Intendente degli Edifici o Maestro in Israele o Maestro Scozzese dei tre I.I.I. – VIII Grado
PremesseIn questo Grado, la Loggia deve essere tappezzata di rosso. Deve essere illuminata da ventisette lumi, divisi in tre gruppi di nove intorno alla Loggia, e da altri cinque grandi candelabri, posti ai piedi dell’ara, al lato opposto dello scranno del Tre Volte Potente Maestro che, in questo Grado, rappresenta il re Salomone. Il Primo Sorvegliante, o Ispettore, rappresenta l’Illustre Fratello Tito, principe degli Harodim. Il Secondo Sorvegliante rappresenta Adonhiram, figlio di Abda. Salomone siede all’Oriente e i due Sorveglianti siedono all’Occidente, separati uno dall’altro in modo da formare un Triangolo con il Tre Volte Potente Maestro. Il Secondo Sorvegliante svolge le funzioni di Maestro delle Cerimonie. Il Tre Volte Potente Maestro, come tutti i Fratelli, porta una larga sciarpa rossa alla quale dev’essere sospeso un Triangolo, sul diritto del quale devono essere incise ad ogni angolo le iniziali delle tre parole ebraiche Benchorim, Achard e Jakinai, che significa: “Un solo Dio, o Tu l’Eterno”; sul rovescio sono incise, ugualmente ad ogni angolo, le iniziali di Judea, Ky e Yvah, che significano: “Onnipotente Dio, Dio, Dio”. Al centro del lato diritto deve trovarsi la lettera G, e al centro del rovescio la lettera A, che nell’insieme significano Grande Architetto. Il Grembiule è bianco, foderato di rosso e bordato di verde. Nel suo centro è ricamata una Stella a nove punte. Sopra questa Stella deve trovarsi una bilancia, sul cui perno vi è un ramo di acacia. Sulla bavetta, abbassata, vi è un Triangolo con le iniziali B, A e I. AperturaIl Tre Volte Potente Maestro, alzando lo scettro, interroga il Fratello Tito: D: Illustre Fratello Tito, siamo al coperto? R: Tre Volte Potente Maestro, noi siamo salvi ed al sicuro in questo luogo. D: Che ora è? R: Lo spuntare del giorno. A queste parole, Il Tre Volte Potente Maestro batte sull’ara cinque colpi con il suo scettro e questa batteria viene ripetuta dai Fratelli Tito e Adonhiram con i loro maglietti. Il Tre Volte Potente Maestro dice allora: “Poiché siamo allo spuntare del giorno, è tempo di metterci al lavoro. Fratelli miei, la Loggia è aperta!” Tutti i Fratelli battono le mani cinque volte e fanno il Segno di Sorpresa ed Ammirazione portando la mano destra alla fronte con le dita stese come per proteggersi da una luce troppo forte, poi stendono le due braccia, le mani rivolte al cielo. Lasciano poi cadere le mani sul ventre formando un triangolo con i pollici e gli indici. IniziazioneIl candidato, quando viene introdotto, dovrà essere a piedi nudi. Il Tre Volte Potente Maestro si rivolge al Primo Sorvegliante in questi termini Tre Volte Potente Maestro: Fratello Tito, come possiamo riparare all’immensa perdita che abbiamo subito all’epoca del tradimento e del triste assassinio del nostro mai dimenticato Maestro Hiram Abif? Voi sapete che lui solo sapeva come doveva essere decorata la camera segreta, là dove doveva essere deposto ciò che Israele possiede di più sacro e di più rispettabile e dove doveva manifestarsi la Presenza e la protezione dell’Onnipotente. Nel momento in cui questo grande uomo aveva iniziato la sua opera ci fu strappato con il più orribile ed infame dei crimini. Illustrissimo Guardiano, datemi il vostro consiglio su ciò che conviene fare ora. Tito: Illustrissimo Tre Volte Potente Maestro, sono convintissimo della grande perdita che abbiamo subito e della difficoltà di rimediarvi. A mio parere, il solo rimedio che ci resta è di nominare un responsabile per ognuno dei cinque ordini architettonici e, tutti insieme, dandoci l’uno con l’altro tutto l’aiuto che potremo, tenteremo di terminare questa terza Camera Segreta. Tre Volte Potente Maestro: Illustrissimo Principe e Fratello, il vostro consiglio è troppo giudizioso per non essere ascoltato e, per dimostrare a che punto ne sono convinto, vi delego subito, voi Fratello Adonhiram ed anche Abda, vostro padre, all’ispezione ed alla conduzione di questa opera. Andate dunque nella Camera di Mezzo e vedete se vi è uno dei capi dei cinque ordini architettonici. Il Secondo Sorvegliante si reca nella camera vicina e chiede se uno dei capi degli ordini architettonici è presente. Il candidato, che rappresenta Joabert, risponde: “Sono qui” e Adonhiram gli fa la seguente domanda: “Il vostro zelo è sufficiente perché vi applichiate scrupolosamente ai lavori che il Tre Volte Potente Maestro affiderà alla vostra responsabilità?” Joabert gli risponde: “Io considererò come la più grande delle fortune ed il più insigne dei favori che possano essermi accordati di apportargli il mio contributo nel grande e glorioso progetto ch’egli fa di erigere all’Onnipotente un Tempio degno della Sua Gloria”. Adonhiram riceve allora dal candidato Segni, Toccamenti e Parole dei tre primi Gradi, poi bussa alla porta del Tempio con tre, cinque e sette colpi. Un Fratello apre la porta e Adonhiram gli annuncia che il Fratello che vuole introdurre è uno di quelli che lavoreranno nella camera di Mezzo. La porta viene allora aperta. Adonhiram prende il candidato con l’artiglio di Maestro e lo conduce al centro della Loggia. Il candidato si inginocchia su di un quadrato di pietra posto davanti ad un tavolo dietro al quale sta il Fratello Tito. Questi pone un ramo di acacia, o di altra pianta verde, nella mano del candidato che presta il suo giuramento. GiuramentoIo, N. N., in presenza del Grande Architetto dell’Universo e degli Illustrissimi Fratelli qui presenti, prometto di mantenere sempre un inviolabile segreto su tutti i misteri che mi verranno rivelati e di osservare scrupolosamente tutti le regole che mi saranno indicate dal Gran Consiglio dei Principi di Gerusalemme. Io prometto sotto tutte le pene annunciatemi nei giuramenti precedenti ed accetto, inoltre, se mancassi al mio Giuramento, d’avere il corpo tagliato in due e le budella strappate. Che Dio mi guardi in Equità e Giustizia! Amen, Amen, Amen!
Seguito della Iniziazione“Mio caro e onorevole Fratello, il re Salomone nella sua volontà e desiderio di portare al più alto grado di perfezione possibile l’opera cominciata da Hiram Abif, giudicava a proposito, per realizzare questo lavoro, di fare appello ai cinque capi dei cinque ordini architettonici assistiti dai tre principi Harodim, Tito, Abda e suo figlio Adonhiram. Era convinto del loro zelo e della loro abilità e sperava di vedere rapidamente il loro lavoro ultimato con maestria. Noi ci lusinghiamo di credere, mio caro Fratello, che voi contribuirete con tutte le vostre forze a questo grande progetto. Voi simboleggiate qui un defunto e questo per voi deve essere un simbolo di successione, in questo grande incarico, e di realizzarlo con lo stesso spirito che avrebbe animato il nostro Rispettabile Maestro Hiram Abif. Voi dovete essere compreso dallo stesso ardore e dalla sua stessa risoluzione, lui che preferì la morte piuttosto che svelare i segreti del nostro ordine. Noi speriamo che seguirete il suo esempio così degno di lode. Vi rialzerò ora, come mai lo foste prima, nel modo con il quale Stolkin rialzò Hiram sotto il ramo di acacia”. Il Fratello Adonhiram prende il candidato per il gomito destro con la mano sinistra e per la mano destra con la destra ad artiglio di maestro e, con tre sforzi consecutivi, lo alza dallo sgabello e toglie il velo rosso. L’Illustre Fratello Tito, Grande Ispettore, indica in seguito al candidato i Segni, i Toccamenti e le Parole seguenti: Il Primo Segno è quello di meraviglia o di sorpresa e consiste nell’alzare le mani all’altezza delle gote, i pollici all’altezza delle orecchie, le altre dita distese a squadra, avanzando di un passo come se si fosse meravigliati, poi piegare il corpo all’indietro. Il Secondo Segno si effettua battendo la mano destra sulla fronte, le dita e le unghie girate verso gli occhi dicendo Benchorin. La risposta a questa domanda è di intrecciare le dita delle due mani e metterne i dorsi appoggiati alla parte sinistra del ventre, alzare gli occhi al cielo e dire Achard. Il Terzo Segno richiama il Segno di Compagno: si porta la mano destra sul cuore e, contemporaneamente, vi si porta la mano sinistra come per combattere e si dondolano i gomiti da una parte all’altra tre volte dicendo Ky. L’interrogato risponde Yvah, che vuol dire Dio. Il Toccamento si effettua toccandosi reciprocamente il cuore, poi prendendosi l’avambraccio destro ed il gomito sinistro, poi dondolandosi tre volte. Le Parole sono le seguenti: il primo dice Jakinai e il secondo risponde Judea.” CatechismoD: Siete voi Intendente degli Edifici o Maestro in Israele? R: Ho eseguito i cinque passi d’esattezza, sono entrato nella parte più profonda del Tempio, ho sperimentato gli effetti della grande e risplendente luce in seno alla quale ho intravisto in lettere ebraiche le tre misteriose I senza capire cosa significano. D: Come siete stato ricevuto Intendente degli Edifici o Maestro in Israele? R: Confessando la mia ignoranza. D: Perché foste elevato a questo Grado? R: Per dissipare le tenebre nelle quali ero immerso e per acquisire le luci che rassicuravano il mio cuore e illuminavano il mio spirito. D: Dove foste introdotto? R: In un luogo pieno di meraviglie e di fascino dove la virtù e la sovrana saggezza risiedono. D: Qual è il dovere di un Intendente degli Edifici? R: Il suo dovere è quello di sostenere i Fratelli nella pratica della virtù dando loro l’esempio e correggendo i loro lavori. D: Perché vi è stato chiesto di provare la vostra conoscenza dei primi tre Gradi, prima di ammettervi a questo? R: Per dimostrare che si accede alla perfezione gradualmente. D: Cosa avete appreso nei primi tre Gradi? R: Il Primo Grado, quello di Apprendista, mi ha insegnato la virtù morale, il Secondo, di Compagno, la virtù politica, ed il Terzo, di Maestro, la virtù eroica. D: Perché siete stato costretto a camminare avanti ed indietro nel corso dei vostri diversi Gradi? R: Ciò mi ha insegnato che il progresso verso la virtù è lento e graduale e che, per umiltà, noi dobbiamo frenare la fierezza che ci è naturale, molto prima di poter aspirare alla perfezione. Ho anche appreso che dobbiamo saper giudicare imparzialmente le nostre azioni e governare le nostre passioni per non lasciare nulla di eccezionale nel nostro comportamento. D: Potete spiegare i misteri della nostra Loggia? R: Mi sforzerò di farlo nel miglior modo possibile. D: Che significano le tre lettere misteriose che sono incise sul Gioiello che portate? R: Jakinai e Jeevah [1], che significano Saggezza Divina e Divina Bellezza. La terza i al centro del Triangolo della Stella Fiammeggiante è l’iniziale della Parola Sacra, per il momento sconosciuta. D: Che significa il Cerchio inscritto nel terzo Triangolo? R: L’Infinità di Dio, che non ha né principio, né fine. D: Che significano le tre lettere all’interno del Cerchio? R: o Tu, l’Unico Eterno che possiede gli attributi della Divinità! D: Quali sono i principali attributi della Divinità? R: La Bellezza, che comprende sei lettere, la Saggezza, sette, le Benevolenza, quattordici lettere e in totale ventisette per questo primo gruppo. L’Onniscienza, undici lettere,l’Eternità, otto, e la Perfezione, dieci e in tutto ventinove lettere per questo secondo gruppo. La Giustizia, sette lettere, la Compassione, dieci lettere, e la Creazione, otto lettere, e, in tutto, sono venticinque lettere per questo terzo gruppo. In totale, tutti questi attributi formano il numero 81. D: Mi spiegate il quadrato di nove che si vede nel triplo triangolo? R: Nel primo nove vi sono tre attributi, ossia ventisette. Lo stesso nel secondo e nel terzo nove. Addizionando le colonne si ottiene nuovamente 81. D: Perché collocate Salomone nel Tempio? R: Perché fu il primo a consacrare un Tempio al Signore. D: Perchè si colloca anche un Mare di Bronzo nel Tempio? R: Per farci sapere che il Tempio di Dio è santo e che noi non possiamo varcarlo se non dopo esserci purificati da tutte le impurità. D: Cosa significa la parte sinistra del Tempio? R: La Massoneria, sotto le Leggi del Cantiere e del Rituale. D: Che significa la parte destra del Tempio? R: La Vera Massoneria, sotto le Leggi della Grazia e della Verità. D: Perché ponete a destra San Giovanni Battista? R: Perché fu l’annunciatore del vero Tempio, dove il Signore ha scelto di risiedere. D: Qual è il significato della tomba che si vede sulla soglia della porta del Santuario, nel Grado di Prevosto e Giudice? R: Per noi è il simbolo che dobbiamo essere purificati dalla morte prima di entrare nella casa delle beatitudini. D: Cosa significa il candelabro a sette braccia? R: La presenza dello Spirito Santo, nel cuore di coloro che osservano piamente le Leggi. D: Perché alla vostra iniziazione eravate scalzo? R: Perché Mosè era scalzo quando arrivò in Terra Santa. D: Cosa avete sentito prima di entrare in Loggia? R: Cinque forti colpi. D: Che significato hanno? R: I cinque punti di felicità. D: Che successe dopo e chi vi apparve? R: Un Guardiano apparso immediatamente, che mi ha condotto con lui e fatto percorrere cinque volte il giro del Tempio. D: Cosa voleva fare nell’agire così? R: Darmi l’occasione di ammirarne la bellezza. D: Quali idee vi vennero in mente? R: In quel momento, sorpresa, meraviglia e dolore si impossessarono della mia anima. D: Perché eravate così addolorato? R: Per i segni notati nella Stella Fiammeggiante. D: Potete descrivermeli? R: Il Nome Ineffabile del Grande Architetto dell’Universo. D: Perché questa Stella ha solamente cinque punte? R: Per ricordare che hanno fatto uso dei cinque ordini architettonici per costruire il Tempio, per simbolizzare i cinque punti di felicità, per ricordare i cinque sensi, senza i quali un uomo è imperfetto, per significare le 5 luci della Massoneria e raffigurare i cinque continenti abitati dai Massoni. D: Quali sono i cinque punti di felicità? R: Camminare [2], intercedere, pregare, amare e assistere i nostri Fratelli per essere uniti a loro con il cuore e lo spirito. D: Perché foste così meravigliato? R: Avvenne nello scoprire le bellezze e gli ornamenti del Tempio e pertanto non ho visto tutto. D: Perché non avete visto tutto? R: Uno spesso velo nascondeva una parte della mia visuale, ma spero che il forte desiderio di progredire e lo zelo per l’Arte Reale tolgano un giorno la nuvola che oscura per ora la visione. D: Perché foste assalito dalla pena? R: Perché tutte le meraviglie che vedevo mi ricordavano la triste fine del nostro rispettabile Maestro Hiram Abif. D: Vi siete lasciato andare, sopportando questa pena? R: Sarei potuto soccombere sotto il peso dell’afflizione, se non fossi stato soccorso da coloro che mi circondavano e che ho riconosciuto in seguito come Fratelli. D: Come li avete riconosciuti per tali? R: Quando invocarono il nome Ineffabile, dopo aver pronunciato Jakinai, che ho visto al centro della Stella Fiammeggiante. D: Avete promesso di conservare queste cose segrete e se si, sotto quali pene? R: Ho promesso il più stretto segreto sotto pena di avere il corpo troncato in due e le budella strappate. D: Come avete marciato? R: Per i cinque punti di precisione. D: Cosa intendete con ciò? R: Intendo i cinque passi solenni che ho fatto avanzando ai piedi del trono del potente re d’Israele, per ricevere l’iniziazione. D: Perché durante l’iniziazione foste costretto a rappresentare un morto e foste ricoperto da un velo rosso fuoco? R: Per dimostrare che un buon Massone deve essere morto al mondo come ai suoi vizi. D: Che significano le bilance che vi hanno fatto tenere? R: Sono il simbolo della Giustizia e mi furono date per farmi notare che dovevo rendere giustizia ai Fratelli e conciliare le differenze che potrebbero insorgere tra loro. Le stesse bilance devono anche permettermi di pesare le mie azioni e di regolare la mia condotta in modo da giustificare la buona opinione che si ha di me come Maestro di Israele e Intendente degli Edifici. D: Avete oggi visto il Tre Volte Potente Maestro? R: L’ho visto. D: Dove si trovava e come era vestito? R: Egli sedeva all’Oriente, sotto un ricco baldacchino risplendente di stelle brillanti ed era vestito di azzurro e d’oro. D: Perché era vestito così? R: Perché quando l’Onnipotente apparve a Mosè sul monte Sinai e gli concesse le Tavole della Legge, sembrava essere in mezzo ad una nuvola azzurra e d’oro. D: Non rimane alcuna tenebra intorno a voi? R: La Stella del Mattino mi illumina e la Stella Misteriosa mi guida. D: Verso cosa vi conduce? R: Non posso dirvelo. D: Quanti anni avete? R: Ventisette anni. D: Quali numeri avete notato? R: Cinque, sette e quindici. D: Dove li avete visti e cosa volevano dire? R: Li ho notati nell’insieme delle luci ed ho già spiegato i primi due. lI terzo rappresenta i quindici maestri che ritrovarono il cadavere d’Hiram Abif sotto il ramo di acacia e, il loro capo era Mohabon. D: Perché vi è del verde sul vostro grembiule e sulla vostra sciarpa? R: Per insegnarmi che la virtù e lo zelo in Massoneria sono i soli cammini che conducono alla Virtù ed alla Sublime Conoscenza. D:Che rappresenta il vostro gioiello? R: La triplice essenza della Divinità. ChiusuraD: Che ora è, Tre Volte Illustre Custode? R: Tre Volte Potente Maestro, il giorno volge alla fine. Tre Volte Potente Maestro: Ricordatevi, Tre Volte Illustre Fratello e meditate sui cinque punti di felicità. E’adesso l’ora del riposo. Il Tre Volte Potente Maestro batte allora cinque colpi che sono ripetuti dai Custodi, poi tutti i Fratelli battono le mani per cinque, sette e quindici volte. La Loggia è allora chiusa. Nota che figura sul ManoscrittoCerte Logge hanno le 27 luci disposte secondo cinque, sette e quindici ed è appropriato fare così. Esistono anche dei grembiuli foderati e bordati di verde. Infine la sciarpa di questo grado dovrebbe avere un piccolo nodo di nastro verde posto nel basso della fascia. Tutto ciò è conforme alle nostre istruzioni ma è stato corrotto da chi ha voluto confondere questo Grado con il Maestro Scozzese dei tre I. CommentariIl Grado di Intendente degli Edifici sarebbe stato praticato verso il 1750 dalla Perfetta Loggia Scozzese e dei Perfetti Eletti di Bordeaux. Il Maestro in Israele è della stessa epoca. Ma non abbiamo abbastanza informazioni in relazione a questo Grado. Quanto al Maestro Scozzese delle Tre I, figura sulla lista dei Gradi praticati a Lione verso il 1761. Segnaliamo che nel libro del Grande Eletto di Londra, un Grado di Intendente degli Edifici fa allusione alle tre III indicandole come tre J. Notiamo che anche questo quaderno indica tre segni di cui solamente il primo è identico a quelli che sono qui indicati. Gli altri due hanno tuttavia molti punti in comune perché si possa pensare che sono stato utilizzati dai redattori del nostro rituale. [3] Il riferimento al Gran Consiglio dei principi di Gerusalemme permette di risalire alla data del quaderno: dopo il 1755, data dell’inizio del Consiglio e prima del 1761, data della partenza di Morin. Egli partiva dunque fornito di tutte le ultime versioni dei rituali. Manifestamente costruiti con la compilazione di più quaderni (senza dubbio quelli dei gradi sopra indicati, ma anche con qualche altro…) la versione dell’VIII Grado copiata da Francken soffre di molte incoerenze. Noi ne citeremo solamente cinque, ma importanti! La tegolatura si effettua solamente sui tre Gradi delle Logge Azzurre,cosa che sarebbe stato legittimo per un Grado che apriva la serie degli Alti Gradi, come lo era il Maestro Scozzese nel sistema lionese verso il 1756 o nel Rito di Clermont, ma non ha nessun senso per un VIII Grado. La cerimonia di iniziazione, come appariva nel Manoscritto Francken, è incoerente con il catechismo. La cerimonia fa riferimento ad un velo rosso offuscante la vista del candidato (come nel caso dell’attuale Maestro Segreto) così come ad una marcia del grado (con cinque passi solenni). La Batteria di cinque colpi all’apertura, diventa mista alla chiusura, il Tre Volte Potente Maestro batte cinque colpi, ripetuti dai Custodi, poi da tutti i Fratelli con le mani, prima cinque volte, poi sette e quindici. Si conclude che la batteria di chiusura è formata da 42 colpi! Il candidato deve tenere in mano delle bilance per rendere giustizia, ciò che non è il ruolo dell’Intendente degli Edifici ma quello di Prevosto e Giudice. Il Grembiule foderato di rosso e bordato di verde nel rituale potrebbe essere foderato di verde secondo l’ultima annotazione di Francken. Vi si può vedere l’indice di una interferenza con lo Scozzese verde, praticato a Lione verso il 1755. Infine le decorazioni del Tre Volte Potente Maestro descritte nella Premessa, non fa riferimento né all’azzurro né all’oro contrariamente a ciò che invece precisa il catechismo. Paradossalmente, queste incoerenze, che Francken steso nota, ci sono preziose: esse confermano la scrupolosa fedeltà con la quale Francken tradusse i rituali di Morin. Sarebbe stato facile per lui apportare le opportune correzioni…. Notiamo l’aspetto spoglio dell’iniziazione: il candidato si inginocchia su un quadrato di pietra, prende in mano un ramo di acacia e giura. In confronto agli altri gradi è corta. In effetti, uno o più scenari molto più sviluppati dovevano esistere anteriormente. Il catechismo ne porta testimonianza e Claude Gagne ci ha segnalato che in un’altra versione, il candidato veniva lasciato solo e ogni Fratello, andandosene, gettava su di lui il cappotto. Ma questo stesso catechismo è stato rielaborato. Vi si trova, in particolare, questa specie di notarikon degenerato che porta a contare le lettere delle parole e che è utilizzato per mostrare che i principali attributi della Divinità formano il numero quarantuno. I redattori del quaderno erano, evidentemente, degli ebraisti di nessun valore! Tradussero l’iscrizione Benchorim Achard Jakinai con “Un solo Dio, o Tu l’Eterno”.Vuillaume si è un pò più avvicinato al testo dicendo “Massone, o Dio Tu sei eterno!”. Michel Saint Gall tradusse esattamente così “ Figli di uomo riconosciuto libero, Dio è inflessibile”. Da parte nostra, siamo inclini a pensare che questa frase piuttosto sinistra dovrebbe essere tradotta con “Prezioso figlio di una nobile famiglia, Dio è il tuo sostegno”. La frase giudea Ky, Yvah non è resa meglio: la traduzione proposta è “Dio Onnipotente, Dio, Dio” non è per nulla migliore. Vuillaume, eliminando il Ky, traduce con “Lode sia al Signore”. In effetti si deve ricostruire e poi tradurre così: Judea = Yehudah = Dio sia lodato, Ky = hai = vivente, per giungere a “Ivah, il Dio vivente, sia lodato”. Infine notiamo che il Manoscritto parla allo stesso tempo di cinque punti di felicità, e di cinque punti d’esattezza. Né in francese né in inglese i due termini sono sinonimi. Vuilleaume parla, a sua volta, dei cinque punti di fedeltà e dei sette passi d’esattezza. Questi ultimi non sono citati da nessuna parte, se non da Vassal (che ne cita solamente sei!). Ciò che ci espone il manoscritto Francken sembra più coerente: i cinque punti di perfezione simbolizzati dalla marcia specifica dell’VIII Grado, corrispondono all’esatta osservazione dei cinque punti di felicità (o di fedeltà). __________ Note1. Senza dubbio una deformazione di Ivah. (torna al testo) 2. Certi Tegolatori dicono agire. (torna al testo) 3. Gli ultimi due Segni presentati nel Francken portano delle aggiunte in rapporto a quelli del Grande Eletto di Londra. (torna al testo) |