Come dopo l’inverno c è la primavera, così dopo la morte c’è la vita. È un ciclo continuo che durerà all’infinito! La fine sarà uguale all’inizio, perchè non esiste fine e non esiste inizio, non c’è il primo non c’è l’ultimo, il futuro giungerà nel passato…
D: Come dopo l’inverno c è la primavera, così dopo la morte c’è la vita. È un ciclo continuo che durerà all’infinito! La fine sarà uguale all’inizio, perchè non esiste fine e non esiste inizio, non c’è il primo non c’è l’ultimo, il futuro giungerà nel passato… R: Caro amico, non vedo nulla di strano in quello che scrivi. In molti scritti ho affrontato il tema dei cicli, delle cadenze e dei ritmi a cui è sottoposta la Natura in generale e la natura individuale dell’uomo ed il suo karma o destino in particolare. Quindi, nei tuoi pensieri non vedo nulla di drammatico che possa giustificare tanta ansia. Dici che vuoi essere iniziato? A cosa vuoi essere iniziato. Come e da chi? Risponditi e poi riformula la domanda. Ma prima pensa chi sei, che cosa vuoi. Solo allora puoi pensare cosa vorresti diventare, e una volta deciso fallo fino in fondo. Ma prima di tentare di realizzare il Modello iniziatico prescelto devi saperlo riconoscere. E non è detto che nella propria “ingenua ignoranza” si riesca a riconoscere subito quello giusto e non lo si confonda, invece, con uno dei tanti “tarocchi” messi in commercio da Gatti&Volpi (tutti verosimili) che pullulano il sottobosco dell’esoterismo. Perciò bisogna stare attenti a quello che ci viene offerto, magari col sorriso sulle labbra (ricorda, gli ipocriti sorridono sempre). Che non sia un sogno o peggio una qualche trappola. Il riconoscimento è difficile ma dal riconoscimento dipende la Via che si sceglie; e Dante ha detto che il sentiero che conduce all’inferno è lastricato di buone intenzioni. Allora, come il poeta ha illustrato, serve una guida sicura, che riconosca il modello (interiore) che ci abbisogna e ce lo indichi. Se poi la guida è anche un Istruttore, può aiutarci a raggiungerlo spiegandoci il come ed il quanto. Ma un Istruttore va ripagato offrendogli tutta la nostra buona volontà e disciplina, senza condizioni, altrimenti il rapporto non funziona. Ti domandi se sono un Iniziato, il fatto non mi sembra determinante, perché quello che conta è che non lo sei tu, e dovresti concentrarti a diventarlo. Fraternamente |