Da Antiche e Misteriose Fonti

Letture d'Esoterismo OrientaleLe Origini della Teosofia Moderna
Conoscenza dei Fatti Spirituali tramite esperienza personale ed osservazioni concrete

Quando, anni fa, viaggiammo per la prima volta in Oriente, esplorando l’interno dei suoi santuari deserti, due domande deprimenti e ricorrenti ci assillavano: Dove, Chi, Che Cosa è Dio? Chi ha mai visto lo Spirito Immortale dell’uomo, così da essere sicuro dell’immortalità dell’uomo?

Da Antiche e Misteriose Fonti

a cura della Redazione Esonet

Gli estratti che seguono sono stati tradotti e trascritti da fonti originali. I termini esplicativi del curatore sono messi tra parentesi.

Le Origini della Teosofia Moderna

Quando, anni fa, viaggiammo per la prima volta in Oriente, esplorando l’interno dei suoi santuari deserti, due domande deprimenti e ricorrenti ci assillavano: Dove, Chi, Che Cosa è Dio? Chi ha mai visto lo Spirito Immortale dell’uomo, così da essere sicuro dell’immortalità dell’uomo?

Dal momento in cui l’embrione si forma fino al momento in cui il vecchio esala l’ultimo respiro e muore, né l’inizio né la fine sono compresi dalla scienza accademica. Tutto prima di noi è vuoto, dopo di noi è caos. Non ci sono prove, infatti, delle relazioni tra spirito, anima e corpo, sia prima che dopo la morte. Il principio-vita stesso presenta un enigma irrisolvibile, sul cui studio il materialismo ha sprecato inutilmente le sue energie intellettuali. Alla presenza di un cadavere, quando lo studente chiede da dove veniva l’occupante di quello che ora è un contenitore vuoto, e dove è andato, il fisiologo scettico non ha parole. Lo studente deve accontentarsi, come il suo maestro, della spiegazione che il protoplasma ha creato l’uomo; che la forza che gli ha dato vita ora consumerà il suo corpo; altrimenti deve uscire dalle mura del collegio e dai libri della biblioteca per trovare una spiegazione al mistero.

Mentre cercavamo ansiosamente di risolvere questi problemi assillanti, entrammo in contatto con alcuni uomini, dotati di tali misteriosi poteri e profonda conoscenza, che possiamo certamente definirli i saggi d’Oriente. Fummo pronti ad ascoltare le loro istruzioni.

Il lavoro ora sottoposto al pubblico giudizio è il frutto di una conoscenza abbastanza intima con questi adepti orientali e lo studio della loro scienza.

Ci sono, sparsi nel mondo, una manciata di studenti assorti e solitari che trascorrono le loro vite nell’oscurità, lontano dai rumori del mondo, studiando i grandi problemi degli universi fisici e spirituali. Hanno i loro documenti segreti, in cui conservano il risultato del lavoro accademico della lunga stirpe di reclusi di cui sono i successori. La conoscenza dei loro primi antenati, i saggi di India, Babilonia, Ninive e la Tebe imperiale. Tutto questo, e molto di più, è registrato su pergamena indistruttibile e passato con cura gelosa da un adepto all’altro.

Sin dagli inizi dell’uomo, le verità fondamentali di tutto ciò che ci è permesso di conoscere sulla terra, erano conservate nelle mani sicure degli adepti del santuario. Questi guardiani della rivelazione primitiva divina, che avevano risolto ogni problema concepibile dall’intelligenza umana, erano tenuti insieme da una massoneria universale di scienza e filosofia che ha formato una catena ininterrotta intorno al globo.

Esercitando le facoltà che tutti possediamo, ma che loro hanno sviluppato alla perfezione, [questi Adepti] hanno penetrato in spirito questi molteplici [superfisici] piani e stati. Per secoli e secoli, una generazione di Adepti dopo l’altra, ha studiato i misteri dell’essere, della vita, della morte e della rinascita, e tutti hanno a loro volta insegnato alcuni dei fatti che hanno imparato.

Le loro visioni spirituali, vere esplorazioni dei sensi fisici e spirituali liberi dalla cieca carne, ed attraverso di essi, furono sistematicamente controllate e confrontate l’una con l’altra, e la loro natura fu filtrata. Tutto ciò che non era corroborato dall’esperienza unanime e collettiva era rifiutato, mentre fu registrato come verità accettata quello che fu verificato e confermato in varie età, sotto climi differenti ed attraverso una serie di silenziose e continue osservazioni. I metodi usati dai nostri studiosi e studenti delle scienze psico-spirituali, non differiscono da quelli degli studenti di scienze naturali e fisiche. Solo i nostri campi di ricerca sono su due piani differenti; i nostri strumenti non sono fatti da mani umane, per questa ragione sono più affidabili solo per caso. Le storte, gli accumulatori ed i microscopi del chimico possono smettere di funzionare; il telescopio e gli strumenti cronometrici dell’astronomo potrebbero rovinarsi; i nostri strumenti di registrazione vanno oltre l’influenza del tempo o degli elementi.

Per migliaia di anni, un iniziato dopo l’altro, un grande ierofante successo da altri ierofanti, hanno esplorato e ri-esplorato l’Universo invisibile, i mondi di regioni interplanetarie, durante lunghi periodi quando le loro anime coscienti, unite all’anima spirituale e al Tutto, libere e quasi onnipotenti, lasciarono i loro corpi. I misteri della vita e della morte, dei mondi visibili ed invisibili, sono stati sondati ed osservati da adepti iniziati in tutte le epoche e nazioni. Li hanno studiati durante i momenti solenni dell’unione della loro monade divina con lo Spirito universale, ed hanno registrato le loro esperienze. Quindi abbiamo comparato e verificato le osservazioni di uno con quelle di un altro; ci siamo assicurati che le visioni degli adepti che vissero 10.000 anni fa sono invariabilmente corroborate e confermate da quelle degli adepti moderni, a cui gli scritti dei primi non furono noti fino a dopo gli eventi, quindi la verità è stata stabilita. È stata quindi stabilita una scienza definita, basata sulle osservazioni ed esperienze personali, corroborata da dimostrazioni continue, contenente prove irrefutabili per coloro che la studiano.

La Dottrina Segreta è la Saggezza delle Epoche accumulata; anche solo la sua cosmogonia è il sistema più meraviglioso ed elaborato. I fatti hanno portato infinite generazioni di veggenti e profeti iniziati a schierarsi, sedersi e spiegare. Lo sguardo acuto di questi veggenti ha penetrato il cuore del problema e vi ha registrato l’anima delle cose.

Il sistema (Esoterico) non è la fantasia di un individuo per altri isolati individui. È la registrazione ininterrotta che copre migliaia di generazioni di Veggenti, le cui rispettive esperienze furono fatte per provare e verificare gli insegnamenti di esseri superiori ed esaltati che guardavano l’infanzia dell’Umanità. Per lunghe epoche i “Saggi” della Quinta Razza hanno trascorso la loro vita imparando confermando, provando e verificando in ogni parte della natura le tradizioni degli antichi, tramite le visioni indipendenti dei grandi adepti, ad es. Uomini che hanno sviluppato e perfezionato le loro organizzazioni fisiche, mentali, psichiche e spirituali al massimo grado possibile. Nessuna visione di un adepto fu accettata fino a che non fu confermata e verificata dalle visioni – ottenute in modo da essere prova indipendente – di altri adepti, e da secoli di esperienze.

Conoscenza dei Fatti Spirituali tramite esperienza personale ed osservazioni concrete

Per riconoscere le fasi superiori dell’uomo su questo pianeta non è sufficiente la mera acquisizione di conoscenza. Volumi di informazioni, anche se perfettamente costruite, non possono rivelare all’uomo la vita nelle regioni superiori. La conoscenza di fatti spirituali deve avvenire tramite esperienza personale ed osservazioni concrete.

La vita, il problema più grande per il pensiero umano, è un mistero che anche i più grandi uomini di Scienza non risolveranno mai. Per poter essere compreso correttamente esso deve essere studiato nella serie completa delle sue manifestazioni; in caso contrario non potrà mai essere non solo approfondito, ma neppure compreso nella sua forma più semplice – la vita come lo stato dell’ essere su questa terra. Fin quando viene studiato come separato ed indipendente dalla vita universale, non potrà mai essere inteso. Per risolvere il grande problema si deve diventare un occultista (1); si deve analizzarlo e sperimentarlo personalmente, in tutte le sue fasi, come vita sulla terra, vita oltre i limiti della morte fisica, vita minerale, vegetale, animale e spirituale. Vita in congiunzione con la materia e vita presente nell’atomo imponderabile.

L’adepto ha imparato il grande segreto di come penetrare in profondità negli Arcani dell’essere.

Il mondo delle forze è il mondo dell’Occultismo ed è l’unico dove l’iniziato supremo esplora i segreti dell’essere. Dunque nessuno, tranne tale iniziato, conosce nulla di questi segreti. Guidato dal suo Guru (2), il chela (3) prima scopre questo mondo, poi le sue leggi e poi le loro evoluzioni centrifughe nel mondo della materia. Per diventare un adepto perfetto egli impiega molti anni, ma infine diventerà un maestro. Ciò che era occulto si manifesta e mistero e miracolo scompaiono dalla sua vista per sempre. Sa come dirigere la forza in questa o quell’altra direzione per poter produrre gli effetti desiderati. Le proprietà chimiche, elettriche od oidiche segrete di piante, erbe, radici, minerali e tessuto animale gli diventano familiari. Nessun cambiamento nelle vibrazioni eteriche gli sfugge ed applica la sua conoscenza. I mezzi di cui ci serviamo sono davanti a noi, in un codice vecchio come l’umanità fino ai più piccoli dettagli. Le nostre leggi sono immutabili tanto quanto quelle di Natura. Costruiamo la nostra filosofia tramite esperimenti e deduzioni.

Giunge un momento, nella vita di un adepto, in cui le difficoltà che ha superato sono ricompensate mille volte. Per poter acquisire ulteriore conoscenza egli non deve più passare attraverso un dettagliato e lento processo di investigazione e paragone di oggetti vari, ma gli viene concesso di avere uno sguardo profondo istantaneo ed implicito su ogni verità. L’adepto vede e sente e vive nella vera fonte di tutte le verità fondamentali – l’Essenza Spirituale Universale della Natura.

Un Mahatma (4) è un personaggio che, tramite una speciale istruzione ed educazione, ha sviluppato quelle facoltà superiori ed ha ottenuto quella conoscenza spirituale che l’umanità ordinaria acquisisce dopo aver passato innumerevoli serie di re-incarnazioni durante il processo di evoluzione cosmica. Divenuto un’entità, passando attraverso l’istruzione occulta nelle sue nascite successive, ha sempre meno (via via che passano le incarnazioni) Manas inferiori [Mente] fino a che giunge il momento in cui il suo Manas intero , essendo un carattere completamente elevato, è centrato nell’individualità superiore (5); si dice quindi che questa persona sia diventata un Mahatma. Il vero Mahatma, quindi, non è il suo corpo fisico ma il Manas superiore che è inseparabilmente legato all’ Atma (6) ed al suo veicolo Buddhi (7) – un’unione realizzata da lui in un periodo di tempo relativamente breve, passando attraverso il processo di auto-evoluzione stabilito dalla Filosofia Occulta.

Il Tchang-chub (un adepto che è diventato esente dalla maledizione della trasmigrazione Incosciente, tramite il potere della conoscenza e l’illuminazione dell’anima) invece di re-incarnarsi solo dopo la morte del corpo, se vuole può farlo a suo piacimento, anche ripetutamente durante la sua vita. Ha il potere di scegliere per sé nuovi corpi – su questo o altri pianeti – mentre ancora possiede la sua vecchia forma, che di solito conserva per scopi personali.

Quando il nostro grande Buddha – il patrono di tutti gli adepti, il riformatore e codificatore del sistema occulto, raggiunse il primo Nirvana (8) sulla terra, divenne uno Spirito Planetario (9); ad es. Il suo spirito poteva vagare negli spazi interstellari in piena coscienza ed allo stesso tempo continuare ad essere sulla Terra nel suo corpo originale ed individuale. Infatti, il Sé divino aveva distaccato sé stesso dalla materia così tanto che poteva creare un sostituto superiore per sé a suo piacimento e lasciarlo nella forma umana per giorni, settimane, a volte anni, senza essere influenzato in alcun modo dal cambiamento del principio vitale o della mente fisica del suo corpo. Questa è la forma di adeptato più alta a cui l’uomo può aspirare sul nostro pianeta. Ma è rara quanto i Buddha stessi. Molti sono coloro che “rompono il guscio d’uovo”, pochi coloro che una volta all’esterno sono in grado di esercitare completamente il loro Nirira namastaka , quando sono completamente fuori dal corpo. La vita cosciente nello spirito è difficile per alcune nature come nuotare lo è per alcuni corpi. Lo Spirito planetario di questo tipo (del tipo Buddhico) può passare a suo piacimento in altri corpi – di materia più o meno etereizzata, che abitano altre regioni dell’Universo.

Noi diciamo ciò che sappiamo, poiché lo impariamo tramite esperienza personale.

Purché noi sappiamo e purché gli Spiriti Planetari supremi lo abbiano accertato, la mente infinita li mostra ad essi come a noi, come nient’altro che battiti regolari inconsci del polso eterno ed universale della Natura, attraverso la miriade di mondi, dentro e fuori il velo primitivo del nostro sistema solare.

Finora – Sappiamo. Dentro e fino al limite estremo, sull’orlo del velo cosmico, sappiamo che il fatto è corretto, grazie all’esperienza personale. Sia per le informazioni raccolte che per quello che ha luogo oltre – siamo debitori agli Spiriti Planetari, al nostro Signore benedetto Buddha.

L’uomo comune non ha esperienza di altri stati di coscienza oltre a quello a cui lo collegano i sensi fisici. Gli uomini sognano; dormono di un sonno che è troppo profondo perchè i sogni impressionino il cervello fisico; in questi stati deve ancora esserci coscienza. Mentre questi misteri restano inesplorati, dunque, come possiamo noi sperare di speculare con profitto sulla natura dei globi, i cui bisogni, nell’economia della natura, appartengono a stati di coscienza ben diversi da ogni altro stato che l’uomo sperimenta qui?

Gli adepti ancora maggiori (quelli iniziati, naturalmente), per quanto siano veggenti istruiti, possono solo vantare la conoscenza approfondita della natura e dell’aspetto di pianeti ed abitanti che appartengono al nostro sistema solare. Essi sanno che quasi tutti i mondi planetari sono abitati, ma possono accedere solo a quelli del nostro sistema – almeno in spirito. E sono anche consapevoli di come sia difficile, perfino per loro, mettersi in rapporto con i piani di coscienza che si trovano entro il nostro sistema, ma che differiscono dagli stati di coscienza possibili su questo globo; ad es. sui tre piani della catena di sfere oltre la nostra terra. Tale conoscenza e rapporto sono possibili per loro perchè hanno imparato come penetrare piani di coscienza chiusi alla percezione di uomini comuni.

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Note

(1) Occultista. Colui che pratica l’Occultismo, un adepto delle Scienze Segrete, ma molto spesso attribuito ad un semplice studente. (torna al testo)

(2) Guru (Sk). “Maestro Spirituale”, un maestro in dottrine metafisiche ed etiche. Usato anche per insegnanti di qualunque scienza. (torna al testo)

(3) Chela (Sans.) Un discepolo. Lo studente di un Guru o Saggio, il seguace di un Adepto o di una scuola di filosofia. (torna al testo)

(4) Mahatma (Sans.) Lit., “Grande Anima”. Un adepto dell’ordine superiore. Un essere illuminato, che avendo raggiunto il dominio sui suoi principi inferiori, vive senza che la sua sfera di “uomo di carne” lo ostacoli. I mahatma sono in possesso della conoscenza e del potere commisurati allo stadio che hanno raggiunto nella loro evoluzione spirituale. (torna al testo)

(5) Individualità. Uno dei nomi dati in Teosofia ed Occultismo all’Ego Superiore umano. Facciamo una distinzione tra l’Ego immortale e divino e quello mortale umano che perisce. Quest’ultimo, o “Personalità” (Ego Personale) sopravvive il corpo morto per un certo periodo in Kama Loka: l’Individualità prevale per sempre. (torna al testo)

(6) Atman o Atma (Sans). Lo Spirito Universale, la monade divina, il “settimo Principio”, cosiddetto, nella classificazione exoterica “settenaria” dell’uomo. L’Anima Suprema. (torna al testo)

(7) Buddhi (Sans.). Anima Universale o Mente. Mahabuddhi è un nome di Mahat (vedi). Anche l’Anima Spirituale nell’uomo (il sesto principio exotericamente), il veicolo di Atma, il settimo, secondo l’elencazione exoterica. (torna al testo)

(8) Nirvana (Sk.). Secondo gli Orientalisti, l’intero “esaurirsi” come la fiamma di una candela, la vera e propria estinzione dell’esistenza. Ma nelle spiegazioni esoteriche, è lo stato di esistenza e coscienza assolute, in cui entra l’Ego di un uomo che ha raggiunto il grado massimo di perfezione e santità durante la vita, dopo che il corpo muore ed occasionalmente nel caso di Gautama Buddha ed altri durante la vita. (torna al testo)

(9) Spiriti Planetari. Originariamente i dominatori e governatori dei pianeti. Come la nostra terra ha la sua gerarchia di spiriti terrestri planetari, dal piano superiore a quello inferiore, così la ha anche ogni corpo celestiale. In Occultismo, comunque, il termine “Spirito Planetario” è applicato generalmente solo alle sette gerarchie superiori corrispondenti agli arcangeli Cristiani. Questi sono tutti passati attraverso uno stadio di evoluzione corrispondente all’umanità sulla terra di altri mondi, in cicli trascorsi. La nostra terra, essendo solo nel suo quarto giro, è troppo giovane per aver prodotto questi alti spiriti planetari. Lo spirito planetario più alto che governa sopra ogni globo è in realtà il “Dio Personale” di quel pianeta e, la sua “provvidenza governante” più della Divinità Personale Infinita auto-contraddittoria del moderno pretismo. (torna al testo)

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