

Sapete come vivevo, ci conoscevamo di notte e ci evitavamo di giorno. Così era del Cristo. Di notte venivano, e di giorno volgevano la faccia. Pensai: «Eccomi, infima, e si vergognano di me alla luce del sole. Ma anch’Egli, l’altissimo Profeta, viene schivato di giorno. In ciò l’ultima e il supremo sono pari».

Volli dunque recarmi da Lui di giorno, e tenderGli la mano. Indossai la veste migliore e la collana di Smirne, e mi profumai i capelli.

E andai da Lui, per dire alla gente: «Ecco, di giorno si incontrano l’infima e l’eccelso – che voi egualmente evitate».

E quando Lo vidi, seduto fra i pescatori, coperto con un sacco, restai dall’altra parte, e non potevo avvicinarmi. La folla passava tra noi, ed evitava entrambi. Così si decise la mia vita. Poiché Egli disse al Suo discepolo prediletto: «Prendi questo pizzico di polvere, e portalo a quella donna, che lo cambi con la sua collana. In verità hanno più vita queste ceneri che quelle pietre; poiché dalle ceneri posso creare pietre, ma dalle pietre null’altro che polvere».

Il resto lo sapete. Non mi condannò. Si limitò a pesare le mie catene, e i lacci della vergogna caddero in polvere. Decise con semplicità.

Non esitava mai a inviare l’oggetto più semplice, che decideva una vita. Lo toccava come per immergerlo nello spirito. La Sua via era deserta; poiché la gente, avuti i doni, presto s’allontanava.

E volendo imporre le Mani, trovava il vuoto. Quando già era condannato, le furie della vergogna Lo seguivano correndo e per scherno agitavano rami. Il prezzo del ladrone fu degno della folla.

In verità Egli spezzava le catene perché dava conoscenza senza prendere compenso.

da Foglie del giardino di Morya II – Illuminazione

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