Francken Manuscript /XII grado

Quattuor CoronatiGran Maestro Architetto – XII Grado

Francken Manuscript /XII grado

a cura di Franco Cenni

GRAN MAESTRO ARCHITETTO

 XII Grado

Premesse

Questa Loggia deve essere tappezzata di bianco, cosparsa di fiamme. Il Maestro é chiamato Gran Maestro Architetto e porta una tunica da prete bianca, una larga sciarpa blu portata dalla spalla destra al fianco sinistro. Alla base della sciarpa pende, come medaglia, un quadrato perfetto.

Su una faccia di questa medaglia sono incisi 4 semicerchi davanti a 7 stelle che circondano un triangolo, che porta al centro le lettere CA. Sull’altra faccia del Gioiello devono essere rappresentati i cinque ordini architettonici, una Livella nell’alto della medaglia con, al di sotto, un Compasso incrociato con una Squadra, e le lettere RM entro Squadra e Compasso, essendo queste lettere l’iniziale ed la finale della parola Rabucim.

Il Gran Maestro che presiede deve necessariamente portare i paramenti di Perfezione. Deve essere coperto il suo Grembiule deve essere bianco bordato di blu, ed avere una tasca nera nella quale metterà i disegni. Un astuccio contenente gli strumenti matematici deve essere posto su una tavola davanti a lui.

I Sorveglianti indossano gli stessi paramenti del Gran Maestro Architetto, così come gli Utensili della loro funzione, la Perpendicolare e la Livella. Indossano lo stesso Grembiule con, sulle tasche nere, il Compasso e la lettera G ricamati o dipinti di bianco. Inoltre, portano gli attributi del loro Grado più elevato.

Gli altri Fratelli non portano che uno stretto collare blu attorno al collo, con appeso il Gioiello del Grado. Tutti debbono avere un astuccio porta strumenti davanti a loro.

A Settentrione della Loggia ci deve essere una Stella luminosa, che illumina la Loggia e, sotto di essa, una tavola sulla quale è posato un astuccio per gli strumenti.

Il Gran Maestro Architetto, che siede all’Oriente, aprirà la Loggia nel modo che descriveremo in seguito.

Apertura

D: Fratelli Sorveglianti, fate il vostro dovere!

R: Gran Maestro Architetto, la Loggia è al coperto ed i profani non possono penetrare i nostri misteri.

D: Siete voi Architetto?

R: Conosco molto bene tutto ciò che si trova in un astuccio matematico perfetto.

D: Che cosa vi si trova?

R: Una squadra, un compasso semplice, un compasso a quattro punte [1], un regolo, un tira linee, un compasso di proporzione , un regolo graduato ed uno pieghevole, delle puntine da disegno e un semi cerchio.

D: Dove siete stato ricevuto Maestro Architetto?

R: In un luogo bianco dove sono rappresentate delle fiamme.

D: Cosa rappresenta questo bianco cosparso di fiamme?

R: Il bianco significa la purezza del cuore e le fiamme simboleggiano lo zelo di cui tutti i Maestri Architetti sono tenuti a dar prova.

D: Cosa rappresenta la Stella che brilla a settentrione?

R: La virtù che deve guidare tutti i buoni massoni, come la stella polare guida i marinai nella loro navigazione.

D: Che ora é?

R: Lucifero, la stella del mattino.

Gran Maestro Architetto: Poiché è così, miei Carissimi Fratelli, mettiamoci al lavoro.

Il Gran Maestro Architetto batte un colpo, poi due; i due Sorveglianti fanno lo stesso.

Gran Maestro Architetto: Questa Loggia è aperta.

Iniziazione

Il candidato deve indossare i paramenti di Sublime Cavaliere Eletto. Gli viene chiesto di bussare una volta, poi due, alla porta del Tempio, di entrare immediatamente, di viaggiare da occidente verso il mezzogiorno, dove si ferma un istante per contemplare ed ammirare la Stella del Nord, poi ritorna ad occidente per essere interrogato sui precedenti gradi. Gli si ordina di camminare con tre passi regolari, il primo distaccato dagli altri due, effettuati velocemente. Giunto davanti all’Ara dei Giuramenti, il candidato si inginocchia e pronuncia il suo giuramento.

Giuramento

Io, A…B…, Sublime Cavaliere Eletto delle Dodici Tribù d’Israele, giuro davanti a Dio e davanti a questa Reale Loggia di Grandi Maestri Architetti di non rivelare giammai i segreti di questo Grado che sto per ricevere, se non ad un vero Gran Maestro Architetto, se lo riconoscerò come tale. Inoltre giuro di giammai ammettere e consentire ad alcuno l’ammissione a questo Grado, che non sia in conformità con le Leggi, gli Statuti e le Costituzioni Segrete dell’Ordine.

Inoltre, prometto totale sottomissione a tutti i Regolamenti che mi saranno comunicati o inviati dai Sovrani Principi dell’Ordine, prometto obbedienza continua agli obblighi che riceverò dal Gran Consiglio e, se mi capitasse di mancare ai miei presenti impegni, acconsento a subire tutte le pene che io stesso mi sono imposto al momento dei miei precedenti Giuramenti a che il mio nome sia scritto in lettere rosse, affinchè i posteri si ricordino di me come di un uomo infame e perfido!

Che Dio mi consenta di rimanere in dirittura ed in equità!

Amen, Amen, Amen!

Discorso

Dopo questo giuramento, il Gran Maestro Architetto pronuncia il seguente discorso.

Mio Carissimo Fratello, Salomone, allo scopo di istituire una scuola di architettura per istruire coloro che dirigevano i lavori del Tempio, ed anche per incoraggiare e perfezionare i veri Massoni nell’Arte Reale, facendo passare per questa scuola coloro che, per zelo e discrezione la servivano con la più alta perfezione, creò questo Grado con il nome di Gran Maestro Architetto.

Questo saggio sovrano, sempre giusto e prevedendo l’avvenire, voleva ricompensare lo zelo, il sapere e la virtù dei Sublimi Cavalieri d’Emerk, in modo tale che si avvicinassero sempre più al trono celeste del Grande Architetto dell’Universo. La sua divina veggenza gli fece porre lo sguardo su coloro che erano appena stati creati Sublimi Cavalieri Eletti per rendere effettiva la promessa che Dio aveva fatta a Enoch, a Noè, a Mosè e a David, che se anche avessero penetrato le viscere della terra, il loro ardore non sarebbe stato appagato se non lo avesse permesso la divina Provvidenza.

L’attaccamento che dimostrerete allo studio della geometria, alla quale d’ora in poi vi dedicherete interamente, vi procurerà i mezzi per vedere ed esporre questo sublime sapere.

Seguito dell’Iniziazione

Il candidato riceve l’ordine di camminare verso il Primo Sorvegliante con tre passi, nel modo che gli è stato mostrato precedentemente, per imparare il Segno, il Toccamento e le Parole. Dopo aver eseguito il primo passo, deve fermarsi per ammirare la Stella poi indietreggiare di tre passi, come se fosse stato sorpreso dallo splendore dell’astro, poi esegue i due ultimi passi, che lo devono condurre davanti al Sorvegliante.

Il Segno si esegue battendo il palmo della mano sinistra servendosi della mano destra, o facendo scivolare la mano destra sul palmo della sinistra, poi dopo una breve pausa, facendo scivolare due volte velocemente la mano destra sulla sinistra, le dita distese, il pollice che forma una squadra; poi si simula di tracciare con la mano destra un piano sulla mano sinistra, guardando spesso in direzione del Gran Maestro Architetto come se si dovessero ricevere delle istruzioni.

Il Toccamento si effettua intrecciando le dita della mano destra con quelle della sinistra di un Fratello, portando la mano sinistra al fianco, il pollice aperto a squadra.

La Parola di Passo è Rabucim, che significa “Io sono Architetto”.

La Parola Sacra è Adonai, il primo nome di Dio.

Il Primo Sorvegliante decora il richiedente con il collare blu ed il gioiello, gli mette il Grembiule, gli dà l’Abbraccio e gli augura di provare Gioia per la sua nuova promozione. Poi gli ordina di recarsi presso il Gran Maestro Architetto perchè gli siano dati il Segno, il Toccamento e le Parole. Il Gran Maestro Architetto lo accoglie a nome di tutti i Fratelli. Poi, il nuovo Architetto prende posto ed ascolta l’insegnamento di questo Grado, che gli viene daato come segue.

Catechismo

D: Quale è la prima di tutte le Arti?

R: L’Architettura, di cui la Geometria è la chiave, come lo è di tutte le scienze.

D: Quanti tipi di architettura vi sono?

R: Tre, l’architettura civile, navale e militare. L’architettura civile è l’arte di costruire case, palazzi, templi, altari, campanili o archi di trionfo per decorare ed i abbellire le città.

L’architettura navale è l’arte di costruire vascelli da guerra ed ogni altro altri tipo di bastimento destinato alla navigazione o al commercio.

L’architettura militare è l’arte di fortificare paesi e città , in modo da poter sostenere l’attacco di molti con poca gente, di disporre le fortificazioni in modo tale da non essere facilmente isolate o prese, di rinforzarle con trincee, ecc. In breve, di rendersi maestro meglio preparato e nel modo più facile possibile per difendere le posizioni fortificate.

Nell’Arte della Massoneria civile, i Maestri non sono che maestri in architettura civile, i due altri ordini sono complementari per i Massoni, ma, se dovessero possederle, dimostrerebbero la grandezza del loro zelo e della loro virtù.

D: Quali sono le scienze che un perfetto Maestro architetto è tenuto a conoscere bene?

R: Esse sono numerose e unite fra loro, in modo tale che non se ne può escludere una se si desidera praticare l’arte architettonica in tutta la sua pienezza. Un Gran Maestro Architetto deve possedere le seguenti conoscenze:

1.- Aritmetica

6.- Diottrica

11.- Idraulica

16.- Misure

2.- Geometria

7.- Disegno

12.-Geografia

17.- Medicina

3.- Trigonometria

8.- Prospettiva

13.- Cronologia

18.- Musica

4.- Ottica

9.- Meccanica

14.- Taglio della pietra

19.- Architettura

5.- Catottrica

10.- Statica

15.- Lavorazione del legno

D: Che cosa è l’aritmetica, e di quale uso è per il Massone?

R: È l’arte di calcolare; è chiamata araba perché le cifre che noi utilizziamo ci sono state trasmesse dagli Arabi, così come ciò che loro chiamano algebra, che è anche una aritmetica, ma molto più astratta, e che non amano molto coloro che iniziano a studiarla ma  della quale coloro che ne sono diventati maestri ne riconoscono l’utilità e il piacere, perché permette di trovare le quantità indefinibili, le proporzioni sconosciute e le radici e, in breve, risolve con un piccolo sforzo, tutti i problemi di geometria. I simboli algebrici sono: +, -, =, >, <, più, meno, uguale, più grande, più piccolo, ecc. Si possono utilizzare le prime lettere dell’alfabeto per rappresentare le quantità conosciute, e riservare le ultime per le sconosciute e per rappresentare le quantità nulle con lo zero arabo.

L’aritmetica fa parte delle conoscenze necessarie per un buon Massone, perché deve moltiplicare la sua benevolenza e il suo sapere per tutti i suoi Fratelli, e non aspettarsi altra ricompensa che lo zelo dell’aritmetica, perché facendo una buona azione egli si è soddisfatto da prima.

D: Che cos’è la Geometria e perchè questa scienza è necessaria ai Massoni?

R: La Geometria è la prima delle scienze e si fonda sulla precedente. Ci proviene dagli Egiziani che, correndo il rischio di essere sommersi dalle inondazioni annuali del Nilo, vedevano la confusione che si instaurava fino ai limiti delle loro terre dopo ogni alluvione del fiume. Perciò, inventarono misure e limiti che permettessero loro di ritrovare i confini dei loro campi dopo ogni inondazione di questo grande fiume. Quest’arte in seguito fu chiamata dai Greci Geometras, o misura della terra, e così la Geometria è l’arte di misurare le superfici e le dimensioni, ma non i volumi. Ne derivò la scienza di misurare i volumi che hanno diverse dimensioni, come l’altezza e lo spessore.

La Geometria fa parte del bagaglio del buon Massone, perchè deve continuamente misurare il suo comportamento, che non deve avere altro scopo che la Gloria del Grande Architetto dell’Universo, di edificare e proteggere suo Fratello.

D: La Trigonometria è anch’essa necessaria al Massone Si, Gran Maestro Architetto, questa scienza è indispensabile come le precedenti. Con essa i Massoni misurano gli angoli, le tangenti e le secanti e perchè la deve conoscere?

R: È attraverso questa conoscenza dei triangoli che essi trovano le misure esatte dei lati sconosciuti, grazie all’aritmetica e all’algebra. Noi dobbiamo la scoperta di questa arte a Pethagoras [2]. (Pitagora)

Le più importanti dimostrazioni di tutti i problemi trigonometrici sono citati nei primi libri di Euclide. Questo famoso filosofo sacrificò un centinaio di buoi agli dei per ringraziarli della sua scoperta e, benchè non fosse che un idolatra, non avrebbe sfigurato tra le nostre Colonne.

La Trigonometria è più un fatto del Grande Architetto dell’Universo che quello del Massone, che non può che spaventarsi quando pensa che il Grande Architetto. dell’Universo lo giudicherà con il rigore del teorema di Pitagora.

Tutte le nostre azioni rappresentate simbolicamente formeranno un triangolo, di cui sono visibili solamente due lati dalla nostra coscienza, vale a dire il Bene e il Male. Ma solamente il Grande Architetto dell’Universo ne può conoscere il vertice, aprendo gli angoli dei nostri cuori, che sono conosciuti solamente da lui.

D: A cosa servono l’Ottica, la Catottrica e la Diottrica e perché queste scienze sono necessarie ai Massoni?

R: Esse trattano la visione e discutono i raggi luminosi. È con l’aiuto di queste scienze che noi possiamo giudicare rettamente le cose, non quelle che ci appaiono, sminuite dalla distanza, deformate dalle riflessioni o ingrandite con delle lenti, ma tali e quali esse sono realmente.

Esse sono indispensabili ai Massoni, perché ognuno deve osservare i propri errori, all’occorrenza con una lente per meglio ingrandirli. Al contrario, debbono guardare gli errori dei Fratelli. con pignoleria, allo scopo di vederli diminuire, fino a sparire. Il Massone deve studiare senza sosta i suoi pensieri e le sue parole alla lente della prudenza, di modo che non faccia giammai nulla che possa portare pregiudizio a uno qualsiasi dei suoi Fratelli.

D: Noi sappiamo ciò che è il disegno, ma com’è che questa conoscenza è necessaria alla Massoneria?

R: Perché il disegno si esegue con una matita e le più perfette immagini sono tutte cominciate per non essere altro che degli schizzi. Così i Massoni, se riconoscono in uno dei loro Fratelli. una qualità, debbono considerarlo come un disegno, e copiarne più fedelmente possibile l’esempio, per poter giungere anch’essi alla perfezione, per quanto il Grande Architetto glie ne accorderà il favore ed il potere.

D: Cos’è la Prospettiva ed in cosa è utile ai Massoni?

R: La Prospettiva è l’arte di raffigurare gli oggetti facendo apparire le loro distanze e l’effetto di queste sulle loro dimensioni, come anche sui loro colori. Una prospettiva ben concepita farà la bellezza di una immagine, adulando l’occhio al primo sguardo, e fornendo un buon punto di vista. Allo stesso modo, i Massoni, non debbono avere, lungo tutta la loro vita, che una sola prospettiva, un unico punto di vista, e con la gradevole speranza di una vita futura di una eterna felicità.

D: Veniamo alla Meccanica.

R: La Meccanica è l’arte del macchinario, che permette di elevare sino ai luoghi più alti i carichi più pesanti, con delle forze apparentemente deboli e con poco personale, utilizzando delle leve, delle morse, degli attrezzi, dei cric [3], dei rulli e delle gru. Attraverso questa arte, si costruiscono dei mulini, ma anche degli orologi, degli utensili, dei martinetti e migliaia di altre macchine, che si animano con delle molle e delle masse.

Ora, la grande molla del Massone deve essere nel suo cuore e, se non fa in modo di elevarla, di conservarla, di esercitarla continuamente praticando la virtù, non potrà essere considerato che come una macchina difettosa, la cui molla principale é rotta e che non potrà essere riparata che per la grazia e la considerazione di Colui che non la rifiuta mai a chi la chiede.

D: Di quale uso é, per i Massoni, la Statica?

R: La Statica è in rapporto con la Meccanica ed è la conoscenza delle masse e delle forze agenti, è l’arte delle bilance romane, delle bascule e degli equilibri. Così il giudizio di un Massone deve sempre mantenere un equilibrio e nessuna considerazione d’interesse personale o di partito preso, deve farlo allontanare dall’Equità, dalla Verità e dalla sana Ragione.

D: Cos’é L’Idraulica, e in che cosa é necessaria ai Massoni?

R: È l’arte di guidare, di governare, di drenare e versare l’acqua, necessaria alla salute e alla vita, così come é benefica per le fabbriche ed il commercio e che fà la bellezza dei palazzi, per gli acquedotti dei giardini e per le fontane ecc., che un architetto dirige, attraverso i canali, le dighe ecc., e che raccoglie in bacini, cisterne e riserve per poi inviarla nei giardini, nelle fontane e per metterla a disposizione delle necessità dei cittadini.

Un architetto sa come irrigare, attraverso i canali, i campi e le praterie per il miglior uso dell’agricoltura. Sa come scavare canali nelle montagne per congiungere tra loro i mari, a beneficio del commercio e della navigazione. In breve, attraverso la conoscenza dell’idraulica, si possono creare dei luoghi piacevoli dove all’origine esistevano delle paludi fangose.

L’anima di un Massone deve essere come un canale molto aperto, come la strada più sicura, perché gli uomini possano congiungersi con tenerezza, non come i mari aperti, separati dalle più alte montagne. Capita sovente che due fratelli siano separati da una incomprensione e, sperando ed aspirando ambedue a ricongiungersi, non possano farlo se non interviene un mediatore pieno di spirito massonico, che li riunirà e rinnoverà tra loro un’amicizia prossima a svanire, che, senza questo intervento, si sarebbe totalmente estinta e che (e questo é sovente da temere), si sarebbe trasformata in odio ed in mortale inimicizia. Così, un architetto idraulico non dovrà mai lasciar stagnare nessuna acqua e lasciarla putrefarsi sino a diventare un veleno ma, al contrario, animarla col canale del suo pensiero che gli fornirà le risorse sociali che sono l’umanità, i servizi resi reciprocamente, le parole cortesi, i pareri e le informazioni.

D: Che cos’é la Geografia e qual’é il suo uso per i Massoni?

R: La Geografia è la conoscenza dei luoghi su terra e su mare, dei luoghi popolati o deserti, di grandi e piccole città di differenti regni, di ruscelli e fiumi che li irrigano, e di montagne che li separano. In breve, è la scienza di tutto ciò che li concerne e sulla quale si può ragionare aiutandosi con carte o mappamondi.

Benchè vi sia una sola Massoneria sulla terra, esistono diversi Templi e diversi posti dove i buoni Massoni si riuniscono per lavorare ai loro misteri e, sotto le stesse Leggi, cantando sia le lodi del Grande Architetto dell’Universo sia la dolcezza dei loro piaceri innocenti.

Questi Templi, noi li chiamiamo Logge, ed un buon Massone deve conoscere la geografia massonica, allo scopo di conoscere le Logge regolari e i loro nomi, debbono intrattenere per quanto sia possibile la più intima corrispondenza con loro, al fine di conoscere i veri Massoni, le loro qualità, le loro virtù, i loro valori, i loro talenti per ciò che concerne il lavoro massonico e questo allo scopo di portare il rispetto dovuto al loro merito.

D: Considerate la Cronologia nel numero delle scienze indispensabili a un architetto massone?

R. Si. Come la Cronologia è la scienza ed il sapere dei tempi passati, un Massone deve conoscerla per le seguenti ragioni: per essere capace di scegliere quei Massoni che si sono fatti onore all’inizio della creazione del mondo, i nomi dei re, dei principi, dei papi e di tutte le potenze che hanno sostenuto la Massoneria, per trovarvi dei modelli di pazienza, costanza e fermezza.

D: Cosa intendete dire con Taglio della Pietra?

R: Intendo con ciò la più importante delle scienze per un architetto, che è l’arte di definire, con l’aiuto della Squadra, tutte le pietre che saranno utilizzate per costruire un edificio, per pesarle ed anche per prepararle in modo tale che non vi siano pietre da eliminare, che ognuna troverà il suo posto naturale e per questo scopo è stata estratta dalla cava. Nessun uomo, in nessuna accademia del mondo, può guadagnarsi la qualità d’architetto di un certo valore, se lui stesso non abbia tagliato, levigato, eretto ed anche fissato le sue pietre.

Nello stesso modo, nell’Arte Reale della Massoneria, nessun Fratello può essere ammesso all’eminente Grado di Gran Maestro Architetto, se non ha preparato il suo cuore (che abitualmente è più predisposto per debolezza verso il male che verso la virtù), se non l’ha preparato e tagliato come la pietra, per diventare anche lui uno degli elementi per la costruzione del Tempio dedicato al Signore. Anche per questo nell’Arte Reale della Massoneria, nessun Fratello fosse re o principe,è pervenuto al Grado di Gran Maestro Architetto senza aver iniziato dal Grado di Apprendista e senza aver salito ad uno ad uno, i Gradi che precedono.

D: Ed il lavoro del legno?

R: Ve ne dirò tanto quanto il taglio della pietra. La sola differenza che farò è sulla natura del materiale. Le travi debbono essere tagliate secondo il luogo in cui devono essere posate e di quale tipo in modo tale che non sia necessario modificarle per renderle combacianti. Quindi il primo taglio deve essere esatto. Allo stesso modo, un Massone deve adattare la sua volontà a quella dei Fratelli perchè si riuniscano in maniera esatta e, da questa concordia dei Massoni, derivino il valore e l’unanimità delle loro,deliberazioni,, la qualità dei loro lavori e la dolcezza dei loro piaceri innocenti.

D: Che cosa è la Misura?

R: Come un Architetto deve sempre giudicare dei Massoni, deve essere capace di valutare il loro lavoro e di dire quale paga gli sia dovuta. Deve anche misurare i materiali, per pagare i fornitori, in base alle quantità ricevute e nessun Intendente degli Edifici può pagare nulla se non ha ricevuto l’ordine dal Gran Maestro Architetto.

Per questa ragione, un Massone che conosce la misura, dovrà apparire come il centro della Giustizia, e dell’uso che ne farà dovrà renderne conto al Grande Architetto dell’Universo che lo giudicherà così come lui ha giudicato.

D: La Medicina può essere di una qualsiasi utilità ad un Grande Architetto?

R: Essa non gli permetterà di costruire nulla, di scavare alcuna fondazione senza aver studiato la condizione del suolo e dell’aria e di evitare i luoghi fangosi e instabili, di costruire vicino ad una miniera di rame, vicino ad acque stagnanti o a paludi nauseabonde; essa gli permetterà di disporre le finestre in modo tale, che la casa riceva i venti più profumati e l’aria più pura. In breve, gli permetterà di trovare il rimedio contro tutto ciò che potrebbe colpire la salute e, se esistessero paludi o acque stagnanti, di prosciugarle.

Un Massone deve poter vincere i disturbi che uno stomaco disordinato può arrecare alla sua salute, cosa che potrebbe nuocere alla sua costituzione. Se è di debole costituzione deve sapere, prudentemente, privarsi dei piaceri che potrebbero essergli di pregiudizio, quand’anche non lo fossero per gli altri. Un tale comportamento possiede più virtù che la stessa medicina.

D: Di qual uso può essere la Musica per un Architetto?

R: La conoscenza della Musica fu indispensabile agli architetti all’epoca degli antichi romani per costruire sale, rotonde ed altri luoghi destinati alla rappresentazione di musica vocale e strumentale, ed è anche per questo che impararono a collocare colonne, a disporre volte, a lavorare a sbalzo i soffitti ed anche ad adoperare il rame per le navate allo scopo di ottenere un eco che rafforzasse il suono in concordia ed armonia. Furono anche collocati dei risonatori artificiali sui cornicioni che abbellivano queste sale….. Ma al presente la Musica è diventata migliore, le sale ad essa adibite sono più piccole, ciò che permette all’armonia di essere più gradevole e più vicina all’orecchio, ed è perchè i soffitti sono proporzionati alla vastità di queste sale, mantenendo la vibrazione sonora a buona distanza.

La Musica è certamente uno degli attributi dei Massoni perché, per l’accordo di differenti suoni, ispira l’anima ed affascina i sentimenti con la sua alternanza di discordia e concordia, come è tra i Fratelli che, per affascinarsi gli uni con gli altri e per la gioia dei loro amici, procurano loro indescrivibili piaceri ma, contemporaneamente, frustrando i profani che non sono ammessi a condividerli.

D: Queste sono tutte le scienze che un Massone deve conoscere?

R: Matematica è il termine generico con il quale è possibile raggruppare molte altre scienze, oltre a quelle delle quali vi ho appena reso conto. Questo termine da solo significa ciò che è necessario al Massone perché, se si dichiara Maestro in Matematiche, con ciò intende che il suo cuore è pieno di zelo per i Massoni e per la Massoneria.

D: Quanti ordini architettonici conoscete?

R: Sono cinque: Toscano, Dorico, Ionico, Corinzio e Composito.

D: Quali differenze vi sono tra questi ordini?

R: L’ordine Toscano e Dorico sono i più conosciuti ed i meno ornati, il Corinzio e il Composito sono i più belli ed i più ornamentali. Lo Ionico è più lavorato dei primi due, ma meno degli ultimi due.

D: Vi sono altri tipi d’architettura?

R: Esiste un numero infinito di stili e ne citerò qualcuno, per esempio, il Prostite [4], il Lamphiprostite [5], il Perintere [6], il Predoptiter [7], il Deptere [8] e il Longotere [9]… Inoltre, esiste lo Iostile [10], il Perstile [11] e il De-estill [12] e un gran numero di altri.

D: Da cosa dipende lo stile di una costruzione?

R: Dalle proporzioni delle colonne, dalla loro distanza e dalla loro altezza, dagli ornamenti delle nicchie, dai pannelli…. in breve dalle regole che fissano la vera architettura e alle quali bisogna sottomettersi per concepire un edificio che deve essere costruito correttamente.

D: Questa Regola di costruzione è necessaria ad un Massone?

R: Si, Gran Maestro Architetto. Massonicamente significa che noi non dobbiamo preoccuparci della nazionalità, della posizione profana o dei Gradi che un Fratello possiede, quando egli ha bisogno della nostra assistenza.

D: Voi mi avete ora detto, Fratello mio, che le architetture navali e militari sono conoscenze necessarie al Massone, come può essere così?

R: Lo sono tutte e due, l’architettura navale perché un Massone deve poter lavorare sul mare come sulla terra, per la divulgazione dell’Arte Reale, come per alleviare le sofferenze dei suoi Fratelli, e l’architettura militare perché deve difendere i suoi Fratelli, quando vengono assaliti.

D: Salomone possedeva tutte queste scienze matematiche?

R: Senza alcun dubbio! In effetti, il Grande Architetto dell’Universo, con un regalo gentile, gli donò la Saggezza, è per questo motivo che lo si chiamò il più saggio dei re, ed anche perché Dio lo scelse per costruire un Tempio che rispettasse le proporzioni che Egli gli aveva indicate.

D: Qual’è il grande attributo di un architetto?

R: È un astuccio contenente degli strumenti matematici, in breve dei compassi, un astuccio che contiene tutti gli strumenti, di cui un architetto può aver bisogno per la sua opera, che, quando lo apre, presenta allo sguardo un progetto molto concreto e che racchiude l’energia di tutte le virtù che un Massone deve possedere.

D: Spiegatemi quali sono gli strumenti e come si usano?

R: Prima di tutto ce n’è uno che indica immediatamente i tre gioielli simbolici dell’Apprendista e del Compagno. Quando ce ne siamo serviti per formare un angolo retto, permette anche di vedere una Livella ed una Perpendicolare, accanto ad una Superficie Quadrata e un Filo a Piombo, tutti preziosi gioielli per i Massoni, che ricordano continuamente al loro spirito la dolcezza con la quale debbono essere messi in opera, la condotta, attraverso la Squadra di Giustizia, sotto l’intangibile Livella di Eguaglianza tra tutti, l’unanimità dei sentimenti dell’anima, sotto la Perpendicolare della Carità, per manifestare la sua benevolenza direttamente, senza reticenza, verso i Massoni che si trovano nel bisogno.

Il Compasso semplice serve a misurare delle lunghezze, a dividere dei segmenti in parti uguali, a tracciare delle parallele, a costruire i Triangoli equilateri o isosceli……Brevemente, ce ne possiamo servire in un numero infinito di operazioni matematiche sarebbe impossibile enumerare, ma l’uso del Compasso è ben conosciuto dai matematici, ed è il principale strumenta delle matematiche. È per questo che il Compasso è il Gioiello portato dai maestri in Camera di Mezzo. Con quale soddisfazione un Massone contempla questo Gioiello, quando egli si ricorda quanto fu vicino al suo cuore nel momento del suo Giuramento, quando si preparava a vedere la Luce, e quando se ne ricorda l’uso che ne ha fatto in seguito e tutto ciò che ha scoperto studiandolo. Pertanto, un buon Massone fisserà le punte del suo Compasso, in tutto ciò che farà, in conformità con la Legge del Grande Architetto dell’Universo e con gli Statuti dell’Ordine Reale.

Esiste anche un Compasso a quattro punte, di cui una è fissa, anche se la si può cambiare quando la necessità lo impone. Questo compasso permette di tracciare dei cerchi o frazioni di cerchio: la punta intangibile definisce sempre il centro. Secondo i casi, ci si può servire di una matita, di una penna odi una rotella sopra la punta mobile. Questo compasso, tracciando qualche cerchio, ci insegna che i Massoni sono sparsi in tutto il mondo, sulla superficie terrestre e le tre punte mobili rappresentano le tre virtù divine, attraverso le quali un buon Massone è riconosciuto da tutti i Fratelli dei due emisferi.

Si trova poi vi è il Compasso di proporzione, che è un Regolo pieghevole. Questo strumento è quasi universale perché permette tutte le operazioni, risparmia molti calcoli ed è come una Tavola in cui si ritrovano le parti uguali, i piani, i poligoni, le corde dei volumi, le densità dei metalli, le forme dei proiettili con le loro dimensioni. La Riga a parti uguali serve a dividere un segmento in ragione di un segmento dato (la linea dei piani che si deve ridurre o ingrandire nel suo significato). La Riga dei Poligoni serve a descrivere un cerchio o un poligono avente un numero definito di lati o di angoli. La Riga dei volumi permette di rimpicciolire o ingrandire a secondo un fattore dato. La Riga dei metalli permette di conoscere le differenze e le proporzioni dei sei metalli… Questo strumento è il più bel simbolo di un Massone, soprattutto se ha conseguito il grado di grande architetto, dal momento che deve avere inciso nel suo cuore tutte le virtù divine, morali, eroiche e naturali e che egli stesso abbia accertato solido e sicuro.

Il Regolo ed il Tiralinee sono due strumenti che devono servire insieme per tracciare una linea diritta, è essa stessa un attributo del Massone poiché il suo comportamento deve sempre essere giusto e onesto, con la benevolenza nel cuore, che le sue inclinazioni debbono sempre coincidere con il suo Dovere e quindi essere in relazione con questi due utensili.

Il Rapportatore è spesso fatto di rame o di corno e serve a definire gli angoli, a misurarli e a dividere le rose tracciate con l’aiuto del Compasso. È il Gioiello di un Maestro Perfetto e, portandolo, ci si ricorda di usarlo solamente se un punto di perfezione deve essere esaminato.

Chiusura

D: Datemi il Segno di Grande Maestro Architetto!

In risposta, il Primo Sorvegliante lo esegue tracciando un piano sulla mano sinistra. Il Grande Maestro Architetto apre allora il suo astuccio degli utensili e dice:

Gran Maestro Architetto: “Mettiamoci al lavoro”!

Dispone gli utensili sul piccolo tavolo, appoggia la sua mano sinistra sopra il Compasso di Proporzione, si appoggia sulla mano destra e chiede:

D: Non conoscete che questo tipo di lavoro?

R: Ne sto imparando un altro.

D: Datemi il Toccamento!

Il Primo Sorvegliante si avvicina al Gran Maestro Architetto ed esegue il Toccamento.

D: Datemi la Parola!

R: Ra……

D: Continuate!

R: Bu…..

D: Terminate!

R: Cim.

Il Gran Maestro Architetto disegna un Triangolo con il Compasso e dice:

Gran Maestro Architetto: “Fratelli miei, abbiamo terminato”.

Tutti i Fratelli riordinano i loro utensili nei loro astucci e dicono a loro volta:

“Abbiamo terminato”

D: Che ora è?

R: L’inizio della notte.

Il Gran Maestro Architetto batte allora un colpo più due, e dichiara:

“Annunciate che questa Loggia è chiusa”.

I Sorveglianti e tutti i Fratelli battono ognuno, un colpo più due, e la Loggia è chiusa.

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Scommettiamo che, tra i redattori di questo rituale, alcuni dovevano essere dei ferventi lettori delle Enciclopedie, elaborate tra il 1750 e il 1772. Subendo la moda dell’epoca, questi redattori si interessarono di tutte le conoscenze umane, escludendo tuttavia la Filosofia e la Teologia, si impegnarono in ciascun caso, dopo averne fornito una definizione, trovandogli un legame, possibilmente molto moralista, con l’Arte Reale. Ne è risultato, come si sarà constatato, un rituale dei più indigesti… che si credeva ispirato dal famoso trattato di Vitruvio!

Morto Hiram, si ponevano tre domande:

– Chi assicurerà l’ordine, la disciplina e la regolarità tra gli operai? Ne risultò la successione dei Maestri;

– Chi vendicherà l’Architetto? Ne risultarono i Gradi di Eletti;

– Chi dopo Hiram, si incaricherà di concepire ciò che era ancora uno schizzo? E questa fu la serie degli Architetti.

Questi Gradi di Architetti apparvero verso la fine degli anni 1740 e sono spesso qualificati come Scozzesi. Il sistema lionese degli anni 1760 ne annovera due, il Piccolo e il Grande Architetto, che inserisce nella diciottesima e diciannovesima posizione della sua gerarchia. L’autore dei “Più segreti misteri…”, apparso nel 1766, ci fornisce i Rituali di questi due Gradi.

La Massoneria Adonhiramita riconosce tre Gradi di Architetto: il Piccolo Architetto, il Grande Architetto o Compagno Scozzese, e il Maestro Scozzese. Questi appellativi hanno potuto far credere a certuni che i termini d’Architetto e di Scozzese erano perfettamente sinonimi. In effetti, non c’è nulla come ben dimostra l’esistenza nel sistema lionese dei Gradi d’Apprendista, Compagno e Maestro Scozzese coesistenti con due gradi d’Architetto.

Patrick Bunout, nella postfazione dei “I segreti più misteriosi….” afferma che il quaderno di Grande Architetto del Rito Scozzese Antico e Accettato., è composto dal ricongiungimento di quello di Gran Architetto con quello di Maestro Scozzese. Questo fa supporre una anteriorità della Massoneria Adonhiramita, in rapporto al Rito di Perfezione, che non è molto evidente …

Soprattutto l’esame, anche rapido, dei testi infirma questa convinzione. Tra gli elementi più costanti che si riscontrano al momento della fusione dei rituali figurano le Parole di Passo e le Batterie. Ora, il Piccolo Architetto ha come parola di passo Gabaon e una Batteria di tre e quattro, il Grande Architetto per Parola di Passo ha Shiibolet e la stessa Batteria, il Maestro Scozzese ha Zèdidiac e ancora la stessa batteria. Bisogna ricordare che, per il Rito di Perfezione, la Batteria è di uno e due e la Parola di Passo è Rabucin? Il solo punto veramente in comune consiste nel fatto che “i profani, non possono penetrare nei nostri misteri”…

È ben poco! Questo non può comporre la totale assenza di vero simbolismo che rende così avvilente la lettura del quaderno di Francken. Nelle altre versioni, il candidato viaggiava, percorreva il Tempio e ne riscontrava minuziosamente i piani…

Segnaliamo che il quaderno del Grande Eletto di Londra comprende un questionario sul Gran Maestro Architetto che è del tutto coerente con il quaderno di Francken, ad eccezione tuttavia, del Toccamento molto diverso.

A nostro parere è evidente che il Rituale del XII Grado contenuto nel manoscritto Francken è stato redatto, intorno agli anni 1760, da dei francesi se non associati al movimento enciclopedico per lo meno fortemente influenzati da esso. Il loro problema era di integrare al Rito di Perfezione un grado di architetto, tanto per ragioni di coerenza (rispondere alla domanda – chi realizza ora i lavori?) che per motivi pratici (come integrare una serie di Gradi esistenti?).

Ma non si sono accontentati di mettere insieme dei quaderni. Hanno voluto creare un Grado che, all’interno del Rito, rappresentasse l’apporto razionale, per dimostrare che questo apporto andava nel senso dell’emergere di una morale autonoma. Da questo, l’enciclopedismo dell’Istruzione. Forse credevano così di riallacciarsi ad una tradizione risalente a Vitruvio, del quale La Terza non ebbe timore di dire “ che era senza contraddizione il più eccellente Massone di Roma e di tutto l’Impero Romano”. Essi si sono evidentemente ispirati ai manoscritti operativi, come il Watson, e tutti più o meno per lungo tempo enumerarono le sette scienze. Essi lo hanno solamente “fatto più lungo”!

Come lo Spirito soffia dove desidera, la loro ambizione aveva la più grande probabilità d’essere delusa. Essi non hanno provato ad unire veramente il Grado alla Leggenda di Hiram e questo Rituale non ha “La Leggenda del Grado”. Si sono soprattutto impegnati a sviluppare questi interminabili Catechismi che dovevano sembrare davvero insopportabili sia agli impetranti che agli officianti.

Infatti, questo Grado di Gran Maestro Architetto sembra proprio essere stato elaborato dai primi quaderni d’Apprendista, di Compagno e di Maestro Architetto dei quali un esemplare figura tra i rituali della Loggia di Mirecourt [13], a loro volta copiati su di un manoscritto appartenuto a un certo Generale Hahn e datato 1762. Vi si ritrova la Batteria, la parte principale dell’Apertura e della Chiusura, un lunghissimo Catechismo che termina sulla enumerazione di non meno di 16 errori che converrebbe ad un Maestro Architetto evitare e che vanno dalla perfidia alla testardaggine, passando attraverso l’ubriachezza, l’avarizia e la golosità….. Vi si ritrova la fastidiosa enumerazione delle scienze, delle arti e degli stili architettonici… [14]

La Parola di Passo del quaderno Hahn è habneim, tradotta architetto. Infatti, si tratta della corruzione di…..(termine ebraico), le pietre.

Tuttavia il quaderno qui citato, ha lo scopo di chiarirci le alterazioni subite dalle parole. Francken, si sa, era olandese. Imbattendosi nella parola cric e non ricordando il jack inglese, si tuffa nei suoi ricordi… Vagamente, rammenta il termine olandese, dommerkracht… E scrive [15] dommcerachts!

Se, per principio, si può credere che i redattori del quaderno presero la precauzione di verificare l’ortografia dei nomi degli stili, è evidente che in seguito, i Fratell, che copiarono il quaderno (e senza dubbio lo stesso Morin) non avevano alcuna conoscenza dei termini del Mestiere. A meno che certuni non abbiano voluto, come per la distorsione volontaria di Pitagora in Pethagoras, dare una nota d’altri tempi, attraverso quello che bisognerebbe invece definire patina antica….

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Note

1. Si tratta di un compasso di spessore. (torna al testo)

2. Divertente deformazione di Pythagore… ricorrente nei manoscritti operativi. (torna al testo)

3. Il Manoscritto riporta qui una parola incomprensibile: dommecerachts… finalmente, dopo numerose ricerche, abbiamo trovato dommerkracht, che significa cric, in olandese! (torna al testo)

4. Conviene leggere prostile, che corrispondeva, in architettura antica, ad un edificio che presentava una serie di colonne solamente sulla facciata anteriore. (torna al testo)

5. Non identificato. (torna al testo)

6. Conviene leggere périptère, che corrisponde ad un tempio circondato da un unico rango di colonne isolate come il Partenone o la chiesa della Maddalena a Parigi. (torna al testo)

7. Vedi nota 5. (torna al testo)

8. Si tratta del Diptère, che corrisponde ad un tempio che ha due ali o due ranghi di colonne da ciascun lato, come l’Olympéion di Atene. (torna al testo)

9. Come nota 5. (torna al testo)

10. Come nota 4. (torna al testo)

11. Come nota 6. (torna al testo)

12. Come nota 5. (torna al testo)

13. Fac-simile Latomia, Helmond 1988. (torna al testo)

14. I nomi degli stili sono del tutto alterati come nel Francken, se non di più! (torna al testo)

15. A meno che questo non sia il suo copista… (torna al testo)

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