Siamo entrati nel III millennio accompagnati da segnali densi di significato, ed uno di questi riguarda la diffusione dell’educazione iniziatica.
Il metodo di servizio della nuova era, ch’è sempre rivolto al benefizio dell’umanità, rimane quello incentrato sulla Restaurazione degli Antichi Misteri.
(L’articolo fu scritto nel 2001 come lettera d’augurio ai collaboratori di Esonet.it – n.d.r.) Ecco la Nuova Era. Siamo entrati nel III millennio accompagnati da segnali densi di significato, ed uno di questi riguarda la diffusione dell’educazione iniziatica. Il metodo di servizio della nuova era, ch’è sempre rivolto al benefizio dell’umanità, rimane quello incentrato sulla Restaurazione degli Antichi Misteri. Ma non si avvarrà solo dell’antico metodo del bocca orecchio. Contestualmente, si useranno anche altre vie per raggiungere le menti degli aspiranti e degli esoteristi in cerca del senso dell’Iniziazione. Che non è davvero quello propagandato dalla parte exoterica delle Istituzioni iniziatiche. Tra le vie “alternative” alla portata di molti spicca Esonet. Una via mediatica con cui separare “il sottile dal grossolano” (come insegnò Ermete Trismegisto), perché, la via iniziatica (interiore) e quella exoterica (esteriore) non possono più restare confuse da un malsano “intreccio” ideologico. E per uscire dall’illusione che fa credere a molti di camminare pur restando fermi sul posto, bisogna distinguere la via iniziatica separandola decisamente da quella puramente formale e dialettica dell’exoterismo. Operare su Esonet, può contribuire microscopicamente ad un evento mondiale. Non è casuale la concomitanza con cui molti operatori stanno adoperandosi per riunificare il senso di molti “linguaggi” specifici ai diversi raggi, temperamenti o caratteri, tutti sinonimi per interpretare la natura umana che, pur diversa nelle apparenze, resta una sola. Dagli anni 50 è partita un’azione atta a creare una tensione mentale generalizzata con cui esercitare una spinta intellettuale che unifichi i frammenti interpretativi di una tradizione iniziatica che ha accompagnato l’uomo sin dal suo primo esordio con la sfera del “meraviglioso”, facendone crescere la coscienza di sé come una molecola dell’universo. Per riunificare il principio universale in un’idea è necessario forzare ogni caratteristica di separatività verso un punto concettuale comune. Che, proprio per la sua capacità “accomunante” (Comunione iniziatica) annulli in sé ogni differenziazione d’interpretazione, di linguaggio, forma ed espressione che si riferisca al significato universale dell’iniziazione. L’iniziazione non è un elemento specifico, quindi, non può appartenere ad una chiesa, setta, fazione o istituzione particolare. Mentre è il traguardo comune dell’essere umano, unico e indivisibile Non tutti, però, vengono attratti dal servire (temperamento devozionale) traguardi astratti ed impersonali. Solo i più maturi ed intelligentemente preparati possono servire altri sulla via iniziatica. Istruendoli saggiamente ed amorevolmente, restituendo il senso della teurgia rituale e facendo maturare in loro la capacità di comprendere e discriminare il vero dall’illusorio. Il saper distinguere il reale dal falso finisce per armonizzare i conflitti che insorgono nell’interpretare comunemente il senso della vita (individuale) e dell’esistenza (comune ad ogni forma vivente). E l’armonia (Armonica interiore e Chorda Fratres) è il primo strumento con cui l’iniziato (reale) tara il ritmo e la cadenza da “imprimere” ad ogni ciclo, o fase, della propria vita. Infatti, ogni ciclo vitale va valutato coscientemente e con l’oculatezza di una coscienza risvegliata, anticipando il “giusto tempo” da infondere in ogni azione. Il “tempo” maggiore dell’ottava individuale è quello del primo Gruppo d’appartenenza scelto per affinità elettiva. A questo ritmo (processo evolutivo), segue quello del Gruppo allargato che, infine, va a comprende l’intera sfera (spazio-temporale) del destino umano (la sua onda di vita). Vedere l’ottava dell’umanità significa poi sentire anche le due ottave superiori. Quella “modulata” dai 5 regni di natura che fa da contralto a quella dell’intero Logos planetario. L’insieme del ritmo planetario è indissolubilmente “accordato” al tempo sistemico del processo (ritmo) solare. Forse questa visione è prematura, eppure penso che ogni aspirante debba sapere dove vuole andare, proiettandosi verso un traguardo sapendone valutare in anticipo costi e ricavi. Rimane il fatto che la divulgazione iniziatica svolta nella parte più oscura dell’umanità richiede una pazienza ed una dedizione fuori dal comune. Silenziosa ed impersonale, ad essa bisogna assegnare molti costi personali senza ricavi, perché, i frutti saranno appannaggio di altri. Per questo il servizio dedicato alla divulgazione iniziatica non può che essere “altruistico”. Così si spiega perché molti, giunti al punto della “scelta” si defilano per tentare un altro tipo di sevizio. Dove possono trovare con immediatezza il proprio boccone di gratificazione, nell’apprezzamento di molti, che verranno così guidati verso un mosaico deserto di egoismo individuale. È difficile operare per un ideale futuro, impalpabile e senz’altro ricavo che non sia quello di apprendere a porgere e donare con abilità: la parte migliore di sé, del proprio tempo e della propria vita. A qualcuno che non s’incontrerà mai. È necessario attenersi alla regola che dice: chi molto riceve molto deve dare, ma chi vuole ricevere cominci a dare. Il dare non può essere un’invenzione. Dunque, prima di dare, e per ben dare, bisogna ben apprendere. E perseverando nel voler apprendere, volendo ben dare, ci s’introduce all’atto di volontà che sono le briglie dell’Iniziato. Spero che questo messaggio possa far prendere ad ognuno la decisione migliore: sia per prendere che per lasciare. Comunque a tutti un augurio fruttuoso. |