Ripley Scrowle – Parte 6

AlchimiaVersetti del Ripley Scrowle

[Elias Ashmole, Theatrum Chemicum Britannicum, 1652, pp. 375-379]

Ripley Scrowle – Parte 6

a cura di Giuseppe Barbone

Introduzione – 1. Il Démiurgo nel suo mondo – 2. Il fuoco segreto – 3. L’ermafrodito come privatio boni – 4. L’Adech – 5. La Trinità – 6. Versetti di Ripley Scrowle – 7. Il padre ed il figlio

6 – Versetti del Ripley Scrowle

[Elias Ashmole, Theatrum Chemicum Britannicum, 1652, pp. 375-379]

Abbiamo ripreso il testo dei Versi secondo il Theatrum Chemicum Britannicum modernizzando l’ortografia. La traduzione è disposta a fronte. Le pagine sono indicate tra (). 375 – 376 – 377 – 378 – 379.

Verses belonging to an emblematicall scrowle: Supposed to be invented by Geo: Ripley.

Devo darvi una spiegazione chiara,

Dove, come e quale, sono stata generata,

Omogeni è mio padre,

Magnesia è mia madre,

Azoth è in verità mia sorella,

Kibrick in verità è mio fratello,

Serpente dell’Arabia è il mio nome,

Chi è il sobillatore di tutto questo gioco,

Che talvolta è al tempo stesso bosco,

E sono nello stesso tempo stesso umili e dolci,

Il Sole e la Luna col loro potere,

Mi hanno purificato io che sono stato così leggero,

Le mie ali che mi hanno portato,

Qui e là dove pensavo,

Adesso col loro potere mi abbattono,

E mi portano dove vogliono,

Il sangue del mio cuore spero,

Porti oro gioia e beatitudine,

Scioglie la vera pietra

E il nodo che avevo fatto prima.

Fate adesso forte ciò che era molle,

E fatelo diventare fisso,

Desidero del mio sangue e la mia acqua,

C’è n’è nel mondo intero in abbondanza,

Sgorga in ogni luogo,

Chi la trova possiede la grazia,

Sgorga dovunque nel mondo,

E rotola come una palla,

Ma voi, ascoltatemi bene,

o non compirete l’opera.

Di conseguenza sappiate prima di cominciare,

Cosa è simile alla sua specie,

Una cosa è certa,

che tutto, si risolve in uno: la Natura,

Dovete dividerla in tre,

Poi innalzarla in una Trinità,

E non farne più di uno,

Vedrete la Pietra Filosofale.

Uccello di Ermes è il mio nome,

Ho divorato le mie ali per diventare docile.

Nel mare pulito,

Troviamo l’uccello di Ermes,

Che divora i suoi piccoli,

E così si stabilizza,

Quando tutte le sue piume sono sparite,  

Rimane immobile come una pietra,

Adesso è bianco e rosso,

E tutto come la pietra per accelerare l’operazione,

Tutto ciò deve essere ridotto in vapore senza togliere niente,  

Tutti e due sono duri, molli e malleabili,

Comprendetemi bene adesso,

E ringraziate Dio di questa visione.

 

Prendete questo Phoebus così luminoso,

Che siede in alto in maestà,

Coi suoi raggi che brillano in modo così splendente,

Dovunque esso si trovi,

Perché egli è il padre di tutti gli esseri viventi,

È la vita delle piante e la Radice di tutto,

Impone alla natura la primavera,

Con la sua donna esordisce l’eclissi,

Perché è schiavo di ogni occultazione,

Per rifinire questa grande opera,

State attenti a questo scibile,

Lo dico agli scienziati ed ai chierici,

E Omogenio è il suo nome,

Che Dio fece con le sue mani,

E Magnesia è la sua signora,

Comprendete bene.

Adesso per cominciare vi dico,

Per insegnarvi una via giusta,

Perché diversamente guadagnerete poco.

Prendete nota di ciò che dico,

Dividete il vostro Phoebus in parecchie parti,

Con i suoi raggi brillanti,

E ciò per la Natura lo trasforma,

Ciò che costituisce lo specchio di ogni luce,

Questo Phoebus ha molti nomi,

Difficile da conoscere tutti,

Prendete esattamente lo stesso,

Filosofi della pietra, dovete conoscerlo,  

Di conseguenza vi consiglio prima di cominciare,

Di sapere veramente di cosa si tratta,

Da ciò che è spesso fate il sottile,

Perché allora sarà pronto,

Comprendete bene ciò che dico,

E prendete nota di questo,

O del vostro lavoro non raccoglierete niente,

Ed avrete grande dispiacere,

Come la nostra scienza ha già detto,  

C’è più di un nome che ho dimenticato,

Alcuni prima ed alcuni dopo,

Come i filosofi amano fare.

 

Sulla Terra c’è un monte,

Così come un serpente in una sorgente,

La sua coda è lunga e le sue ali aperte,

Pronto a volare da ogni parte,

Fate un recinto intorno alla sorgente,

Affinché il serpente non scappi,

Perché se dovesse scappare,

Perdereste la virtù della pietra,

Ciò che è la Terra dovete intendere con lo scibile,

Ed anche la sorgente che è così chiara:

E chi è il drago con la sua coda,

O diversamente il lavoro sarà di poca utilità,

La sorgente deve dare dell’acqua chiara,

Prendete con molta cura, il vostro fuoco,

Il fuoco con l’acqua brillante deve bruciare,

E l’acqua col fuoco deve essere lavata,

La terra deve essere messa sul fuoco,

E l’acqua deve essere unita con l’aria,

Di questo modo farete la putrefazione,

E porterete il serpente al Riscatto,

In primo deve essere nero come un corvo,

Ed in fondo alla sua tana dovuto stato steso,

Gonfiato come un rospo steso sul suolo,

Con le vescichette che lo coprono da tutte le parti,  

Devono esplodere e devono stendersi pienamente,

Ed è per questo artificio che il serpente è messo a morte,

Deve brillare di parecchi colori,

E diventare bianco tanto quanto le ossa,

Con la stessa acqua nella quale si trovava,

Lavatelo perfettamente del suo peccato,

E lasciate bere leggermente,

Questo dovrebbe renderlo bello e bianco,

Il quale biancore deve rimanere,

Vedete è qui il compimento di tutto,

Della pietra bianca e della pietra rossa,

Questo è il vero modo di operare.

Note complementari:

– Azoth: il primo nome che Adamo diede ad Eva quando esclamò: “Questa (zoth), volta sono ossa delle mie ossa…” [Gen, II,: 23]. Se consideriamo zoth come un sostantivo preceduto da ha, otteniamo hazoth, o Azoth. Vedere Eh, Testi rabbinici relativi al serpente della Genesi, Il Filo di Penelope, La Tavola di smeraldo, Parigi, 1996, tomo i, p. 280, nota 3. Tuttavia, sembra più probabile che Azoth derivi dall’arabo al-zâwûq, il mercurio. Vedere nel testo i riferimenti all’Azoth dello pseudo Basilio Valentino.

– kibrît: lo zolfo.

– Agathodaimon.

– il testo indica “of” ma deve trattarsi di oro, altrimenti è incomprensibile.

– equivalente del grifone: l’aquila mangia le sue piume e si trasforma in leone.

– l’aqua permanens.

– leggiamo qui deed al posto di dead.

– leggiamo tavola, vale a dire depositare: niente deve essere depositato [tutto deve essere trasformato in vapore]

– sorella deve essere tradotto in questo contesto per occultazione [il dolore del   nel vedere che i suoi raggi non giungono allo scopo]

– deve trattarsi di una corruzione per miss.

– bisogna leggere Hermogenes, nato di Hermogène, vedere Dodici Chiavi di Basile valentin,

– per ground, bisogna intendere quasi concime, terra preparata, si rintanò alba foliata, al senso di campo preparato,

– pozzo non sembra appropriato; leggiamo sorgente.

– Su questo verso si ferma il testo del filattero di destra; il seguito di Versi lo si trova nei filatteri superiori.

Theatrum Chemicum Britannicum, Ashmole, p. 379

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