C’è iniziazione e Iniziazione

Letture d'EsoterismoDi solito non suscita interesse capire cosa sia l’Iniziazione. A che cosa corrisponde essere un Iniziato. Cosa occorra attuare per diventarlo. Probabilmente perchè sapere certe cose costringerebbe, poi, a fare paragoni scomodi.

C’è iniziazione e Iniziazione

di Athos A. Altomonte

«Tutte le nostre dispute e speculazioni intellettuali sui misteri divini sono inutili, poiché derivano da fonti esteriori. I misteri di dio possono essere noti solo a dio e per conoscerli dobbiamo innanzitutto cercare dio nel nostro stesso centro.» – Aurora – Jacob Boehme

Di solito non suscita interesse capire cosa sia l’Iniziazione. A che cosa corrisponde essere un Iniziato. Cosa occorra attuare per diventarlo. Probabilmente perchè sapere certe cose costringerebbe, poi, a fare paragoni scomodi. L’amico A. D’Alonzo è già intervenuto per distinguere l’iniziazione regolare (v. Chi è un «iniziato regolare») da una qualsiasi altra cosa che regolare non è.

Il discorso, però, dovrebbe proseguire su altri concetti fondamentali dell’iniziazione. Che sarebbe distinguere tra iniziazione simbolica e Iniziazione. Già questo basterebbe a tratteggiare tre profili psico-iniziatici: dell’iniziato irregolare, dell’iniziato simbolico e dell’Iniziato reale. Con questi profili emergerebbe con chiarezza la differenza tra iniziato minore e Iniziato maggiore; dunque, tra misteri minori e misteri maggiori.

Capite bene le differenze, finalmente si può pensare al proprio progetto. Cioè, dove s’intende arrivare.

Un esempio. Quando si è bambini non si sa distinguere tra un modello di auto ed un altro. Né si conosce la differenza tra un piccolo ed un grande motore, la differenza tra guidare una macchina in città e pilotare un bolide su pista. Ecco che nel gioco tutti sono Schumaker, perchè, con l’immaginazione tutto è plausibile. Quando si diventa spettatori della realtà però, le differenze saltano all’occhio, e tutto si ridimensiona. Come sarebbe incontrando un Iniziato vero. Evento raro, ma (volendo) non impossibile.

Pur non essendo un iniziato, certi riscontri li ho maturati, tanto da poter dire di saper distinguere un iniziato simbolico da un Iniziato reale, attraverso i “sintomi” che li contraddistinguono, e che fanno la differenza tra i due comportamenti.

Le mie conclusioni, sono di proseguire sul percorso di ri-conoscimento e distinzione tra i diversi generi d’iniziazione. Solo così si può essere sicuri della rotta da prendere, e non correre il rischio d’impantanarsi nelle illusioni.

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