Cos’è il Servizio

Scienza ed EsoterismoIl servizio è una manifestazione di vita. È un impulso dell’anima, come l’istinto di conservazione e di riproduzione è una manifestazione dell’anima animale.

Cos’è il Servizio

a cura di Massimo Mancini

Estratti dagli scritti di Alice A. Bailey e del Maestro D. K.

Il Servizio può essere descritto brevemente come l’effetto spontaneo del contatto con l’anima. Questo contatto è così preciso e stabile che la vita dell’anima può fluire nello strumento che è costretta ad usare sul piano fisico. È il modo in cui la natura dell’anima può manifestarsi nel mondo delle vicende umane.

Il servizio non è una qualità o un’azione; non è un’attività per cui si debba lottare strenuamente, né un sistema per salvare il mondo. Questa distinzione deve essere chiaramente compresa, altrimenti si falsa tutto l’atteggiamento verso questa importantissima dimostrazione di successo evolutivo.

Il servizio è una manifestazione di vita. È un impulso dell’anima, come l’istinto di conservazione e di riproduzione è una manifestazione dell’anima animale. Questa è un’affermazione molto importante. È un istinto dell’anima, per usare un’espressione molto inadeguata, innato e peculiare del suo sviluppo. È la sua caratteristica principale, come il desiderio lo è della natura inferiore. È desiderio di gruppo, equivalente in quest’ultima al desiderio personale. È l’impulso al bene di gruppo. Perciò non lo si può insegnare o imporre a una persona come dimostrazione auspicabile di aspirazione, operante dall’esterno e basata su una teoria del servizio. È semplicemente il primo vero effetto, sul piano fisico, dell’incipiente espressione esteriore dell’anima.

Né teoria né aspirazione fanno di un uomo un vero servitore. Per quale ragione allora è tanto intensa l’attività di servizio nel mondo odierno?

Soltanto perché la vita, le parole e le azioni del primo Grande Servitore, che venne per dimostrare l’essenza del servizio, hanno prodotto il loro effetto inevitabile, e gli uomini sinceramente tentano di imitarlo, senza rendersi conto tuttavia che l’imitazione non dà risultati effettivi, ma indica soltanto una possibilità che cresce.

…Oggi si assiste ad una corsa verso il servizio e ad un impulso alla filantropia. Ma tutte queste attività sono profondamente tinte di personale, e sono spesso dannose, poiché si cerca di imporre le proprie idee di servizio e tecniche personali su altri aspiranti. Forse si è sensibili all’impressione, ma spesso s’interpreta male la verità e si è influenzati da fini personali.

Si deve imparare ad insistere sul contatto con l’anima e su una attività di dimestichezza con la vita egoica e non sulla forma di servizio. Posso pregare quanti di voi rispondono a queste idee e all’impressione dell’anima (sovente male interpretando la verità perché ostacolati da scopi personali) di dare la massima importanza al contatto con l’anima anziché alla forma di servizio.

L’attività formale mette in risalto l’ambizione della personalità, velandola con l’illusione di servire. Se ci si preoccupa del fattore essenziale – il contatto con l’anima – il servizio prestato fiorirà spontaneo secondo giuste direttive e darà molti frutti. Se ne è avuta una dimostrazione nel servizio impersonale e nell’ampio flusso di vita spirituale registrati in questi ultimi tempi, ed è cosa di buon auspicio.

Alcuni sono così pieni di teorie sul servizio e la sua pratica, che trascurano di servire, e neppure sanno capire quel periodo doloroso che sempre preclude a un servizio più vasto. Le loro teorie bloccano la giusta espressione, e chiudono la porta alla vera comprensione. La mente è troppo attiva.

L’impulso di servire

L’esortazione a servire e obbedire, in termini di occultismo, non suscita interesse. Eppure il servizio è il metodo per eccellenza per risvegliare il centro del cuore, e l’obbedienza è ugualmente potente nell’evocare la risposta dei due centri della testa all’influsso della forza dell’anima, e unificarli in un solo campo di riconoscimento egoico.

Gli uomini capiscono così poco la potenza dei loro impulsi! Se l’impulso a soddisfare il desiderio è fondamentale della forma umana, quello a servire è altrettanto fondamentale dell’anima. Ecco una delle affermazioni più importanti di questo studio. Finora è raramente osservato. Tuttavia se ne trovano indizi anche negli uomini peggiori; è evocato nei momenti più fatali, di bisogno immediato o di estrema difficoltà. Il cuore dell’uomo è sano, ma spesso dorme.

Servi e obbedisci (l’anima). Sono le parole d’ordine del discepolo. Sono state deformate in termini di propaganda fanatica, producendo le formule filosofiche e teologiche; ma queste velano, nondimeno, una verità. Sono state presentate all’uomo in termini di devozione personale e di obbedienza ai Maestri e ai capi, anziché di servizio e obbedienza all’anima in ogni cosa. Ma la verità si fa strada e il suo trionfo è inevitabile.

Quando l’aspirante sul Sentiero della Prova ne percepisce una visione, anche soltanto vaga, lentamente ma con certezza la legge del desiderio che lo ha governato per età intere viene sostituita da quella di Ripulsa che, col tempo, lo libererà dalla schiavitù del non-sé. Essa lo guiderà alla discriminazione e all’atteggiamento imparziali che distinguono l’uomo in procinto di liberarsi.

Ma ricordate che la discriminazione basata sulla volontà di essere libero, e il distacco imparziale che sia indizio di durezza di cuore, imprigionano l’aspirante in un guscio cristallizzato, ben più difficile da rompere che la prigione del comune egoista. L’egoismo spirituale è spesso il peccato principale dei cosiddetti esoteristi e deve essere accuratamente evitato. Perciò, chi è saggio si applica a servire e obbedire.

torna su