Gli uomini molto sovente chiudono gli occhi su tutto ciò che si riferisce al tradimento e al crimine psichico. Non vogliono neppure prendere in considerazione l’idea che possono nuocere a distanza con il pensiero. Evitano in tal modo proprio ciò di cui più spesso si rendono colpevoli.
E la pietra di paragone sarà sempre questa domanda: “È un atto di tradimento?”. Alla fine è necessario comprendere che il tradimento ha moltissimi aspetti diversi; oltre i baci di Giuda ne esistono molte altre varietà sottili. A proposito del tradimento dico, ai fanatici e ai bigotti, che quel gesto non è solo questione di trenta denari: si dimentica che lo si compie con ogni bestemmia e calunnia. Si sappia che qualsiasi parola maligna è già un tradimento. La malignità sovente si accompagna alla slealtà e alla calunnia: sono rami odiosi di uno stesso albero nero, e i loro frutti sono orridi come le radici della vergogna. Liberatevi al più presto dall’abominio delle parole maliziose. Fate attenzione a come viene letto l’Insegnamento. Osservate quali brani vengono sorvolati senza volerli vedere. Gli uomini molto sovente chiudono gli occhi su tutto ciò che si riferisce al tradimento e al crimine psichico. Non vogliono neppure prendere in considerazione l’idea che possono nuocere a distanza con il pensiero. Evitano in tal modo proprio ciò di cui più spesso si rendono colpevoli. Non occorre essere un gigante del pensiero per nuocere: anche un pensiero mediocre, avvelenato dai cristalli dell’ imperil , è efficacissimo. Concepire un atto di tradimento è già l’evidente metà dell’impresa, perché un guscio così avvelenato risponderà anche al minimo impulso. È in verità più nocivo il veleno mentale che quello dei narcotici. Ricordate, inoltre, che i pensieri possono trasmettere infezioni. Si può essere indeboliti a tal segno che qualunque agente infettivo trova la porta aperta. Il pensiero è la chiave che la disserra . da Gerarchia |