…l’essenza energetica superiore, può avere la volontà d’esprimersi in una forma fisica: perché?
…e con che criteri quest’energia “decide” quale forma acquisire?
D: …l’essenza energetica superiore, può avere la volontà d’esprimersi in una forma fisica: perché? R: Dovrei cominciare col discutere l’Opera di sacralizzazione della materia. Cosa, che per ragioni di spazio, credo sia impossibile in una mailing list. Mi limiterò dicendo che l’essenza spirituale “desidera” (!) far rivivere la materia (decaduta) riportandola al suo stato primigenio. Ricomponendo, così, l’Armonia dei piani spirituali. D: …e con che criteri quest’energia “decide” quale forma acquisire? R: La caratteristica di ogni sostanza inferiore (più densa, perché sottoposta ad una frequenza energetica più lenta) ogni qual volta è avvicinata da una sostanza superiore (in velocità e vibrazione) è quella di entrare in dissonanza (conflitto). Perciò, la “sostanza inferiore” oppone sempre resistenza ad un simile maggiore (che sia spirito, anima o coscienza). Per ovviare a questo problema (senza rompere niente), è necessario creare tra loro, per così dire, una camera di compensazione (il Ponte coscienziale), che riduca pian piano gran parte del conflitto tra le “due diverse similarità” (v. dualità). Da questo fatto, è facile immaginare che la “forma” sotto cui può apparire (materializzarsi, incarnandosi) una spinta energetica come quella spirituale, è fortemente condizionata dalla resistenza posta dalla sostanza fisica. Amalgamare tutte le diversità che oppongono resistenza, è compito dell’Ego (attività intelligente) anche detto Sé superiore. E per rendere più pronta ed efficace la sua azione, è indispensabile che anche la personalità (la coscienza fisica) decida di “costruire” la propria parte del Ponte di collegamento tra “le due realtà”. D: Come, quando e soprattutto perchè, “ritirarsi” da questa “forma”? R: Ti consiglio di leggere il Trattato: Morte, la Grande Avventura; che troverai pubblicato sul Sito. D: Una stessa essenza spirituale (anima?) può avere più manifestazioni fisiche separate contemporaneamente? R: No. D: Dici che “…le espressioni fisiche non sono altro che l’ultimo anello (ogni anello è una dimensione diversa) della vita che si evolve, generando tutte le diverse forme d’esistenza”. R: Sotto il “nostro universo” ovvero, più realisticamente, al di sotto di quanto riusciamo a malapena a percepire, esistono altri universi. Conosciamo la dimensione «dell’estremamente grande» detto: macrocosmo e quella «dell’estremamente piccolo» detto: microcosmo. Ma questi sono solo i contorni dell’esistenza umana, tutti determinati dal “fattore tempo”. Guardando oltre, dove il tempo non è determinante oppure assente del tutto, si troverebbero universi ancora maggiori del nostro macrocosmo ed altri ancora più piccoli del nostro microcosmo. Il “sopra e sotto”, però, sono solo convenzioni della ragione fisica, retta da un pensiero bidimensionale. In realtà sarebbe corretto parlare di “dentro e fuori“. Quando un Discepolo comincia a pensare in termini di “dentro e fuori” la dimensione percepita dai sensi fisici, con questo nuovo modo di pensare (basato sul concetto di spazialità), gli è più facile “visualizzare” l’idea di multidimensionalità. La multidimensionalità non è né dentro né fuori, né sopra né sotto, ciò che percepiscono i sensi del corpo fisico. La sua caratteristica è quella che “attraversa” le diverse dimensioni (spazi interiori). In altre parole, diversi piani, in realtà, si pongono uno dentro l’altro, attraversandosi sia longitudinalmente che trasversalmente. E tutto accade “contemporaneamente” (legge di sincronicità). La visione spirituale è in grado di osservare, contemporaneamente, dentro e attraverso diverse dimensioni. E questo da un’idea del punto d’osservazione di un Maestro. D: Mi è oscuro cosa vuol dire “avvicinarsi all’insegnamento vivente”. R: Quanto viene “riportato” attraverso antichi ricordi, sono spesso sogni. Quanto è scritto è “lettera morta”. Solo il Potere della parola (prerogativa dell’Iniziato) conserva e trasmette, almeno in parte, la vitalità (Fuoco, Agni) dell’Idea: ecco il significato esoterico della trasmissione: Bocca-Orecchio. Ma l’insegnamento vivente è quello che possiamo ricevere dal primo Maestro occulto ch’è il Sé superiore. Infatti, è dell’Ego la voce nel silenzio che “istruisce” la ragione dell’Aspirante, sino a condurlo sulla Soglia del Maestro. Spero che queste idee possano esserti utili Fraternamente |