De Septem Secundeis / parte 1

Studi BibliciQuesto piccolo libro cela sotto il suo aspetto semplice e modesto, grandi misteri che l’autore prese la più gran cura d’inviluppare successivamente in un latino interamente geroglifico e cabalistico, impenetrabile ai profani, la cui traduzione in tutte le altre lingue moderne non ne da che un’immagine incompleta ed esteriore.
Questa é la ragione per cui, al fine di rimediare a questa imperfezione e con lo scopo di appianare parzialmente le difficoltà, ci si è decisi a sollevare un piccolo angolo del velo, quanto è permesso di farlo, e a dare, qui stesso, qualche breve ma precisa indicazione che sarà, crediamo, utile ai ricercatori coscienziosi, lettera morta per i curiosi e gli sfaccendati.

De Septem Secundeis di Johannes Trithemius / parte 1

curato da Vincenzo Marcello Augusto Faraone

Ad Athos, ai Fratelli ed agli studiosi che si incontrano in Esonet,
offro il frutto di un lavoro sempre mantenuto per una cerchia ristretta e che non può e non deve essere ceduto in cambio di danaro.

È uno strumento di studio e riflessione che sicuramente sarà di grande utilità laddove sarà compreso con Amore.

Il Dono è Tutto

Libratio

10 9

Destuctio Productio

Johannes Trithemius
Abate di Spanheim

Trattato delle Sette Seconde Cause

ovvero

Le Intelligenze o Spiriti

Piccolo Libro della Scienza e della Conoscenza segreta
delle Cause Seconde o Intelligenze reggitrici del mondo appresso a Dio

Dedicato all’Augusto e Pio Massimiliano I per grazia di Dio Imperatore

(Tradotto sul testo dell’esemplare stampato a Francoforte, da Jacob Cyriaque, nell’anno 1545.)

 

Prefazione Del Traduttore

Questo piccolo libro cela sotto il suo aspetto semplice e modesto, grandi misteri che l’autore prese la più gran cura d’inviluppare successivamente in un latino interamente geroglifico e cabalistico, impenetrabile ai profani, la cui traduzione in tutte le altre lingue moderne non ne da che un’immagine incompleta ed esteriore.

Questa é la ragione per cui, al fine di rimediare a questa imperfezione e con lo scopo di appianare parzialmente le difficoltà, ci si è decisi a sollevare un piccolo angolo del velo, quanto è permesso di farlo, e a dare, qui stesso, qualche breve ma precisa indicazione che sarà, crediamo, utile ai ricercatori coscienziosi, lettera morta per i curiosi e gli sfaccendati.

La terminologia occulta, allorché si tratta dei pianeti, sembra impiegare indifferentemente le denominazioni di Spirito, di Angelo, o di Genio. Nelle opere scritte per veri iniziati, e noi non parliamo di altri, non v’è nulla, a meno che ciò non sia fatto al fine di sviare investigazioni indiscrete e vane.

Questi tre termini di Spirito, d’Angelo e di Genio, quantunque aventi tra di essi una parentela, una stretta connessione, tuttavia esprimono cose ben distinte. Cerchiamo di dare una definizione di ciascuno di essi, tanto quanto, tuttavia, si possa definire un principio:

Lo Spirito di un Pianeta è la facoltà superiore creatrice e cosciente dell’Essere del Pianeta, che si limita ad un numero determinato d’individui appartenenti alla razza dominante, numero variante su ogni Pianeta o Piano di Vita, così come é spiegato nella Magia di Arbatel. C’è, parlando di essi, il cantore d’Axel che pronunzia: “il loro numero dall’inizio dei tempi è lo stesso numero, ma essi formano un solo SPIRITO”; Apollonio da Tiana disse: “quelli che abitano sulla terra e non vi abitano, che hanno una cittadella senza mura e non posseggono null’altro che ciò, posseggono tutto”[1].

L’Angelo di un Pianeta, è l’entità collettiva dei pensieri dello Spirito del Pianeta. Dotati di una doppia vita, propria nello stesso tempo che relativa (ciò fa dire che gli Angeli sono androgini), gli Angeli planetari obbediscono, stando passivi, alla volontà dello Spirito che li crea; attivi, agiscono l’uno sull’altro, s’uniscono, lottano, e fanno sentire la loro influenza agli Spiriti, e del pari a colui che li ha generati.

Non è questo il luogo di rivelare i misteri della loro creazione e della loro generazione, misteri che appartengono all’Angelologia propriamente detta.

Il Genio di un Pianeta è la facoltà ricettiva ed intuitiva con cui gli Spiriti attingono direttamente le Idee dal seno dell’Assoluto, e le assimilano per trasformarle, in virtù della loro potenza creativa, in Pensieri o Angeli.

Richiamiamo adesso tutta l’attenzione del lettore su ciò che segue: Esistono, come sanno tutti gli occultisti, sette Pianeti che si muovono nelle loro orbite, seguendo leggi determinate che si possono agevolmente calcolare secondo il movimento dei pianeti visibili che non ne sono che la limitazione, il simbolo, vale a dire la concreta rappresentazione di questi splendidi ASTRI. Questi movimenti nel cielo producono cicli durante i quali questo o quel Pianeta diventa dominatore. La durata di questi cicli è fissa per gli uni, variabile per gli altri, secondo l’ordine in cui si trovano i Pianeti. Così, l’anima, nel suo ciclo discendente attraversa successivamente Saturno, Giove, Marte, il Sole, Venere, Mercurio e la Luna; mentre percorre l’ordine inverso per ritornare nella sua gloriosa patria. Nella settimana, l’ordine dei Pianeti è tutt’altro.

Per l’uomo individuale come per le nazioni, che sono individui in rapporto alla razza che le genera e contiene, l’esistenza è più o meno lunga a seconda delle condizioni esteriori corrispondenti alla loro virtualità interna, nelle quali le une e le altre sono venute al mondo. Ne deriva da ciò, che i periodi astrali che si svolgono nel corso della loro carriera, differiscono di lunghezza presso gli uni e presso gli altri.

Il bambino che muore all’età di sette anni, l’uomo che perisce nel fiore degli anni verso il cinquantesimo anno della sua esistenza, ed il vegliardo che termina la sua carriera dopo aver visto ottanta rivoluzioni terrestri, sono soggetti ciascuno in una differente misura di tempo, alla successiva influenza dei sette principi rettori; benché il primo perisca sotto il regime del primo pianeta, un sottociclo completo relativo si è svolto per lui.

Munito di questi dati, il lettore intraprenderà più facilmente lo studio del Trattato delle Cause Seconde, che, come abbiamo detto, è scritto geroglificamente e cabalisticamente, cioè, al pari della Volgata di San Geremia e d’un piccolo numero d’altri trattati ermetici, qualche parola – beninteso nel testo in latino -, qualche riga, qualche lettera, si leggono seguendo una chiave che si trova esposta in altre due opere dello stesso Tritemio: la Steganografia e la Poligrafia. Ma ancora, è necessario trovarla, e noi lasceremo ciò alla cura del giudizioso lettore.

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1. Potrà far meditare utilmente a tale soggetto: “il Nembo sul Santuario” di Eckarthausen. (torna al testo)

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Trattato delle Intelligenze Celesti che hanno retto il mondo appresso a Dio

Saggissimo Cesare, il mondo inferiore, creato ed organizzato da una Intelligenza Prima, che é Dio, é governato da Intelligenze Seconde. Ciò secondo la scienza dei Magi che dice che all’origine del cielo e della terra sette spiriti furono preposti ai sette Pianeti [2].

Ciascuno degli Spiriti regge a turno ed a rotazione l’universo per un periodo di 354 anni e quattro mesi. Molti dottori, fino al presente, non hanno dato assenso a queste asserzioni che io non garantisco ma che soltanto sottometto alla Vostra Santissima Maestà.

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2. Questo piccolo trattato é concepito in tre settine, sono in tutto ventuno periodi dei quali Tritemio ne ha descritto venti corrispondenti alle prime venti lame dei Tarocchi, alle prime venti lettere dell’alfabeto ebraico.
È costruito, al pari di molte altre opere analoghe come l’Evangelo di San Giovanni ed il suo Apocalisse, ed anche come il Tableau Naturel di Louis-Claude de Saint-Martin, la Lumiere sur le Sentier, etc., per cui non gli si deve attribuire unicamente un senso temporale, ma ancora un senso spirituale. Il Settenario é, come asserisce a ragione un moderno cabalista “la doppia coscienza che l’essere prende della forma ( ) e della vita ( )” che sono, seguendo il linguaggio della mistica cristiana la Carne ed il Sangue stessi del Demiurgo Gesù Cristo.
Il triplo settenario del “Trattato delle Cause Seconde” descrive l’evoluzione della coscienza attraverso i tre mondi; é un trattato d’ermetismo e di astrologia, scienze che dopotutto non sono che due delle sei facce della Scienza Unica, differenziate soltanto per adattazione, terminologia e metodo espositivo. (torna al testo)

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ORIFIEL I

Il Primo Angelo o Spirito di Saturno si chiama Orifiel [3]. All’origine della creazione Dio assegnò a lui il governo del Mondo. Il suo regno iniziò il quindicesimo giorno del mese di Marzo del primo anno del mondo [4] per durare 354 anni e quattro mesi. Il nome Orifiel [5] gli fu dato in ragione del suo ufficio spirituale e della sua natura. Sotto il suo regno [6] gli uomini erano rozzi e selvatici, ricordanti per i loro costumi belve selvagge e solitarie e ciò non ha bisogno di dimostrazione essendo stato oltretutto riferito chiaramente dal testo della Genesi. [7]

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3. Orifiel, in ebraico significa Cielo o Nembo di Dio. Il nome che corrisponde alla natura di Saturno é Shabatiel, in ebraico direttamente derivato dal nome del pianeta e che vuol dire Riposo di Dio. Da un altro punto di vista gli é stato anche dato il nome di Kassiel, in ebraico che significa Trono di Dio; ed ancora molti altri nomi. (torna al testo)

4. È il giorno dell’Equinozio di Primavera al momento in cui il sole entra nella costellazione dell’Ariete; Tritemio dice: il quindicesimo giorno del mese di marzo, perché la luna, che presiede al mese non fu creata che il quarto giorno secondo l’allegoria Mosaica (Genesi, I., 16.). Ancora, un’altra tradizione, che considera allora l’ordine temporale, i cinque giorni di differenza con la data attuale del 20 Marzo, sarebbero i cinque epagomeni. Ogni razza umana avrà una evoluzione di 25.920 anni più un giorno, quello del rovesciamento dei poli. (torna al testo)

5. Questo é lo Spirito di Dio – Rua’h Aelohim – che ha presieduto al caos nel secondo versetto del primo capitolo della Genesi: gli elementi sono in lotta nelle tenebre. (torna al testo)

6. Questo primo periodo corrisponde alla prima lama del Tarocco, il Bagatto; ed anche alla prima lettera dell’alfabeto ebraico, l’Aleph, l’ipotesi necessaria e ragionevole contro cui urta quando cerca di risalire all’origine delle cose.. Questa lettera rappresenta l’Infinito, l’Ain-soph dei cabalisti, designata da Mosè con il nome di Thehom, l’Abisso primordiale, la sorgente di tutte le possibilità; é il Parabrahma o Impersonale degli Indù; la Zerwanè – A’kèrènè ovvero Tempi senza inizio di Zoroastro e dei Parsi; il Nero Osiride o Dio non manifestato degli antichi misteri Egizi; il Ceugant dei Druidi; c’è anche l’Uno in sé, il Primo degli Alessandrini, il Bythos degli Gnostici; l’Unground di Bohme; l’Essere Puro di Hegel. È, ha detto Eliphas Levi, “l’Essere nella concezione più astratta e generale”. Delle sette Scienze sacre corrispondenti ai sette Principi primi, l’Alchimia propriamente detta che studia lo spirito dormiente nel piano minerale, corrisponde a questo periodo. (torna al testo)

7. La Genesi nel suo senso exoterico al contrario dichiara esplicitamente che i nostri primi progenitori godessero di una grande felicità nell’Eden. Sarà utile al lettore consultare a tal proposito le prime pagine dell’Etat Social di Fabre d’Olivet che daranno importanti lumi. (torna al testo)

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ANAEL II

Il Secondo Reggitore del mondo fu Anael [8], Spirito di Venere che, dopo Orifiel, cominciò ad emettere la sua influenza stellare [9], l’anno 354 del mondo, quattro mesi più tardi, e cioè il 24 Giugno [10]. Governò l’universo per 354 anni e quattro mesi fino all’anno 708 della creazione del Mondo come dimostra il calcolo [11]. Sotto il regno d’Anael gli uomini iniziarono a divenire meno rozzi; costruirono case e città, inventarono arti manuali, si applicarono alla tessitura ed alla filatura della lana arti gemelle; essi si dettero anche alle voluttà della carne e presero belle spose; e, dimenticando Dio, divennero ignoranti [12] in molte delle semplici cose naturali, inventarono i giochi ed i canti, iniziarono a suonare la cetra ed immaginarono tutto ciò che si rapporti a Venere ed al suo culto.

Questa vita dissoluta non finì tra gli uomini che con il Diluvio, punizione per la loro depravazione.

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8. Anael, in ebraico oppure significa “Esaudiscimi o Signore”, grido della monade nel delirio di oggettività, che equivale al nome divino, , Ehieh, tradotto ordinariamente come “io sono”, ma che più esattamente significa “io sarò”, per indicare il desiderio di affermazione dell’essere.
La tradizione greca tramanda che l’Amore districò il caos”, ed Anael é l’Angelo dell’Amore, È anche il Principe della Luce Astrale, creata il primo giorno quando Dio ordinò: “Sia luce….” San Giovanni dice al primo capitolo del suo Vangelo “ E questa luce brilla nelle tenebre”. Anael presiede egualmente al regno vegetale e la scienza che gli corrisponde è la botanica occulta, la medicina ermetica che studia i segreti e le virtù curative delle piante e le loro applicazioni. Al XV ed al XVII secolo l’Entità reggitrice dello Spirito umano manifestò un circolo esteriore conosciuto sotto il nome di Fratelli della Rosacroce che principalmente studiavano la botanica occulta. Ai nostri giorni diversi centri iniziatici pretendono di derivare da questa famosa Fratellanza. (torna al testo)

9. queste sei parole indicano la modalità d’azione dei Principi Rettori. La loro forza va aumentando progressivamente dall’inizio del proprio regno fino al suo apice per poi in seguito diminuire fino alla fine della loro rivoluzione – o, piuttosto quello a noi così sembra… (torna al testo)

10. Il 24 Giugno c’è il solstizio d’estate, San Giovanni, a cui si riferisce la seconda lama del Tarocco, la Papessa che rappresenta una donna assisa, simbolo di stabilità come quanto scritto nella Genesi (I.,9.): “Che le potenzialità sparse nell’immensità convergono verso un luogo unico, e la stabilità compare”. La prima lama del Tarocco rappresenta un uomo al debutto, la seconda una femmina assisa, secondo le parole dello Zo’har: “Dio procede per sedersi, e si siede per procedere ancora”. Questa lama corrisponde alla lettera Beth, la seconda dell’alfabeto ebraico, che è il primo numero, vale a dire l’unità manifestata, opposta all’unità in se che è l’Ain-soph. (torna al testo)

11. Tritemio qui allude alla sentenza dell’Apocalisse (XIII., 18: “Chi possiede l’Intelligenza, calcoli…” (torna al testo)

12. Divennero ignoranti per via d’emanazione, così come la luce si affievolisce in proporzione alla distanza dal centro che l’ha prodotta. C’è, su un altro piano la transizione dalla costituzione dell’universo alla sua evoluzione che in realtà è una involuzione. È, filosoficamente, la rottura dell’Unità, la perdita della nozione di Dio. (torna al testo)

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ZACHARIEL III

Il terzo Governatore, Zachariel [13], Angelo di Giove iniziò a reggere il mondo nell’anno 708 della creazione dei cieli e della terra, l’ottavo mese, cioè il ventiseiesimo giorno del mese di Ottobre. Egli governò l’universo per 354 anni e quattro mesi fino all’anno del mondo 1060 incluso.

Sotto la sua direzione gli uomini iniziarono ad usurpare a turno il potere, a darsi alla caccia, a rizzare tende, ad ornare i loro corpi di vari vestimenti; i buoni furono separati dai cattivi, i buoni invocavano Dio come fece Enoch che si unì a Dio; mentre i cattivi si immergevano nei piaceri della carne.

Sotto il regno di Zachariel gli uomini cominciarono a vivere in società, a sottomettersi a leggi imposte dai più forti si elevarono dalla primitiva barbarie e si civilizzarono. È sotto il suo regno che morì Adamo, il primo uomo, legando a tutta la sua posterità l’inevitabile morte. Infine, in questi tempi, si produssero una pluralità di invenzioni umane, diverse arti curiose come quelle a lungo raccontate dagli storiografi [14].

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13. Zachariel, in ebraico , cioè ricordo di Dio, si chiama altresì Zadkiel, in ebraico , cioè giustizia di Dio, per farci sapere che l’uomo durante questo periodo è sottomesso ad una legge rigorosa da cui non può sfuggire; Zachari-El indica che la nozione viva della Divinità si cambia per via della degradazione, in una semplice reminiscenza. (torna al testo)

14. Questo periodo corrisponde alla terza lama del Tarocco, l’Imperatrice, ed alla lettera Ghimel dell’alfabeto ebraico, simbolo della Première surface. Nella vita fisiologica é l’atto d’amore che unisce il Padre e la Madre, il terzo lato del triangolo che unisce gli altri due. (torna al testo)

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RAPHAEL IV

Il quarto reggitore del mondo fu Raphael [15], Spirito di Mercurio il cui regno iniziò il 24 febbraio dell’anno 1063 [16] della creazione della terra e dei cieli per durare 354 anni e quattro mesi fino all’anno del Mondo 1417, quattro mesi più tardi. A quest’epoca risale l’invenzione della scrittura: le lettere furono dapprima immaginate assomiglianti alla forma degli alberi e delle piante, per prendere successivamente una forma più astratta che gli individui modificarono a loro piacimento [17]. Sotto il regno di Raphael si estende l’uso di strumenti musicali; vennero messi in pratica gli scambi commerciali così come la navigazione di lungo corso ed una quantità di altre meravigliose cose.

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15. Raphael, in ebraico significa “Dio guaritore”. È il maestro del patriarca Isacco. (torna al testo)

16. Questo quarto periodo corrisponde alla lettera Daleth, simbolo del Primo Essere ed alla lama del Tarocco denominata L’Imperatore, la pietra cubica. È la realizzazione dell’atto, il dirigersi secondo la scienza della verità, l’amore per la giustizia e la forza della volontà. Nella vita umana é l’emissione del fluido seminale. (torna al testo)

17. Qui appare oscuramente enunciata la legge della perfettibilità degli esseri, fatale fino all’uomo libero in seguito, tesi che Darwin ed Heckel hanno semplicemente rinnovato. (torna al testo)

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SAMAEL V

Il quinto regolatore del mondo fu Samael [18] Angelo di Marte che iniziò a regnare il 26° giorno del mese di Giugno dell’anno del Mondo 1417 [19].

Governò per 354 anni e quattro mesi ed impresse fortemente la propria influenza sugli uomini. È anche sotto il regno di Samael che sopraggiunse il Diluvio Universale [20] nell’anno del mondo 1656 così come si ricava chiaramente dal testo della Genesi. È da notare che ogni volta che Samael, Genio di Marte, governa il mondo, si effettua un completo cambiamento in qualche grande monarchia come ci hanno tramandato gli antichi filosofi: le religioni e le caste sono rovesciate; i grandi ed i Principi esiliati, le leggi mutate come può comodamente vedersi dagli storici. Questi cambiamenti non si producono mai immediatamente all’inizio del suo regno bensì quando entra nella seconda metà. L’influenza delle Potenze Seconde arriva all’apogeo, quando gli astri pervengono all’apice della loro rivoluzione.

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18. Samael, in ebraico , significa “porzione superiore”. È, racconta la tradizione, il genio di Esaù. Successivamente alla Midrash Petirath Mosheh, fu lui che rapì l’anima di Mosè. (torna al testo)

19. Questo quinto periodo corrisponde alla lettera Hè, simbolo della Donna e della vita; ed alla quinta lama del Tarocco, “Il Papa”. Nella vita umana é il movimento proprio dei fluidi seminali nella matrice. (torna al testo)

20. In un senso non temporale, il diluvio consiste in una sorte di dissoluzione che subissa gli esseri creati nel corso della loro involuzione; ciò fa pensare a Sain-Martin che dice il quinario essere un numero di malvagia natura. In realtà, parlando filosoficamente, v’è la superiore Lete dove le monadi nella loro discesa attingono l’oblio totale della nozione divina, tanto che l’individuo è sottoposto a rinascite e reincarnazioni. Egli deve bere quest’acqua che dissolve o piuttosto allontana la memoria del passato nell’agonia d’una seconda morte che fa dire all’apostolo, parlando di colui che é nato all’immortalità: “E l’intumescenza delle grandi acque non si accosterà più a lui”. (torna al testo)

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GABRIEL VI

Il sesto reggitore del mondo fu Gabriel [21], Angelo della Luna. Il suo regno cominciò successivamente a quello di Samael, Genio di Marte, il 28° giorno del mese di Ottobre dell’anno 1771 del mondo per durare 354 anni e quattro mesi fino all’anno 2126 del mondo [22].

Durante questo periodo, gli uomini si moltiplicarono ancora e fondarono diverse città: si fa notare che, secondo gli Ebrei, il diluvio ebbe luogo nell’anno del mondo 1656, sotto il regno di Marte, mentre, Isidoro e Beda, interpreti dei Settanta affermarono che questo cataclisma si produsse nell’anno 2242 sotto il governo di Gabriel, Spirito della Luna e questo mi sembra più conforme alla verità secondo i calcoli ma non è il momento di farne la dimostrazione [23].

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21. Gabriel, in ebraico significa “forza di Dio”. Secondo la Midrash Aba Gorion, Gabriel è l’angelo che nutrì Abramo in una caverna. È anche il genio di Giuseppe. (torna al testo)

22. Questo sesto periodo corrisponde alla lettera Vav, simbolo del “Lavoro”. È la relazione tra causa ed effetto, è anche l’istante della congiunzione dello spermatozoo con l’ovulo. Corrisponde alla lama del Tarocco chiamata “L’Innamorato”. (torna al testo)

23. In effetti durante il regno di Samael si produsse una espansione disordinata, mentre il risultato di tale colossale dilatazione della vita universale e passiva non si fece sentire che nel successivo periodo. (torna al testo)

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MICHAEL VII

Il settimo rettore del mondo fu Michael [24] Angelo del Sole il cui regno cominciò il 24 febbraio dell’anno 2126 della creazione, secondo il computo ordinario, per finire 354 anni e 4 mesi più tardi nell’anno 2480 della fondazione del mondo, quattro mesi più tardi [25].

Sotto il regno di questo Angelo del Sole, secondo gli Storici più degni di fede, i Re cominciarono ad apparire tra i mortali, e, fra essi, Nemrod che, il primo, s’impadronì del potere sovrano per dominare tirannicamente sui suoi simili divorati dalle passioni. La pazzia degli uomini istituì anche il culto degli dei, e si misero ad adorare come dei i Principi inferiori.

Egualmente gli uomini inventarono in quest’epoca differenti arti : la Matematica, l’Astronomia, la Magia. Poi il culto dell’Unico Dio fu praticato da differenti creature; ma, in conseguenza dell’umana superstizione, la conoscenza del vero Dio cadde a poco a poco nell’oblio. Ancora, a quest’epoca venne messa in pratica l’agricoltura, e gli uomini cominciarono ad avere costumi ed istituzioni più ordinati.

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24. Michael, in ebraico significa “Chi é come Dio?” È il grido dell’Arcangelo che combatte contro il dragone, il famoso “Chi come Dio?” proferito dalla primitiva coscienza dell’essere nel più inferiore dei tre mondi. Michael si protegge dagli attacchi del demonio tenendo nella sinistra lo scudo di Davide più conosciuto col nome di “ Sigillo di Salomone” mentre lo trafigge con la lancia, simbolo dell’unità. (torna al testo)

25. Questo settimo periodo si riferisce alla lettera Zain che significa “L’Uovo chiuso”. La testa dello spermatozoo, staccata dal resto ed imprigionata nell’ovulo, come Noè nell’Arca, indica il trionfo del reale sul possibile. La gestazione va a cominciare in seno alla materia per sottometterla ed elaborarla più tardi. Nel Tarocco vi corrisponde la curiosa lama denominata “Il carro di Ermete”. (torna al testo)

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ORIFIEL VIII

All’ottavo periodo [26] ritorna Orifiel, l’Angelo di Saturno che resse di nuovo l’universo per 354 anni e 4 mesi dal 26° giorno del mese di Giugno dell’anno 2480 della fondazione del mondo fino all’anno 2834, otto mesi più tardi.

Sotto il regno di quest’Angelo le nazioni si moltiplicarono, la terra fu divisa in regioni, quantità di Reami furono fondati; fu costruita la Torre di Babele [27], ed arrivò la confusione delle lingue; gli uomini furono dispersi su tutta la terra e si misero a lavorarla con ardore, a coltivare i campi, a seminare il frumento, a piantare vigne, ad innestare alberi fruttiferi e ad occuparsi attivamente di tutto quanto si rapporti all’alimentazione.

A partire da questo momento si manifestò tra gli uomini la distinzione della nobiltà [28]; coloro che eccellevano per le loro virtù e per il loro genio ricevevano dai loro Principi insegne di gloria dovuta al loro merito. Altresì, a quei tempi gli uomini iniziarono ad acquisire nozioni d’insieme sull’universo, quando, a seguito della moltiplicazione delle razze e della fondazione di numerosi reami la differenziazione delle lingue fu effettuata.

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26. Questo ottavo periodo che é il primo del secondo settenario, corrisponde alla lettera Heth dell’alfabeto ebraico.Esso contrassegna un’epoca decisiva per la vita dell’umanità.
Il feto attraversa lo stadio del color testa di corvo degli alchimisti; l’individuo vive un’esistenza puramente relativa, soggetto, nel seno, a tutti gli influssi che agiscono sulla madre. Il Tarocco chiama questa lama “La Giustizia”. (torna al testo)

27. Il mistero della Torre di Babele si trova in gran parte delucidato nel capitolo della Lumiere d’Egipte intitolato “Il Satellite oscuro” a cui si rinvia. Secondo la mistica cristiana è la sfera dell’Anticristo. È la zona d’ombra compresa tra la doppia spira ascendente e discendente che si formò allora per la caduta edenica fuori dalla sfera dell’eternità. (torna al testo)

28. Sono i primi movimenti dell’essere allo stato embrionale che si fa sentire.

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ANAEL XI

Al nono rango, lo Spirito di Venere, Anael, ricominciò a reggere il mondo il 29° giorno di ottobre dell’anno 2834 dalla creazione del Cielo e della Terra per 354 anni e quattro mesi fino all’Anno del Mondo 3189 [29]. Durante questo periodo, gli uomini dimentichi dello stesso Dio, iniziarono a rendere culto ai morti e ad adorarli così come le loro statue al posto di Dio; errore che durò più di duemila anni.

Si introdusse la moda di usare preziosi ornamenti per il corpo e di differenti tipi di strumenti musicali; l’umanità si abbandonò nuovamente agli eccessi, alle passioni ed alle voluttà della carne elevando e dedicando ad esse stesse statue e templi. È in quest’epoca che Zoroastro, primo re di Bactriane e di numerose altre nazioni, sconfitto in battaglia da Ninus re d’Assiria, scoprì il mistero degli Incantesimi e dei malefici.

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29. Questo nono periodo corrisponde alla lettera Teth dell’alfabeto ebraico. È il grande numero magico simbolo della gerarchia. Rappresenta la placenta durante la gestazione. La corrispondente lama del Tarocco è l’Eremita. (torna al testo)

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ZACHARIEL X

Al decimo rango, Zachariel, Angelo di Giove riprese la direzione del Mondo l’ultimo giorno di Febbraio dell’Anno 3189 della fondazione dei Cieli e della Terra. Egli regnò 354 anni e quattro mesi, secondo la regola, fino all’anno del mondo 3543, più 4 mesi [30]. Questa fu un’epoca felice, a giusta ragione denominata Età d’oro; perché l’abbondanza di tutti i beni della terra portò con sé l’accrescimento del genere umano e perchè l’universo raggiunse l’apogeo del suo splendore.

È in quegli stessi tempi che Dio dette ad Abramo la legge della circoncisione e gli promise per la prima volta la redenzione dell’umanità attraverso l’incarnazione del suo Unico Figlio. Sotto questo regno apparvero i Patriarchi fondatori dello spirito di giustizia ed i giusti furono separati dagli empi per la poro volontà e per le loro opere [31].

In questi tempi ancora, Giove, sotto il nome di Lisanie, Re e figlio del Cielo e di Dio, fu il primo che dette le leggi agli Arcadici, riuscì a civilizzarli, insegnò il culto di Dio, elevò templi, istituì un corpo sacerdotale e procurò agli uomini una quantità di cose utili. Ciò fece sì che gli si dette il nome di Giove e che dopo la sua morte lo si riguardò come un Dio. Egli trasse tuttavia la sua origine, come dice la storia, dalla casta sacerdotale dei figli di Eber [32].

Si racconta anche che Prometeo, figlio di Atlante, sotto il regno di quest’Angelo, fabbricò uomini, perché egli aveva reso i rozzi istruiti, umani, buoni, educati per modi ed abitudini e che inventò altresì l’arte di animare le immagini.

Fu lui che fece uso per la prima volta dell’anello dello scettro e del diadema e che inventò le insegne regali. A questa stessa epoca altri saggi della razza di Giove unirono uomini e donne col legame del matrimonio, ed apportarono all’umanità una gran quantità di cose utili. A causa della loro saggezza essi furono messi al rango di dei dopo la loro morte. Tali furono Forone che per primo istituì tra i Greci la legge e la giustizia, Apollo, Minerva, Cerere; Serapide presso gli Egizi e molti altri.

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30. Questo decimo periodo si riferisce alla lettera Iod, simbolo del principio razionale delle cose soprannaturali. Nella vita umana è l’istante della nascita. Dal punto di vista filosofico è il centro della manifestazione. (torna al testo)

31. Qui si riferisce alla lama del Tarocco denominata “La Ruota della Fortuna”. (torna al testo)

32. Eber è il Patriarca, insieme, degli Ebrei e degli Arabi, come dimostra Fabre d’Olivet. (torna al testo)

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continua 1/2