La solitudine dello spirito

Agni YogaNella vita molti concetti sono indistruttibili, ma bisogna restituirli al loro vero significato. Così è della solitudine.
In nessun passo è detto che lo Yogi deve essere fisicamente solo, ma la solitudine di spirito è inevitabile. Consacrando sé stesso, egli cristallizza la propria individualità.

La solitudine dello spirito

a cura di Adriano Nardi

Nella vita molti concetti sono indistruttibili, ma bisogna restituirli al loro vero significato. Così è della solitudine.

In nessun passo è detto che lo Yogi deve essere fisicamente solo, ma la solitudine di spirito è inevitabile. Consacrando sé stesso, egli cristallizza la propria individualità. E quanto più è generoso nel dare, tanto più rimane irraggiungibile.

Bisogna investigare i veri rapporti fra suono e colore.

Nello sviluppo dell’energia psichica uno stadio è detto luminoso, quando l’essere comincia ad emettere luce. Questa risonanza di luce è il grado che apre la possibilità di realizzare i mondi lontani.

Notate il verde. È la conoscenza dell’essenza. Dallo spazio si raccolgono anche altre forze, altrettanto inattese. E la manifestazione dei raggi di luce è come un ponte per il fuoco dello spazio.

Chi dà è indistruttibile come la fiamma! Chi si riempie di luce va impetuoso verso la luce!

Nella solitudine dello spirito maturano le forme future.

Lo Spirito delle Tenebre, meditando come incatenare ancora meglio gli uomini alla Terra, pensò:

«Che conservino abitudini e costumi. Nulla li inchioda meglio delle forme divenute consuete. Però questo metodo vale solo per le masse. La solitudine è molto più pericolosa. Allora la coscienza s’illumina e si creano forme nuove. Limitiamo dunque le ore di solitudine. Che gli uomini non restino mai soli. Darò loro un riflesso, che si abituino alla loro propria immagine».

I Suoi servi portarono all’uomo uno specchio!

da Agni Yoga

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