Prima di definire le caratteristiche del suono, è opportuno distinguere i suoni, che un corpo elastico produce, in due grandi categorie: suoni determinati e indeterminati.
Prima di definire le caratteristiche del suono, è opportuno distinguere i suoni, che un corpo elastico produce, in due grandi categorie: 1. suoni indeterminati, cioè quei suoni la cui vibrazione non è regolare nel tempo (ad esempio gli strumenti a percussione): di essi possiamo solo cogliere un diverso grado di acutezza, ma non definire in modo preciso il numero di vibrazioni al m/s, non possiamo, cioè, dire se il suono emesso corrisponde ad una nota, ad esempio, ad un Do o ad altra nota). 2. suoni determinati, cioè quei suoni la cui vibrazione è regolare nel tempo: possiamo dire che il suono emesso è effettivamente un Do o un La, ecc. Tre [1] sono le caratteristiche fondamentali di un suono: 1. l’altezza 2. l’intensità 3. il timbro L’altezza è quella caratteristica che permette di distinguere i suoni in gravi e acuti e dipende dal numero di vibrazioni che il corpo elastico emette al minuto secondo: più alto è il numero delle vibrazioni più acuto sarà il suono; più basso è il numero delle vibrazioni più grave sarà il suono. [2] Esempio: Per misurare le frequenze si usa il termine Hertz (Hz). Ad esempio, la nota La3 (il La sopra il Do centrale della tastiera) emette 440 Hz [3]. Riporto sulla tastiera del pianoforte alcune corrispondenze fra le note e le loro frequenze: L’intensità è quella caratteristica che permette di distinguere i suoni in forti o piani e dipende dall’ampiezza della vibrazione: più grande è l’ampiezza più il suono sarà forte; più piccola è l’ampiezza più il suono sarà piano. Esempio: Il timbro è quella caratteristica che permette di distinguere i suoni dei diversi strumenti e delle diverse voci: dipende dal numero e dalla qualità degli armonici selezionati dalla cassa armonica dello strumento e delle voci. Per maggiori dettagli e per l’ascolto di diversi timbri si veda “I suoni armonici”. Ascolto: 2) un suono con diversa intensità __________ Note 1 – Nella formazione del timbro entrano in gioco anche due caratteristiche: il transiente d’attacco e il transiente d’estinzione, che qui tralascio. (torna al testo) 2 – Altri fattori che influiscono sull’altezza sono, ad esempio, la tensione, lo spessore di una corda, il maggiore o minore volume della colonna d’aria di uno strumento a fiato, più la corda è lunga più il suono sarà grave e viceversa, ecc. (torna al testo) 3 – La nota La3, nota che è oggi giorno alla base dell’intonazione degli strumenti musicali, è stata normalizzata a questa frequenza nella conferenza internazionale di tenuta a Londra nel 1939. Prima d’allora i diversi paesi usavano diverse intonazioni. (torna al testo) |