Il Dogma religioso, la prigione dell’anima

Domande e Risposte«Gesù dice ai suoi discepoli, cioè alla Chiesa di ieri come a quella di oggi: “Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me: E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato”. Egregio Sig . Altomonte disprezzando la Chiesa lei disprezza Dio. Perché lo fa?
…la Chiesa Cattolica è … una società nello stesso tempo divina e umana …»

Il Dogma religioso, la prigione dell’anima

di Athos A. Altomonte

D: «Gesù dice ai suoi discepoli, cioè alla Chiesa di ieri come a quella di oggi: “Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me: E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato”.
Egregio Sig . Altomonte disprezzando la Chiesa lei disprezza Dio. Perché lo fa?»

R: Caro amico non “disprezzo” Gesù, che riconosco “Maestro dei Maestri”, ma punto il dito sulla Chiesa cattolica ch’è solo un modello d’intollerante sovranità temporale, antitesi del Principio spirituale indicato dai cristiani originari.

La Chiesa cattolica non rappresenta il cristianesimo ma solo il proprio assolutismo.

Figlia del compromesso con il potere imperiale di Roma (v. Costantino) e delle diverse monarchie di cui benediceva i misfatti, è ancora sottomessa alle menzogne della propria storia. E non bastano le “edificanti scuse” del suo più alto esponente (scuse non condivise dalla maggior parte della gerarchia ecclesiale) a chiudere i conti con un passato tutt’altro che edificante, grondante sangue di guerre fratricide.

L’unica cosa che si può ancora dire, è che troppe “religioni presenti” stanno commettendo i medesimi errori liberticidi, per i quali il capo della Chiesa di Roma sta chiedendo perdono al mondo (Papa Giovanni Paolo II, n.d.r.). Ma ciò non basta, bisogna che tutto il cattolicesimo rinneghi gli errori e senza ricorrere alle solite mezze misure, per cui con una mano si dà quello che con l’altra si riprende.

Papa Luciani, persona degna della massima stima, s’interrogò come alla Sua Chiesa potessero mai essere riscattati tutti gli orrori commessi nei confronti della Donna, ritenuta finanche senz’anima.

L’assurda misoginia della teocrazia, sommata alla stupida superbia del “genere maschile” sono stati d’ostacolo al progresso di metà dell’Umanità, quella femminile.

Una “segregazione morale” condizionata dall’immagine mariana di una Donna asessuata, e priva d’ogni attributo umano. Dunque, l’unica Donna accettata dalla teocrazia è quella di una Donna aliena, non umana.

E tutto per compiacere Dio, Lei dice! Ma mi faccia il piacere!

D: «…la Chiesa Cattolica è …una società nello stesso tempo divina e umana …»

R: Caro Amico, dal suo punto di vista Lei ha certamente ragione. Ma molti stanno ancora aspettando, dopo tante dimostrazioni d’umanità anche un pizzico di divino che sembra confondersi con le troppe trasmissioni televisive. Dunque, concordo con Lei che la Chiesa di Roma è una società umana, troppo umana aggiungo io. Ma questo, però, non significa che sia giusto farne “di tutta l’erba un fascio”.

Quindi, salviamo pure la base dei “devoti”.

Resta, però, il dissenso per un “vertice” tutt’altro che illuminato e spirituale, se non nelle pretese di infallibilità stravolte dalla banalità dei fatti.

Da questo il distinguo tra “cristiano”, seguace di Cristo ed il cattolico, seguace di quei vertici non proprio illuminati, che praticano ancora oggi riti pagani e superstiziosi.

Per finire, mi appello alla Ragione abbracciando quanto attribuito generalmente a Voltaire*: “non sono d’accordo con quello che dici, ma sono pronto a difendere con la mia vita il tuo diritto a dirlo”.

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* Questa frase comparve per la prima volta in un libro di Evelyn B. Hall intitolato The friends of Voltaire (1906) e da allora è attribuita al filosofo francese ogniqualvolta ci si appelli per la difesa della libertà di pensiero.
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Caro Amico, quanti di quei “personaggi di vertice” sono disposti a seguire questa affermazione di libertà? Pochi, io credo, quasi nessuno direi.

Questa differenza è la “differenza” che distingue l’intellettuale ed il soggiogato a gerarchie che anche Dante (Inferno) definì: la feroce Lupa di Roma.

Concludo con un pensiero condiviso da molti credenti, tra cui ci sono anch’io: la Religione Universale non è sottoposta a Dogma, ma è frutto del libero convincimento interiore!

Il Dogma religioso è la prigione dell’anima. Chi afferma il Dogma non sa, sapendo di non sapere, così mente a se stesso e agli altri.

Con questo, credo che la nostra discussione possa ritenersi conclusa: ognuno per la sua via, e in pace. Cordialità.

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