Rituale D’Iniziazione al Grado di Maestro Libero Muratore
ISTRUZIONI PER L’INIZIAZIONE
AL GRADO DI MAESTRO LIBERO MURATORE.
DECORAZIONE DELLA LOGGIA:
Durante il Rito d’Iniziazione, la Camera di Mezzo è una camera di lutto:
paramenti neri cosparsi di lacrime bianche, teschi e tibie incrociate, alle pareti Nord, Sud ed all’Oriente, che rimane nascosto dal velario che va da una parte all’altra.
Il Sole sarà velato, perché nei Lavori di Terzo Grado si allude alla sua morte apparente sotto il nome di Hiram.
Sopra ciascuna delle due Colonne B e J, un’urna funeraria sormontata da un ramo d’acacia, simbolo dell’immortalità.
Le lettere delle due Colonne sono illuminate.
Il Venerabilissimo Maestro è seduto, davanti all’Altare, su uno sgabello. Ai piedi degli scalini è posto, sul lato sinistro, un piccolo tavolo con sopra una fiaccola, che lo rischiara, Compasso e Squadra.
I Maglietti del Venerabilissimo e dei Sorveglianti sono ricoperti di stoffa nera.
I Maestri portano le insegne a lutto.
Sul pavimento vi è il Quadro di Loggia in Terzo Grado. In mezzo al Tempio vi è una bara coperta da un drappo mortuario con sopra un ramo di acacia; verso Ovest vi sarà un Compasso e verso Est una Squadra. A Nord, una macchia di sangue sul pavimento e un velo bianco e trasparente macchiato di sangue. Al momento opportuno, prende posto nella bara uno dei Maestri, con i piedi rivolti verso Oriente, ricoperto dal drappo nero, ad eccezione del viso che risulterà invece parzialmente ricoperto dal velo insanguinato.
Il Candidato indosserà il Grembiule di Compagno d’Arte e sarà senza guanti.
Tre lampade sepolcrali rischiarano il Tempio, una per ciascuna Luce.
RITUALE D’INIZIAZIONE
AL GRADO DI MAESTRO LIBERO MURATORE.
Ven.mo o (Batte un colpo di Maglietto)
Rispettabili Maestri, il Compagno d’Arte….domanda un aumento di Salario. Egli sta per essere introdotto nella Camera di Mezzo, ma io credo di dovere ancora una volta assicurarmi del vostro consenso, prima di ammetterlo ai nostri Lavori.
Ditemi, dunque, se questo Compagno vi è parso abbastanza istruito, e se voi giudicate che egli riunisca in sé tutte le qualità necessarie per essere elevato al Grado di Maestro.
Rispettabilissimo Fratello 1° Sorvegliante, consultate in proposito i Rispettabili Maestri che siedono sulle Colonne.
1°Sorv. Rispettabili Fratelli Maestri delle due Colonne, il Venerabilissimo Maestro domanda se qualcuno ha da fare osservazioni sul ricevimento del Compagno d’Arte…. che domanda un aumento di Salario.
(Se non vi sono osservazioni:)
Venerabilissimo Maestro, le Colonne tacciono.
Ven.mo Lo stesso è pure all’Oriente.
Rispettabile Fratello Maestro delle Cerimonie, ti prego di completare la decorazione del Tempio predisponendolo per il Rito d’Iniziazione.
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Il Maestro delle Cerimonie esegue, aiutato dal Maestro Copritore Interno. Il Fratello Maestro, che deve fungere da Maestro Hiram morto, prende posto nella bara, e ricoperto con il drappo nero ed il velo insanguinato.
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Ven.mo Rispettabili Maestri Esperti, recatevi dal Compagno d’Arte e introducetelo nel Tempio come prescrive il Rito.
Rispettabili Maestri, uniamoci in catena per accogliere in questa Camera di Mezzo un nuovo Maestro.
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Il Ven.mo scende dal Trono e prende posto davanti all’Ara. Nel frattempo i Maestri Esperti, armati di spada, raggiungono il Compagno d’Arte e, senza dirgli una parola, lo afferrano ciascuno per un braccio, facendolo retrocedere fino alla porta del Tempio, dove il 1° Esperto bussa da Compagno d’Arte.
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1°Sorv. Venerabilissimo Maestro, hanno bussato da Compagno d’Arte alla porta della Camera di Mezzo.
Ven.mo Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, guarda chi osa battere in tal modo.
1°Sorv. Rispettabile Maestro Copritore, guarda chi osa battere in tal modo.
Cop.Int. (Apre la porta e chiede:) Chi è là?
1°Esp. Un Compagno d’Arte che vuole entrare nella Camera di Mezzo.
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Il Copritore resta accanto alla porta.
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1°Sorv. Venerabilissimo Maestro, è un Compagno d’Arte che vuole entrare nella Camera di Mezzo.
Ven.mo Solo i Maestri possono entrare. Come può osarlo un Compagno d’Arte?
1°Esp. Ritiene di meritare un aumento di Salario.
Ven.mo Dovrà provarcelo! Ma potrebbe essere uno dei Compagni d’Arte indegni, che hanno cercato d’impossessarsi con la forza dei nostri segreti. Rispettabili Maestri, armiamoci e teniamoci pronti alla difesa.
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I Maestri – non meno di nove – sfoderano le spade e le fanno tintinnare.
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Ven.mo Rispettabili Maestri Esperti, fate entrare il Compagno d’Arte, ma che resti presso la porta per essere interrogato.
Non osi guardare l’Oriente.
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I Maestri Esperti fanno entrare il Candidato, che cammina a ritroso, sempre tenendolo per le braccia e puntandogli le spade nel petto. Lo fermano quindi vicino ala porta, con le spalle rivolte all’Oriente, in modo che non possa vedere la bara. Poi i Maestri Esperti liberano la presa e abbassano le spade. Il Maestro Copritore Interno chiude la porta.
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Ven.mo Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, conosci questo Compagno d’Arte?
1°Sorv. Si, Venerabilissimo Maestro. L’ho visto salire una Scala divisa in due rampe, l’una di tre scalini, l’altra di cinque.
Ven.mo Rispettabile Maestro 1°Sorvegliante, hai seguito i suoi Lavori?
1°Sorv. Si, Venerabilissimo Maestro, l’ho visto intento a squadrare la Pietra Grezza.
Ven.mo Non basta. Che altro sa fare?
1°Sorv. Conosce l’uso della Squadra, del Compasso, del Regolo, della Perpendicolare e della Livella: Il suo Lavoro ha prodotto una Pietra Cubica.
Ven.mo Bene… Tuttavia potrebbe essere uno dei Compagni d’Arte traditori che cerchiamo per il delitto commesso. Rispettabilissimo Maestro 1°Sorvegliante, esamina le sue mani e mandami il suo Grembiule: forse non è più degno di portarlo.
1°Sorv. Venerabilissimo Maestro, le mani del Compagno sembrano pure. Ti mando il suo Grembiule.
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Il 1°Sorvegliante toglie il Grembiule al Candidato e lo consegna al Maestro delle Cerimonie (avvicinatosi nel frattempo) che lo porta al Venerabilissimo. Torna al proprio posto.
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Ven.mo (Esamina il Grembiule:) Anche il grembiule è senza macchia. Ora sottoporremo il Compagno d’Arte alla prova decisiva.
(PAUSA)
Compagno d’Arte… voltati!
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Il Candidato, voltandosi, vede la bara nella quale giace il Maestro insanguinato.
Gli si dà il tempo di osservare.
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Ven.mo Compagno d’Arte, avvicinati alla bara facendo i passi da Apprendista e poi quelli di Compagno d’Arte. Rispettabili Maestri Esperti, assistete il Compagno d’Arte in questa prova.
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Gli Esperti depongono le spade e, in silenzio, sostengono il Compagno d’Arte per le braccia, guidandone i passi.
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Ven.mo Ed ora, Compagno d’Arte, l’ultima prova: dovrai scavalcare la Bara con tre passi. Se sei innocente, non devi tremare.
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Gli Esperti fanno eseguire al Candidato il primo passo, in diagonale, che inizia con il piede destro. Si troverà così alla destra della Bara, un po’ avanzato rispetto al punto di partenza, e farà il secondo passo con il piede sinistro, ritornando alla sinistra della Bara, ancora più spostato in avanti. Col terzo passo, -piede destro- il Candidato scavalca solo uno spigolo della Bara e si ferma ai suoi piedi, voltandole il dorso.
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Ven.mo Rispettabili Fratelli Esperti, il Compagno d’Arte ha tremato compiendo questa prova?
1°Esp. No, Venerabilissimo Maestro.
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Mentre vengono pronunciate queste frasi, il Maestro coricato nella Bara si alza senza far rumore e riprende il suo posto.
Il Maestro d. Cerimonie predispone la bara per accogliervi successivamente il Candidato.
Il 1° ed il 2°Sorvegliante scendono dai loro scanni e si avvicinano al Candidato; il primo munito di Squadra, si pone alla sua sinistra; il secondo, munito di Regolo, alla sua destra.
Gli Esperti li raggiungono e si fermano dietro di loro.
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Ven.mo Compagno d’Arte…, abbiamo fiducia in te e ti riveleremo i simboli segreti del nostro Grado. Essi sono racchiusi in una Leggenda, il cui significato profondo devi sforzarti di penetrare come un’esperienza vissuta interiormente. Noi cercheremo di aiutarti.
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Il Venerabilissimo, munito di Maglietto, si alza e si pone davanti al Candidato. Il Md. C si avvicina al Venerabilissimo per assisterlo nel Rito.
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Ven.mo Ascolta, dunque, la Leggenda di Hiram.
Salomone, figlio di David, celebre per la sua saggezza, decise di edificare all’Eterno il Tempio che il Re suo padre aveva immaginato. Mandò dunque a pregare il re di Tiro di provvederlo di tutti i materiali necessari a questa impresa.
Il re di Tiro accettò con gioia la richiesta, e gli mandò uno di quegli uomini rari, che, per la superiorità d’ingegno in fatto di architettura e per la vasta conoscenza della natura dei metalli, aveva conquistato la sua considerazione ed il suo rispetto.
Salomone dette ad Hiram sommi poteri, stabilendolo Sopraintendente e Direttore dei Lavori. Il numero degli operai, secondo lo stato redatto, ascendeva alla cifra di 183.300. La storia chiama questi operai col nome di Proseliti, ciò che, nel nostro linguaggio, suona stranieri ammessi, che vale a dire iniziati.
Hiram aveva diviso gli operai in tre Classi: gli Apprendisti, che ricevevano il salario presso la Colonna “B”; i Compagni d’Arte, che ricevevano il salario presso la Colonna “J”; i Maestri, che ricevevano il salario nella Camera di Mezzo.
Ciascuna categoria aveva parole e segni segreti per mezzo dei quali gli operai si riconoscevano fra di loro e si facevano riconoscere per ricevere il salario secondo il tipo di Lavoro svolto.
Si entrava nel Tempio per tre porte distinte: quella destinata agli Apprendisti era posta all’Occidente; quella destinata ai Compagni era posta al Mezzogiorno; quella destinata ai Maestri era posta all’Oriente.
L’ordine che era stato istituito fra gli oprai doveva necessariamente assicurare la tranquillità e la pace. Tutto rispondeva esattamente ai desideri di Salomone, mediante la vigilanza e le cure del saggio Architetto Hiram, quando, d’improvviso, uno spaventevole delitto sopravvenne a sospendere i Lavori ed a produrre una generale mestizia fra gli Operai. Tre Compagni d’Arte, Oterfut, Eterkin e Mohabon, insoddisfatti del loro salario, ma non ancora meritevoli dell’aumento, complottarono fra di loro e decisero di carpire la Parola Sacra al Maestro Hiram, di strappargliela anche con la violenza pur di poter accedere alla Camera di Mezzo e percepire il salario riservato ai Maestri.
Al tramonto, i tre Compagni d’Arte si nascosero nel Tempio e aspettarono che il Maestro Hiram venisse, com’era solito fare ogni sera, ad ispezionare il Lavoro della giornata, appostandosi Oterfut, armato di un regolo, alla porta di Occidente, Eterkin, armato di una squadra, alla porta del Mezzogiorno, Mohabon, armato di un maglietto, alla porta di Oriente.
Quando il saggio Architetto Hiram, dopo aver ispezionato i Lavori, si diresse verso la porta di Occidente per uscire, Oterfut lo affrontò impugnando minacciosamente il regolo e gli chiese la Parola dei Maestri.
“Tu sai che non posso rivelarla”, rispose Hiram, e l’altro, allora, lo colpì alla gola con il regolo.
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Il 2° Sorvegliante esegue il gesto sul Candidato, colpendolo sul collo e poi depone il Regolo.
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Ven.mo Hiram, stordito, fuggì verso la porta di Mezzogiorno; ma il congiurato appostato là, lo fermò minacciandolo con una squadra. Con arroganza gli chiese la Parola. “Insensato!” – gridò Hiram – Non così io l’ho ricevuta! Non così si deve chiederla!” E l’altro, allora, gli vibrò un colpo alla nuca con la squadra.
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Il 1° Sorvegliante esegue il gesto sul Candidato, poi depone la Squadra.
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Ven.mo Gravemente ferito, Hiram cercò scampo trascinandosi verso la porta d’Oriente. Colui che vi era appostato gli si parò davanti. Stringeva in pugno un Maglietto, e, insensibile alle ferite del Maestro, anzi minacciandolo con lo strumento, pretese che gli venisse rivelata la Parola. Hiram non si lasciò intimorire: pur sapendo che non sarebbe sfuggito alla morte, ebbe la forza di rispondere: ”Lavora, persevera, impara. Solo così avrai diritto alla maggior ricompensa!”
L’altro, allora, colpì il suo Maestro alla fronte con il maglietto… e lo uccise. Così muore l’uomo giusto, fedele al dovere fino alla morte!
2°Sorv. Che possiamo fare per ridare la Luce al Tempio?
Ven.mo Non perdiamoci di coraggio… Cerchiamo i resti mortali del Maestro. La Sapienza che era in lui è eterna e non può morire con lui. Insieme, dobbiamo cercare di farla rivivere in noi.
Viaggiate, Maestri, dall’Occidente all’Oriente, dal Settentrione al Meridione, finché non avrete trovato il luogo in cui è sepolto il Maestro.
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LA MUSICA RIPRENDE
Il 1°Sorvegliante seguito da sette Maestri – i due Esperti più altri cinque – e dal 2°Sorvegliante, che chiude la fila, armati di spada, compirà tre giri, in senso antiorario, all’interno del Tempio.
A metà percorso dell’ultimo giro, il 1° Sorvegliante si fermerà all’Oriente presso la Bara.
LA MUSICA CESSA
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2°Sorv. Questo albero di Acacia mi avverte che qui c’è una sepoltura recente; forse il nostro Maestro è sepolto qui.
1°Sorv. Ecco una Squadra ed un Compasso. Non c’è dubbio, è la tomba che cerchiamo. Nulla sia toccato: Tre Maestri restino di guardia; gli altri vengano con me per rendere conto della nostra scoperta al Venerabilissimo.
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I due Esperti si dispongono ai lati della Bara presso la testa, mentre il 2°Sorvegliante (si pone ai piedi, formando un triangolo: Tutti e tre sono rivolti verso l’Oriente. Gli altri Maestri, con il 1°Sorvegliante in testa, finiscono il giro, al termine del quale il 1°Sorvegliante rimane vicino alla porta, mentre gli altri riprendono i loro posti. Subito dopo, il 1°Sorvegliante si presenta al Ven.mo
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Ven.mo Rispettabilissimo 1° Sorvegliante, che notizie mi porti?
1°Sorv. Alla luce del crepuscolo, viaggiando verso Oriente, abbiamo visto un albero di Acacia. Ai suoi piedi, sulla terra che appariva scavata di recente, erano disposti una Squadra ed un Compasso. Forse lì è sepolto il nostro Maestro Hiram, ma solo tu puoi fare quanto occorre. Tre Maestri sono rimasti a vigilare il luogo della sepoltura.
Ven.mo Fratelli miei, possiate voi aver ritrovato il corpo del nostro amatissimo Maestro! Non tardiamo più, conducetemi!
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Il 1° Sorvegliante precede il Ven.mo girando intorno alla Bara in senso antiorario. Giunti presso la bara il 1° Sorvegliante si ferma. Tutti i Maestri si alzano e si avvicinano stando all’Ordine. Il Ven.mo toglie il Grembiule dal volto del Compagno d’Arte.
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Ven.mo È proprio Hiram!
(Alza le braccia al cielo e dice:) Quale sciagura!
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Il Venerabilissimo, chiudendo il giro, toglie il ramo di Acacia, la Squadra, il Compasso ed il drappo nero, porgendoli al M:.d. C:. che nel frattempo si è avvicinato.
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Ven.mo Da come è disposto e dagli utensili abbandonati, riconosco che dobbiamo ricercare gli assassini tra i Compagni d’Arte…
Si direbbe che respiri ancora… Il suo nobile volto rispecchia l’Armonia della Coscienza!… Riportiamolo nel Tempio, per dargli una degna sepoltura.
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Il Venerabilissimo si allontana verso l’Oriente. Il 2°Sorvegliante afferra l’indice della mano destra del Candidato, tira come per tentare di rialzarne il corpo, poi, fingendo che il dito gli sia sfuggito, lo lascia ed esclama:
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2°Sorv. La carne si stacca dalle ossa!
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Il 1°Sorvegliante afferra il dito medio della mano sinistra del Candidato e, ripetendo il gesto del 2°Sorvegliante, dice:
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1°Sorv. È tutto putrefatto!
Ven.mo Non è così, Fratelli miei, che riuscirete a rialzare il Maestro. Furono tre ad ucciderlo per ignoranza, fanatismo ed ambizione. Tre Luci sono necessarie per annullare la loro opera. A me, Fratelli, uniamo le nostre forze!
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Il Venerabilissimo, postosi ai piedi della Bara, prende, con il Toccamento ad Artiglio da Maestro, la mano destra del Candidato e lo tira a sé. I due Sorveglianti aiutano il Candidato a mettersi seduto nella Bara. Allora il Venerabilissimo gli passa la mano sinistra dietro il collo e, aiutato dai Sorveglianti, lo rialza e lo fa uscire dalla Bara.
(LA MUSICA INTONA UN MOTIVO TRIONFALE)
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Ven.mo ECCOTI, MAESTRO, RISORTO TRA NOI!
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In questo preciso istante, i paramenti a lutto ed il velario nero che ricoprono le pareti e l’Oriente vengono fatti cadere di colpo a cura del MdC Contemporaneamente il Copritore Interno provvede ad accendere tutte le luci. Silenziosamente i due Esperti portano la Bara in fondo al Tempio.
(LA MUSICA CESSA)
Tutti i Fratelli abbandonano le insegne a lutto.
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Ven.mo Fratello… ti rivelerò ora i cinque punti della Maestria!
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1) Con la mano ad artiglio, impugna la destra del Candidato e dice:
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“Mano con mano”: ti riconosco e saluto come Fratello.
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2) Ponendo il piede destro a contatto con la parte interna del piede destro del Candidato:
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“Piede con piede”: prometto di sostenerti in ogni tua legittima impresa.
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3) Unendo il ginocchio destro con il ginocchio destro del Candidato:
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“Ginocchio con ginocchio”: ti darò appoggio nelle tue necessità.
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4) Avvicinando il proprio petto al petto del Candidato:
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“Petto a petto”: custodirò i segreti che vorrai affidarmi.
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5) Mettendo la mano sinistra sulla spalla destra del Candidato:
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“Spalla con spalla”: ti abbraccio. Io difenderò e custodirò il tuo carattere, tu presente o assente.
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In questa posizione, il Ven.mo sussurra all’orecchio del Candidato:
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Eccoti la Parola Sacra dei Maestri: M…B… Ripeti.
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Il Candidato esegue. Il Ven.mo scioglie l’abbraccio, poi si scosta leggermente e dice:
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Ven.mo Maestri esultate! Hiram è rinato nel nuovo Maestro…
1°Sorv. La Parola Sacra è ritrovata!
2°Sorv. Luce è tornata a splendere nel Tempio!
Ven.mo Rispettabili Maestri, riprendiamo i nostri posti.
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Il Maestro delle Cerimonie conduce il nuovo Maestro all’Oriente e lo fa sedere alla destra del Venerabilissimo. Quindi porta sull’altare dei Giuramenti il Libro della Legge Sacra.
Quando tutti sono pronti:
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Ven.mo Fratello…, quando avrai ricevuto la consacrazione a Maestro Libero Muratore e l’istruzione del Grado prenderai posto tra le Colonne, ma in questo momento tu rappresenti simbolicamente Hiram, che rinasce dal cuore degli uomini quando le forze della Luce trionfano su quelle delle tenebre; perciò il tuo posto è qui all’Oriente, alla mia destra.
Prima che io possa procedere alla tua consacrazione devi impegnarti all’adempimento dei doveri del nuovo Grado e unirti a noi nel vincolo di un solenne giuramento. Vi acconsenti liberamente e spontaneamente?
Neofita … ….
(RIPRENDE LA MUSICA)
Ven.mo o o o (Batte tre colpi di Maglietto)
Rispettabili Maestri, in piedi all’Ordine.
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Tutti i Maestri si alzano e si mettono all’Ordine ad eccezione del Neofita che si alza soltanto. Il 2° Esperto sale all’Oriente ed accompagna il Neofita davanti all’Ara dei Giuramenti; lo fa inginocchiare su tutte e due le ginocchia e gli fa mettere la mano sinistra sul cuore. Il 1° Esperto gli si avvicina con una spada e gli fa posare la mano destra sulla lama. Il 2° Esperto prende dal Venerabilissimo il foglio col testo del Giuramento e lo tiene davanti al Neofita in modo che questi possa leggerlo.
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Ven.mo Leggi, dunque, ad alta voce la formula che ti impegna finché avrai vita.
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Il Neofita esegue.
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“Io, … … …, di mia libera e spontanea volontà, in presenza del GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO e di tutti i Maestri qui riuniti, e in faccia a tutti i Liberi Muratori sparsi sul Globo, prendo sul mio onore e sulla mia coscienza solenne Giuramento di compiere fedelmente e con zelo gli obblighi imposti dal Grado di Maestro che sta per essermi conferito; di praticare sempre ed in tutto i principi massonici; di amare e cercare la verità; di odiare e fuggire la menzogna.
Prometto e Giuro di svolgere la mia attività intellettuale e la mia azione incessante di propaganda massonica per il bene della mia Patria e dell’Umanità, con l’aspirazione alla Fratellanza Universale degli Uomini e dei Popoli.
Prometto e Giuro amicizia ed attaccamento a tutti i miei Fratelli, a tutti i Figli della Vedova, e mi impegno a soccorrerli anche con l’inevitabile pericolo della mia vita.
Prometto e Giuro di non rivelare a nessuno i segreti che mi fossero confidati, di istruirmi e di sollevare il mio spirito e di fortificare la mia ragione, perché tutte le mie facoltà siano quind’innanzi sacre alla gloria ed alla potenza dell’Ordine.
Se mancassi a questo Giuramento che io sia disonorato per sempre, severamente punito, e privato della società della gente onesta.”
Ven.mo E ora conferma il giuramento apponendovi la tua firma.
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Il Neofita esegue.
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Rispettabilissimi 1° e 2° Sorvegliante, ricostruite con me il Triangolo Sacro entro il quale sarà consacrato il nuovo Maestro.
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Il Venerabilissimo scende dal Trono, impugna la spada fiammeggiante con la sinistra, tenendo con la destra il Maglietto.
Anche i due Sorveglianti si muniscono di spada che tengono nella sinistra, avendo nella destra il Maglietto.
Il Neofita viene fatto alzare e retrocedere di due passi.
Il Venerabilissimo gli si pone di fronte, i due Sorveglianti dietro, mentre i due Esperti rimangono ai lati dell’Ara.
Il Ven.mo poggia la Spada Fiammeggiante sulla spalla destra del Neofita e, battendovi sopra un colpo di Maglietto, dice:
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Che le tue azioni siano sempre pure e senza macchia!
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Il Ven.mo poggia la Spada Fiammeggiante sulla spalla sinistra del Neofita e, battendovi sopra un colpo di Maglietto, dice:
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Che la tua fedeltà corrisponda alla fiducia che ti abbiamo accordato!
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Il Ven.mo poggia infine la Spada Fiammeggiante sul capo del Neofita e, battendovi sopra un colpo di Maglietto, dice:
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Che la Luce del GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO non abbandoni mai il tuo spirito!
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I due Sorveglianti alzano le loro spade e le orientano verso il capo del Neofita. Il Ve.mo, tenendo sempre la Spada Fiammeggiante sul capo del Neofita, vi batte sopra tre colpi di Maglietto ogni volta che è indicato nel testo.
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Ven.mo ALLA GLORIA DEL GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO e in nome della MASSONERIA UNIVERSALE, sotto gli auspici della …… …… …… , per i poteri a me conferiti in questa Rispettabile Loggia …… …… ……, all’Oriente di Roma, Valle del Tevere:
IO TI RICEVO… o o o
TI COSTITUISCO… o o o
TI CONSACRO… o o o
Maestro Libero Muratore e ti investo di tutte le prerogative del Grado.
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Il Ven.mo consegna la Spada Fiammeggiante al M.d.Cer. che la pone sulla Cattedra del Ven.mo.
Il 1°Esperto consegna al Ven.mo il Grembiule con il quale questi cinge il neo-Maestro.
Il 2°Esperto porge la sciarpa al Ven.mo che ne riveste il neo-Maestro.
Poi il Ven.mo dà al neo-Maestro il triplice Fraterno abbraccio ed il mistico bacio.
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Ven.mo Rispettabili Maestri, riprendiamo i nostri posti.
(Si esegue)
Rispettabili Maestri, sedete.
o (Batte un colpo di Maglietto)
Rispettabile Maestro 1° Esperto, conduci il nuovo Maestro nella Sala dei Passi Perduti per approfondirne l’istruzione, quindi riconducilo alla porta del Tempio.
Rispettabili Fratelli, nell’attesa vi concedo sette e più minuti di ricreazione, nel Tempio.
o (Batte un colpo di Maglietto)
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Durante la ricreazione, il Maestro delle Cerimonie ed il Copritore Interno portano fuori dal Tempio la Bara e gli altri attrezzi non più necessari. Poi rientrano nel Tempio con il Maestro Esperto.
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Ven.mo o (Batte un colpo di Maglietto)
Rispettabili Maestri, i Lavori riprendono forza e vigore.
Rispettabile Maestro Esperto, introduci il nuovo Maestro.
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L’Esperto esce, chiude la porta e subito invita il neo-iniziato a bussare da Maestro. Dopo averlo accompagnato tra le Colonne, dice:
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Esperto Venerabilissimo, il nuovo Maestro si trova tra le Colonne in attesa di ordini.
Ven.mo Si faccia riconoscere dal Rispettabilissimo 1°Sorvegliante.
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L’Esperto conduce il neo-Maestro dal 1° Sorvegliante che lo esamina sull’istruzione ricevuta e alla conclusione dice:
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1°Sorv. Venerabilissimo, il Maestro…. Conosce l’Acacia!
Ven.mo Rispettabili Maestri, in piedi all’Ordine.
o (Batte un colpo di Maglietto)
Rispettabilissimi 1° e 2° Sorvegliante, proclamate alle vostre Colonne, come io faccio all’Oriente, che il nostro carissimo Fratello…. è Maestro Libero Muratore. Invitate tutti i Rispettabili Maestri a riconoscerlo come tale, con tutte le prerogative ed i diritti del Grado.
1°Sorv. Rispettabili Maestri che sedete nella Colonna del Meridione, il Venerabilissimo proclama il Fratello…. Maestro Libero Muratore. Vi invito a riconoscerlo come tale, con tutte le prerogative e i diritti del Grado.
2°Sorv. Rispettabili Maestri che sedete nella Colonna del Settentrione, il Venerabilissimo proclama il Fratello…. Maestro Libero Muratore. Vi invito a riconoscerlo come tale, con tutte le prerogative e i diritti del Grado.
Ven.mo Rispettabili Maestri, in quest’ora lieta salutiamo secondo l’antico Rito il diletto Maestro che si inserisce nella nostra Catena.
A me per il Segno…
E per la Batteria di Giubilo ooo ooo ooo
(Si esegue)
Rispettabili Maestri, sedete.
o (Batte un colpo di Maglietto)
La parola al Rispettabile Maestro Oratore.