In questo secondo articolo, parleremo invece della concezione einsteiniana di un “dio dell’ordine”, più adatta e più compatibile con l’evoluzione spirituale tramite l’evoluzione biologica in questo mondo fisico, piuttosto che con la concezione di un “dio dei miracoli”, propria delle maggiori religioni classiche.
Nel precedente articolo L’equazione evolutiva (vedi articolo) abbiamo parlato dell’evoluzione bio-psichica e spirituale. In questo secondo articolo, parleremo invece della concezione einsteiniana di un “dio dell’ordine”, più adatta e più compatibile con l’evoluzione spirituale tramite l’evoluzione biologica in questo mondo fisico, piuttosto che con la concezione di un “dio dei miracoli”, propria delle maggiori religioni classiche. Scrive infatti il Prof. Mikio Kaku, cosmologo, nel suo libro “Iperspazio” (Macroedizioni, a pag. 496): «…Tuttavia gli scienziati sono di norma piuttosto riluttanti e preferisco non entrare in merito a questioni metafisiche, su Dio e il suo creato. Secondo me uno dei problemi principali sta nel fatto che col termine “dio” possiamo indicare molte cose diverse, a seconda della mentalità delle persone, e il fatto che al termine “dio” si associano molte altre cose, non dette, non fa che arricchire un simbolismo nascosto che complica ulteriormente le cose. Perfettamente d’accordo, tranne che sull’ultimo punto: anche i miracoli al limite possono ricondursi in qualche modo all’ordine, sebbene si tratti ora di un ordine super o extrafisico, dal quale proverrebbe, tra l’altro, l’energia per i miracoli (specie per quelli che causano improvvise e apparentemente inspiegabili guarigioni) e quindi a un “dio dell’ordine”, come vedremo in un articolo successivo. Concludiamo questo dicendo che le menti più razionali fanno giustamente fatica a capire un qualsiasi “dio dei miracoli”, per le numerose contraddizioni che la faccenda comporta, e quindi ci rinunciano, preferendo il “dio dell’ordine”, con un ordine beninteso basato su leggi naturali e indagabile scientificamente, con osservazioni naturali ed esperimenti di laboratorio, e soprattutto anche teoricamente, e quindi anche e soprattutto razionalmente e matematicamente. Il motto della scuola pitagorica era “Tutto é numero” e Galilei rincarava la dose: “La natura è scritta con simboli matematici”, ossia: il “dio dell’ordine” usa anche la matematica per progettare e realizzare questo e/o altri mondi, che solo così possono essere stabili nel tempo, seppure in continua evoluzione, regolari nel funzionamento, e pertanto infine anche intelligibili alla scienza umana, pur con tutti i suoi limiti. Anzi il dio dell’ordine è identificabile con l’ordine stesso, che si evolve lentamente verso livelli superiori o inferiori di ordine: l’ordine fisico dell’attuale universo sembra evolvere verso un livello minore di ordine, mentre l’elemento “coscienza” sembra invece evolversi verso un livello superiore, vedi L’equazione evolutiva e il principio sintropico e Sintropia e aldilà già su questo stesso sito. In tal modo, ordine fisico e coscienza sono visti entrambi in termini evolutivi sia pure contrapposti (il primo si involve mentre la seconda si evolve), in un prossimo ciclo tutto ciò sarà probabilmente al contrario. |