Francken Manuscript /XX grado

Quattuor CoronatiVenerabile Gran Maestro Di Tutte Le Logge Simboliche O Sovrano Principe Massone O Ancora Gran Maestro Ad Vitam – XX grado

Francken Manuscript /XX grado

a cura di Franco Cenni

VENERABILE GRAN MAESTRO

DI  TUTTE  LE  LOGGE  SIMBOLICHE

O SOVRANO  PRINCIPE  MASSONE

O  ANCORA  GRAN  MAESTRO  AD  VITAM

XX  GRADO

Premessa

La Loggia deve essere decorata di blu e di giallo. Il Gran Maestro siede su un trono soprelevato di nove marche e piazzato sotto un baldacchino. Davanti a lui si trova un’ara sulla quale si dispone una spada, una Bibbia, un Compasso, una Squadra, un Maglietto, ecc., come lo si fa in una Loggia Simbolica.

Un candelabro a nove braccia, piazzato tra l’ara e la colonna di mezzogiorno, dev’essere sempre illuminato in questa Loggia. I due Sorveglianti siedono all’Occidente. Il Gran Maestro rappresenta Ciro, Dario o Artaserse e porta le insegne reali oltre ad una larga sciarpa giallo-blu.

Apertura

Il Gran Maestro dichiara:

“Sto per aprire questa Loggia”.

poi scende fino al gradino più basso del Trono.

Quando é sicuro che la Loggia é al coperto, batte uno e poi due colpi separati, i Sorveglianti ripetono questa batteria e dunque, in totale, vengono battuti nove colpi.

D: Dove siede il Gran Maestro?

R: All’ Oriente.

D: Perché all’Oriente?

R: Perché il Sole si leva all’Oriente.

Il Gran Maestro allora dice:

“Poiché seggo all’Oriente, apro questa Loggia”.

Questo annuncio é ripetuto [1] dai Sorveglianti e tutti i Fratelli fanno una batteria di uno più due colpi.

Iniziazione

Il candidato rappresenta Zurubbabel. Egli entra in Loggia da solo, senza essere accompagnato. Viene decorato con il suo Grado più elevato. I Sorveglianti lo prendono per mano e lo conducono ad un seggio blu posto dinnanzi al Trono del Gran Maestro.

Il Gran Maestro gli pone tutte le domande tradizionali dal Grado di Apprendista a quello di Gran Pontefice. Quando le risposte del candidato hanno soddisfatto il Gran Maestro e che Egli lo giudica degno di portare uno scettro, i Sorveglianti fanno viaggiare il neofito per nove volte intorno alla Loggia, cominciando dal Mezzogiorno. Al termine di questi viaggi, il candidato esegue nove passi regolari che lo conducono ai piedi del trono, superando due spade incrociate, posate a terra.

Un crogiuolo pieno di carbone ardente deve essere posto nei pressi del trono affinché il candidato ne provi il calore mentre presta il Giuramento. Per far ciò, il candidato pone la sua mano destra sulla Bibbia ed il Gran Maestro ne ricopre la mano con la sua destra.

Giuramento

Io, A. B., prometto e giuro, ancora più solennemente che nelle occasioni dei miei precedenti Giuramenti, e sotto le più grandi pene, di proteggere i Massoni e la Massoneria con tutte le mie forze e di non riconoscere giammai come vero Massone chiunque non sarà stato iniziato in una Loggia regolare. Prometto di vigilare affinché i miei Fratelli osservino gli Statuti e tutte le Leggi della Massoneria. Inoltre, prometto di non divulgare giammai questo Grado a meno di non essere autorizzato da un potere e da una patente scritta emanate dal Grande Ispettore o da un suo Delegato, e solamente ad un Fratello che sia stato Il Maestro di una Loggia. Prometto tutto questo sotto la pena di essere disonorato e di essere oggetto del disprezzo di tutto l’Ordine.

Il candidato bacia allora la Bibbia.

Seguito dell’Iniziazione

Il Primo Segno consiste nel fare per quattro volte una squadra con la mano destra, con le dita piegate e il pollice alzato, a battere due volte la mano sul petto ed a mettere poi la mano sinistra sull’anca sinistra, il pollice e le dita a squadra come ugualmente la devono formare braccio ed avanbraccio. Contemporaneamente unire a squadra i talloni.

Il Secondo Segno é quello che fece Aronne, il Grande Sacerdote, quando il Tabernacolo venne terminato e che consiste nell’inginocchiarsi posando i gomiti a terra e chinando la testa verso sinistra.

Il Terzo Segno é quello che fece Salomone quando il Tempio venne completato e che comporta cinque squadre che si ottengono incrociando le braccia sul petto e tenendo dritti i pollici, che fanno quattro squadre, e unendo i talloni che fanno la quinta.

Il Toccamento consiste nel prendersi reciprocamente il gomito destro con la mano destra, premendo quattro volte sul gomito dell’altro e poi prendendosi la mano per darsi il Segno del Maestro.

La Parola é Jeckson, che significa <>. E’ anche il nome dell’uomo che scoprì la caverna nella quale si rifugiò il leone che proteggeva tra le zanne la Chiave perduta dell’Arca dell’Alleanza, così come descritto nel Grado dell’Arco Reale. Si risponde Nikelots, che é una Parola di Passo.

La Seconda Parola di Passo é Jubellum, che fu colui che combatté il leone nella caverna. Questo leone portava una collana d’oro sulla quale era incisa la parola Jeckson. Il resto rimarrà un enigma del quale non conoscono la soluzione che i Principi del Real Segreto, un Grado che non potrete ottenere senza aver schiacciato il serpente dell’ignoranza.

La Terza Parola di Passo é Zanabazare, il nome di colui che posò la Prima Pietra del Tempio, al momento della ricostruzione da parte dei Principi di Gerusalemme.

IL Gioiello é una medaglia triangolare con incisa la parola Segreto, appeso ad un gran nastro giallo e blu.

Istruzione

D: Siete voi Gran Maestro di tutte le Logge?

R: Sono conosciuto come tale a Gerusalemme.

D: Come saprei che siete Gran Maestro di tutte le Logge?

R: Osservando il mio zelo nel ricostruire il Tempio.

D: Come avete viaggiato?

R: Dal Mezzogiorno all’Oriente.

D: Quanti viaggi?

R: Nove.

D: Perché tanti?

R: In memoria dei nove Gran Maestri che viaggiarono verso Gerusalemme.

D: Potete dirmi i loro nomi?

R: I loro nomi erano Esdra, Zurabbabel, Phalehi, Giosué, Eliab, Joyada, Homen, Nehemia e Malachia.

D: Quali sono le Parole di Passo?

R: Nikelots, Jubellum e Zanabarare.

D: Cos’é che vi ha più colpito, quando siete entrato nella Loggia dei Gran Maestri?

R: Il Candelabro a nove braccia.

D: Perché é sempre acceso in Loggia?

R: Per ricordare che servono almeno nove Maestri per formare una Loggia di Gran Maestri ad vitam.

D: Per quale ragione desiderate essere ammesso in questa Loggia di Gran Maestri ad vitam?

R: Per ricevere le due Luci che non conoscevo.

D: Come avete ricevuto queste due Luci?

R: Dapprima ho ricevuto la Piccola Luce.

D: Mi spiegate questo?

R: Vuol dire che sono stato ricevuto con l’acciaio ed il fuoco.

D: Cosa significa l’acciaio?

R: In memoria dell’acciaio col quale Hiram Abif perse la vita ed anche perché avevo giurato di servirmene se avessi avuto la possibilità di vendicarmi degli assassini e dei traditori della Massoneria.

D: Cosa significa il fuoco?

R: Che i nostri antenati sono stati purificati col fuoco.

D: Da chi siete stato ricevuto?

R: Da Ciro, Dario, ecc.

D: Perché da Ciro?

R: Perché fu lui a ordinare a Zurubbabel di ricostruire il Tempio.

D: Cos’avete promesso e giurato, quando foste ricevuto in questo Grado?

R: Ho promesso e giurato che veglierò a che le Leggi, Statuti e Regolamenti siano osservati dalla mia Loggia.

D: Qual’é il vostro nome?

R: Ciro.

D: Qual’era il vostro nome prima di essere ricevuto in questo Grado?

R: Zurabbabel.

D: Che significa la parola Jeckson?

R: Io sono colui che sono, é il nome di colui che trovò la caverna nella quale il leone aveva abitudine di ritirarsi.

D: Per quale ragione la Loggia é tappezzata di blu e giallo?

R: In memoria di ciò che l’Eterno apparve circondato di nuvolone d’oro e azzurre sul Monte Sinai, allorquando dettò a Mosè, il Grande Sacrificatore, le Sue Leggi.

D: Dove avete trovato la storia dei nostri Misteri?

R: La si trova negli archivi di Kilwinning, nel nord della Scozia.

D: Perché avete viaggiato dal Meridione all’Oriente?

R: Per provare la potenza del G.A.D.U., che si estende da una estremità del mondo all’altra, senza conoscere limiti.

D: Perché vi siete lavato le mani al Grado di Grande Eletto Perfetto e Sublime Massone?

R: Per provare la mia innocenza.

D: Com’é che la storia di Hiram Abif sia oggetto di una tale venerazione?

R: Perché noi sappiamo con tutta certezza che egli preferì la morte piuttosto che tradire i segreti della Massoneria.

D: Come mai la medaglia triangolare, che porta impressa la parola Segreta, della quale ora siete decorato, é il Gioiello più prezioso della Massoneria?

R: Perché, per la giustezza e l’uguaglianza delle sue proporzioni, essa rappresenta la nostra redenzione.

D: Quale segno indicava il luogo in cui il nostro Maestro Hiram Abif é stato ritrovato sepolto?

R: Questo segno era un ramo di melograno.

D: Perché allora i maestri massoni delle Logge Simboliche parlano di un ramo di acacia?

R: I Sublimi Grandi Eletti, discendenti degli antichi patriarchi, non credettero opportuno rivelare l’esatta verità della Massoneria. Decisero allora di dire che si trattava di un ramo di acacia in virtù delle spine che porta.

D: Per quale ragione si batte alla porta in modi diversi quando si chiede di entrare in Tempio?

R: Per sapere ed assicurarsi che il visitatore é passato per i vari Gradi dei quali ci sono noti diversi nomi.

D: Perché dobbiamo vegliare sui nostri misteri con tanta circospezione ed in segreto?

R: Per timore che qualche traditore della tempra dei tre scellerati che assassinarono Hiram Abif non si introducano tra noi.

D: Per quale ragione i Grandi Maestri di tutte le Logge sono ricevuti con tanti onori nelle Logge Simboliche?

R: Questi omaggi sono loro dovuti in ragione della loro virtù e della loro qualità di Principi Massoni. In numerose occasioni, hanno dato prova della loro fermezza versando il loro sangue per difendere la Massoneria e i loro Fratelli.

D: Perché applaudite?

R: Perché esprimiamo la nostra felicità per aver compiuto una buona opera e di aver reso giustizia.

D: Quale soggetto di meditazione ci ispira la condotta di Salomone e cosa possiamo dirne?

R: Che persino un uomo saggio può sbagliare e che, quando prende coscienza del suo errore, si corregge lui stesso riconoscendo che ha peccato e implorando l’indulgenza dei Fratelli.

D: Perché le Logge Azzurre prendono il titolo di Logge di San Giovanni di Gerusalemme?

R: Perché ai tempi delle Crociate i Perfetti Massoni, Cavalieri e Principi, comunicarono i loro misteri ai Cavalieri di questo Ordine e questi decisero da quel momento in poi di celebrare le loro feste annuali negli stessi giorni dei due San Giovanni, essendo tutti sotto la stessa Legge.

D: Chi fu il primo architetto che condusse i lavori del Tempio di Salomone?

R: Hiram Abif, che significa Hiram l’ispirato.

D: Chi posò la prima pietra?

R: Salomone tagliò lui stesso questa Pietra e la posò. In seguito, essa fu di supporto al Tabernacolo.

D: C’era qualcosa di nascosto in questa Pietra?

R: Si. delle lettere, che formano il nome del G.A.D.U., come Salomone lo conosceva.

D: Di cosa era fatta questa Pietra?

R: Era un’agata di un piede quadrato

D: Qual’era la sua forma?

R: Era cubica.

D: A che ora o in quale momento del giorno fu posata questa Pietra?

R: Prima dell’alba.

D: Perché?

R: Per mostrarci che dobbiamo essere vigili e solleciti a compiere il nostro buon lavoro.

D: Di che cemento si servì?

R: Un cemento composto di ciò che esiste di più puro in fatto di fiore [2], di latte, olio e vino.

D: Non c’é nulla di significativo nella composizione di questo cemento?

R: Sì, poiché quando il G.A.D.U. decise di creare il mondo, usò la Sua Dolcezza, la Sua Bontà, la Sua Saggezza e la Sua Forza.

D: Per quale ragione il numero ottantuno é in così grande considerazione tra i Principi Massoni?

R: Perché questo numero spiega la Triplice Alleanza, che l’Eterno compì con il Triplice Triangolo e che si manifestò quando Salomone costruì il Tempio. Ma anche perché Hiram Abif aveva un’età di ottantuno anni quando morì.

D: Cosa fu percepito, inoltre, durante la costruzione del Tempio?

R: Un profumo, che non aleggiava solamente sul cantiere del Tempio, ma su tutta Gerusalemme.

D: Chi distrusse il Tempio?

R: Nabucodonosor.

D: Quanti anni dopo la sua costruzione?

R: Quattrocentodieci anni, sei mesi e dieci giorni dopo la sua fondazione.

D: Chi edificò il Secondo Tempio?

R: Zurubbabel, in principio con il favore e con l’aiuto del Re Ciro di Persia e più tardi sotto il Regno di Dario, allorquando fu riconosciuto come Principe di Gerusalemme. Ciro gli diede tutti i tesori del Primo Tempio per abbellire il Secondo.

D: Cosa significa il Gioiello triangolare di un Gran Maestro di tutte le Logge [3]?

R: Lo porta come ricordo dei doni che i sovrani protettori dell’Ordine ci feceroin ricompensa del nostro zelo, del nostro fervore e della nostra costanza.

D: In qual modo avete viaggiato per divenire Gran Maestro di tutte le Logge e Sublime Patriarca?

R: Attraverso i quattro elementi.

D: Perché attraverso i quattro elementi?

R: Per farmi carico di tutte le discordie di questo mondo e per lavarmi e purificarmi di tutte le mie impurità per rendermi degno della perfetta virtù.

D: Dove si riunì per la prima volta questa Loggia di Gran Maestro di tutte le Logge?

R: All’Oriente del Tempio, in una cripta consacrata.

D: Dove si riunisce ora?

R: Su tutta la superficie del globo, nel rispetto degli ordini di Salomone che ci ordinò di viaggiare e di spanderci in tutto l’universo, di insegnare la Massoneria a coloro che ne siano degni e più particolarmente a coloro che ci accolgono amichevolmente e che siano uomini di qualità.

D: Cosa fece Salomone, alla vostra partenza, al fine di ricordarvi di lui?

R: Ricompensò i meriti di ognuno degli operai e mostrò ai capi dei maestri la Pietra Cubica d’agata sulla quale era incassata una placca d’oro con inciso il Nome di Dio.

D: Su cosa era appoggiata la Pietra d’agata?

R: Su un piedestallo triangolare, circondato da tre pilastri di bronzo, a loro volta circondati da un cerchio dello stesso metallo.

D: Cosa rappresentano questi tre pilastri?

R: Forza Saggezza e Bellezza.

D: Cosa c’era al centro del cerchio?

R: Il Punto di Esattezza, che insegna il punto della Massoneria e della Perfezione.

D: Cos’altro vi diede Salomone?

R: Il gran Segno d’ammirazione e il Segno di costernazione, che fanno che io sia riconosciuto dai miei Fratelli. Ugualmente mi mise al dito un anello in ricordo della mia alleanza con la virtù e ci colmò della sua bontà.

D: Perché c’é un Sole sul Gioiello di Perfezione?

R: Per mostrare che noi conosciamo la Massoneria in tutta la sua perfezione.

D: Chi distrusse il Secondo Tempio che fu terminato dai Principi di Gerusalemme?

R: Pompeo cominciò la distruzione ed il Re Erode il grande la terminò.

D: Chi lo ricostruì di nuovo?

R: Erode il Grande, pentitosi per l’ingiusta azione, ordinò il richiamo di tutti i Massoni che erano fuggiti e promulgò un editto ingiungendo loro di tornare a Gerusalemmeper contribuire alla ricostruzione del Tempio.

D: Chi distrusse questo terzo Tempio?

R: Tito, figlio dell’Imperatore Vespasiano. I Massoni, che videro con angoscia il Tempio nuovamente distrutto, partirono per Roma, si convertirono al Cattolicesimo e decisero di non contribuire mai più alla costruzione di un Tempio.

D: Cosa accadde in seguito a questi Massoni?

R: Vissero lungamente a Roma e la maggior parte di loro vi morì. Il resto si divise in più gruppi ed il più numeroso di questi si esiliò in Scozia, dove fondò una città di nome Kilwinning. Una Loggia esiste ancora oggi in questa città.

D: Cosa successe poi?

R: Ventisettemila di questi Massoni decisero di portare assistenza ai Cavalieri Cristiani che si trovavano allora a Gerusalemme. Ottennero il permesso del Re di Scozia e parteciparono alla Crociata.

D: Cosa avvenne loro di notevole?

R: La loro bravura guadagnò loro la stima dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il Generale di quest’Ordine e tutti i grandi ufficiali decisero di farsi ammettere nel segreto della Massoneria e, quando furono ricevuti, essi ammisero anch’essi i Massoni nel loro Ordine, con il nome di Rosa+Croce, o del Pellicano.

D: Cosa avvenne poi ai Massoni?

R: Alla fine delle Crociate, ciascuno fece ritorno al proprio paese. In quell’epoca, la Massoneria si espanse in tutta l’Europa e restò a lungo in pieno vigore tanto in Francia che in Inghilterra. Ma dopo la distruzione del Tempio, essi trascurarono il mestiere per anni in Francia come in Inghilterra e ciò fu a tutto merito degli Scozzesi, ad essere i soli a continuare a praticarlo.

D: Come tornò in voga la Massoneria in Francia?

R: Un gentiluomo Scozzese venne in Francia e risedette a lungo a Bordeaux. Vi fondò una Loggia e, con alcuni membri di questa, fondò una Loggia di Perfezione nel 1744, con l’aiuto di un gentiluomo Francese che era incantato dai Gradi della Massoneria. Questa Loggia esiste ancora, nella maniera più splendida, con uomini di qualità. Si trova nella Rue Neuve.

D: Cosa significa il fuoco nella vostra Loggia?

R: La mia sottomissione, la purificazione della mia morale e l’uguaglianza coi miei Fratelli.

D: Cosa significa il segno dell’Aria?

R: La purezza della virtù e la verità di questo Grado.

D: Cosa significa il Segno del Sole?

R: Indica che alcuni di noi sono, più di altri, illuminati dai misteri della Massoneria ed é per questo che sovente li si chiama Cavalieri del Sole.

D: Quanti segni avete in questo Grado di Gran Pontefice, Gran Maestro di tutte le Logge?

R: Ne abbiamo dodici che sono:

il Segno della Terra o d’Apprendista;

il Segno di Compagno;

il Segno di terrore o di Maestro;

il Segno del Fuoco;

il Segno dell’Aria;

il Segno del Punto in Vista (Point en Vue) [4];

il Segno del Sole;

il Segno di Stupore;

il Segno d’Orrore;

il segno del Forte Profumo;

il Segno d’Adorazione;

ed il Segno di Costernazione.

Privilegi dei Maestri ad Vitam

Quando un Fratello insignito di questo Grado visita una Loggia, deve essere tegolato con le seguenti domande:

D: Da dove venite?

R: Dalla Cripta Sacra di Gerusalemme.

D: Cosa venite a fare?

R: Vi vengo a visitare ed a vedere il vostro lavoro, a mostrarvi il mio,perché noi lavoriamo insieme a rettificare i nostri costumi e, se ciò é possibile, a santificare i profani. Ma ciò non può avvenire che con il permesso di un Principe Sublime del Real Segreto, se presente tra essi.

D: Cos’avete portato?

R: Gloria, Grandezza e Bellezza.

D: Perché date alla vostra loggia il nome di san Giovanni?

R: Inizialmente, tutte le Logge lavoravano sotto il nome di Salomone, dato che era il fondatore della Massoneria: Ma, dopo le Crociate, abbiamo convenuto con i Cavalieri Templari Ospitalieri o Cavalieri di san Giovanni, di dedicare le nostre Logge a San Giovanni, poiché fu il fondamento della nuova Legge cristiana.

D: Cosa domandate?

R: La vostra benevolenza ed il vostro piacere di trovarmi degno, obbediente e virtuoso.

Chiusura

Il Gran Pontefice dichiara:

“Fratelli miei, entrate nella caverna di Siloè, lavorate con il grande Rafodom, misurate i vostri passi verso il Sole e allora la Grande Aquila nera vi coprirà con le sue ali e vi condurrà là dove desiderate andare, con l’aiuto del Sublime Principe Gran Commendatore!”

Bussa per una e due volte, fa il Segno delle Quattro Squadre. I Sorveglianti fanno lo stesso e

la Loggia é chiusa.

Commenti

Questo Grado porta, nella lista dei Gradi inclusa nel Processo-verbale del 1770, il nome di Gran Patriarca. Non é il solo esempio di tale divergenza…

I Rituali della Loggia di Mirecourt [5] comprendono un manuale di Venerabile delle Logge molto vicino a quello che qui proponiamo. Ma, a fianco degli elementi identici (denominazione del presidente e del recipiendario, Parola, ecc.), esiste una grande differenza nello spirito, molto più cristiano, ed anche cattolico, per il manuale di Mirecourt. Segnaliamo che questo é stato copiato su un manoscritto appartenente al generale Hahn e datato 1762.

In rapporto col manoscritto Hahn, il manuale Francken si caratterizza per lo sviluppo dell’Istruzione e perché lo si potrebbe chiamare una “laicizzazione”. Per esempio, nel manoscritto Hahn, il Presidente riconosce il candidato in questi termini:

Venite subito che vi abbraccio e vi riconosco come Maestro delle Logge e come Fratello, e, in questa qualità, difensore della Fede, fedele al suo sovrano, protettore dei poveri massoni, soggetto e sottomesso ai nostri Regolamenti“.

E’ dunque molto verosimile che il manuale Francken sia posteriore al manuale Hahn. Questa opinione é rafforzata dal fatto che l’Istruzione riprende diversi elementi prestati al Cavaliere d’Oriente e al Principe di Gerusalemme.

Nel rimarcare che i titoli concessi al recipiendario sono molto cambiati, é possibile formulare l’ipotesi secondo la quale la fonte comune di questi due manuali dovrebbe essere ricercata in un rituale anteriore di Venerabile ad vitam, forse vicino al rituale inglese di Passé Maitre.

Comunque sia, vanno notati molti punti interessanti nell’Istruzione di questo Grado.

Innanzitutto, il manuale è stato necessariamente redatto prima della deviazione templare subita dallo scozzesismo parigino prima del1762. Questo é di competenza della referenza fatta ai Cavalieri dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme. La menzione

“Cavalieri Templari Ospitalieri o Cavalieri di San Giovanni

deve provenire da un’aggiunta del copista.

D’altra parte, solo i Gradi di Grande Eletto, di Principe di Gerusalemme e di Rosa+Croce sono espressamente nominati, é fatta allusione all’Arco Reale, ma non é indicato nulla sugli altri Gradi della Massoneria Rinnovata. E’ verosimile che il passaggio:

D: Perché vi siete lavato le mani al Grado di Grande Eletto Perfetto e Sublime Massone?

R: Per provare la mia innocenza.

tradisce un elemento arcaico del rituale, abbandonato al XIV Grado. Per di più, il passaggio

D: Per quale ragione il numero ottantuno è in così grande stima presso i Principi Massoni?

R: Perché questo numero spiega la Triplice Alleanza, che l’Eterno compie con il Triplo Triangolo e che si manifestò allorché Salomone costruì il Tempio. Ma anche perché Hiram Abif aveva ottantuno anni quand’egli morì.

permette di precisare il senso del titolo Principe Massone. Questo numero ottantuno svolge un ruolo importante nel XV Grado di Cavaliere d’Oriente. Ma qui, é menzionato solo il Principe di Gerusalemme. L’esame dei rituali ci ha mostrato che questo Principe di Gerusalemme poteva essere considerato come il secondo punto del Cavaliere d’Oriente. Ciò conforta la nostra opinione secondo la quale il titolo di Principe Massone designa, per i membri del Gran Consiglio, un Principe di Gerusalemme.

Infine, il passaggio

Un gentiluomo Scozzese venne in Francia e risedette lungamente a Bordeaux. Vi fondò una Loggia, e con certi membri di questa, stabilì una Loggia di Perfezione nel 1744, con l’assistenza di un gentiluomo Francese che era incantato dai Gradi della Massoneria. Questa Loggia esiste tuttora, nella maniera più splendida, e riunisce uomini di qualità. Si riunisce  nella “rue Neuve”

presenta un evidente interesse storico. Ne fornisce un riferimento preciso il documento Journal [6], datato 1762, che precisa:

Vi sono delle Logge a Bordeaux che non sono per niente costituite come si deve,

la Gran Loggia Scozzese;

Loggia dell’Amicizia;

Loggia Francese;

e la Loggia della Perfetta Armonia.

L’esattezza di questo documento può essere verificata: l’Amicizia e La Francese non si fecero riconoscere dalla Gran Loggia che nel 1765 [7].

Lo stesso documento indica l’esistenza di una Loggia regolare a Bordeaux nel 1744, essendo Venerabile un certo Duhamel …..

Se dunque é stata seguita l’indicazione fornita dal rituale del XX Grado, una Loggia Scozzese, la Perfetta Armonia (?), é stata fondata a bordeaux nel 1744 e, a partire da certuni dei suoi membri, si creò una Loggia di Perfezione, che deve necessariamente essere La Perfetta Loggia di Scozia di san Giovanni di Gerusalemme, che fu anche chiamata Madre-Loggia Scozzese e che rilasciò, nel 1749, le sue patenti a San Giovanni di Gerusalemme Scozzese, all’oriente di Capo Francese nell’isola di Santo Domingo [8]. Non é privo di interesse ritrovare, sulla lettera di concessione di questa Patente, la firma di Etienne Morin.

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Note

1. In quali termini? (torna al testo)

2. Ci si sarebbe aspettati farina. Forse l’originale francese recava  fior di frumento? (torna al testo)

3. Il Manoscritto porta, prima del nome del Grado, le abbreviazioni Rt e Wl senza interpretazione. Bisogna forse leggere Rispettabilissimo? (torna al testo)

4. Molto enigmatico! (torna al testo)

5. Fac-simile Latomia, Helmond 1988 (torna al testo)

6. Questo documento é pubblicato in allegato da Alain Bernheim, “Contributo alla conoscenza della genesi della prima Gran Loggia di Francia.” Villard de Honnecourt X (1973) p.71-77 (torna al testo)

7. Alain Le Bihan, Logge e Capitoli della Gran Loggia e del Grande Oriente di Francia, Biblioteca Nazionale, Parigi (1967), pag. 37 e 42. (torna al testo)

8. Alain Le Bihan, op. cit., pagg. 389-391. (torna al testo)

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