Vorrei chiedere gentilmente, una possibile spiegazione di un fatto che mi è successo: mi sono svegliato durante la notte di colpo ed ho percepito Tutto il Mio Essere concentrato in un punto ben preciso (poco sopra il cuore circa) e non riuscivo più nemmeno a muovere i polpastrelli delle dita…
D: Vorrei chiedere gentilmente, una possibile spiegazione di un fatto che mi è successo: mi sono svegliato durante la notte di colpo ed ho percepito Tutto il Mio Essere concentrato in un punto ben preciso (poco sopra il cuore circa) e non riuscivo più nemmeno a muovere i polpastrelli delle dita… il respiro era bloccato… a fatica mi sono ripreso ed esattamente quando sono riuscito, con un immane sforzo, a muovere il classico dito, è come se una “bomba” di energia tornasse a “vivificare” tutto il mio corpo, tornando a respirare… R: Una valida ipotesi potrebbe essere questa. La nostra coscienza è composta di energia intelligente. Che cresce ed interagisce (almeno ci prova) con la struttura interiore del proprio corpo fisico, by-passando la sua ragione. Quello che descrivi (da me provato e studiato), parrebbe un classico sub-movimento con cui la coscienza energizza e fa “muovere”, i centri energetici (gangli nervosi o chakra). La sensazione che appare è quella di una lavatrice che si muove dentro di noi. Questo è l’effetto di un’altissima “inondazione” d’energia, che l’incoscienza della mente concreta (da questo l’immobilismo catartico del corpo) fa ampliare come un eco. Quella dell’attività energetica dei chakra durante lo stato di quiete, è un’ipotesi del tutto naturale, che non scomoda il mondo degli spiriti o altro. D’altronde, questa non è la sola attività notturna, che invece investe ogni parte della struttura fisica, difficilmente raggiungibile quando è concentrata sulle proprie attività esteriori. Anche se superfisici sono tutti fenomeni naturali, com’è del tutto naturale che altra energia, come quella sessuale, vada ad attivare parti sopite del corpo. E ciò non è distante dall’attività onirica della mente con la quale vengono “aggiustati e riordinati” pensieri ed emozioni diurne “non ancora digerite”. La tesi, dunque, è questa: la coscienza opera meglio senza l’intralcio della ragione fisica ed inferiore. Questa, però, è solo la “soglia” di un discorso più vasto che introduce alla “scienza dell’anima”. |